
Un pratico libretto con il rito completo per la benedizione della famiglia.
La Quaresima spesso viene intesa come un tempo di penitenza, di sacrifici e di rinunce: in poche parole come un tempo triste, lugubre, pesante... In questo modo purtroppo si svilisce il senso profondo di questo tempo forte che è invece occasione straordinaria di incontro con Dio, di conversione e di gioia. Il digiuno la preghiera, l'elemosina, segni peculiari di questo periodo devono essere vissuti alla luce di Cristo risorto (simboleggiato dalla candela accesa). Il libretto partendo proprio da questa visione luminosa della quaresima, vuole accompagnare il cammino verso la Pasqua delle famiglie e delle comunità parrocchiali che vogliono autenticamente immergersi nello splendore di Dio, per diventare "luce del mondo" e colorare di pace e di speranza e di bontà l'umanità che ci è accanto.
Il volume è il naturale seguito del precedente Lasciarsi amare da Dio,pubblicato da Paoline nel 2006.Come nel primo volume,il Padre nostroè esaminato attraverso un’intervista ad alcune personalità di spicco: in questo caso, Bruno Maggioni,Piero Coda, Anselm Grün,Gino Rigoldi, Angelo Scola. Le interviste sono accompagnate da brani – riguardanti la preghiera in generale e il Padre nostro in particolare – di diversi autori,tra i quali:Teresa di Lisieux,Joseph Ratzinger,Tonino Bello,Giorgio Basadonna,Silvano Fausti, Albert Vanhoye,Carlo Maria Martini,Divo Barsotti. Molti i temi che emergono dalle interviste e dai brani:il rapporto del credente con Gesù e i fratelli, la paternità di Dio, la misericordia e il perdono divino e umano,la preghiera con la sua bellezza e le sue fatiche,il problema del male,l’esperienza della prova di fede e della tentazione,l’equa distribuzione dei beni,l’impegno del cristiano nella società.
AUTRICE Cristina Uguccioni è nata e vive a Milano. Laureata in filosofia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano,è giornalista professionista.Collabora con varie testate fra le quali Jesus e Il Foglio. Con Paoline ha pubblicato La Parola che amo. Conversazioni con Giorgio Basadonna,Tarcisio Bertone, Anna Maria Cànopi, Luigi Ciotti, Silvano Fausti, Chiara Lubich, Giovanni Reale, Gino Rigoldi, PierAngelo Sequeri (2005) e Lasciarsi amare da Dio. Conversazioni sul Padre nostro con Maria Ignazia Angelici, Luigi Ciotti, Angelo Comastri, Rinaldo Fabris, PierAngelo Sequeri (2006).
Grazie al suo "sì", Maria è entrata in un rapporto unico e speciale con Dio Padre e con l'umanità intera. "In virtù della sua fedeltà, non solo ha glorificato in modo unico il nome di Dio, introdotto il suo Regno nel mondo e collaborato al compimento della sua volontà, ma ha pure esteso su di noi la sua "mediazione materna". Per questo può stare accanto a noi e intercedere per noi mentre chiediamo il pane quotidiano e il perdono del Padre; mentre invochiamo la protezione dalla tentazione" (dall'Introduzione). L'autore invita a vedere in Maria un commento vivo e originale al Padre nostro e accompagna il lettore lungo questo singolare percorso.
Descrizione dell'opera
Sin dalle origini, i cristiani si sono qualificati come “coloro che invocano il Nome del Signore Gesù”. Non si tratta di una semplice formulazione verbale, ma di esprimere il riconoscimento della gloria divino-messianica di Gesù, il Risorto, di un rimando alla sua sequela come scelta di vita fondata sul Vangelo.
Non vi è dubbio che a sviluppare e a dare struttura organica alla preghiera del Nome di Gesù sia stato soprattutto l’Oriente cristiano, tuttavia anche la tradizione occidentale contiene una propria linea di venerazione del Nome di Gesù: i due apporti sono reciproci e complementari.
