
Da sconfinare a partorire. E' tra questi due verbi, all'apparenza diversi tra loro, che si snoda il cammino di Maria. Confinata a vivere in un villaggio non identificabile nelle carte geografiche, Maria, piccola fanciulla di Nazaret, è invitata dall'arcangelo Gabriele a collaborare al progetto d'amore di Dio e subito ad intonare il canto dei poveri e degli esclusi.
Due testi che si intrecciano, in un continuo richiamo al carisma francescano e allo "spirito di Assisi", per riaffermare l'impegno dei figli di san Francesco nel campo della pace e del dialogo tra le religioni. Fra Pierbattista Pizzaballa svela particolari inediti e retroscena dell'invocazione per la pace tenutasi in Vaticano l'8 giugno 2014. E insiste sul valore della preghiera: "La preghiera non produce; la preghiera genera. Non sostituisce l'opera dell'uomo, ma la illumina. Non esonera dal percorso, ma lo indica". Fra Michael A. Perry riflette sul dialogo tra le fedi come strada privilegiata per la pace. Partendo dalla propria esperienza, traccia alcune linee guida e mette al primo posto l'impegno per un lavoro comune e condiviso, purificato dal desiderio tipicamente umano di controllare e "possedere" tutto.
Abbiamo bisogno di sentirci sorridere dal Cielo! Attraverso questo piccolo strumento di preghiera potrai fare questa esperienza, contemplando delle bellissime immagini di Cristo, Maria e degli angeli sorridenti. La Parola di Dio e le meditazioni dell'autore ti accompagneranno in questo intimo momento di preghiera.
Un commento alla grande preghiera cristiana del Padre Nostro, nel quale è racchiuso il nocciolo stesso del cristianesimo. Tutto il messaggio evangelico è racchiuso in una preghiera, non in una dottrina o in un insieme di dogmi. Questo volume presenta un commento biblico, teologico e poetico al Padre Nostro, come il centro della relazione tra Dio e l’uomo credente, e porta il lettore ad appropriarsi del Padre Nostro in un cammino personale.
ERMES RONCHI, dei frati Servi di santa Maria, friulano di Racchiuso di Attimis (Udine), è nato nel 1947. Ha studiato teologia a Roma (Marianum) e scienze religiose e antropologia a Parigi (Institut Catholique e Sorbona).
«Durante ogni epoca i cristiani hanno tentato di giungere all'essenza, al nocciolo del cristianesimo. Ebbene, il Vangelo stesso ce lo trasmette con il Padre Nostro. È in una preghiera, e non in una dottrina o in un insieme di dogmi, che è riassunto il messaggio di Gesù. E ciò è denso di significato: pregare è l'evangelo. Buona, lieta e umana notizia fatta risuonare in una cultura che ha perso la fiducia, piena di divinità irate e di miti sfiduciati. Preghiera è relazione. Il Vangelo non si riassume in una verità, bensì in una relazione». Il commento al Padre Nostro di Ermes Ronchi avvince e penetra nell'animo, perché fonde sapienza biblica e afflato poetico, permettendo al lettore di gustare e di vivere come sua la "preghiera di Gesù". Un'edizione illustrata con i capolavori di Caravaggio, Lotto e i grandi artisti della tradizione italiana.
René Voillaume (1905-2003), sacerdote e teologo francese, fondatore dei Piccoli Fratelli di Gesù, è stato un grande maestro spirituale e ha offerto preziosi insegnamenti sul cammino della preghiera con un linguaggio contemporaneo e con indicazioni appropriate alla concreta realtà del mondo attuale. Osservava Paolo VI che l'esperienza di Charles De Foucauld e quella della numerosa famiglia spirituale da lui ispirata, essendo "particolarmente in accordo con le necessità e le aspirazioni del mondo di oggi, sembra marcare nella storia della Chiesa un atto della provvidenza". Toccherà a René Voillaume il compito di esprimere quell'esperienza e di illuminarla con scritti e conferenze. L'influsso e l'attrazione del suo insegnamento sono testimoniati dalla traduzione delle sue opere in 19 lingue e dal fatto che in tanti abbiano trovato la risposta alle proprie inquietudini. Riflesso ed espressione di una vita contemplativa condotta nel "cuore delle masse", l'insegnamento di Voillaume ha consentito a laici, sacerdoti e religiosi di trovare un'eco adeguata alle proprie aspirazioni e alle possibilità reali di preghiera. Voillaume parla di una dimensione contemplativa della vita cristiana. Il tema è ampiamente commentato negli ultimi due capitoli del libro, che costituiscono un vero trattato sulla preghiera. La grande innovazione è che questo cammino, per i Piccoli Fratelli e per molti, non è vissuto nel chiostro ma nel mondo.
