
In “Voglio fare la Pasqua con te”, Monsignor Luigi Mistò vuole accompagnarci a vivere intensamente la Settimana Santa e la Santa Pasqua, dedicando giorno dopo giorno, anche se non potessimo partecipare personalmente alle celebrazioni, tutto il tempo necessario per condividere con Gesù l’ora per cui è venuto.
Un tempo per ascoltare la parola di Gesù nel silenzio e nella preghiera, un tempo per accogliere Gesù nella gioia, un tempo per lasciare che Gesù, servo per amore, ci lavi i piedi, e anche le mani e il capo, un tempo per giacere nel seno di Gesù, come Giovanni, e sentirci chiamare “amico”, un tempo per stare con Maria, la Madre, e per sentire le parole di amore di Gesù: “Donna, ecco tuo figlio. Figlio, ecco tua Madre” proprio rivolte a noi, e come Giovanni accoglierla nella nostra casa. Così, giorno dopo giorno, fino all’alba radiosa della Risurrezione.
Oggi abbondano le feste, ma secondo molti la vera festa è in crisi. Questo libro cerca di capire le ragioni di tale crisi e di riflettere sull'importanza della celebrazione festiva nell'esistenza umana. Nella festa autentica, in effetti, sono implicati il legame con le proprie origini e la relazionalità, l'esercizio della libertà e la cultura, il senso del lavoro e del riposo, la capacità contemplativa e la corporeità, ma soprattutto il peculiare rapporto della persona con il tempo, la sua speranza e il suo anelito di felicità, la sua apertura alla trascendenza. La riflessione sulla festa diventa, quindi, un itinerario antropologico alla riscoperta della propria identità.
La giusta accoglienza della nuova edizione chiede di non perdere un’occasione preziosa, così è stata definita anche dai Vescovi italiani nella lettera con cui “riconsegnano” il Messale alla Chiesa italiana, per riscoprire la fecondità del celebrare l’Eucarestia e far riemergere tutta la bellezza di questo rito che forse, troppo spesso, rischia di sfiorire sotto il peso della routine pastorale. Cogliamo al volo la possibilità di far risplendere la celebrazione dell’Eucaristia in tutte le sue potenzialità, così come l’ha pensata il Concilio e come ci è stata consegnata nella Riforma liturgica. La liturgia è fatta per essere vissuta, per essere celebrata e sperimentata in modo che quello che celebriamo si faccia vita: le innovazioni introdotte hanno la funzione di rispondere al mutato linguaggio e alla mutata sensibilità dei fedeli del nostro tempo per aiutarli a comprendere più pienamente e consapevolmente la realtà dell’Eucaristia: la presenza e la centralità di Cristo, che celebra la propria morte e resurrezione per la nostra salvezza. La vera liturgia presuppone che Dio, parlandoci, ci mostri come possiamo adorarLo e testimoniarLo con la nostra vita. Un valore carismatico che possiamo riscoprire proprio a partire da don Bosco, ricordando l’importanza da lui attribuita a particolari espressioni della vita liturgica, quali la frequente Confessione, la frequente Comunione e la Messa quotidiana, ritenute le colonne del suo sistema educativo. Ciò si invera ancora di più pensando a tutto l’ardore che veniva vissuto a Valdocco nella preparazione delle celebrazioni dell’anno liturgico, soprattutto le più importanti.
I Salmi custodiscono la supplica, il lamento, i sentimenti dell'uomo di sempre. E si fanno preghiera, antica e nuova, in continuità con l'umanità orante nei deserti aridi o nei campi fioriti della sua storia. L'autrice, innamorata della loro bellezza, vi riscopre i tormenti, l'anelito all'assoluto e alla pace, la ricerca della protezione di Dio, il naturale bisogno di contemplare il creato e, in esso, il suo Creatore, fino a ritrovare lo stupore, la gratitudine, l'appagamento spirituale, la speranza.
