
Il volume raccoglie alcune tra le preghiere piu belle della tradizione popolare italiana.
Il presente studio, alimentato alle fonti bibliche e patristiche, approfondisce la relazione tra penitenza prebattesimale e penitenza postbattesimale e da risposte esplicative alla cosiddetta crisi della coscienza del peccato. Attualmente sono scarse le ricerche che si fanno sulla prassi sacramentale nei primi secoli dell'esistenza della Chiesa. Le fonti patristiche permettono di comprendere il vero significato delle liturgie sacramentali, ed e per questo che il presente lavoro aiuta a recuperare il vero ruolo dei sacramenti, in particolar modo quello della penitenza, frequentemente trascurato da fedeli e pastori. Il presente lavoro, frutto di vari anni di studio, ha avuto come obiettivo quello di realizzare un viaggio retrospettivo alla ricerca del fondamento del sacramento battesimale, come porta d'ingresso al cristianesimo, e la Penitenza come secondo Battesimo. Presentazione di Mons. Paul Josef Cordes.
Questo libro è una sorta di vademecum per non smarrirsi in un mondo sottosopra; è una raccolta di articoli rivisti e scritti ex novo per l'occasione con lo scopo di formare un agile manualetto di riflessioni per la sopravvivenza (cattolica). "Scrivere questi brani ha aiutato anche me a superare momenti difficili della mia avventura cristiana". I capitoli oltre a richiamare grandi pensatori, sono intrisi - non senza paradosso - di quanto i nostri tempi propongono nei rotocalchi più gettonati. Avventurarsi in questo campo "mediatico" può più facilmente avvicinare qualsiasi tipo di persona per aiutarla a non rovesciarsi su una barca che sembra affondare: ma che torna in equilibrio e ci lascia ammirare il sereno che sta per giungere dopo la tempesta...
L'autore pubblica in questo volume sei studi sul pellegrinaggio, primo dei quali quello che ne costituisce una sorta di introduzione in quanto rassegna critica dei saggi, di varia motivazione, carattere e qualità, che sono stati dedicati all'argomento nel corso degli anni. Seguono poi indagini relative al viaggio dei pellegrini, ai tempi di viaggio, al numero dei pellegrini, alle mete verso le quali essi erano diretti, più particolarmente sotto il punto di vista dello spazio europeo. Lo studio più ampio riguarda infine le vicende e le molteplici implicazioni del giubileo da Bonifacio VIII ad Alessandro VI.
Questo ampio studio, di taglio storico-pastorale, vuole risvegliare e nutrire la fede nel Gesù della celebrazione e dell'adorazione al di fuori della Messa. Le tre parti in cui è diviso il volume (La fede e il culto di Gesù Cristo nel Nuovo Testamento - L'adorazione a Cristo durante e dopo la celebrazione eucaristica - L'adorazione eucaristica nella Chiesa attuale) mettono in risalto - seguendo i documenti del Magistero - la struttura radicalmente cristologica del culto eucaristico. Il libro non offre "adorazioni" già confezionate per l'uso, ma materiale abbondante cui ispirarsi per animare momenti e gruppi di adorazione.
Per la meditazione, per il confronto in gruppo, per valorizzare la parola in famiglia. E per riscoprire il volto umano di Dio. Questo libro di "itinerari dalla liturgia" offre una scheda di riflessione e di lavoro per ogni domenica dell'Anno B. La prima parte di ogni scheda favorisce la meditazione personale, mentre nella seconda parte si trovano indicazioni per il confronto di gruppo, per valorizzare la parola con i familiari e per vivere qualche attenzione particolare nel corso della settimana.
Descrizione dell'opera
In occasione dell’incarico, conferitogli dalla Commissione diocesana per l’arte sacra, di studiare la situazione dei presbitèri, l’autore ha maturato idee ed esperienze che desidera mettere a disposizione di sacerdoti, parroci, architetti e comunità ecclesiali, al fine di contribuire, da credente e da tecnico, al dibattito sui luoghi sacri.
Il volume prende avvio da una carrellata sui testi della Bibbia e dei Padri della Chiesa, mossa dall’intento di individuare il senso dell’edificio chiesa nell’incontro dell’uomo con Dio. Il tratto più sorprendente di questa prima parte è la “scoperta” che Dio, di fronte alla proposta dell’uomo di costruirgli una casa, risponde di non averne proprio bisogno... Più che il luogo di Dio, la chiesa è dunque il luogo della comunità credente che necessita di uno spazio in cui radunarsi.
Lo scritto si addentra quindi in una disamina delle nostre chiese e ricerca il senso dell’edificio chiesa, del suo riferimento alla comunità, il significato di tutte le sue parti interne e degli spazi della celebrazione. Molto utile è anche il costante confronto che l’autore propone tra i documenti del magistero sull’argomento e la realtà di come sono spesso organizzati gli spazi o disposti gli arredi nelle chiese. Anche attraverso alcune affermazioni e prese di posizione a prima vista un po’ radicali o utopistiche, l’autore si preoccupa di stimolare la riflessione, di invitare a non adagiarsi sul passato o sul presente.
