
Sotto il titolo di Sentenze si raccoglie, serie completa, inedita, dei testi gnomici di Evagrio che nell'offrire consigli utili alla vita cenobitica, colmano un vuoto relativo alla conoscenza diretta dell'opera e del suo pensiero ascetico. Gli otto spiriti della malvagità è un'opera molto nota, per la prima volta edita nella sua forma più estesa. Evagrio affronta il discorso dei vizi e delle passioni situandole all'interno di un percorso di affrancamento del monaco.
Proposto per la prima volta in traduzione italiana, questo testo di Michel de Certeau venne pubblicato in Francia nell’autunno 1969. È dunque uno dei suoi primi libri, che alla lettura odierna non risulta datato, ma si carica di una valenza speciale, divenendo una sorta di introduzione ai temi che il grande autore francese andò poi sviluppando nel corso degli anni, in particolar modo l’esperienza cristiana e la dinamica dei percorsi individuali nello spessore del corpo sociale. Una forte attualità mantiene anche il punto di partenza che muove il testo: la crisi delle certezze religiose, il sempre meno stringente vincolo delle istituzioni della Chiesa, la scoperta sconcertante che all’esperienza del credente è intrinseco anche un non-sapere. E Dio si mostra come uno ‘straniero’, un altro che irrompe destabilizzando la logorata ‘domesticità’ cui il canone religioso l’aveva confinato, che sfugge alla tessitura troppo fitta, automatizzata e risolta della religione praticata dagli uomini. Ma è proprio in questo processo di ‘perdita’ e trasalimento, puntualizza de Certeau, che può darsi l’accadimento autentico di essere sorpresi da Dio, nell’inaspettato incontro con la sua presenza. «Una verità interiore appare solo con l’irruzione di un altro», ci dice, «perché si desti e si riveli, occorre sempre l’indiscrezione dello straniero o l’urto di una sorpresa. Bisogna essere sorpresi per diventare veri». Come i discepoli di Emmaus, rapiti dalla rivelazione che lo ‘straniero’ alla cui ignoranza dei fatti guardavano con sufficienza è proprio il Signore, e da quello svelamento cambiati anche nel loro rapporto con gli altri, così tutti i cristiani incontrano in modo nuovo l’alterità degli uomini e da essa e con essa vengono trascinati verso l’esperienza dell’alterità di Dio. Gli apostoli sulle strade contemporanee a Gesù, ma anche un educatore o un padre di fronte a un giovane, un missionario partito per ‘un altro paese’, una società alle prese con i suoi fermenti di cambiamento: sono tutte occasioni per incontri con una pluralità di universi, con un intreccio di legami sociali dai quali si può uscire cambiati e resi più veri. È l’ideale, caro a de Certeau, della ‘vita comune’, quella vita in cui l’esperienza dell’incontro con gli altri stimola l’accettazione dei limiti della propria particolarità e nutre il desiderio dell’incontro con l’alterità e la sorpresa di Dio. Accettando di lasciarsi cambiare, ognuno può imparare a diventare più libero, ma anche più solidale con gli altri, con i quali costruirà, nel messaggio lucido ma fiducioso che sta sempre sotto le analisi sociali di Michel de Certeau, «l’unione nella differenza».
"Chi di noi non desidera conoscere veramente Dio? Aiutare a scoprire almeno inizialmente il volto di Dio, quello della misericordia e dell’amore, e` l’intento di questa raccolta di pensieri scelti dagli scritti di S. Margherita Maria Alacoque, la famosa monaca visitandina, vissuta nel XVII secolo. La Santa, nelle sue opere, ci presenta un Dio che ama le sue creature con amore appassionato, tenero; ella insiste che Egli vuole che non solo si salvino, ma partecipino della Sua stessa vita e della Sua gloria; escogita ogni mezzo pur di renderle felici e colmarle dei suoi doni. Si`, Gesu` volto visibile del Padre, per raggiungere in ogni modo tutti i cristiani, chiama in ogni epoca alcuni uomini e donne a seguirlo con cuore indiviso, totalmente, per renderli strumenti efficaci della tra- smissione del suo messaggio d’amore. Una di queste grandi donne e` stata Margherita Maria" [dalla prefazione].