Questo è un libro tutto nuovo sulla preghiera, perché, tramite domande e risposte, traccia un vero e proprio cammino alla scoperta della bellezza e dell'importanza vitale della preghiera, offrendo anche un metodo di preghiera e indicando: il senso della preghiera; la preghiera come incontro con Dio; i modi, i tempi e i luoghi della preghiera; chi è nostro aiuto nella preghiera; i modelli e gli strumenti per pregare Le domande a cui l'autore risponde sono curiose, mai banali, e sono quelle che forse tutti si fanno: per esempio, che cos'è la preghiera? È un dovere o una necessità? Che cosa o chi può aiutarci a pregare? Presenta quindi un vero e proprio metodo di preghiera, perché queste pagine sono animate da una certezza: senza il dialogo con Dio non possiamo essere felici.
Il lavoro, attraverso un metodo analitico e comparativo, dopo un attento status quaestionis, analizza innanzitutto i vari elementi strutturali, teologici, liturgici e spirituali che contraddistinguono il Breviario di Quiñones (1535) e portarono alla sua pubblicazione. Il processo successivo è stato quello di mettere la riforma del cardinale di Santa Croce a confronto con le altre riforme avvenute in precedenza e successivamente la pubblicazione dello stesso. Si analizzano le successive riforme inserite nel loro orizzonte storico valutando in che misura siano state influenzate dal Breviarium Sanctae Crucis e se, e fino a che punto, il suddetto breviario possa essere realmente considerato una delle fonti della Liturgia Horarum di Paolo VI, come asserito da qualche studio precedente al presente lavoro. Secondo questa prospettiva, dunque, l'autore analizza la riforma della Liturgia Horarum di Paolo VI giungendo a delle conclusioni che certamente, insieme alle ricerche portate avanti, costituiscono l'originalità del presente lavoro.
Una riflessione che parla d'amore. La vita monastica è circondata dalla preghiera e immersa in un continuo ambiente orante. L'autore iscrive questo dato all'interno di un contesto sponsale. Il testo affronta, infatti, il tema di una Chiesa orante e consapevole della propria povertà, che si apre al bisogno degli innamorati.
Don Giuseppe Dossetti, nel fondare la sua comunità, la Piccola Famiglia dell'Annunziata, volle affidarla in modo particolare alla intercessione di quattro Santi, il cui insegnamento egli ritenne fondamentale per l'indirizzo spirituale della comunità stessa. Si tratta di sant'Ignazio di Antiochia (35ca.-107ca.), san Benedetto da Norcia (480-547), san Francesco d'Assisi (1181-1226), santa Teresa di Gesù Bambino (1873-1897). Abbiamo perciò pensato che fosse utile per noi, e per chi ci conosce o vuole conoscerci, presentare questa piccola raccolta di testi, che sono parti di discorsi pronunciati da don Giuseppe Dossetti nel corso degli anni, a partire dagli albori della sua comunità, quando cioè si stava formando nel 1955, fino ad arrivare agli anni '90.
Negli esercizi spirituali oggi viene solitamente proposto un brano tratto dalla Scrittura o un pensiero dei padri della Chiesa o dei santi. Questo libro vuole invece riprendere l'antica tradizione che insegnava a vivere non solo con l'ascolto della Parola, ma anche attraverso l'immagine, per fare la stessa esperienza degli apostoli sul monte Tabor, dove furono testimoni del mistero della trasfigurazione. Prima di essere «scritta» sulla tavola di legno, l'icona è generata nella preghiera e nel silenzio e il suo scopo è portare colui che ha lo sguardo rivolto verso di essa a fare una profonda esperienza di Dio, per poi ritornare a immergersi nella vita quotidiana trasformato dallo Spirito. L'icona dunque guida il nostro cuore e la nostra mente, dal visibile all'Invisibile, dalla terra al cielo, dal tempo finito all'eternità