
Ogni volta che si riprende in mano un'opera che parla della vita di Charles de Foucauld è come se ci si immergesse in un fiume fresco. Il personaggio di cui padre Borriello racconta e del quale ci ripresenta i tratti caratteristici della spiritualità, è modernissimo e ben risponde alla domanda su Dio e sul senso della propria esistenza, domanda che ciascuno di noi si pone. Con la sua missione spirituale, mai sfociata nella fondazione di una comunità fino a quando era in vita, la sua storia sembra quella di un uomo di totale insuccesso. Ma proprio per questo, fratel Charles si offre come chi ha saputo conciliare nel suo spirito contraddizioni d'ogni sorta: il bisogno appassionato di preghiera dinanzi a Dio ed il dono smisurato di sé agli altri; l'imitazione fedele della vita di Gesù e la consapevolezza della sua stessa incapacità d'imitare; la conservazione d'una stretta clausura nella sua piccola Nazareth attorno all'Ostia e i giri per trovare cibo lungo le sabbiose piste del Sahara; il desiderio ardente di fondazione d'una famiglia religiosa che continuasse la sua opera e la vocazione a una vita di solitudine. Il padre de Foucauld, con la sua testimonianza di contemplativo nel mondo, ricorda a tutti che i nostri desideri più intimi e primitivi trovano la loro piena soddisfazione solo in Dio.
L'opera "Gesù Misericordioso, Confido in Te" nasce dall'esercizio spirituale quotidiano di anni di preghiera, realizzato come compendio spirituale della Divina Misericordia, tratto dal Diario di Santa Suor Faustina Kowalska, rivolto non solo agli adulti ma soprattutto ai giovani lettori. Si presenta come proposta di cammino di conversione e riconciliazione con Dio, che nel culto e nella Festa della Divina Misericordia, istituita da San Giovanni Paolo II, nel suo pontificato, prima domenica dopo Pasqua, trova il suo culmine. È una testimonianza di fede per coloro che non hanno ancora avuto la possibilità di vivere l'abbraccio dell'Amore Misericordioso del Padre e risponde all'invito del messaggio quaresimale della Chiesa: "Lasciatevi riconciliare con Dio" nella sua interezza si propone come un vero e proprio invito Cristiano alla conversione, dettato da Gesù a Santa Suor Faustina per la salvezza delle anime.
La Storia della Chiesa di Socrate offre al lettore italiano odierno una testimonianza inedita e imparziale, equilibrata e tanto più preziosa in quanto emessa dal suo stesso centro, sulla storia dell'impero cristiano romano-bizantino.
Il presente volume è il risultato di un'esperienza significativa di ricerca sul tema del metodo in Teologia Spirituale, ricerca condotta da un gruppo di dottori e dottorandi dell'Istituto di Spiritualità della Pontificia Università Gregoriana sotto la guida del prof. Rossano Zas Friz De Col s.j. Si tratta di un nuovo approccio metodologico per la teologia spirituale, il cui fondamento si trova nell'atto umano di decidere: la vita cristiana è, infatti, un processo continuo di trasformazione attraverso le decisioni prese in risposta alla Grazia, il che implica un cambiamento cognitivo, affettivo e comportamentale. Il metodo è perciò denominato teologico-decisionale (MTD) e lo si presenta qui applicato al vissuto di Teresa di Lisieux, focalizzando i suoi manoscritti autobiografici. Si offre, così, una nuova prospettiva allo studio della giovane santa carmelitana, dottore della Chiesa e patrona delle missioni.
"La Cena di Cristo" è l'ultima e definitiva presa di posizione di Lutero nella controversia sulla Cena del Signore, una lunga e dura battaglia teologica sull'interpretazione delle parole di Gesù «questo è il mio corpo»: sono da comprendere letteralmente («è»), posizione per la quale si batte Lutero con estrema passione in quest'opera, oppure simbolicamente («significa»), secondo l'insegnamento del riformatore di Zurigo, Huldrych Zwingli? La questione fondamentale di come interpretare la Bibbia, lo stesso principio protestante della sola Scriptura, entra in una crisi che provoca la divisione del protestantesimo tra luterani e riformati, superata soltanto nel 1973 con la «Concordia di Leuenberg». L'ultima parte è la "Confessione", un vero e proprio testamento della vita e dell'opera di Lutero e prototipo della "Confessione di Augusta" del 1530. "La Cena di Cristo. Confessione" ci fa entrare nella grammatica della teologia e della fede di Lutero, ed è la chiave ermeneutica dell'intera opera del riformatore.
Pochissime scoperte di testi patristici possono competere col ritrovamento di 29 omelie di Origene (185-254) sui Salmi nel 2012. Una nuova catalogazione della Staatsbibliothek di Monaco ha messo in luce nel Codice Greco 314 la presenza di quattro omelie note in versione latina e venticinque inedite. L'attribuzione a Origene, oltre alla lista delle opere tramandataci da Gerolamo, trova piena conferma dai contenuti. Dopo l'edizione critica (Berlino 2015), la pubblicazione delle omelie in italiano è affiancata da un testo greco riveduto e da un approfondito commento. La raccolta omiletica più vasta di quel genio della Bibbia che è stato Origene ci documenta il suo cantiere esegetico principale: il Salterio l'ha accompagnato dall'inizio alla fine. Testo di rivelazione profetica, istruzione morale e nutrimento spirituale, i Salmi sono soprattutto per Origene l'espressione della voce di Cristo e della Chiesa, suo corpo mistico.
