
La mistica conosce oggi un indubbio revival: è sotto gli occhi di tutti come eventi culturali e media manifestino per l’argomento un diffuso interesse. Ma che cosa si intende con il termine ‘mistica’ quando se ne discute? Passano sotto questo vocabolo le opinioni più strane e ambigue: raramente esso viene utilizzato nel senso in cui la Chiesa lo usa. Anzi, talora si ostenta quasi una distanza dalla tradizione mistica cristiana, percepita come affare prevalentemente monastico.
Di fronte a una domanda di senso che cerca spesso risposta nell’irrazionale, nell’emotivo e nell’esoterico, il volume propone 24 ritratti di grandi mistici. Si tratta di uomini e donne che hanno vissuto con intensità l’esperienza dell’Assoluto, ma senza rinnegare la realtà dell’io e del mondo. 24 ritratti che dimostrano come esperienza mistica e responsabilità verso la storia restano in stretto rapporto.
L’edizione presenta un saggio introduttivo sul fenomeno dell’attenzione alla mistica nel nostro tempo di Giandomenico Mucci de La Civiltà Cattolica.
Palamas (1296-1369) è l'esponente più significativo della dottrina e della mistica ortodossa. Ha tematizzato in maniera paradigmatica il cosiddetto "Esicasmo", ossia la preghiera del silenzio e l'amore della quiete. Questo silenzio metafisico rende l'uomo capace di comprendere le cose - anche le più umili - nel loro significato e nella loro grandezza. In questo silenzio metafisico risplende sull'uomo quella luce divina che lo libera dalla bassezza della vita terrena e lo innalza verso l'assoluto.
L'opera anselmiana è itinerario integrale di formazione per l'uomo nei suoi aspetti quali l'intelletto, la volontà, la libertà, la coscienza, i costumi, le relazioni, la fede, la preghiera. Egli univa in sé l'acutezza del filosofo, del teologo e la finezza dell'educatore. Il convegno cui si rifà il volume ha esplorato la sua dottrina e nella pratica, dal punto di vista dell'educazione.
Carlo Cremona ha rivelato l'uomo Agostino nella sua realtà quotidiana. La teologia, la filosofia, l'amore per la parola divina: questo ha vissuto Agostino, prima soffrendo per trovare; poi, soffrendo per comunicare agli altri quel che aveva trovato. Sullo sfondo il quadro storico e sociale, il sacco di Roma del 410, l'inizio di una nuova era.
Il tema è la 'fede canora' in Ambrogio, Agostino e Paolino d'Aquileia, ma in particolare il mistero di Cristo, che è il cuore degli scritti di Ambrogio, riconosciuto come il più musicale di tutti i Padri, compositore insuperato degli inni più belli della liturgia, capolavori di musica e poesia che ancora oggi ricorrono sulle nostre labbra.
Questo volume di E. Bergadano, vuole offrire un primo strumento di conoscenza della vita e della spiritualità di questa donna semplice che con la sua esperienza ha indicato al mondo la strada della fiducia nella Divina Misericordia. In sei capitoli viene ripercorsa la vita di sr. Faustina Kowalska, attingendo al suo Diario, dove registrava le tappe della sua esperienza mistica e dove tracciava un percorso che sarebbe diventato itinerario di vita spirituale per molte persone. Come per tutti i volumi di questa collana "I Radar", il libro contiene anche un'appendice dove sono raccolti: un capitolo dell'Enciclica Dives in misericordia di Giovanni Paolo II, pagine del Diario e scritti di sr. Faustina e altri contributi per la riflessione sul tema della misericordia.
In epoca medievale, e in particolare in Inghilterra, la vita reclusa era una forma diffusa di radicalità evangelica che coinvolgeva uomini e donne che sceglievano la solitudine dentro il cuore della città. Questa regola, scritta da A. di Riveaulx per la sorella, è diventata punto di riferimento per la letteratura monastica medievale e non solo. L'interesse di questa opera è storico, per gli squarci sul mondo dei religiosi dell'epoca, e attuale per la proposta umana e spirituale, improntata ad una sana ed equilibrata conoscenza di sé.
Frutti di rivelazioni dirette del Signore o dell’azione illuminante della grazia concessa nella preghiera, i tre scritti tracciano il cammino di perfezione di un’anima che si apre alla rivelazione mistica con la continua e quotidiana ricerca di Dio.
Partendo dalla meditazione dei dolori fisici di Cristo, rievocati attraverso la lettura della tradizionale Via crucis, la Beata matura un approfondimento sempre più intimo della passione che la conduce all’immersione piena e totale nel cuore sofferente di Gesù, portandola a rivivere le pene dei suoi dolori morali.
In un’epoca di prìncipi e signori, alla sontuosa corte di Camerino, la giovane principessa Camilla Da Varano (1458-1524) sceglie la via della passione e della croce battendosi per indossare l’abito di clarissa. La vita di clausura le riserverà dure prove, ma anche le gioie mistiche più alte rese manifeste dalle rivelazioni di Cristo e dalle visioni di santa Chiara e di santa Caterina da Bologna. La meditazione continua del mistero della sofferenza la renderà maestra di preghiera, esempio di virtù, mistica della croce tra le più sensibili e colte del Cinquecento.