
Il volume presenta una raccolta di sentenze di Padri della Chiesa (Basilio Magno, Isaia di Scete, Iperechio, Marco l'Eremita) risalenti tra il IV e il VI secolo.
Pregare non è facile, ma si può imparare. In tale avventura possiamo ricorrere all'aiuto dei grandi maestri della spiritualità. A questo scopo, il libro propone l'insegnamento di uomini e donne della tradizione cristiana e del nostro presente, che hanno vissuto una vera esperienza di preghiera: sant'Agostino, Guido il Certosino, Domenico di Guzman, Benedetto da Norcia, Giovanni della Croce, Teresa di Lisieux, Ignazio di Loyola, san Francesco, Lorenzo Scupoli, Teresa d'Avila, santa Elisabetta della Trinità, John Henry Newman, André Louf, Romano Guardini, Carlo Maria Martini, Divo Barsotti, Anastasio Alberto Ballestrero, Pavel Evdokimov, Andrea Gasparino, Madeleine Delbrêl.
La scoperta dell’importanza di Cromazio come autore spirituale e della Chiesa aquileiese del IV secolo in campo liturgico e artistico, è relativamente recente, non solo per il
largo pubblico ma anche per gli addetti ai lavori. Il volume propone una raccolta di sermoni liturgici, attraverso i quali emerge una nitida e profonda riflessione teologica e spirituale, non aliena dalla necessità di mettere in pratica e dare stabilità ai dogmi teologici sulla natura di Cristo elaborati nel Concilio di Nicea del 325, ma non per questo lontana da una dimensione esistenziale
e un orizzonte pastorale, che animano la scrittura di freschezza e spontaneità. I temi fondamentali sono quello cristologico (Cristo, a partire dal Vangelo, viene descritto come via, pane, pastore, luce e sole, maestro) ed ecclesiologico (un’articolata simbologia, desunta dai testi biblici, concorre a rappresentare la Chiesa come casa, arca, monte delle beatitudini, mangiatoia che ospita Gesù, sposa di Cristo).
Interessante è, inoltre l’originale e critica presa di posizione rispetto all’alleanza tra Chiesa e potere politico, che in quegli anni si andava consolidando.
Il testo non è solo la riedizione economica del volume pubblicato nel 1982: è stato arricchito di un nuovo, ampio commento e totalmente aggiornato secondo le più recenti ricerche.
La spontanea freschezza della scrittura di questo testo seduce il lettore moderno, aiutandolo ad accostare un autore pur molto distante cronologicamente; la riflessione sulla Chiesa (la pace al suo interno, la vocazione universale, la funzione di sposa e madre), la sua autonomia dal potere politico, vivace per il vescovo del IV secolo, è sorprendentemente attuale.
L’AUTORE
Cromazio di Aquileia fu dal 370 membro del clero di Aquileia, importante nodo di transito tra Oriente e Occidente; fu stretto collaboratore del vescovo Valeriano e poi a sua volta primate della sede metropolitica, dal 387. Durante il suo episcopato sviluppò una vivace attività pastorale e si impegnò per la pace della Chiesa e la lotta contro
le eresie. La sua opera, scoperta solo di recente, consta di oltre 40 sermoni e 60 prediche sul Vangelo di Matteo.
I CURATORI
Padre Mauro Todde, dei Servi di Maria, è stato docente di Teologia Patristica e membro della redazione delle riviste Servitium e Marianum. Per le Paoline ha curato anche Spirito di Dio. Antologia dai Padri (Letture cristiane del primo millennio). Gabriele Pelizzari è ricercatore presso l’Università degli Studi di Milano, dove tiene il laboratorio di Introduzione alla critica neotestamentaria. Dal 2013 è Direttore della collana “Letture cristiane del primo millennio”. Tra i suoi lavori si segnala Il Pastore ad Aquileia (2010).
DESTINATARI
• Religiosi; studiosi di patristica; studiosi di esegesi biblica; laici che intendano lasciarsi guidare da una riflessione a partire dalla Bibbia, decisamente attuale per la focalizzazione su Gesù e sulla Chiesa.
Dopo una introduzione che ci dà le chiavi di lettura del linguaggio di Simeone, l'antologia raccoglie estratti dai suoi scritti - brani talvolta brevi, ma densi di contenuto, altra più elaborati - cercando di presentare i temi fondamentali della sua spiritualità. Percorrendoli, entriamo nella mente e nel cuore di Simeone, nelle sue fatiche quotidiane come nella sua profonda esperienza di Dio, che egli vuole comunicare a tutti, fiducioso nella possibilità dell'uomo di sperimentare Dio, di entrare nella sua luce, nel suo amore infinito. Sono testi ricchi di spunti speculativi, teologici, mistici e morali che rivelano in Simeone l'uomo che ha scelto Dio, il mistico con la mente e il cuore fissi al cielo.