Se la pratica della penitenza è tipica di molte tradizioni religiose, nel cristianesimo assume un significato del tutto nuovo. Non una punizione, né un castigo per rimettere a posto i conti con Dio saziando la sua sete di vendetta e neppure un sacrificio per imbonire una divinità tanto severa quanto esigente. Nulla di doloristico, insomma. La sua chiave di comprensione è la misericordia di Dio manifestata da Cristo Gesù, che fa della penitenza un percorso di valorizzazione dell'umano a somiglianza dell'umanità da Lui incarnata e rivelata. La penitenza non può essere un'attività doloristica, né mortifera. Dio, infatti, nella sua misericordia non vuole la morte del malvagio, ma che si converta e viva.
L'azione sinodale all'interno della liturgia è un dato di fatto. Come in un corpo ci sono molte membra interagenti e congiunte, ognuna con una sua funzione ben precisa, così anche la celebrazione liturgica è un'azione comune di tutta l'assemblea, anche se nello svolgimento complessivo del rito ci sono persone che mettono in atto competenze particolari, ovvero i ministeri. Destinatari di questo lavoro, in cui viene offerta una panoramica dei vari ministeri liturgici, sono sia i membri dell'ordine sacro (vescovi, sacerdoti e diaconi) che uomini e donne laici o religiosi, specialmente quelli più impegnati nell'ambito liturgico. Nella liturgia non c'è posto per l'improvvisazione o la banalizzazione. La speranza è che chi prenderà in mano questo testo possa trovarvi dei buoni stimoli per lo studio, l'approfondimento, la riflessione, ma anche per l'agire liturgico con più consapevolezza e impegno.
Il libro accompagna il lettore a comprendere l'importanza di un sacramento sconosciuto e spesso trascurato, e lo aiuta a scoprire il misterioso valore della sofferenza. L'unzione degli infermi e`il sacramento piu`sconosciuto, piy disatteso e impopolare. Spesso viene rifiutata l'amminist razione di questo sacramento perche`viene vissuto come indesiderato annuncio di sventura e di morte, e non come efficace medicamento per l'anima e il corpo, un vero balsamo che porta conforto e speranza. Il libro si attiene all'ess enziale e ha come scopo fondamentale quello di mostrare la realta di questo sacramento, che porta il rimedio del medico celeste a coloro che sono particolarmente provati dalla mala
Breve saggio redatto a quattro mani per introdurci negli aspetti antropologici, storici e teologici dell'Eucaristia, considerata nei suoi molteplici aspetti e tenendo conto delle novita della ricerca teologica. Breve e avvincente saggio che si compone di tre parti. La parte dedicata all'antropologia e la novita piu evidente, mette in luce la radice umana attraverso la quale comprendere gli atti di culto e in particolare il culto eucaristico. La parte storica evidenzia alcune svolte teologiche e il clima ecclesiale che hanno portato alle diverse consuetudini e ripensamenti ed accenna anche alla Riforma e alle tradizioni dell'Oriente cristiano. La parte teologica ha la funzione di offrire una sintesi. La lettura e piacevole ed offre spunti per la meditazione e l'approfondimento.
Una catechesi aggiornata ed essenziale sul Sacramento del Battesimo. L'oggetto di questo libro é l 'uomo nuovo, l'uomo diventato cristiano. L'uomo e nuovo perche e stato redento, purificato ed elevato a essere figlio di Dio. Don Novello Pederzini presenta il Sacramento del Battesimo in modo breve ed efficace, con il suo solito stile coinvolgente. "
Questa "guida" va alla riscoperta della "Santa Russia", quella conosciuta in Occidente per le pagine immortali di Dostoevskij. Quest'anima è oggi conservata dalla tradizione della Chiesa Ortodossa, dalla spiritualità del suo Monachesimo, e rimane nel profondo dell'animo popolare tramite la venerazione in ogni casa delle sante Icone. Il viaggio qui proposto sottolinea l'attenzione alla lunga storia di religiosità di questo popolo, e a quanto oggi sta riemergendo, sia nel mondo ortodosso che in quello cattolico.