
Strumento agevole per la consultazione e lo studio, questo testo raccoglie tutti i documenti pubblicati dal Concilio Vaticano II, costituzioni, decreti e dichiarazioni.
Tra le più significative reazioni alla prima Enciclica di Benedetto XVI c'è senz'altro il commento di Andrea Riccardi, apparso sull'Osservatore Romano: "Questa Enciclica è un testo che interrogherà la coscienza dei singoli cristiani e delle comunità. Dobbiamo avere il coraggio di fermarci su di essa, evitando quel consumismo spirituale, che ci fa passare da un testo all'altro, da un messaggio all'altro, per poi assimilare poco o niente in profondità".Per aiutare l'assimilazione di un testo del Magistero così ricco di stimoli è stato pensato questo "Commento e guida alla lettura" dell'Enciclica, redatto a più mani e a partire da sensibilità differenti. Così Elena Lea Bartolini e Rinaldo Fabris approfondiscono il concetto di "Amore di Dio e amore del prossimo", l'una nell'AT e nella tradizione ebraica, l'altro nel NT, in particolare nella Prima lettera di Giovanni.Marco Guzzi e Lidia Maggi si soffermano invece sulla distinzione eros/agape, dal punto di vista filosofico-psicologico il primo, esperienziale la seconda. Don Virginio Colmegna e Giuliana Martirani, infine, analizzano la seconda parte dell'Enciclica, dedicata all'esercizio dell'amore-carità da parte della Chiesa.
L'Esortazione apostolica di Benedetto XVI, Sacramentum caritatis, che ha chiuso i lavori dell'XI Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi, svoltasi a Roma dal 2 al 23 ottobre 2005 e dedicata appunto all'Eucaristia, ha avuto un'ampia eco tra i credenti e non. Con questo documento il Papa rilegge la vita cristiana alla luce del Sacramento del Corpo e del Sangue di Cristo; dalla famiglia alla politica, dalla salvaguardia del creato alla pace, dalla solidarietà con i più poveri al senso della festa e del riposo, senza dimenticare, naturalmente, aspetti come il celibato sacerdotale, l'"ars celebrandi" e la Messa in latino o il tema della pastorale dei divorziati risposati. Riprendendo e approfondendo alcuni di questi temi, che sono oggi oggetto di serio dibattito sia all'interno del mondo cattolico che in quello laico, questo volume, come è nello stile della Collana, dando voce soprattutto ad autorevoli esperti in materia, vuole inserirsi come un valido contributo nel dibattito aperto dalla Sacramentum caritatis. Così Giorgio Campanini affronta la delicata questione della pastorale dei divorziati risposati, mentre Franco Monaco si sofferma sulla richiesta di Benedetto XVI di "coerenza eucaristica" da parte dei politici cattolici. Infine, Valeria Trapani esamina le questioni più scottanti della seconda parte del documento, dedicata alla celebrazione dell'Eucaristia, soffermandosi soprattutto sulla partecipazione dei laici.
Il primo commento completo alla Spe salvi. Commenti di: Rinaldo Fabris, Daniele Garota, Marco Guzzi, Cettina Militello, Michelina Tenace.
Definita a ragione «l’enciclica sociale del terzo millennio», la Caritas in veritate, terza enciclica di Benedetto XVI, firmata il 29 giugno e presentata alla stampa il 7 luglio, intende offrire la risposta della Chiesa alla crisi economica che attanaglia i Paesi della terra. Contiene soprattutto indicazioni innovative su un nuovo modo di fare economia, in cui al centro ci sia lo sviluppo integrale della persona umana, nuove regole per il governo della globalizzazione, ammonimenti sulla salvaguardia dell’ambiente e su un impiego più consapevole delle risorse e dell’energia. Tutto questo alla luce dell’insegnamento di Cristo e del suo messaggio: l’amore. Il titolo stesso dell’enciclica, fortemente voluto dal Papa, ben riassume l’essenza della rivelazione cristiana: l’amore di Dio rivelato da Cristo svela nello stesso tempo la verità di tutte le cose. Stefano Zamagni, uno dei principali consulenti di Benedetto XVI, in alcune interviste rilasciate subito dopo la pubblicazione dell’enciclica, ha detto che ci vorranno anni prima che la gente capisca la portata rivoluzionaria di questo documento. L’intento del presente commento a più mani della Caritas in veritate è proprio questo: aiutare ad assimilare i preziosi e innovativi insegnamenti di questa importantissima enciclica. «la verità è luce che dà senso e valore alla carità... senza verità, la carità scivola nel sentimentalismo. l’amore diventa un guscio vuoto, da riempire arbitrariamente. È il fatale rischio dell’amore in una cultura senza verità»
Punti forti:
Un commento completo alla Caritas in veritate.
La fama degli autori, massimi esperti di Dottrina sociale della Chiesa, economia, finanza,problemi attuali...
Una lettura a 360° gradi dell’Enciclica, in cuigli autori chiariscono e approfondiscono tut-ti quegli aspetti del testo che meritano attenzione.
Destinatari: Larghissimo pubblico.
