
Attorno al 1598 Caravaggio dipinge un quadro che passerà alla storia con il titolo Marta rimprovera Maria Maddalena per la sua vanità: un’opera davvero unica nel suo genere, che segna un momento di svolta nella tradizione iconografica. Ma cosa ha trasformato Marta da sorella di Maria di Betania, come leggiamo nei vangeli, a sorella della Maddalena? E, soprattutto, quali sono stati gli elementi scatenanti di questa e di altre invenzioni iconografiche che la riguardano, come quella che la vede combattere contro un drago?
Prendendo le mosse da un’analisi delle fonti evangeliche e letterarie, il libro tenta di dare una risposta a molti degli interrogativi che ruotano intorno a questa importante figura femminile – l’unica donna a cui nei vangeli viene attribuita una dichiarata professione di fede – e mette in luce un mondo intricato e interessante. Una storia in cui l’arte diviene un riflesso non solo della fede, ma di tutte quelle componenti politiche e culturali che, nel corso del tempo, hanno mutato i caratteri, le simbologie e le attese su Marta, colei che «accolse Gesù nella sua casa».
Scriveva san Gerolamo: l’ignoranza delle Scritture è ignoranza di Cristo. Il vangelo è l’annuncio buono, indispensabile per illuminare la vita di ogni uomo. La lettura diretta e personale dei vangeli non è purtroppo molto praticata. L’obiettivo principale di queste meditazioni sui vangeli festivi è proprio quello di favorire una lettura personale e meditata dell’intero vangelo. La particolarità di queste riflessioni è costituita dalla presenza di racconti, aneddoti, detti provenienti da diverse tradizioni religiose e culturali. In questo libro ce ne sono almeno un’ottantina. Servono a rendere più vivaci e interessanti le meditazioni, ma anche a far vedere come il vangelo entri in contatto con ogni cultura e ogni tradizione religiosa. Le meditazioni di questo libro sono dedicate al ciclo liturgico dell’anno A, dove abitualmente si legge il vangelo di Matteo. Il titolo riprende la domanda fatta dal giovane ricco a Gesù:
«Maestro, che cosa devo fare di buono per avere la vita eterna?» (Mt 19,16). Si tratta di una domanda fondamentale che ogni persona dovrebbe costantemente rivolgere a se stessa. L’intero vangelo di Matteo è certamente di grande aiuto per capire come Gesù risponda a questa domanda e che cosa s’attenda dai suoi discepoli.
Questo secondo volume, dedicato al ciclo liturgico dell'anno B dove si legge prevalentemente il vangelo di Marco, ricalca esattamente lo stile del primo dedicato all'anno A. Anche in questo volume, in tutte le 62 meditazioni è inserito un breve racconto o un aneddoto o un detto o una poesia per renderle più vivaci e interessanti. Si può dire che Marco sia l'inventore del genere letterario "vangelo". Il suo vangelo è il più antico e il più breve ed è tutto concentrato sul tema della fede. L'evangelista vuole mostrare che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio. Il titolo riprende le domande poste da Gesù ai suoi discepoli, subito dopo il miracolo della tempesta sedata: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?» (Mc 4,40). La fede costituisce il centro assoluto di questo vangelo. La sua lettura è un'occasione unica per interrogarci sulla nostra fede. Nessuno, seguendo l'itinerario del vangelo di Marco, può evitare di rispondere a questa domanda: «Chi è per me Gesù?». Chi arriva a credere che Gesù è il Figlio di Dio non ha più paura di niente e di nessuno perché sa che la sua vita è al sicuro.
Questo terzo volume, dedicato al ciclo liturgico dell'anno C dove si legge prevalentemente il vangelo di Luca, conclude la serie di meditazioni sui vangeli festivi. Sulla falsariga dei due volumi precedenti, sono inserite nelle 66 meditazioni proposte oltre cento testi tra brevi racconti, aneddoti, detti e poesie. L'evangelista Luca, rappresentato nella tradizione cristiana dal bue alato, è stato definito da Dante lo scriba della mansuetudine di Cristo. Questa bella e felice definizione consente di cogliere gli atteggiamenti di tenerezza e misericordia che sempre accompagnano Gesù, il Salvatore misericordioso, in questo vangelo. «Oggi sarai con me in paradiso» (Lc 23,43) è la risposta inaspettata e straordinariamente consolante, rivolta da Gesù al ladrone che gli chiedeva di ricordarsi di lui quando sarebbe entrato nel suo regno. Fino al momento della morte non è mai troppo tardi per incontrare il Salvatore misericordioso. Si tratta sempre di un incontro che trasforma la vita e dona la gioia. Spero che le presenti meditazioni possano essere di un qualche aiuto nel rendere più profondo e vitale questo incontro.
Il rapporto tra diaconato e liturgia illumina ed informa di sé tutte le dimensioni della vita e del ministero del diacono. La sua presenza all'altare della Parola e del Pane è una presenza di servizio che narra - nelle parole e nei gesti - le "meraviglie" della diaconia di Cristo Servo che si china qui ed ora sulla nostra storia. Il servizio liturgico del diacono, ed in particolare quello eucaristico, deve trovare il modo di esprimere il volto di Gesù incarnato nella storia e nella vicenda esistenziale dell'uomo per il bene di ogni fratello. Dobbiamo riscoprire la liturgia e viverla, o meglio celebrarla sinodalmente, perché possa davvero diventare luogo per eccellenza dell'incontro della comunità dei credenti.