Origene di Alessandria (185-253 d.C.) è, con sant'Agostino, il più grande genio del Cristianesimo antico. È lui il fondatore della scienza biblica, attraverso le sue ricerche sulle versioni della Scrittura, con i suoi commentari sia letterali che spirituali dei due Testamenti. È lui che costituisce la prima grande sintesi teologica e che, per primo, in maniera metodica, si sforza di spiegare il mistero cristiano; è lui, infine, l'uomo che per primo ha descritto le vie dell'ascensione dell'anima verso dio e fondato così la teologia spirituale, tanto che ci si può chiedere in quale misura sia stato il precursore del grande movimento monastico del IV secolo. La sua influenza è stata immensa. Il III e il IV secolo sono pieni dei suoi discepoli ma, al tempo stesso, la sua opera ha provocato delle appassionate contraddizioni, perché Origene è stato il primo pensatore cristiano che ha tentato di spingere lo sforzo dell'intelligenza fino ai suoi estremi limiti nell'investigazione del mistero. Jean Daniélou, splendido interprete di questo grande teologo, offre in questo saggio l'occasione di accostarsi al suo pensiero fermo e luminoso, e di attingervi come a una fonte di acqua viva.
La presente opera raccoglie tutti gli scritti e le ultime parole di Santa Teresa di Lisieux in unico volume. Seconda edizione aggiornata e corretta.Coedizione OCD - LEV. Dopo più di dieci anni tornano in traduzione italiana le Opere complete di S.Teresa di Gesù Bambino, curate in francia da un'equipe sotto la direzione di Mons. G. Gaucher e insignite di un premio nazionale. Questa edizione è migliorata e corretta soprattutto per la parte poetica delle Poesie e Pie Ricreazioni.
Leggende antiche in volgare di Santa Chiara di Assisi.
Opera rara e di grande pregio, raccoglie due trattati del celebre dottore della Chiesa, che si trovavano riuniti nel terzo volume del Theatrum Chemicum sotto il titolo generale di Secreta Alchimiae. Sono stati tradotti dal latino da Grillot de Givry e corredati da note inedite del celebre alchimista francese.
Già durante gli ultimi anni del suo insegnamento e dopo la sua morte, il complesso delle dottrine filosofiche e teologiche di san Tommaso d’Aquino, chiamato “tomismo”, suscitò aspre e violente polemiche, poiché le tesi aristoteliche in esso contenute erano, all’epoca, giudicate pericolose per il dogma. Nel XVII secolo, poi, fu nuovamente al centro delle critiche per queste due sue opere sull’alchimia, da alcuni studiosi addirittura dichiarate non autentiche. Come poteva – dicevano – un santo, un genio prestar fede all’alchimia che molti consideravano “opera del demonio” o quanto meno una fantasticheria?
È certo, invece, che San Tommaso conobbe l’alchimia, non soltanto perché fu discepolo di Alberto Magno, ma anche perché nel XIII secolo era una delle scienze più esatte – studiata come l’aritmetica, la cosmologia, la fisica e la musica – era la “chimica” dell’epoca e faceva parte del patrimonio scientifico di ogni uomo veramente erudito.
E Tommaso non la condannava affatto ma insegnava che essa, lungi dal poter trasmutare la materia, cambiarne la natura intima, fabbricando, per esempio, l’oro, poteva però modificarne i cosiddetti “accidenti”, le specie.
L'interesse per l'antichità cristiana e i Padri della Chiesa è andato crescendo dopo la prima edizione del "Dizionario patristico e di antichità cristiane" (=DPAC), che ha riscosso un isperato successo sia in italiano che nelle diverse traduzioni in altre lingue (spagnolo, inglese, francese e portoghese). La nuova edizione è frutto della continuata collaborazione tra l'Istituto Patristico Agostinianum di Roma e l'Editrice Marietti, che nel frattempo ha pubblicato i volumi IV e V della Patrologia.
L'opera colmava veramente un vuoto; ora dopo ventitrè anni dalla prima edizione gli editori hanno sentito l'esigenza non di una semplice ristampa, poco convincente in questo genere di opere, ma di qualcosa di diverso e di nuovo. Rispettando la stessa struttura e lo stesso taglio della prima edizione, si è proceduto a un radicale rifacimento.
L'aggiunta di "Nuovo" (=NDPAC) a questa edizione vuole indicare la continuità con l'opera precedente e l'intervento operato in profondità mediante una completa revisione del già esistente, con numerose aggiunte, non solo bibliografiche, di altri lemmi e con sostituzioni di alcuni con una nuova redazione da parte di un diverso autore oppure con rifacimenti di altri.
L'ambito coperto dal Dizionario si estende dal I secolo d.C. fino al termine dell'età patristica e all'affermarsi del cristianesimo di epoca più propriamente medievale: per l'Occidente fino a Beda (ca. 673-735) e per l'Oriente greco fino a Giovanni Damasceno (ca. 675- ca. 749). Per le altre aree cristiane (siriaca, copta, etiopica, georgiana e armena), in alcuni casi concreti, i criteri cronologici sono stati più elastici in ragione dell'evangelizzazione di tali aree e della particolare natura degli scritti e delle traduzioni in queste lingue.