Autori: Simona Beretta, docente ordinario diPolitiche economiche internazionali pressola Facoltà di Scienze Politiche dell’UniversitàCattolica del Sacro Cuore di Milano. Virginio Colmegna, già direttore della«Caritas Ambrosiana», attualmente presidentedella Fondazione Casa della Carità e del Centroambrosiano di solidarietà. Andrea Riccardi, fondatore della Comunità diSant’Egidio e ordinario di Storia contemporaneapresso la Terza Università di Roma. Bartolomeo Sorge, gesuita, teologo edesperto politologo, nonché direttore delleriviste Aggiornamenti Sociali e Popoli. Stefano Zamagni, docente ordinario diEconomia politica all’Università di Bolognae Consultore del Pontificio Consiglio dellaGiustizia e della Pace.
Il volume, internazionale, offre una rilettura del Concilio, da un punto di vista non convenzionale: sostiene infatti che un momento importante della sua recezione sia la "teologia delle donne" e la prospettiva di genere, che consente di distinguere fra differenza e discriminazione (Perroni, Quasi un prologo). L'originalità dello scritto consiste in primo luogo nel fatto di porsi in "contrappunto" con il fortunato Convegno internazionale "Teologhe rileggono il Vaticano II" (Roma 4-6 ottobre 2012), riprendendone alcuni temi e alcune istanze, come dai partecipanti e da molti lettori è stato richiesto, ma rilanciandole, ampliandone, integrandole con altri e più sistematici contributi, così che si ha in mano un nuovo volume e non degli "Atti". In secondo luogo non si tratta di una rivisitazione storica, magari lamentosa e nostalgica, ma di uno sguardo positivo e fattivo verso il futuro, in cui accanto alle questioni aperte si stagliano prospettive e potenzialità. I nomi internazionali - europei e statunitensi - accanto a quelli delle più significative teologhe italiane, sono garanzia di serietà e completezza.
Provoca a pensare l'enciclica Fratelli tutti. Per farlo, nel progetto editoriale della rivista Dialoghi, autorevoli esperti e testimoni sono stati invitati a reagire su alcuni temi di particolare attualità: il significato della storia e della memoria; la capacità di sognare e di immaginare il futuro; il ruolo delle religioni nella promozione dell'umano; la centralità della nozione di "popolo"; l'insistenza sulla questione delle frontiere e di uno sviluppo sostenibile.
I contributi sono brevi: hanno l'intento di sollecitare a una lettura critica di un testo nel quale si raccolgono le linee guida del Magistero di papa Francesco per imparare ad immaginare un'umanità effettivamente fraterna.
II volume, pubblicato dall'ICAS nel 1946, con contributi, fra gli altri, dei Card. Dalla Costa, di Fanfani, Gonelta, Mons. Lanza, La Pira, Tosato, rappresentò un punto di riferimento importante per i cattolici eletti alla Costituente. Molti contenuti enunciati in queste pagine sono poi rifluiti nella Costituzione. Il testo viene riprodotto, nella sua struttura essenziale, nel Centenario delle Settimane Sociali.
Pur costantemente rivolto alla meta futura, il cristiano vive immerso nella storia, abita il mondo nella compagnia degli uomini, al servizio del bene comune. Tra la Città di Dio e la Città dell’Uomo si stagliano per il credente ampi e suggestivi orizzonti.
La Federazione Universitaria Cattolica Italiana (Fuci) non cessa di scrutarli con uno sguardo attento, nel solco di una salda tradizione di pensiero.
Le qualificate riflessioni raccolte in questo volume tessono la trama del vivo e fecondo dibattito sulla cittadinanza che ha contrassegnato i convegni nazionali promossi dagli universitari cattolici nell’anno accademico 2008-2009: il pensiero di Lazzati, la necessità di una solida formazione universitaria, la costruzione di una coscienza comune europea, le problematiche della bioetica e dell’antropologia sono solo alcuni degli interessanti temi trattati. Sintesi del percorso culturale svolto, questa raccolta è altresì ricca di preziose suggestioni che testimoniano la volontà della Fuci di proseguire il proprio cammino intellettuale verso orizzonti sempre più impegnativi
Dal 1977 al 1988 il card. José Saraiva Martins, attuale Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, ha ricoperto il ruolo di Rettore Magnifico della Pontificia Università Urbaniana. Il volume raccoglie il contributo di docenti dell'Università Urbaniana, studiosi di chiara fama provenienti da diverse parti del mondo e da diverse istituzioni universitarie. Ecclesiologia, sacramentaria ed escatologia, missiologia e dialogo interreligioso, santità e formazione sacerdotale nella Chiesa d'oggi: attorno a queste aree tematiche si organizza il volume che affronta un'ampia gamma di tematiche di evidente attualità e, per la ricchezza dei contributi, presenta un interesse che va ampiamente oltre la circostanza celebrativa.
Il volume è stato pubblicato in occasione del 70° genetliaco del. Prof. Velasio De Polis. La presente miscellanea, che abbraccia idealmente l'intera sistematica del Codice, costituisce una valida attestazione, oltre che della profondità del sapere canonistico del Prof. De Paolis, anche dell'ampiezza degli ambiti di interesse e di competenza in cui egli ha potuto spaziare.
Esiste una trasversalità dell'idea di missione attraverso i Documenti conciliari, trasversalità che si radicherebbe in uno stretto nesso tra missione e Chiesa? È possibile rileggere oggi tutto il Concilio Vaticano II a partire dall'idea di missione? Una corretta ermeneutica dei Concilio in chiave di missione presuppone una considerazione degli aspetti fondamentali, quali la nota dell'aggiornamento e della pastoralità del Concilio, il recupero della tradizione biblica e patristica come fonti primarie del magistero e della teologia. In che modo la missione determina tutti questi movimenti che hanno portato ad un nuovo volto della Chiesa?