Il noccio di tutta la fede cristiana è l'avvenimento della risurrezione di Gesù Cristo. L'importanza, l'originalità, l'unicità di Gesù di Nazaret sta nel fatto che egli è attualmente esistente, corporalmente vivo, instancabilmente attivo fra di noi.
Descrizione del libro: La Chiesa cattolica ha sempre considerato la liturgia come il culmine di ogni attività e di ogni preoccupazione del cristiano. Il processo di secolarizzazione che ha interessato la società negli ultimi decenni ha però intaccato molte pratiche di fede, e non ha affatto risparmiato l’ambito della liturgia. La conseguenza più evidente e generalizzata di questo è una sostanziale desacralizzazione del culto, che rischia di subire pesanti ed essenziali riduzioni, fino a essere percepito come nulla più che un’occasione conviviale e di socializzazione tra i fedeli. Ogni componente della liturgia può concorrere in qualche modo a rafforzare o contrastare questo effetto indesiderato, ma quello della musica viene riconosciuto da più parti come un contributo determinante nell’attribuire forma e significato al sacrificio eucaristico.
Attraverso i principali testi del magistero e di autori fedeli ai valori tradizionali della liturgia cattolica, il libro offre indicazioni utili per restituire alla musica sacra la propria funzione essenziale all’interno del rito eucaristico e a quest’ultimo la dignità che gli spetta in quanto mistero divino.
Nota sull'Autore: Marco Ronchi è nato a Milano nel 1965. Si è laureato in Filosofia presso l’Università degli Studi di Milano e ha compiuto gli studi musicali presso il Conservatorio «Giuseppe Verdi» della stessa città. Da anni dirige cori liturgici a Milano e dintorni, promuovendo la conoscenza del patrimonio musicale tradizionale della Chiesa e l’uso del canto gregoriano nel contesto della liturgia.
Michele, arcangelo supremo, ci ha lasciato una traccia molto speciale del suo passaggio sulla terra. Un sentiero da seguire, un messaggio di vicinanza e protezione. Si tratta della Linea sacra o Linea angelica: un asse tracciato tra Europa e Asia che unisce i punti di una devozione senza confini, nel tempo e nello spazio. Sette luoghi sacri - dagli impervi scogli al largo del Kerry (Irlanda) e della Cornovaglia al Monte Carmelo arso dal sole della Galilea passando per Mont-Saint-Michel, la Sacra in Val di Susa, Monte Sant'Angelo e Simi - uniti da una linea retta, che segue il corso del sole nel giorno del solstizio d'estate, siti di cui gli antichi conoscevano i flussi energetici capaci di creare un ponte tra l'uomo e il divino. Qual è il significato di questo misterioso allineamento? La tradizione cristiana ha una sua risposta: prima ancora che esistesse l'uomo, il bene e il male lottarono per il dominio sull'universo. Michele, arcangelo a capo delle schiere celesti, combattendo contro l'angelo caduto Lucifero, gli inferse l'ultimo colpo di spada che segnò la vittoria del bene, imprimendovi tanta forza da lasciare sul terreno un solco. Lungo questo solco sono sorti, in luoghi impervi e ardui da raggiungere, i suoi sette santuari principali, che vengono descritti dall'autore con intensa partecipazione e competenza storica, artistica e devozionale. In questo testo viene inoltre proposto un pellegrinaggio virtuale ai siti consacrati al culto dell'arcangelo che si trovano anche fuori dal percorso ideale della Linea di San Michele.
Studi in occasione della visita di Sua Santità papa Francesco, 9 novembre 2019. Studi sulla Basilica Lateranense sia sotto l'aspetto celebrativo, come ad esempio la nuova eucologia propria della Basilica Papale del Laterano, sia sotto l'aspetto architettonico. Contiene Testi liturgici della Solennità della dedicazione della Basilica Lateranense.
Il teologo Toni Witwer, in questo volume che si rivolge in primis ai sacerdoti ma anche a tutto il popolo dei credenti, restituisce ai sacramenti un ruolo centrale e fondamentale per la formazione cristiana, attuandone una piena rivalutazione.
In ogni celebrazione eucaristica, prima di rinnovare la "Cena del Signore" e di porgere ai fedeli il pane sacramentale, corpo di Cristo, la Chiesa ha cura di offrire loro il Pane della Parola di Dio. Non è possibile, infatti, nutrirsi bene del "Pane della vita" (Gv 6,35.48) senza aver accolto prima le "parole di vita eterna" (Gv 6,68). Per favorire l'assimilazione gustosa di tali parole, questo volume presenta brevi commenti alle letture bibliche per i tempi forti dell'anno liturgico (Avvento, Tempo di Natale, Quaresima, Tempo di Pasqua). Non si tratta di commenti scientifici, ma di riflessioni utili alla vita spirituale, che aiutano a gustare la Parola ispirata e a esserne illuminati, confortati e trasformati. "Nei Libri Sacri, infatti, il Padre che è nei cieli viene con molta amorevolezza incontro ai suoi figli e dialoga con essi" (Dei Verbum, n. 21).

