
Testo in spagnolo. Omelie con la dottrina sociale della Chiesa, per l'anno C.
Nel corso della millenaria storia della Chiesa la distinzione netta tra canto liturgico e canto popolare sta diventando sempre più sfumata, dando vita ad un fenomeno completamente nuovo e in continua evoluzione secondo cui la musica sacra popolare costituisce la spina dorsale delle piccole comunità religiose. In questo volume, grazie ad un minuzioso lavoro di indagine, l'autore prende in esame proprio questa evoluzione della musica sacra, proponendo un ventaglio di osservazioni e riflessioni puntualmente documentate. Al termine di ogni capitolo è presente infatti un appendice di grande utilità, nella quale vengono raccolti dei testi a sostegno dell'argomento trattato. Il libro risulta dunque un utile strumento per tutti gli educatori ed operatori musicali del mondo ecclesiastico, affinché possano perseguire la loro attività di animazione e formazione delle comunità religiose.
All'interno del presente volume sono raccolti i materiali, e il testo base, che hanno guidato la preparazione del 51º Congresso Eucaristico Internazionale di Cebu (Filippine) che approfondisce il tema tratto dalla lettera di Paolo ai Colossesi (1,27): "Cristo in voi, speranza della gloria". Come appare ben tracciato nell'Introduzione al volume: il Congresso si assume l'impegno di far lievitare quegli enzimi di dialogo, di riconciliazione, di pace e di futuro di cui l'Asia è assetata attraverso l'unica vera forza che la Chiesa possiede: l'Eucaristia. In essa, i battezzati e i popoli del continente, possono trovare l'icona della presenza della Chiesa e dei cristiani nel mondo. L'Eucaristia nella Chiesa diventa incarnazione - Cristo rimane in mezzo a noi e orienta la nostra storia verso il Regno assumendo forma e sapore di un pezzo di pane e di un sorso di vino - e preghiera - pane e vino vengono trasformati e diventano segno efficace del futuro del mondo destinato a sintetizzarsi in Cristo - al fine di trasformare il cuore dei credenti perché gettino nel capo del mondo il germe della speranza in una nuova umanità. Alla luce di un pianeta profondamente segnato dai processi di globalizzazione, i problemi non possono essere lasciati alla logica di un mercato che genera egoismi e divisioni sociali. La globalizzazione va orientata ad una maggiore comprensione tra popoli, a servire la pace, lo sviluppo, la promozione dei diritti umani, l'equa distribuzione dei beni della terra...
Il presente volume contiene una raccolta di omelie inedite di Joseph Ratzinger, oggi Papa emerito Benedetto XVI. Dieci omelie, dieci perle pronunciate durante i periodi estivi presso la chiesetta di San Giovanni a Pentling, paesino alle porte di Ratisbona, città natale dell'allora cardinale Ratzinger. Esse rispecchiano i temi principali della riflessione teologica e pastorale del Papa emerito - "il mistero dell'Amore di Dio, la genesi e la natura della Chiesa e il significato e l'importanza decisiva della giusta adorazione di Dio; la questione del rapporto tra libertà e verità, tra fede e ragione e tra fede e politica" - e la sua volontà di raggiungere tutti grazie ad un linguaggio semplice perché dettato dal cuore.
L’ottavo volume delle “Omelie del mattino” di Papa Francesco tenute nella Cappella della Domus Sanctae Marthae contiene le riflessioni presentate dal Pontefice dal 6 gennaio fino al 6 dicembre 2016.
"Siate figli della luce, e non figli delle tenebre; custodite la luce che vi è stata data in dono il giorno del battesimo. Lo Spirito Santo ci aiuti a non cadere in queste abitudini brutte che coprono la luce, e ci aiuti a portare avanti la luce ricevuta gratuitamente, quella luce di Dio che fa tanto bene: la luce dell'amicizia, la luce della mitezza, la luce della fede, la luce della speranza, la luce della pazienza, la luce della bontà".