Le voci che compongono il Dizionario sono state scelte con la preoccupazione di riflettere nello spettro più ampio possibile la ricchezza e la varietà di aspetti dell'epoca patristica. Esse includono personaggi, dottrine, correnti culturali, vicende storiche e dati geografici, elementi liturgici e di spiritualità, realizzazioni artistiche e testimonianze archeologiche.
I lemmi, disposti per ordine alfabetico, risultano facilmente reperibili.
Argomenti e temi di maggior rilievo hanno richiesto una suddivisione interna della singole voci, per permettere un approccio differenziato e una più celere utilizzazione.
Il Dizionario è diviso in tre volumi: il primo con le voci comprese nelle lettere A-E, il secondo con le voci comprese nelle lettere F-O, e infine il terzo con le voci comprese nelle lettere P-Z.
Il presente volume, che completa l'opera, contiene le tavole cronologiche e sinottiche dell'antichità cristiana e l'indice analitico di tutti e tre i volumi del Dizionario. E' inoltre arricchito da una carta delle principali sedi episcopali nel tardo antico, con il relativo indice dei luoghi.
Il volume punta ad accostare i lettori al modo di leggere la Bibbia dei Padri cristiani immediatamente successivi agli apostoli e agli autori del Nuovo Testamento. Non una semplice antologia di testi patristici, ma un aiuto a leggere quei testi con l’intento di scoprire l’atteggiamento interiore dei Padri della Chiesa, dediti alle ragioni della mente e del cuore.
L’attenzione dell’autore si sofferma sul modo di comprendere il testo ed emerge la situazione esistenziale, storica e personale, ma soprattutto l’esperienza di fede, con cui un determinato scritto biblico è stato studiato e compreso.
Da Giustino a Ippolito di Roma, il lettore è introdotto al gusto dell’esegesi biblica cristiana antica grazie a un’analisi scientificamente fondata e contestualizzata dei testi letti in una prospettiva di “teologia spirituale”.
Destinatari
Studiosi, studenti di teologia, Istituti di scienze religiose, membri di gruppi biblici.
Autore Guido Innocenzo Gargano, monaco camaldolese, è professore straordinario di patrologia al Pontificio Istituto Orientale e insegna storia dell’esegesi dei Padri presso il Pontificio Istituto Biblico.Tra le sue opere ricordiamo: La teoria di Gregorio di Nissa sul Cantico dei Cantici. Indagine su alcune indicazioni di metodo esegetico, (1981); con Tomáš Špidlík, La spiritualità dei Padri greci e orientali (1983). Ha collaborato a diverse opere collettive e dizionari di teologia e spiritualità. È direttore del trimestrale «Vita Monastica». Ha pubblicato diversi libri che propongono una lectio divina del Nuovo Testamento e, con le edizioni san Paolo, un volume che ne illustra i tratti salienti e il metodo: La lectio divina nella vita dei credenti. Dopo Il sapore dei Padri della Chiesa nell’esegesi biblica, l’attuale è il secondo volume della collana “I Padri e le sacre Scritture”.
Tra il 1928 e il 1932 la Stein, filosofa, psicologa, educatrice interviene nel dibattito contemporaneo sulla condizione femminile con una serie di conferenze che confluirà nel volume "La donna". Con un ricchissimo bagaglio teoretico, unito ad una esperienza didattica vissuta quotidianamente e con un'attenzione straordinaria ai temi sociali e politici del suo tempo la Stein esamina tale questione con una completezza e lucidità che rappresenta un caso forse unico nella storia della riflessione antropologica cristiana sulla donna. Questa nuova edizione presenta una nuova cura dei testi e delle note; la disposizione cronologica degli scritti; una nota introduttiva premessa ad ogni testo che ne spiega la genesi e la natura.
Frutto di una ricerca condotta in anni di lavoro, il volume nasce con l’intento di rintracciare nel pensiero della Stein i nessi che intercorrono tra la fenomenologia della persona e la teologia della Chiesa. A tale scopo, vengono presentati i tratti costitutivi del suo percorso filosofico e spirituale: da un lato la Chiesa, evidenziata come Corpo di Cristo, luogo dove la comunione empatica ha la sua massima realizzazione, frutto della vita di grazia, porta d’accesso all’accoglimento della verità di fede; dall’altro l’essere della persona, che è capacità di donarsi, conformemente al darsi dell’amore agapico del Dio trinitario.
La prospettiva di lettura scelta privilegia aspetti e motivi che conducono la Stein a una concezione della Chiesa profondamente in sintonia con le intuizioni che andavano maturando nella vita ecclesiale, e che avrebbero poi trovato compiuta espressione nella ecclesiologia del Concilio Vaticano II.
Merito di questo studio è l’aver saputo mostrare quale ricchezza generi nella vicenda della Stein l’incontro tra filosofia e religione, un incontro che è sperimentato da lei in termini di vita vissuta, prima ancora di essere reso oggetto di formulazione teorica.