La sfida affrontata dall’autore è quella di ripensare la preghiera del Nome di Gesù tenendo conto della tradizione/spiritualità dell’Oriente, ma riordinandola e ripresentandola nel quadro della teologia del Nome tipica della tradizione occidentale e degli sviluppi della ricerca biblico-teologica contemporanea.
Egli si propone una triplice finalità: far emergere la ricchezza teologica del Nome, con lo scopo di riorientare la spiritualità in senso più decisamente cristocentrico, in un tempo di diffuso sincretismo esoterico; indicare il significato e la fecondità spirituale dell’invocazione del Nome di Gesù, con l’intento di invitare a praticarla; offrire un aiuto alla spiritualità dei coniugi cristiani, nella convinzione che questa forma di preghiera sia particolarmente adatta a loro e possa essere incarnata nella quotidianità. A questi due ultimi scopi sono indirizzati gli esercizi, assenti nella prima edizione, posti alla fine delle varie sezioni.
Sommario
Introduzione. 1. Il nome di Gesù è «via». 2. Il nome di Gesù è potenza. 3. Il nome di Gesù è grazia. 4. Il nome di Gesù oltre se stesso: coordinata verticale. 5. Il nome di Gesù oltre se stesso: coordinata orizzontale. 6. In cammino con il nome di Gesù. Conclusione: «Credo che tu sei Gesù».
Note sull'autore
Carlo Rocchetta, già docente di sacramentaria alla Pontificia Università Gregoriana di Roma e alla Facoltà teologica di Firenze, è socio fondatore della Società italiana per la ricerca teologica (SIRT) e dell’International Academy for Marital Spirituality (INTAMS), nonché docente all’Istituto teologico di Assisi. Per le EDB dirige la collana «Corso di teologia sistematica». Ha pubblicato: Storia della salvezza e sacramenti, Roma 1976; I sacramenti della fede, Bologna 32001; Sacramentaria fondamentale, Bologna 31999; Per una teologia della corporeità, Torino 1990; «Fare» i cristiani oggi, Bologna 22001; Il sacramento della coppia, Bologna 42003; Teologia della tenerezza, Bologna 42005; L’invocazione del Nome di Gesù, Bologna 2002; Viaggio nella tenerezza nuziale. Per ri-innamorarsi ogni giorno, Bologna 42007; Elogio del litigio di coppia. Per una tenerezza che perdona, Bologna 32006; Briciole di tenerezza. Per educarsi allo stupore di essere, Bologna 2005; Gesù medico degli sposi. La tenerezza che guarisce, Bologna 2005; Le stagioni dell’amore. Fidanzati e sposi in cammino con il Cantico dei cantici, Bologna 2007; con M. Florio: Sacramentaria speciale. I. Battesimo, confermazione, eucaristia, Bologna 2004.
“Dammi da bere” è la richiesta che Gesù assetato rivolge alla Samaritana. Nel presente volume,il secondo dei quattro dedicati alla Scuola di preghiera, si approfondisce il fatto che l’acqua per il culto “in spirito e verità” da offrire al Signore si attinge da quella fonte che è rappresentata da Gesù stesso.Dio ci porge l’acqua per dissetarlo.Lui stesso ci mette sulla bocca la preghiera che desidera ricevere da noi. Questa seconda tappa della Scuola vuole condurci alle fonti alle quali il Signore Gesù e lo Spirito consegnano le Parole con cui pregare,introducono ai tempi privilegiati dell’orazione e suggeriscono come pregare.Si tratta di un’iniziazione ai temi e ai tempi della preghiera cristiana e risponde alla domanda:Come, quando, con che cosa pregare? A ognuno dei cinque passi di questa nuova tappa corrisponde una fonte di preghiera: la lectio divina, cioè la lettura orante della parola di Dio (1° passo);la preghiera con i Salmi (2°passo);la preghiera con il Padre nostro (3°passo);la preghiera del mattino e della sera (4°passo);la preghiera che si fa cammino nel pellegrinaggio (5°passo). Gli oranti godono delle scintille di vita eterna anticipata Marco Busca Sergio Passeri
AUTORI Marco Buscapresbitero diocesano dal 1991. Ha conseguito il dottorato in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. Dal 1999 insegna presso l’Istituto teologico del Seminario di Brescia e presso l’Istituto superiore di Scienze religiose dell’Università Cattolica.