Messa nella Cappella della Domus Sanctae Marthae
Città del Vaticano, 19 settembre 2016
I Salmi, gli Inni, i Cantici sono parte della millenaria tradizione del popolo dell'Antica come della Nuova Alleanza. Queste forme di preghiera non sono altro che il dialogo tra Dio stesso e il popolo che si è scelto; in esse tutti i sentimenti umani sono espressi. La memoria di ogni generazione, accogliendole, le rende vitali.
Hanno collaborato: don Giorgio Pontiggia e Gloria Cuccato
L’attuale dibattito sulla predicazione è, indubbiamente, una delle conseguenze più positive della coscienza ecclesiale dell’urgenza dell’evangelizzazione nel mondo di oggi. L’importanza e l’attualità della riflessione induce a soffermare l’attenzione su una delle modalità ecclesiali del ministero della Parola nella Chiesa di oggi: l’omelia. Un ministero che oggi è tornato ad essere di moda, soprattutto, perché costituisce una tipica forma di annuncio della Parola di Dio che riesce a raggiungere anche i lontani, che, di tanto in tanto, sono costretti dalle situazioni della vita, a volte felici e a volte meno, a partecipare a una celebrazione liturgica (matrimonio, funerale, prima comunione).
La «Sacrosanctum Concilium» presenta l’omelia come il momento culminante della proclamazione della Parola di Dio e come il vertice espressivo della predicazione del vangelo, che è il compito più importante della missione della Chiesa. La sua funzione principale, infatti, è di predisporre i fedeli alla comprensione della Parola di Dio che è stata proclamata.
L’importanza dell’omelia, però, è legata anche a una seconda e non meno rilevante funzione: predisporre l’assemblea alla celebrazione dei divini misteri. Infatti, i gesti e i riti, che fanno di ogni celebrazione liturgica il memoriale del Mistero Pasquale di Cristo, possono essere compresi solo alla luce della Parola di Dio. Perciò, l’omelia deve essere considerata come uno dei momenti più espressivi della predicazione della Parola di Dio e della stessa liturgia perché, collegando l’annuncio della salvezza con la celebrazione del Mistero Pasquale di Cristo, rivela all’uomo che vive nel tempo la profondità misterica della fede cristiana.
Le riflessioni presentate in questo volume si inquadrano in questa prospettiva e si configurano come un invito a rimboccarsi le maniche per restituire alla Parola di Dio tutta la sua efficacia salvifica.
Lo scopo dell’omelia è far giungere il Vangelo al cuore di chi ascolta perché egli cresca «in sapienza e in grazia». Come parlare, quindi? Di volta in volta il predicatore deve rendersi conto di chi sono gli ascoltatori per poter appunto far interloquire la Parola di Dio con la loro vita concreta. Tutto ciò non si improvvisa. Richiede impegno e fatica, studio e preghiera. Sant’Agostino, che aveva un’esperienza straordinaria in questo campo, esortava: «Si affatichi il predicatore, per essere sentito intelligentemente, volentieri e con docilità da chi ascolta». Ed esortava il suo clero a essere «orante prima che parlatore». Il presente volume è un valido sostegno per la preparazione delle omelie festive, un aiuto a non essere di peso ai fedeli, bensì a trasmettere la sapienza presente nella Parola di Dio
Vincenzo Paglia è vescovo di Terni-Narni-Amelia e presidente della Commissione per l’ecumenismo e il dialogo della Conferenza episcopale. Collabora a quotidiani e riviste, oltre che a trasmissioni radio e televisive. Fra le sue opere: La pietà dei carcerati (Roma 1980); La morte confortata (Roma 1982); Città secolare e Vangelo (Roma 1988); Colloqui su Gesù (Milano 1989); Il volto di Dio (Milano 1991); Storia dei poveri in Occidente (Milano 1994); Rinascere. Il Vangelo di Giovanni in un tempo di crisi (Cinisello B. 1995); Il Vangelo ogni giorno (Cinisello B. 1997); All’alba del nuovo millennio (Cinisello B. 1999); La domenica salva il mondo (Cinisello B. 2000); «Duc in altum» (Cinisello B. 2001); Il nuovo Rosario per le famiglie (Cinisello B. 20032); Via Crucis per l’uomo del nostro tempo (Cinisello B. 20052); L’amore cristiano (Cinisello B. 2006); Domenica è festa (Cinisello B. 2007); Il vescovo e la sua diocesi (Cinisello B. 2007).
