
L AUTORE DI QUESTO STUDIO INTENDE RENDERE UN CONCRETO, FILIALE OMAGGIO ALL ENCICLICA FIDES E RATIO SOTTOLINEANDO E APPROFONDNEDO IL PENSIERO DI S. TOMMASO D AQUINO ATTRAVERSO L ESEGESI DEL PROF. DON LUIGI BOGLIOLO. Questo voluemed del prof. Vittorio rolandetti vede la luce a poca distanza dal grande documento del sommo pontefice giovanni paolo ii, fides et ratio. Tale enciclica si est ende all'intera storia del pe nsiero umano e rivelato, e risolve con alta saggezza tutti i problemi che in ogni tempo si sono posti tra fede e ragione. Fede che e`dono e mistero e ragione dotata della sua dime. In questo testo viene approfondito il pensiero di san tommaso d'aquino, che fa d a struttura" all'encilica di giovanni paolo ii. Uomo del dialogo e del confronto nel xiii secolo tra speculazione pagana e pensiero cristiano, l'aq uinate lo e`ancora oggi, alle "
TRA LA FINE DEL 200 E GLI INIZI DEL TRECENTO, EGIDIO ROMANO FU TRA I PIU`AUTOREVOLI TEOLOGI DI ISPIRAZIONE AGOSTINIANA E TRA I PROTAGONISTI DELLA VITA INTELLETTUALE E POLITICA IN UN CONTESTO CULTURALE ED ISTITUZIONALE TRAVAGLIATO.
Il libro offre un'approfondita indagine sul significato e fondamento della legge naturale, le sue modalita di conoscenza e i rapporti tra la morale e il diritto positivo, con costante riferimento a S. Tommaso D'Aquino. Le problematiche che sono connesse con la realta della legge naturale sono oggi di grande attualita. Innanzitutto perche studiare il significato della legge naturale vuole dire mettere al centro della nostra considerazione l'uomo e la sua intrinseca dignita e inoltre perche, nella nostra epoca tecnologica, si manifesta con sempre maggiore urgenza la necessita di recuperare la natura" e rispettare le sue intrinseche esigenze. Lo studio di p. Reginaldo pizzorni parte dall'analisi del significato d ei termini "diritto naturale" o "legge naturale", considera ampiamente il fondamento ontologico della legge naturale e presenta le modalita di conoscenza di tale legge. Vengono poi trattate le "dichiarazioni dei diritti dell'uomo" per pass are allo studio specifico del diritto positivo, soprattutto nelle relazioni che lo legano al diritto naturale. "
Descrizione dell'opera
La lettura degli scritti di sant’Ireneo, vescovo di Lione (Smirne 130 - Lione 202), consente di attraversare un’ideale galleria di raffigurazioni del volto di Gesù. Si tratta di quadri dalle dimensioni notevolmente diseguali, che oscillano dal tratteggio brevissimo all’argomentazione lunga e articolata.
Il primo ritratto, quello del Cristo pastore, introduce alle concrete problematiche del ministero ecclesiale di Ireneo, costretto a confrontarsi nel II secolo con le diverse scuole gnostiche e con Marcione e i suoi seguaci.
Il secondo profilo è quello del maestro, connotato da caratteristiche di autorevolezza e coerenza, mentre il terzo è alquanto insolito: è raro, infatti, sentire parlare di Gesù come padre dai tratti fortemente materni, che genera l’umanità nell’ora suprema della sua Croce e che nutre alla «mammella della sua carne». Questa raffigurazione consente di apprezzare la profondità della riflessione credente della prima antichità cristiana e la sua capacità di rendere in immagini pregnanti il contenuto del mistero pasquale.
Il quarto ritratto è il Gesù della trasfigurazione, che consente di contemplare il volto del Verbo che Mosè aveva visto solo di spalle, il quinto è il Cristo che insegna alla Chiesa l’eucaristia, il sesto è il crocifisso,«la Vita appesa davanti ai nostri occhi», e il settimo il risorto, che affranca dalla morte la carne mortale.
La galleria espone infine il ritratto riassuntivo di tutto il percorso: Gesù è la ‘cerniera’ tra Antico e Nuovo Testamento, tema centrale e cruciale nel contesto dell’aspra polemica con la gnosi e con l’eresia di Marcione.
Sommario
Introduzione. «In ovile Patris» (IV,33,1). Il Cristo Pastore. «Magistrum nostrum videntes» (V,1,1). Il Cristo maestro. «Pro patribus nati sunt tibi filii» (III,22,4). Il Cristo padre. «Facie ad faciem in altitudine montis» (IV,20,9). Il Cristo trasfigurato. «Novi Testamenti novam docuit oblationem» (IV,17,5). Il Cristo insegna alla Chiesa l’eucaristia. «Et erit Vita tua pendens ante oculos tuos» (V,18,3). Il Cristo crocifisso. «A carne eius rutila» (IV,20,2). Il Cristo risorto. «Una salus omnibus credentibus in eum» (IV,6,7). Il Cristo cerniera dei Testamenti. Conclusione. Sigle e Abbreviazioni.
Note sull'autore
Domenico Scordamaglia, sacerdote della diocesi di Roma, è stato aiutante di studio al Servizio nazionale per il progetto culturale della CEI e ha insegnato nella facoltà di Teologia della Pontificia Università Gregoriana. Per EDB ha pubblicato Dio padre nella teologia di Tertulliano (2011).
Questo libro delinea per la prima volta una storia complessiva dei testi cristiani e del loro significato nella storia della cultura, dalle origini della Bibbia fino al Novecento, attraverso il confronto con il giudaismo e l’ellenismo, la nascita della filologia cristiana con Origene, Eusebio e Girolamo, il medioevo tra Oriente bizantino e Occidente latino, la grande stagione umanistica, l’erudizione tra Cinque e Settecento, il rapporto problematico della tradizione culturale cristiana con la modernità.
Il libro guida il cristiano verso un'esperienza personale di Dio, attraverso la biografia di Teresa di Lisieux.
In occasione della Beatificazione di Madre Maria Teresa Scrilli (1825-1889), fondatrice dell'Istituto di Nostra Signora del Carmelo, vengono qui pubblicati i suoi Scritti. Attraverso l'Autobiografia, alcuni Appunti personali, le Regole e Costituzioni, i Regolamenti e molte sue Lettere, si arriva a tracciare un disegno del carisma di questa fondatrice e del carisma dell'Istituto da lei fondato. Dall'esperienza spirituale e storica di Maria Teresa Scrilli, si puo scorgere il suo vangelo interiore" che porta alla vera sapienza del cuore, e cosi a illuminare le intenzioni piu profonde di un'opera, dono di Dio alla sua Chiesa, nella sua identita, fine, natura e missione. Infatti la forza rivitalizzante del carisma di ogni fondatore o fondatrice nell'economia divina e collegata in qualche modo, attraverso l'azione dello Spirito, alla vita propria dell'Istituto conservata e sviluppata nella sua autentica originalita, nel carisma dell'Istituto. "

