
Il 1° dicembre 1916 alcuni Tuareg, durante un saccheggio, attirano frère Charles de Foucauld fuori dal fortino in cui si trovava, s'impadroniscono di lui e lo legano saldamente. Ma la situazione precipita: è annunciato l'arrivo di militari in maniera inattesa. Tra i Tuareg è il panico: parte un colpo. Frère Charles rimane colpito. Finisce in questo modo (o, forse, inizia) una delle avventure spirituali più straordinarie del XX secolo: una storia di conversione, dialogo interreligioso, fraternità, testimonianza evangelica. Il "piccolo fratello universale- (così sarà ricordato) viene rievocato in questo libro intimo e intenso di Alessandro Deho' a partire dalla preghiera più famosa che ci ha lasciato, quell'atto di Abbandono che pure ha segnato un'epoca. Deho' riprende in mano la preghiera di frère Charles e, combinandola sapientemente con la sua stessa biografia, ce la restituisce facendocene gustare ogni parola come una bevanda da assaporare lentamente: un dono che difficilmente il lettore potrà dimenticare.
Chi ama, prega! Chi ama e prega, sogna! La preghiera è un incontro d'amore, col tuo Padre che ti vuole guardare, ti vuole ascoltare, vuole stare con te, vorrebbe coccolarti. Anche tu vorresti essere con Lui, abbeverarti dal suo amore, dalla sua bellezza, dalla sua bontà, dalla sua tenerezza e raccontargli delle tue necessità e dolori. Questo incontro d'amore nella preghiera ti fa sognare, ti fa raccontare, ti fa essere fecondo nell'offrire del bene. Le poesie-preghiere di questo libro sono la cronaca di una storia di amore con Dio e dei sogni, come una finestra, aperti verso l'orizzonte del futuro.
Pregare non è facile, ma si può imparare. In tale avventura possiamo ricorrere all'aiuto dei grandi maestri della spiritualità. A questo scopo, il libro propone l'insegnamento di uomini e donne della tradizione cristiana e del nostro presente, che hanno vissuto una vera esperienza di preghiera: sant'Agostino, Guido il Certosino, Domenico di Guzman, Benedetto da Norcia, Giovanni della Croce, Teresa di Lisieux, Ignazio di Loyola, san Francesco, Lorenzo Scupoli, Teresa d'Avila, santa Elisabetta della Trinità, John Henry Newman, André Louf, Romano Guardini, Carlo Maria Martini, Divo Barsotti, Anastasio Alberto Ballestrero, Pavel Evdokimov, Andrea Gasparino, Madeleine Delbrêl.
Vita e preghiera devono essere un tutt’uno come se fossero uno zabaione! Avete in mente quali sono gli ingredienti principali di uno zabaione? Zucchero e tuorlo d’uovo!! Si devono mescolare molto bene il tuorlo con lo zucchero finché non diventino un tutt’uno. Ecco, una volta mischiati, lo zucchero e il tuorlo non si possono separare più!
Che c’entra lo zabaione in un libro sulla preghiera?…
…per esplicitare il rapporto che ci dovrebbe essere tra la preghiera e la vita!
Tante volte queste due realtà si vivono separatamente, invece, se la vita si mescola bene alla preghiera e viceversa, la vita avrà un gusto nuovo e la preghiera sarà il respiro dell’esistenza, senza la quale non si può vivere una vita in pienezza.
Immagine ardita, forse, questa dello zabaione, ma che rende in modo efficace lo scopo di tale libro: aiutare il lettore a realizzare nella propria esistenza la fusione tra la preghiera e la vita. Solo così si può cogliere la presenza di Dio operante nella propria esistenza per poter vivere con Lui una storia a due: Dio e io.
Le parole con cui papa Francesco ha indetto il Giubileo della misericordia possono guidare anche a vivere l'annuale benedizione della casa: la porta della casa in cui viviamo potrebbe infatti diventare anch'essa una piccola soglia di misericordia.Con questo spirito, fratelMichaelDavide accompagna la consueta benedizione della famiglia con brevi riflessioni sulla porta del cuore, la porta della mente, la porta dei sensi e la porta del desiderio.
Un dialogo che avviene con scambio di mail, una corrispondenza che si fa sempre più profonda fra un sacerdote e un giovane, una storia di preghiera e di amicizia. Questo libro e` dedicato a tutti coloro che hanno voglia di confrontarsi schiettamente con la Parola di Dio e che senza paura, anzi, con coraggio si pongono ‘‘a mani vuote’’ davanti al Mistero.