Sergio Passeri, presbitero diocesano dal 1995. Ha conseguito il dottorato in teologia morale alla Pontificia Università Gregoriana di Roma.Dal 2002 insegna presso l’Istituto teologico del Seminario di Brescia e ha lavorato come formatore nel Seminario maggiore di Brescia seguendo la Comunità delle vocazioni giovanili e la pastorale vocazionale.
Continua la serie degli ABC che forniscono un primo approccio di base a diversi argomenti spesso difficili da affrontare per la loro naturale complessità. L’ABC offre un quadro complessivo orientando il lettore a comprendere le dimensioni dell’argomento, le fonti, il dibattito aperto e l’insegnamento cattolico sull’argomento.
In questo libro, il tema della preghiera viene affrontato in modo fondamentale, ponendo cioè i fondamenti per quanto riguarda le fonti della preghiera (Bibbia, Liturgia, Tradizione, riforme e traduzioni), le forme della preghiera (la gestualità, l’adorazione, l’oralità, la struttura delle preghiere, la preghiera universale), la preghiera e la vita del credente (l’assemblea, l’eucologia, il tempo, la vita) e i soggetti della preghiera (l’individuo, Dio, l’assemblea, Maria).
Don Carlo Cibien, sacerdote della Società San Paolo, Dottore in teologia con specializzazione in sacramentaria, è consigliere di redazione della «Rivista Liturgica» e redattore presso le Edizioni San Paolo.
Le Meditazioni raccolte in questo libro sono il frutto del cammino di un anno di Scuola di Preghiera incentrato sul Padre Nostro, cioè sulla riscoperta della paternità di Dio e sulla bellezza del sentire il vero amore di Padre che Dio riversa in ciascuno di noi.
Ma per riscoprire questa paternità e questo amore, dunque per riscoprire la preghiera, è necessario riscoprire quelle parole che nella preghiera pronunciamo e che, poi, il cristiano porta nella propria vita, purificate e rese belle proprio dalla preghiera. Per questo l’autore definisce il Padre Nostro come un primo “vocabolario” di preghiera e di amore».
S.E. Mons. Santo Marcianò è nato a Reggio Calabria il 10 aprile 1960. Ha ricevuto l’ordinazione presbiterale il 9 aprile 1988; il 6 maggio 2006 è stato nominato, da Benedetto XVI, Arcivescovo di Rossano-Cariati; ha ricevuto la consacrazione episcopale il 21 giugno 2006. Attualmente è Segretario della Conferenza Episcopale Calabra.
La grande tradizione mistica della Chiesa, sia in Oriente che in Occidente ha molto da dire in fatto di preghiera oggi e può dare risposte a quei cristiani che, come un giorno fecero gli apostoli col Maestro, chiedono ancora alla Chiesa: «Insegnaci a pregare».
Proprio dentro questo movimento corale ha preso vita e fisionomia la scuola di preghiera guidata da don Marco Busca e don Sergio Passeri, frequentata per alcuni anni da un gruppo considerevole di giovani e giovani-adulti della diocesi di Brescia, alla ricerca di un salto di qualità nella loro vita cristiana.
La Scuola si distribuisce, idealmente, su due percorsi che coprono l’arco di due anni, per un totale di 20 passi. Il presente volume è un’iniziazione alla preghiera cristiana e comporta cinque passi. Risponde alle domande: Perché pregare? e Chi pregare?
Si tratta, anzitutto, di far cogliere la preghiera come una relazione personale con la Trinità che desidera incontrare l’uomo e semina nel suo cuore un desiderio di risposta (1° passo);
la preghiera è anzitutto un dialogo filiale, è la preghiera stessa di Gesù che lo Spirito continua a fare con noi e dentro di noi (2° passo);
essa si esprime nei diversi linguaggi della lode, della supplica, dell’intercessione, dell’adorazione (3° passo);
persevera e si sviluppa anche dentro le difficoltà, le aridità, le tentazioni (4° passo);
e non si limita ai momenti espliciti di preghiera (la preghiera vocale, la meditazione, la liturgia), ma pervade tutta la vita e conduce chi prega a vedere Dio in tutte le cose (5° passo).
