
Nel presente volume sono stati raccolti alcuni dei pensieri di Angelo Costa, ordinati alfabeticamente secondo l'argomento trattato, consentendo così di cogliere agevolmente i nuclei centrali delle sue riflessioni. Costa, primo presidente di Confidustria, fervente cattolica e convinto liberista, è stato un personaggio scomodo e anche, un profeta inascoltato. Le tesi che egli difese posseggono tuttora una dirompente attualità
L’autrice, Irene Catarella, è docente di Italiano e Storia, giornalista, poetessa e scrittrice. È rilevante notare che insegna anche Dottrina Sociale della Chiesa presso la Scuola di Teologia di base dell’Arcidiocesi di Agrigento, il che la qualifica sull’argomento specifico del libro. Recentemente è stata anche nominata Interlocutore Referente della PATH (Pontificia Accademia di Teologia). La prefazione del libro "La parola di dio che cambia la storia" è stata curata da Mons. Antonino Raspanti. Mons. Raspanti è una figura di rilievo nella Chiesa italiana: è il Vescovo di Acireale e, al momento della presentazione del libro, ricopriva anche l’incarico di Vice Presidente della CEI (Conferenza Episcopale Italiana).
Unità: parola tanto attuale e sempre presente nel magistero del Santo Padre.
Non è possibile trasmettere il messaggio di pace annunciato da Cristo senza l'unità dei cristiani, fermento indispensabile per una comunione che apra al dilaogo tra le diverse realtà umane e religiose.
«L'unità si fa camminando, per ricordare che quando camminiamo insieme, cioè ci incontriamo come fratelli, preghiamo insieme, collaboriamo insieme nell'annuncio del Vangelo e nel servizio degli ultimi, siamo già uniti».
Nel libro si ritrovano i fili di un percorso intellettuale che, nell'arco di non poco tempo, ha contribuito a disegnare per i lettori di «Dialoghi» una mappa utile ad orientarsi in mezzo alle grandi questioni. L'Autore propone un attenta lettura degli eventi contemporanei alla ricerca del bandolo della matassa, senza mai la pretesa di chiudere il discorso intorno ad esso; anzi, cerca ulteriori strade di approfondimento, confronto, dialogo, sporgendosi verso altre culture, altri modi di pensare l'uomo e la storia. Così, la rivista diretta da Grassi per alcuni anni non fa accademia attorno agli eventi ma cerca di capire, con il contributo di altri, come starvi dentro assumendosi la responsabilità di abitarli in maniera significativa.
Con la prefazione di Luigi Ciotti
Papa Francesco affronta in modo puntuale e chiaro il tema della corruzione: definita come un "male" intrinsecamente più grave del peccato, la corruzione può dilagare - e a volte già succede - nelle diverse realtà economiche, politiche, religiose e sociali del nostro tempo.
Porta di uscita dalla corruzione è la speranza: attraverso il pentimento e la richiesta di perdono, conduce a un senso di responsabilità volto a risanare i comportamenti, le relazioni, le scelte e il tessuto sociale, affinché la giustizia prenda il posto dell'iniquità.
Per una Chiesa in uscita quali passi occorrono? Quali scelte pastorali? Quale stile assumere? A queste e ad altre domande si può rispondere innanzitutto mettendosi in ascolto dei giovani.
Stessi diritti, stessi doveri, pari dignità per gli uomini, in qualunque parte della terra siano nati: bisogna ripartire da questa verità per provare a ricostruire l’amore fraterno nella sua dimensione universale, nella sua apertura a tutti. All’indifferenza e alla discriminazione, occorre reagire con un nuovo sogno di fraternità e di amicizia sociale che non si limiti alle parole ma sia costruito tutti insieme, a partire dalle periferie; viandanti sulla stessa strada, ciascuno con la ricchezza della propria fede. Fratelli tutti, da una citazione di San Francesco, il santo dell’amore fraterno, è una lettera aperta coraggiosa e schietta, rivolta a tutte le persone di buona volontà. Con una introduzione di Matteo Truffelli.
Provoca a pensare l'enciclica Fratelli tutti. Per farlo, nel progetto editoriale della rivista Dialoghi, autorevoli esperti e testimoni sono stati invitati a reagire su alcuni temi di particolare attualità: il significato della storia e della memoria; la capacità di sognare e di immaginare il futuro; il ruolo delle religioni nella promozione dell'umano; la centralità della nozione di "popolo"; l'insistenza sulla questione delle frontiere e di uno sviluppo sostenibile.
I contributi sono brevi: hanno l'intento di sollecitare a una lettura critica di un testo nel quale si raccolgono le linee guida del Magistero di papa Francesco per imparare ad immaginare un'umanità effettivamente fraterna.
Papa Francesco trova nell’opera del Sommo Poeta la dinamis per rilanciare il messaggio del suo pontificato: l’invito ad aver fiducia nel Dio della misericordia, in Colui che è puro Amore e «move il sole e l’altre stelle».
«L’itinerario di Dante, particolarmente quello illustrato nella Divina Commedia, è davvero il cammino del desiderio, del bisogno profondo e interiore di cambiare la propria vita per poter raggiungere la felicità e così mostrarne la strada a chi si trova, come lui, in una “selva oscura” e ha smarrito “la diritta via”».
Il libro si propone di osservare il complesso fenomeno dello sport attraverso la lente della Laudato si’ di papa Francesco e di offrire una bussola per orientarsi nel prossimo futuro."Non c’è ecologia senza un’adeguata antropologia" scrive Francesco. E non ci può essere un’adeguata antropologia senza lo sport, esperienza che riesce a far vibrare nel profondo tutte le dimensioni della persona: corpo, anima e spirito.
Sinodo non significa soltanto scegliere di governare la Chiesa in comunione con i Vescovi; la sinodalità esprime la natura della Chiesa, la sua forma, il suo stile, la sua missione, e si manifesta nella partecipazione all’ufficio profetico di Cristo da parte di tutti i battezzati, ministri e laici, per interrogarsi su quale sia il cammino che Dio si aspetta dalla Chiesa del Terzo millennio.
Ponendo l’esercizio sinodale come modalità fondante dell’essere Chiesa, papa Francesco può dirsi a pieno titolo “il papa della sinodalità”.

