
Le diciotto omelie che compongono il volume, pronunciate dal fondatore dell'Opus Dei nelle principali ricorrenze dell'anno liturgico, tracciano un compiuto programma di vita cristiana. In continuo riferimento all'esempio di Gesù che sulla terra «passò facendo il bene» (Atti 10, 38), l'autore guida il lettore lungo cammini di santità che non si distaccano dalla realtà della vita quotidiana. «San Josemaría», scriveva mons Javier Echevarría nel prologo a questa nuova edizione critica della raccolta, «diede il libro alle stampe con il proposito di esporre i principali misteri della nostra fede con il dono delle lingue che il Signore gli aveva concesso e che continua a rendere accessibili gli insegnamenti della Chiesa a persone delle più varie mentalità. Ci viene offerta l'occasione di approfondire i contenuti della dottrina cattolica, per incarnarla sempre più nella nostra esistenza e per diffonderla tra molti altri uomini e donne». Prologo di mons. Javier Echevarría, prelato dell'Opus Dei.
"Se per Bernardo, come scrive Gilson, la vita mistica di unione a Dio è il coronamento della vita monastica, essa esprime nondimeno l'essenza più vera e più profonda della religiosità di ogni tempo" dall'Introduzione di Giovanni Bacchini
Nella notte di Natale del 1111 Bernardo ha una visione del Bambino Gesù e decide di farsi monaco nel monastero di Citeaux, dove entra nel 1113; due anni dopo parte da Citeaux con altri monaci per fondare un nuovo monastero a Clairvaux. E' un grande riformatore del suo ordine, tanto da essere considerato il vero fondatore dei Cistercensi, ma avrà anche grande influenza sulle vicende ecclesiastiche e politiche dell'Europa.
I Sermoni sul Cantico dei Cantici — incominciati verso il 1135 e interrotti dalla morte — sono un capolavoro della letteratura monastica del Medioevo e rappresentano la sintesi del pensiero teologico di Bernardo — che li rivolgeva quotidianamente ai suoi monaci —, collocandolo al vertice della mistica medievale.
San Bernardo, che per la sua eloquenza fu chiamato Doctor mellifluus, sosteneva la via della contemplazione e, come tutti i cistercensi, un rigoroso ritorno alla regola di san Benedetto. Tra le sue opere più importanti si possono ricordare De gradibus humilitatis et superbiae, De gratia et libero arbitrio, De diligendo Deo.
Giovanni Bacchini ha curato per le Edizioni Ares anche L'imitazione di Cristo oltre a L'amicizia spirituale & Gesù a dodici anni di Aelredo di Rievaulx e La contemplazione di Dio con La Lettera d’oro di Guglielmo di Saint-Thierry.
Una iniziazione alle vie della preghiera: della preghiera personale e, soprattutto, della preghiera liturgica, ecclesiale. Una iniziazione alla verità perché la preghiera - e il suo vertice, l'eucaristia - è il luogo epifanico della verità: Dio si rivela in tutta la luce della sua gloria, e cioè del suo amore e l'uomo, in tutta la sua notte, e cioè in tutta la sua indigenza di amore, non si nasconde. Dio e l'uomo si incontrano nella verità. Non è lo storico della preghiera e della liturgia a parlare in questo libro. Ma l'uomo di fede - lo avverti in ogni pagina -. Un uomo che prega, che abita incessantemente la preghiera. Un uomo che partecipa regolarmente e appassionatamente al culto della Chiesa, che lo vive con tutto il suo essere. Che lo vive estasiato. E che quindi può iniziarti, da teologo - «è teologo chi prega», ci ricorda Evagrio - al suo mistero. Solo chi ha "patito" le cose divine può diventare guida al mistero, mistagogo. Evdokimov ti prende dunque per mano e piano piano ti conduce - anche con l'apparato storico e patristico delle sue conoscenze - nella fornace di fuoco dell'eucaristia. Lì dove fai esperienza del Regno che è già venuto, che sempre viene e che verrà.