Il volume | Il cuore della spiritualità del Beato Carlo Acutis è senza dubbi l’Eucaristia, che lui amava definire come “l’autostrada per il Cielo”. Diceva inoltre che “di fronte al sole ci si abbronza, dinanzi a Gesù Eucaristia si diventa santi!”. Anche per San Francesco d’Assisi il Mistero Eucaristico era centrale al punto di invitare l’universo intero a trepidare dallo stupore davanti alla grandezza dell’amore e dell’umiltà di Dio che lo porta a donare il suo Corpo e il suo Sangue per la nostra Salvezza. Questo libro vuole essere di aiuto per un rinnovato incontro con Gesù vivo nell’Eucaristia attraverso 9 schemi di Adorazione Eucaristica comunitaria e una guida all’Adorazione Eucaristica personale ispirati alla testimonianza e agli insegnamenti di san Francesco e del Beato Carlo Acutis.
Gli autori | Fr. Carlos Acacio G. Ferreira, brasiliano innamorato del calcio che sognava fare una carriera giornalistica e di impegno politico. Colpito dalle problematiche ambientali e sociali in Amazzonia, ha lasciato tutto per dare a alla sua vita un significato nuovo, come frate cappuccino e sacerdote nella via della libertà evangelica e della promozione della fraternità universale intrapresa da San Francesco. Dopo aver vissuto ad Assisi con incarico di Rettore del Santuario della Spogliazione, dove riposa il corpo del Beato Carlo Acutis, è ripartito per la Missione in Amazzonia.
Fr. Simone Calvarese, da ragazzo tra le fila degli ultras del Giulianova, dopo una vita turbolenta fatta di tante trasgressioni e delusioni oggi è un frate cappuccino. Svolge la sua missione presso il convento di L'Aquila dove è Ministro Provinciale della Provincia Serafica Immacolata Concezione.
Le lunghe file di musulmani in preghiera, nelle moschee o sul lato di una strada, colpiscono l'immaginario occidentale più di qualsiasi altro aspetto dell'islam. E trasmettono la percezione di qualcosa di unitario, collettivo, compatto, quindi anche di incomprensibile e minaccioso.Mentre nella comune concezione cristiana la preghiera è soprattutto un'attitudine interiore, formalmente libera sia nelle modalità corporee che nei testi, l'islam la concepisce informa diversa come atto rituale fortemente standardizzato e vincolato alla lingua araba. Tuttavia, il modo di pregare dei musulmani non è affatto univoco e omogeneo, come dimostra il libro, che si propone di accompagnare il lettore nella dimensione orante quotidiana dei fedeli di Allah.
Accogliere, far festa, offrire, ascoltare, chiedere: da un maestro dello spirito un piccolo galateo" e tracce di spirituualita per l'incontro eucaristico. "
«Contemplare Dio e contemplare i fratelli, guardare Dio e i fratelli con gli occhi di Gesù, è il senso della vita di ogni battezzato. Se noi religiosi "serviamo" a qualcosa è a far ricordare a tutti questa chiamata!». Un'idea semplice ed un linguaggio lineare che si sviluppano lungo le pagine del libro, pagine che vorrebbero accompagnare ogni credente come nella lunga traversata del deserto. Con parole antiche e sempre nuove: Vangelo - Eucaristia - Chiesa.
Da sempre l'uomo cerca Dio, "come un cane da caccia che ha nelle narici la traccia della lepre" (Anselm Grün). È proprio partendo da questa incessante caccia sulle tracce di Dio che Lorella Fracassa ripercorre una vicenda umana e spirituale dei nostri tempi, quella del monaco benedettino John Main, e svela i fili che la collegano a un'epoca molto remota della storia cristiana e a pratiche spirituali che oggi si tende erroneamente ad accreditare alla sola cultura orientale. Si tratta della riscoperta della meditazione silenziosa cristiana, le cui origini risalgono al monachesimo egiziano e di cui Giovanni Cassiano (360-432 ca.) fu un significativo e suggestivo interprete. Questa pratica è presente nelle filosofie e nella spiritualità di ogni epoca e luogo (induismo, buddhismo, cristianesimo, sufismo islamico). L'uomo che medita in silenzio ritrova la condizione primordiale del suo essere, quella eternità silente che ha lasciato entrando nel tempo. Per il "segugio" cristiano la meditazione silenziosa (e la preghiera ripetuta intorno alla quale essa ruota) rappresenta uno strumento di purificazione, di approfondimento spirituale, di incontro personale con Gesù e di trasformazione dell'esistenza. Dio non è lontano e irraggiungibile. Dio è dentro ciascuno di noi, è parte di noi e la meditazione silenziosa rappresenta il modo per maturare questa consapevolezza e continuare la "caccia" secondo un nuovo percorso, luminoso e appagante.