Sommario
Presentazione (mons. E. Caporello). Premessa. Testi biblici. Antico Testamento. Nuovo Testamento. I padri della Chiesa. Per riassumere. Le prime chiese di pietra. Le nostre chiese. Contraddizione. La casa della comunità. L’aspetto esterno. L’interno. Conclusioni. …quel che farei (e non farei) se dovessi progettare una chiesa. Nota sulla sacralizzazione. I murales nella chiesetta di S. Maria della Vittoria (S. Mateus do Maranhão) in Brasile. Bibliografia scelta.
Note sull'autore
Arnaldo Caleffi (Mantova l936) è architetto dal 1986. Chiamato a far parte della Commissione diocesana per l’arte sacra di Mantova, ha ricevuto l’incarico di studiare la situazione dei presbitèri nella diocesi e di proporre alcune linee di soluzione.
Una preghiera, ispirata alla liturgia della Parola, per ogni domenica e festa dell'anno liturgico. Si tratta di preghiere nate da una vita contemplativa, innamorata del Vangelo. Possono essere usate durante la celebrazione eucaristica oppure come preghiera personale o comunitaria.
In questo libro traspaiono la pregnanza e la centralità del ricco patrimonio mitico, simbolico e religioso delle culture popolari dell'Europa balcanica (e in particolare di quella romena, quale «ponte» tra Oriente e Occidente), frutto dell'attività di ricerca e di docenza di Eliade in Romania prima dell'esilio. Tra i modelli simbolici trasmessi dalla spiritualità arcaica al Cristianesimo, e da questo assimilati e trasfigurati, viene qui illustrato il tema iniziatico del sacrificio creatore nei suoi molteplici rapporti e connessioni con i miti cosmogonici e antropogonici e con le leggende popolari relative ai rituali di costruzione, alle piante della vita, alla valorizzazione della morte, alla reintegrazione armoniosa nel Cosmo.
Una critica serrata ed acuta allo star system del mercato culturale globale
I personaggi della vita pubblica modellano la loro figura sociale per attirare le luci dei riflettori proiettando un’immagine attraente. Gli esperti di public relations vendono segreti per diventare famosi e trovare un posto nello star system. Ciononostante, il segreto ultimo della fama sta nel ridursi a oggetto. Un oggetto di richiamo, identificabile e universalmente conosciuto. Le stelle del cinema creano con il loro corpo i personaggi che interpretano, e a loro volta sono creati come personaggi pubblici dai loro registi e dai loro agenti. Si trasformano in oggetti, sculture viventi. Curiosamente, anche uno scultore famoso può finir trasformato in statua. «La fama è un accumulo di malintesi» che poco a poco cesella il monumento pubblico - come diceva Rilke di Rodin. Le prime opere letterarie (i detti, le canzoni) furono anonime perché l’attenzione si concentrava sul segreto delle parole memorabili. Circolavano di bocca in bocca e l’autore si perdeva di vista. Oggi abbiamo raggiunto l’estremo opposto: i nomi degli autori e gli aneddoti delle loro vite coagulano l’attenzione, mentre l’opera e i suoi miracoli si perdono di vista. Parlare degli autori è più interessante che leggerli.
L'Evangelo ha "parole d'una violenza inaudita: il loro attrito è febbrile, la loro sintesi più breve è pur sempre un invito perpetuo alla rivoluzione. Rivoluzionare me stesso: 'Puoi sempre ricominciare!' mi viene ripetuto una riga sì, l'altra anche". È sconcertante uno sguardo così: "pare che non sia più il figliolo prodigo a chieder perdono al Padre suo; sembra (quasi) che sia il Padre a chieder scusa al figliolo scostumato. Fingendosi dalla parte del torto pur di riciclare la mia vergogna". Il nuovo libro di don Marco Pozza è un'avventura lunga un anno in compagnia della "parola di Dio" che, dalla prima domenica d'Avvento, si ascolta nelle messe festive durante l'anno liturgico A, quello del Vangelo di Matteo (con qualche inserto dal Vangelo di Giovanni). È un libro scritto pensando al dramma di chi ha perso Dio, di chi non lo trova più, di chi non lo ha ancora trovato. Senza fame e sete nessuna pesca inizierà: chi ha il cuore freddo, chi dorme - chi ha il sonno della pancia piena - "non piglia Cristo". È un libro di divagazioni orizzontali, scavi in profondità, ospitalità accoglienti nei Vangeli domenicali. "Condivido le domeniche fuoriporta dell'anima mia" scrive don Marco. "Sono gite, vacanze, escursioni sul sentiero che conduce a Cristo e ai suoi segreti misteri. Quando esco di casa, la mia vita mi appare confusa, intricata, un po' inespressa. Quando rientro dopo averli incontrati, mi pare di vederla in HD, un po' più in alta definizione. Mi conosco un po' meglio, mi accetto un pizzico in più."

