
Tanto tempo fa, in un paese lontano, i re Magi scoprirono una straordinaria promessa: a Betlemme, sotto un tranquillo cielo stellato, era nato un bambino speciale. Lasciate che questo racconto della natività vi conduca alla scoperta della prima, straordinaria, notte di Natale.
Questo libro è stato pensato per tutti coloro che si sentono chiamati ad una partecipazione più attiva, piena e consapevole alla Messa. Per quanti amano la Parola e credono che essa è decisiva per riconoscere la presenza salvifica di Gesù nell'Eucarestia. Per i sacerdoti, catechisti, insegnanti, operatori pastorali, ma anche studenti di teologia, secondo lo stile suggerito da frate Francesco al confratello Antonio, studiare, "ma senza estinguere lo spirito di santa orazione". Non accontentiamoci di una presenza superficiale alla Messa, entriamo invece nella divina liturgia imparandone lo spartito.
Nella celebrazione della Messa la Parola di Dio dispiega la sua più intensa energia di trasformazione dell'esistenza. Scommettendo su questo, il presente sussidio offre una riflessione sulle letture domenicali e festive di Avvento-Natale, nel contesto unitario e coerente del tempo liturgico e in continuità con le antifone e l'eucologia delle relative domeniche e festività, perché dal contesto ermeneutico della lex orandi emerga la segreta intenzione della Chiesa, nella sua sapienza teologico-spirituale. Preceduto da un'introduzione teologica al tempo di Avvento-Natale, la riflessione sulle letture è avvolta dalla luce delle antifone e delle orazioni, che predispongono all'ascolto e ne raccolgono il frutto nell'invocazione e nella lode, passando attraverso alcune concrete indicazioni di approfondimento infrabiblico. Il Sussidio prende forma dalla convinzione che quanto ripropongono i ritrovati metodi di lettura orante della Scrittura o lectio divina, ha le sue radici e il suo riferimento normativo nell'articolazione della Messa, con la sua irrinunciabile struttura dialogica.
"Il campanile scocca la mezzanotte santa" è uno dei ritornelli natalizi nell'orecchio di chi è stato bambino dal dopoguerra fino agli anni Settanta e Ottanta. Dai libri di lettura delle scuole elementari ecco un gioco della memoria e dell'immaginario collettivo. Chi non ricorda le poesie di Gozzano, Ada Negri, Rodari o Piumini? Molte sono raccolte in questa antologia, con le illustrazioni originali, su Gesù Bambino, presepe, albero di Natale, befana e anno nuovo. A ridarci un'infanzia mai perduta.
Aprire questo libro è come trovarsi nel bel mezzo di una notte di dicembre, quando le statuine di un presepe di casa narrano la propria storia. Sono piccole tranches de vie che non assomigliano affatto all'agiografia del presepe spesso retorica e buonista. C'è "la pecorella sbagliata", che arriva da un gioco per bambini e irrompe in mezzo alle eleganti colleghe del presepe, il ladro destinato a incontrare Gesù, la statuina del panettiere con troppo fiuto per gli affari, le lavandaie con le loro storie, il re mago destituito e persino un postino. Ironia e tenerezza fanno assaporare, in una lettura che non ha fretta, il gusto dolce, antico e sempre nuovo, del Natale, con molti spunti di attualità.
Omelie e preghiere sul Natale per vivere intensamente il mistero dell’Incarnazione del Figlio di Dio. Meditazioni che profumano di paradiso, con l’inconfondibile stile pastorale del cardinale.
Tom e Grace Carter sedevano nel loro salotto la Vigilia di Natale un po' chiacchierando, un po' facendo finta di leggere e comunque pensando a cose cui avrebbero preferito non pensare. I loro due ragazzi, Tom Junior, diciannovenne, e Grace, di due anni più piccola, erano appena tornati a casa per le vacanze…Non li chiamerò più Grace e Junior, benché fossero stati battezzati così. Junior s'era cambiato il nome in Ted e Grace era diventata Caroline: così volevano essere chiamati da tutti, compresi i loro genitori. Era questa una delle cose a cui pensavano Tom e Grace senior, mentre sedevano nel loro salotto la Vigilia di Natale.
Un piccolo marziano atterra sul nostro pianeta a caccia di cose belle. Viaggiando nei musei scopre con stupore dei particolari curiosi nascosti nelle opere d'arte della Natività. E per ogni pezzetto "rubato" narra una straordinaria storia natalizia... Per un Natale davvero... spaziale! Età di lettura: da 6 anni.
Nel suo nuovo racconto di Natale, dedicato specialmente ai lettori più piccini, padre Alvaro ci narra la storia di un'antica statuina di legno. Pegno dell'amicizia nata duemila anni fa tra due bambini, Gesù ed Ezechiele, essa è stata tramandata di padre in figlio come una preziosa eredità. I bambini di ogni generazione, uniti a quelle stesse radici, sono così guidati a riscoprire la meraviglia di quell'umile grotta in cui è nato il Figlio di Dio. Età di lettura: da 7 anni.
Un racconto di Natale, indirizzato ai bambini e utile per far scoprire loro gli autentici valori cristiani del Natale. Giacomo, un bambino di undici anni, semplice, di buon cuore, vive con la sua famiglia in una casa di campagna. Il 24 dicembre con sua fionda lancia al cielo un messaggio per Gesù Bambino. Questo gesto, apparentemnte ingenuo, segnerà l'inizio di un'avventura straordinaria: la Sacra Famiglia lo inviterà a collaborare affinchè Gesù Bambino nasca nei cuori di tante persone.
Alessandra e Maddalena, due bambine, fanno amicizia in Piazza San Pietro, in Vaticano, grazie all’intervento di un angelo, che mostra loro un album di foto di bambini: ogni foto ha una cornice, ma alla fine di ogni serie c’è una cornice senza foto. L’album è di Gesù Bambino, ed egli chiede ad Alessandra e Maddalena di aiutarlo a far sì che altri bambini possano trascorrere un bel Natale: proprio allora verranno scattate le foto mancanti. Alessandra e Maddalena dovranno scegliere a quale bambino far visita e, per poterlo incontrare, dovranno solo toccare la sua foto sull’album: come attraverso uno straordinario portale, verranno così trasportate da un luogo all’altro, dal Vaticano fino al Polo Nord, da un quartiere residenziale fino ad un ospedale pediatrico.
Nota sull’Autore
Alvaro Correa, sacerdote dei Legionari di Cristo dal 1993, già professore di Lettere Classiche, si è occupato di formazione cristiana di ragazzi e giovani in Spagna, Stati Uniti, Brasile, Italia, Francia e Germania. Attualmente opera presso il Pontificio Collegio Internazionale Maria Mater Ecclesiae di Roma, dove si occupa della formazione di seminaristi provenienti da varie Nazioni.
Per gli studiosi di storia medievale esiste uno stretto legame tra gioco e cultura, tra gioco e civiltà perché in esso la società medievale esprime la propria interpretazione della vita e del mondo. Il Calendario dell'Avvento di Frate Indovino del 2018, partendo da questa premessa, ha solo il desiderio di raccontare in quante e quali maniere si giocasse nel Medioevo. Giochi leciti e proibiti, da tavolo o pubblici, di abilità, ingegno o destrezza; e in quali luoghi si giocava? Come giocavano i bambini? E i religiosi giocavano forse all'interno dei conventi o monasteri?