Collezione in cinque volumi di definizioni dottrinali dei Padri della Chiesa organizzate intorno alle frasi-chiave del Credo Niceno-Costantinopolitano. Il terzo volume della collana si occupa dei seguenti temi: la rivelazione dell’amore divino; l’opera di riconciliazione di Gesù Cristo; il suo ministero terreno; la morte e la resurrezione. I testi sono corredati da note e introduzioni sul contesto storico-teologico.
«Ci auguriamo di aiutare i cristiani a situare nel quadro di una relazione con Dio quelle esperienze importanti che sono la malattia e la guarigione. Che cosa infatti rivelano della nostra condizione? Qual è la funzione positiva che esse possono svolgere nella prospettiva della nostra salvezza?».
Descrizione
Queste pagine pongono le basi di una teologia cristiana della malattia, della sofferenza, ma anche della guarigione e della salute. Jean-Claude Larchet realizza una sintesi formidabile e senza precedenti, basandosi sugli insegnamenti originali e fondanti degli antichi Padri della Chiesa, letti sul fondo della sacra Scrittura.
L’autore, filosofo e teologo francese, aspira a dischiudere o a richiamare quelle prospettive che possono aiutare l’uomo e la donna di oggi a comprendere in un’ottica spirituale la malattia e le diverse forme di sofferenza che vi sono collegate. Vuole altresì aiutare a comprendere il senso profondo delle terapie, dei modi di guarigione e della salute stessa, collocando tutto questo in una cornice più ampia di quella generalmente offerta dalla nostra civiltà, che è dominata dalla tecnica e da uno sguardo piattamente orizzontale sull’esistenza.
"Tommaso d'Aquino in pochi minuti" è un libro scritto per chi, non avendo la possibilità di studiare le migliaia di pagine da lui redatte, è curioso di apprendere gli archi portanti di una cattedrale di pensiero che tratta grandi temi - il bene e il male, l'origine e il destino dell'uomo -, ma ha anche ricadute di «saggezza spicciola» che fanno del grande santo medievale un fine psicologo ante litteram. Capitoli intenzionalmente brevi, stile colloquiale, scrittura briosa: tutto è pensato - l'autore è un comunicatore di professione - perché anche il notoriamente indaffarato lettore del XXI secolo possa apprezzare come mai, negli ultimi 750 anni, papi, santi, re, studiosi e anime semplici animati dal desiderio di conoscere Dio, il prossimo e se stessi hanno trovato, nelle intuizioni di san Tommaso, le ragioni per amarli - e amarsi - un po' di più.
Rassegna di citazioni delle opere degli scrittori presi in esame, nelle quali si parla di san Giuseppe. L'Autore presenta la figura di San Giuseppe vista attraverso gli scritti dei Padri della Chiesa e degli Scrittori ecclesiastici, i quali esplicitano l'importanza del compito di San Giuseppe nella storia della salvezza. I Padri e gli Scrittori, qui ripercorsi nelle loro opere, coprono l'arco di tempo che va dalla fine del I secolo alla metà del XII secolo.
Efrem il Siro, definito «l’arpa dello Spirito Santo», è un Padre della Chiesa e poeta di lingua siriaca che non esita ad usare tutta la sua potenza creativa per raccontare Cristo, la Sua vita e i Suoi misteri. Lo fa anche quando celebra la misericordia del Signore e l’annuncia nelle sue omelie, meditandola nei commentari. Questo piccolo libro propone la traduzione italiana dell’Omelia sulla peccatrice e di altri testi nei quali Efrem cerca di catturare tutti i riflessi della bontà che il Signore ha mostrato verso questa donna e ce li restituisce attraverso immagini variopinte e originali. Queste pagine sono popolate dai più svariati simboli di Cristo: il Pescatore che va a catturare i peccatori tra gli ubriaconi e le prostitute; il Farmacista che prepara nel mortaio la Medicina della Vita; il “Ladro” a cui piace rubare i peccati.
Alcuni passaggi, infine, sembrano una vera e propria sceneggiatura per un cortometraggio. C’è speranza che vinca un premio di un festival cinematografico? Provate a leggere e a dare la vostra opinione. Attenzione, però, mentre leggete: Qualcuno potrebbe rubarvi proprio i peccati…
Il testo si rivolge ai cultori dei Padri della Chiesa, a chi è interessato alla spiritualità e a chi cerca nutrimento per il cammino personale della quaresima.
Nella temperie culturale del V secolo che vide la redazione del Codex Theodosianus, la Storia della Chiesa di Socrate di Costantinopoli, noto con l’attributo di scolastico, prosegue l’omonima opera di Eusebio di Cesarea: la narrazione va dall’abdicazione di Diocleziano nel 306 fino al regno di Teodosio II del 439, riportando al contempo eventi ecclesiastici e secolari che restituiscono l’affresco storico della vicenda umana, in terra d’Oriente, a cavallo tra IV e V secolo.