Marco Busca, presbitero diocesano, dal 1999 insegna presso l'Istituto teologico del Seminario di Brescia e presso l'Istituto superiore di Scienze religiose dell'Università Cattolica.
Sergio Passeri, presbitero diocesano dal 1995, per due anni è stato viceparroco. Ha conseguito il dottorato in teologia morale alla Pontificia Università Gregoriana di Roma. Dal 2002 insegna presso l’Istituto teologico del Seminario di Brescia e ha lavorato come formatore nel Seminario maggiore di Brescia seguendo la Comunità delle vocazioni giovanili e la pastorale vocazionale.
La preghiera è una medicina dell’anima e dello spirito, un elemento di conforto nei momenti di disperazione, un mezzo di contemplazione e di riflessione. Marco l’Asceta, discepolo di Crisostomo, predicava: “Se cerchi la guarigione datti cura della tua coscienza, perché ascoltare ciò che essa ci rimprovera è la via della guarigione”; e ancora, un noto filosofo austriaco ha affermato che “pregare è pensare al senso della vita”. In questo libro alcuni grandi autori riflettono sul rapporto tra il pensiero, la preghiera e la guarigione: Massimo Cacciari (Pregare – Pensare), Suor Ignazia Angelini (la preghiera come respiro della creatura umana), Gianfranco Ravasi (respiro dell’anima) , Carlo Casalone S.J. (la preghiera terapeutica), Alfredo Anzani (la preghiera fa bene alla salute?) cercando di porre l’accento sul carattere terapeutico della preghiera stessa.
Gli autori dei contributi sono: Suor Ignazia Angelini, Abbadessa Monastero delle Benedettine, Abbazia di Viboldone, San Giuliano Milanese (Mi); Prof. Alfredo Anzani, Vice Presidente FEAMC, Federazione Europea Associazioni Medici Cattolici; Prof. Massimo Cacciari, Professore di Estetica. Facoltà di Filosofia, Università Vita Salute San Raffaele, Milano; Padre dott. Carlo Casalone JS, Vice direttore Aggiornamenti Sociali, Milano; Prof. Giorgio Lambertenghi Deliliers, Presidente della Sezione di Milano, Associazione Medici Cattolici Italiani; S.E. Mons. Gianfranco Ravasi, già Prefetto della Biblioteca Pinacoteca Ambrosiana, Milano, attuale Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura.
Sessant’anni trascorsi al servizio di Dio e degli uomini: una vita intensa, spesa giorno dopo giorno per comunicare un messaggio che sa di eternità.
Dalla quarta di copertina:
Preghiere di una vita dedicata a Dio e agli uomini.
Preghiere che l’Autore rende pubbliche nel celebrare il sessantesimo anno della sua vita sacerdotale.
La breve raccolta rappresenta la testimonianza di vissuti intensi, di una coscienza che continua a interrogarsi sul senso della vita e che si pone totalmente di fronte a Dio.
Ma è anche la testimonianza di un cammino per le strade della città umana, con il desiderio di incontrare persone e comunicare un messaggio di eternità.
Sono parole di amore e di fiducia, di attesa e di speranza.
Briciole di immensità.
La preghiera si è sempre presentata come un desiderio nostalgico. L'uomo ha bisogno di pregare perché ha bisogno di Dio, perché ha nostalgia della casa eterna, secondo la preghiera del salmista: quando vedrò il tuo volto (Sal 42,3). Questo libro racconta l'esperienza di preghiera in un sentiero infinito, perché la preghiera è un viaggio che non ci porta a raggiungere gli estremi confini delle nostre grandezze, ma ci conduce nell'infinito di Dio, nella stessa vita di Dio. Quanti si accosteranno a questo libro, forse non troveranno nulla di nuovo, ma troveranno l'invito a ripercorrere quei sentieri tracciati che rimangono aperti al nostro cammino di fede.