Nelle autorevoli parole contenute nel Catechismo della Chiesa Cattolica, eco fedele del magistero liturgico del Concilio Vaticano II, si trova la ragione del titolo di questo libro: «Si comprende la duplice dimensione della Liturgia cristiana come risposta di fede e di amore alle “benedizioni spirituali”di cui il Padre ci fa dono. Da una parte, la Chiesa, unita al suo Signore e sotto l’azione dello Spirito Santo, benedice il Padre per il “suo ineffabile Dono”(2Cor 9,15) con l’adorazione, la lode e l’azione di grazie. Dall’altra, e fino al pieno compimento del disegno di Dio, la Chiesa non cessa di presentare al Padre “l’offerta dei propri doni” e d’implorare che mandi lo Spirito Santo sull’offerta, su se stessa, sui fedeli e sul mondo intero, affinché, per la comunione alla Morte e Risurrezione di Cristo Sacerdote e per la potenza dello Spirito, queste benedizioni divine portino frutti di vita “a lode e gloria della sua grazia” (Ef 1,6)».
La liturgia è glorificazione di Dio e santificazione dell’uomo. Proprio perché Dio è glorificato si rende possibile il capolavoro della santità tra gli uomini. Entrare nell’atto liturgico, parteciparvi integralmente significa ritrovare l’orientamento a Dio, glorificandolo in Cristo Salvatore, per poi ritornare alla quotidianità della vita animati dallo splendore della grazia.
Mons. Guido Marini è nato a Genova il 31 gennaio 1965. Ordinato sacerdote il 4 febbraio 1989, ha proseguito gli studi a Roma presso la Pontifica Facoltà Lateranense, dove ha conseguito il Dottorato “in utroque iure”. Nel 2007 ha conseguito la laurea breve in Psicologia della Comunicazione presso la Pontificia Università Salesiana. Dopo aver svolto il ministero a Genova, in molteplici settori della pastorale diocesana, il 1° ottobre 2007 è stato nominato Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie e Prelato d’Onore di Sua Santità. Per le Edizioni San Paolo ha pubblicato: La libertà è amore. Madre Eugenia Ravasco (2010); Liturgia. Mysterium salutis (2010).
Attraverso la preghiera ci mettiamo in comunicazione e in colloquio diretto con Dio. I francescani, cui è particolarmente dedicato il presente libro, trovano in Francesco un modello incomparabile di preghiera. Tommaso da Celano di lui diceva; «Era assetato del suo Cristo con tutta l'anima e gli dedicava non solo il proprio cuore, ma tutto il corpo' Parlava spesso col suo Signore: lo supplicava come Padre, gli parlava come con un vero amico. Francesco si trasformava con tutto l'essere suo non tanto in un uomo che pregava, quanto nella stessa preghiera». Soprattutto chi ha fatto la scelta francescana deve dedicare ogni giorno a Dio parte del suo tempo e compiere quelle pratiche di pietà che corrispondono al proprio stato di vita e alla propria vocazione.
Destinatari
Libro dedicato soprattutto ai francescani dei 3 ordini, utile sia per la preghiera personale che comunitaria.
Autore
L'Ordine francescano secolare, o Terz'Ordine, esiste da otto secoli ed è formato da quei laici che vogliono seguire la via indicata da Francesco, condividere il suo ideale di vita e affidarsi al Vangelo quale loro percorso di vita.