
L'impegno per la cura del creato è essenziale per l'umanità di oggi? Riguarda solo i singoli o anche la società, la politica, le istituzioni? Davvero papa Francesco insegna che i nuovi stili di vita hanno la forza di cambiare il mondo? P. Adriano Sella, missionario del creato, rileggendo l'enciclica Laudato si' risponde "sì" a tutte e tre le domande, e ci guida dalla denuncia all'azione per cambiare le cose. Perché il creato non può darci una seconda occasione.
Breve riflessione sulla questione migranti da parte di uno degli uomini di Chiesa più importanti al mondo. Ogni persona costretta a lasciare la propria terra interpella la nostra umanità e la nostra capacità di essere solidali.
«Ho conosciuto da vicino il dolore dei profughi. È enorme, incommensurabile. Non possiamo abbandonarli al loro destino. Sono persone, non numeri»
Dentro le contraddizioni dei tempi attuali, la parola di Luis A. Tagle funziona come una bussola che indica la direzione di una piena umanità. In queste pagine l'arcivescovo di Manilaci guida su due binari: una lettura sapiente della parola nella sacra scrittura, e una interpretazione teologica della vita quotidiana, potente comunicazione di Dio. Un incontro con alcuni giovani; una decisione presa come educatore in seminario; il dialogo con i suoi fedeli di Manila; un colloquio casuale durante un viaggio aereo. Prendendo spunto da questi (e altri) fatti, Tagle ci fa intuire che la speranza abita ancora il nostro tempo e che la risurrezione di Cristo è capace di squarciare il male che ci circonda. Sta a noi vedere questa bellezza dentro lo scorrere dei giorni. Grazie a una teologia narrativa che affonda le radici nel pensiero asiatico, il quale predilige le storie ai ragionamenti, Tagle ci conduce a una comprensione feconda della risurrezione di Gesù. Dal mistero di morte e vita del nazareno la Chiesa deve assumere lo stile di servizio e di povertà che l'incarnazione di Dio esige. Solo così i credenti in Cristo potranno testimoniare l'autentica solidarietà con gli ultimi, vera cartina di tornasole di quanti seguono il risorto.
“Numerose persone semplici e tanti cristiani dalla fede limpida mi ricordano che il mattino di Pasqua non si è dissolto” scrive il cardinal Tagle.
La resurrezione di Gesù, il tempo del suo stare con i discepoli dopo aver trionfato sulla morte, la “tempesta di Dio”, cioè la Pentecoste, sono gli eventi che il teologo Tagle indaga in questo libro. Lo fa unendo alla profondità intellettuale che lo contraddistingue la capacità di leggere i fatti quotidiani della vita scorgendovi in filigrana il messaggio di Dio per l’umanità.
Per il cardinale-teologo, la vicenda cristiana è contrassegnata da una “metodologia divina del rovesciamento”, per cui sono le donne - a quel tempo escluse dalla società - ad essere le prime persone a vedere il Risorto. Il mistero di Cristo che sale al cielo è l’invito “non a lasciare il mondo, ma a una nuova forma di esistenza, un’esistenza alla presenza di Dio”. E la Pentecoste è l’incontro con lo Spirito di Dio, “una meraviglia turbolenza che conferma la storia del cristianesimo”.
Tramite l’alternarsi della lectio sulla Parola e della lettura dei segni dei tempi, Tagle ci fa assaporare la forza rivoluzionaria di un Dio che si affida all’uomo nel suo mistero di rivelazione.
Redatte diversi anni fa, quando era vescovo nella periferia di Manila, queste pagine ci fanno apprezzare la sapienza di un grande teologo e, leggendole, ci sentiamo accompagnati da un padre nella fede.
Testo dell’Esortazione postsinodale dell’Assemblea Speciale del Sinodo dei Vescovi per la Regione Panamazzonica (6-27 ottobre 2019), con il commento di Giacomo Costa S.I.
Il testo intende analizzare scientificamente il linguaggio dell'attuale Pontefice. La disamina è svolta specialmente sugli scritti e sui discorsi di Joseph Ratzinger, materiali di cui vengono rilevati lo stile, i vocaboli più ricorrenti, le figure retoriche maggiormente usate, e tutto ciò che caratterizza il linguaggio del Santo Padre. Lo studio è condotto rigorosamente, senza finalità denigratorie o agiografiche, al solo scopo di illustrare le caratteristiche linguistiche di Benedetto XVI. Vista la posizione, la cultura e l'estrema padronanza del Pontefice delle tecniche di comunicazione e di persuasione, il testo costituisce anche un interessante manuale di retorica contemporanea.
"A la racine de l'effondrement de l'Occident, il y a une crise culturelle et identitaire. L'Occident ne sait plus qui il est, parce qu'il ne sait plus et ne veut pas savoir qui l'a façonné, qui l'a constitué, tel qu'il a été et tel qu'il est. De nombreux pays ignorent aujourd'hui leur histoire. Cette autoasphyxie conduit naturellement à une décadence qui ouvre la voie à de nouvelles civilisations barbares". Cette affirmation du cardinal Robert Sarah résume le propos de son troisième livre d'entretiens avec Nicolas Diat. Son constat est simple : notre monde est au bord du gouffre. Crise de la foi et de l'Eglise, déclin de l'Occident, trahison de ses élites, relativisme moral, mondialisme sans limite, capitalisme débridé, nouvelles idéologies, épuisement politique, dérives d'un totalitarisme islamiste... Le temps est venu d'un diagnostic sans concession. Il ne s'agit pas seulement d'analyser le grand retournement de notre monde : tout en faisant prendre conscience de la gravité de la crise traversée, le cardinal démontre qu'il est possible d'éviter l'enfer d'un monde sans Dieu, d'un monde sans homme, d'un monde sans espérance. Dans cette réflexion ambitieuse, le cardinal Robert Sarah se penche sans exclusive sur les crises du monde contemporain en livrant une importante leçon spirituelle : l'homme doit faire du chemin de sa vie l'expérience d'une élévation de l'âme, et ainsi quitter cette vie en créature plus élevée qu'il n'y était entré. Le cardinal Robert Sarah est une figure majeure du monde catholique d'aujourd'hui.
Il teologo gesuita Karl Rahner (1900-1984), perito del Concilio Ecumenico Vaticano II, nell'immediato postconcilio si procurò la fama di uno dei più grandi teologi cattolici ed interpreti del Concilio. Sennonché però, altri teologi eminenti, come il Fabro, Lakebrink, il card. Parente, il Von Balthasar e il Card. Ratzinger segnalarono le gravi insidie contenute nel sistema rahneriano e la falsità della sua interpretazione modernistica del Concilio, non conforme a quella della Chiesa postconciliare. Un'interpretazione non di continuità ma di rottura, che forniva pretesti a reazioni ultratradizionaliste. Dalle segnalazioni di questi teologi, in un primo tempo inascoltate, sta sorgendo un movimento teologico internazionale, fedele alla Chiesa e al Papa, il quale si è impegnato a correggere le vedute rahneriane, le cui conseguenze si sono rivelate dannose in campo morale, come hanno segnalato alcuni moralisti, tra cui Don Dario Composta. Tale movimento si propone di contribuire alla vera interpretazione del Concilio, senza per questo misconoscere i meriti del teologo tedesco.

