
Vera Grita (1923-1969), insegnante e salesiana cooperatrice, dopo aver contratto una malattia cronica ai polmoni fu chiamata dal Signore a essere nella Famiglia salesiana e nella Chiesa “voce- del Dio vivente. Gesù Eucaristia, attraverso il dono delle locuzioni interiori, le dettava l'''Opera dei tabernacoli viventi- per la salvezza delle anime. Questo volume contiene l'espistolario in parte inedito di Vera Grita e dei suoi padri spirituali: un itinerario di fede intenso, ispirato a quello della mistica beata Maria Alexandrina da Costa e sulle tracce di grandi figure quali santa Teresa di Lisieux e santa Caterina da Siena. La pubblicazione è corredata da un inserto fotografico.
Il presente volume racconta il progetto, lungo trent'anni, della realizzazione del mosaico più grande d'Europa coniugando l'aspetto artistico a quello sociale e umanitario. La genesi di quest'opera illustra un metodo sia artistico sia educativo-sociale, che è auspicabile replicare anche in altri contesti e nazioni, vista la visibilità internazionale che il progetto ha ottenuto. Da una tessera, al mondo. O, forse, meglio dire: da una tessera... il mondo. È la sintesi più consona di quanto un'artista in carriera, Andreina Giorgia Carpenito, 27 anni fa è riuscita a tirar fuori dall'edificio di una chiesa destinata alla demolizione di un paese periferico della cintura di Arezzo. Scarto, divenuto Centro Polivalente delle Arti, come i materiali usati per la realizzazione di quello che è oggi il Mosaico più grande e importante d'Europa. Scarto, come le persone che questa società mette da parte e che al Mosaico di Andreina diventano il centro di una comunità. Approfondimenti su www.ilmosaicodiandreina.org.
Questo volume di commento ai Vangeli festivi dell'anno C suggerisce un approccio decisamente pastorale, senza rinunciare a un'analisi del testo attenta alle sfumature della lingua originale in cui è stato composto. Le peculiarità della teologia dell'evangelista Luca sono le direttrici fondamentali che ispirano i commenti, pur nella varietà dei tempi liturgici, e ogni pagina è intenzionalmente calata nella vita delle comunità parrocchiali e delle famiglie. Alle celebrazioni dei matrimoni e dei funerali viene riservato un particolare rilievo. Cinque vangeli tratti dal lezionario nuziale e cinque scelti fra quelli proposti dal rito delle esequie vengono commentari con l'intento di offrire un annuncio della fede appropriato a momenti di intensa gioia per una famiglia che nasce o di profondo dolore quando uno dei suoi membri ritorna alla casa del Padre.
Le riflessioni sono state concepite come accompagnamento mistagogico per chi vuole comprendere la celebrazione liturgica dell’eucaristia sull’onda dell’intelligenza della Parola proclamata.
Nell’ascoltarla, non abbiamo bisogno semplicemente di sapere come sono andate le cose o come si sia costituita la memoria degli eventi codificata negli scritti, ma di ritrovarci implicati personalmente in ciò che viene annunciato per trovare la verità del vivere e il radicamento nell’alleanza con Dio.
La liturgia ha un vantaggio su ogni altro tipo di approccio rispetto alle Scritture: le proclama come un tutto, ne onora l’unità come avviene con un corpo vivente, senza considerare la genesi e la differenza dei testi dal punto di vista della loro formazione e della loro redazione.
L'omelia da tempo è in crisi. Di certo i Vangelo ha le potenzialità per entrare in sintonia con le attese umane contemporanee, anche quelle più profonde e nascoste. Ma spesso viene ingabbiato da preoccupazioni culturali, dogmatiche e patriarcali, sommerso da tentazioni clericali e incrostazioni di potere, che non sanno farsi carico della storia comune.Questo libro di don Rosario Giuè cerca di prendere sul serio la situazione, come solo una comunità cristiana aperta, che si mette davvero in cammino, può fare: diventare una Chiesa in uscita, come chiede papa Francesco. E ciò nella consapevolezza che,
pur nel cambiamento d’epoca che stiamo vivendo, molti che stanno sulla soglia sentono forte il desiderio di incontrare i volto del Dio inedito che Gesù ci ha svelato, il Dio liberante, il Dio della speranza. Le omelie sono state pensate, scritte e pronunciate nella certezza che il Vangelo anche nella post-modernità possa continuare a sorprendere uomini e donne, giovani e adulti, che non si rassegnano e non chiudono il cuore all'impegno per un mondo più umano.
Tradotta in inglese, francese, olandese, ceco e e portoghese, questa opera di Carmine Di Sante ha rappresentato in Italia il primo tentativo da parte cattolica di penetrare nello spirito della preghiera ebraica, dentro e al di là delle strutture quotidiane e di quelle festive. Diventato ormai un classico degli studi a carattere interreligioso, è un libro in cui si scopre la liturgia ebraica nella sua freschezza originaria.
Le omelie dell'anno C si riferiscono al Vangelo di Luca, che presenta l'annuncio del Regno di Dio in un cammino da Nazaret a Gerusalemme. Insieme ai discepoli e alle discepole, dietro a Gesù ci siamo anche noi, per ascoltare la sua Parola e per lasciarci trasformare da Lui. Ci aiuta uno sguardo che parte dai margini.
Il rapporto tra arte e architettura, nel contesto dello spazio liturgico cattolico, infiamma il dibattito tra architetti, artisti, liturgisti e fedeli. Le chiese di recente costruzione sono state oggetto di feroci critiche o difese appassionate. Il ruolo preponderante dell'architettura ha ridimensionato e talvolta cancellato la possibilità di programmi iconografici compiuti e coerenti, sostituiti da decori astratti o persino da pareti bianche. Per reagire all'impasse contemporanea della crisi dell'arte e dell'architettura per il culto, e riscoprire figure e simboli correlati allo spazio e al tempo della liturgia, un gruppo di esperti attinge alla lezione della storia passata, con particolare attenzione al Medioevo, e indaga le piu recenti esperienze in ambito italiano, francese e serbo, facendo dialogare rappresentanti del Cattolicesimo e dell'Ortodossia. L'ampiezza geografica, temporale e confessionale della riflessione e volta a porre a confronto punti di vista diversi, persino contrapposti, nell'intento di contribuire - in maniera innovativa - alla ricerca sul tema capitale dello spazio sacro e del suo corredo iconografico.
Prima edizione italiana dell'opera di papa Innocenzo III (1198-1216) sui Misteri dell'altare e sul sacramento dell'Eucaristia.
Il volume intende offrire una riflessione ampia e variegata circa l'uso della lingua latina in ambito cristiano.
Il testo di Paliotti, pubblicato nel 1582, e una pietra miliare che conferma l'opzione iconografica della Chiesa.
Fonti e metodi per lo studio della liturgia dei primi secoli.

