
Il tema è la 'fede canora' in Ambrogio, Agostino e Paolino d'Aquileia, ma in particolare il mistero di Cristo, che è il cuore degli scritti di Ambrogio, riconosciuto come il più musicale di tutti i Padri, compositore insuperato degli inni più belli della liturgia, capolavori di musica e poesia che ancora oggi ricorrono sulle nostre labbra.
Questo volume di E. Bergadano, vuole offrire un primo strumento di conoscenza della vita e della spiritualità di questa donna semplice che con la sua esperienza ha indicato al mondo la strada della fiducia nella Divina Misericordia. In sei capitoli viene ripercorsa la vita di sr. Faustina Kowalska, attingendo al suo Diario, dove registrava le tappe della sua esperienza mistica e dove tracciava un percorso che sarebbe diventato itinerario di vita spirituale per molte persone. Come per tutti i volumi di questa collana "I Radar", il libro contiene anche un'appendice dove sono raccolti: un capitolo dell'Enciclica Dives in misericordia di Giovanni Paolo II, pagine del Diario e scritti di sr. Faustina e altri contributi per la riflessione sul tema della misericordia.
In epoca medievale, e in particolare in Inghilterra, la vita reclusa era una forma diffusa di radicalità evangelica che coinvolgeva uomini e donne che sceglievano la solitudine dentro il cuore della città. Questa regola, scritta da A. di Riveaulx per la sorella, è diventata punto di riferimento per la letteratura monastica medievale e non solo. L'interesse di questa opera è storico, per gli squarci sul mondo dei religiosi dell'epoca, e attuale per la proposta umana e spirituale, improntata ad una sana ed equilibrata conoscenza di sé.
Frutti di rivelazioni dirette del Signore o dell’azione illuminante della grazia concessa nella preghiera, i tre scritti tracciano il cammino di perfezione di un’anima che si apre alla rivelazione mistica con la continua e quotidiana ricerca di Dio.
Partendo dalla meditazione dei dolori fisici di Cristo, rievocati attraverso la lettura della tradizionale Via crucis, la Beata matura un approfondimento sempre più intimo della passione che la conduce all’immersione piena e totale nel cuore sofferente di Gesù, portandola a rivivere le pene dei suoi dolori morali.
In un’epoca di prìncipi e signori, alla sontuosa corte di Camerino, la giovane principessa Camilla Da Varano (1458-1524) sceglie la via della passione e della croce battendosi per indossare l’abito di clarissa. La vita di clausura le riserverà dure prove, ma anche le gioie mistiche più alte rese manifeste dalle rivelazioni di Cristo e dalle visioni di santa Chiara e di santa Caterina da Bologna. La meditazione continua del mistero della sofferenza la renderà maestra di preghiera, esempio di virtù, mistica della croce tra le più sensibili e colte del Cinquecento.
Un documento prezioso che ci permette di entrare in contatto con il grande vescovo di Ginevra e con la sua spiritualità, partendo da due fondamentali punti fermi intorno a cui si articola la sua dottrina: scoprire il senso dell'esistenza e decidersi radicalmente per il bene. Le lettere contenute in questa raccolta sono rivolte in prevalenza a Giovanna di Chantal, fondatrice della congregazione della Visitazione della Signora, ma ci sono anche lettere indirizzate a famiglie, a donne che rivestivano ruoli pubblici. Volume curato da A. Ravier.
Il linguaggio dei mistici può apparire lontano, distaccato dal nostro vissuto quotidiano, oppure talmente alto e astratto, che potremmo essere tentati di non avvicinarci neppure alle loro parole e alla loro esperienza.
Eppure, se ascoltiamo con attenzione ciò che i mistici hanno da dirci, percepiamo verità che ci sono più familiari e note di quanto avremmo immaginato.
È quanto può accadere anche per il Natale.
Del 'Liber divinorum operum', ultima opera della trilogia profetica di Ildegarda di Bingen e sintesi definitiva del suo pensiero, si presenta qui la prima traduzione italiana. Essa è la prima traduzione integrale condotta sul testo dell'edizione critica, pubblicata nel 1996 a cura di Albert Derolez e Peter Dronke (vol. XCII del 'Corpus Christianorum, Continuatio Mediaevalis'), e riprodotto a fronte per gentile concessione dell'editore Brepols. Nel tradurre si sono tenuti presenti due aspetti: la stratificazione compositiva e il carattere profetico del Liber divinorum operum. Il ms. di Gent permette di ricostruire tutti i passaggi della composizione, dalle tavolette su cui Ildegarda scriveva, fino all'ultima revisione e alla suddivisione in capitula.