Il testo, a carattere antologico, raccoglie alcuni dei passaggi più significativi riguardo al tema dell'ospitalità dello straniero nella Chiesa antica (con l'unica eccezione di una notizia sul carattere tipicamente cristiano di questa pratica, riportata da Giuliano l'Apostata). La radice di questo tema - espresso nella stessa Legge giudaica (basti pensare al significato rappresentato dal libro dell'Esodo) -, fortemente sottolineata nell'Introduzione dalla Curatrice, ha permesso il progressivo passaggio nella considerazione dello straniero da nemico a ospite. Tale acquisizione di valore nella considerazione dell'Altro, ben attestata nelle riflessioni dei primi autori cristiani, rappresenta un genuino apporto della tradizione cristiana al mondo Occidentale, oggi sempre più dimentico delle sue radici culturali
La Vita Hieronymi Savonarolae, scritta in latino nei primi decenni del 1500, è maturata in un ambiente di discepoli e sostenitori del frate. La biografia è un'opera complessa in cui apologia e narrazione agiografica si intrecciano per manifestare la verità e lasciarne testimonianza ai posteri. Il Savonarola conosciuto da G.F. Pico non è solo il profeta per la riforma della Chiesa, ma è il santo taumaturgo, artefice di tale riforma. L'idea del Savonarola mandato da Dio a restaurare la Chiesa diviene esplicita nella redazione definitiva della Vita in cui è argomentato il puntuale parallelismo tra la storia di Cristo e quella di Savonarola.
Scorrendo queste pagine il lettore apprende come soffre, ama e muore una santa. Prima traduzione italiana dall'originale francese.
Una vita di Teresa di Lisieux (1873-1897), stesa da uno dei piu noti agiografi del nostro secolo.
La sua vita comincia con un mormorio di vento leggero" e si conclude nell'uragano di un amore divorante: questa e Teresa di Lisieux. "
In Italia, dove il potere della Chiesa per lungo tempo non è stato controbilanciato da quello di uno Stato in grado di arginarlo, sembra che l'unico atteggiamento possibile nei confronti di tutto ciò che riguarda la religione sia l'alternativa adesione/rifiuto. Tuttavia, prima di accapigliarsi sulle vere o presunte "radici cristiane dell'Europa", non sarebbe opportuno acquisire maggiore consapevolezza del ruolo del cristianesimo nella storia del continente e, soprattutto, dei cambiamenti che ha attraversato dalle origini ai giorni nostri? La Riforma protestante, nata dal pensiero e dall'opera di Lutero, è senza dubbio uno dei più importanti. Con quell'atteggiamento teso a comprendere, più che a giudicare, che Marc Bloch sosteneva essere una delle principali caratteristiche del lavoro storico, l'autore presenta la vicenda biografica di Martin Lutero e offre a un pubblico di non specialisti gli strumenti per comprendere le implicazioni più profonde e durature della Riforma iniziata con le sue novantacinque tesi. Nell'ultimo capitolo vengono passate in rassegna le interpretazioni della figura di Lutero, con una particolare attenzione alla cultura italiana.
In questo volume sono raccolti - con il testo latino a fronte - i primi scritti intorno al tema della parola: tre trattati incompiuti sulle arti liberali, grammatica, retorica e dialettica, e il dialogo 'De magistro (389-390).
Nato intorno al 1200 da una nobile famiglia tedesca, Alberto di Colonia, considerato l'iniziatore della Scolastica medioevale, apprese l'aristotelismo a Padova; come già per Averroè, il pensiero di Aristotele fu inteso da Alberto come il culmine della filosofia, il massimo di verità a cui può giungere da sola la ragione umana prescindendo dalla rivelazione. Diventato frate domenicano, Alberto si recò a Parigi, ove scrisse la maggior parte delle opere, una vera e propria enciclopedia dei saperi del tempo; tra l'altro, fu maestro di Tommaso d'Aquino, insieme al quale fondò lo studium generale dei domenicani a Colonia: la tesi gnoseologica fondamentale di questo scritto breve, ma basilare, è la coincidenza di essere e verità. Una professione di realismo metafisico che sta a fondamento di gran parte del pensiero cristiano degli ultimi sette secoli.