Il presente libro riflette sull'atto del dipingere nel Medioevo. L'autore tenta di dimostrare che nel Medioevo il dipingere equivale all'atto della preghiera. Tale riflessione ha quale oggetto di studio uno dei manoscritti che contengono il trattato "I nove modi di preghiera" di san Domenico con le relative illustrazioni, conservato presso la Biblioteca Apostolica Vaticana. Questo studio dimostra che il testo de "I nove modi di preghiera" e i relativi dipinti sono stati concepiti come un vero trattato sulla celebrazione eucaristica e la relativa teologia sacramentale, che mostra una incarnazione, mediante immagini, dell'eucaristia. Questo particolare modo di incarnazione permette anche di intavolare un articolato discorso sull'equivalenza tra il dipingere e il pregare, discorso che arricchisce la conoscenza dell'antropologia della preghiera cristiana.
Agli albori dell'Anno Mille, l'arcivescovo Sigerico ritorna a Canterbury da Roma seguendo un percorso che oggi è considerato l'asse portante della via Francigena. Per tutto il Medioevo, su questa e su tante strade europee si incammineranno pellegrini diretti, attraverso l'Italia, non solo a Roma, ma anche a Santiago di Compostella e, mediante i porti italiani, a Gerusalemme. Prendendo l'avvio dalle più note guide medievali del pellegrino, il presente saggio sviluppa un'indagine sui meno conosciuti diari di viaggio di pellegrini europei del Quattrocento dalle cui descrizioni è possibile ricostruire gli itineraria peregrinorum italiani di questo secolo. Il saggio coglie perfettamente la tendenza scientifica attuale che spinge a interpretare i pellegrinaggi - medievali, ma anche rinascimentali - nell'ambito di una stessa civiltà e cultura. Un approccio necessario perché per molto tempo si è assistito ad un'incomunicabilità tra gli studiosi di tematiche gerosolimitane e quelli di argomenti romei e compostellani. Il saggio contribuisce a tessere legami metodologici e tematici tra ambiti solo apparentemente diversi e separati, di cui vanno colte sia le diversità che le concordanze.
Possono essere fatte 2.400 registrazioni.
La Parola di DIo ogni giorno 2012 continua il commento quotidiano dei libri della Bibbia, nella convinzione che tutta la Scrittura ispirata da Dio, è anche utile per insegnare, convincere, correggere ed educare nella giustizia, perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona (2 ™ 3,16). Attraverso l'ascolto della Santa Scrittura - scrive l'apostolo Paolo a Timoteo - si cresce come uomini di Dio "completi e ben Paolo a Timoteo - si cresce come uomini di Dio "completi e ben preparati per ogni opera buona". L'icona del beato Giovanni Paolo II posta sulla copertina del volume vuole suggerire la sua compagnia quotidiana alla nostra preghiera.
Anche quest’anno torna La Parola di Dio ogni giorno. È l’edizione 2013. Da dodici anni i singoli volumi accompagnano la preghiera quotidiana dei lettori. L’intento è quello di offrire anno dopo anno, attraverso la lettura quotidiana, l’incontro con tutti i libri della Bibbia. La Parola di Dio ogni giorno 2013 incrocia “L’anno della fede” che Benedetto XVI ha voluto indire per ricordare i cinquanta anni dell’inizio del Concilio Vaticano II. Il Papa, legandosi idealmente a quella storica assemblea episcopale che per la prima volta raccoglieva i vescovi dell’intero pianeta, auspica che i credenti vivano “un’autentica e rinnovata conversione al Signore, unico Salvatore del mondo”. E chiarisce che “è possibile oltrepassare quella soglia (la porta della fede) quando la Parola di Dio viene annunciata e il cuore si lascia plasmare dalla grazia che trasforma”. Amici lettori, questo nuovo volume vuole essere appunto uno strumento che aiuta a rispondere all’invito del Papa, ossia che cresca nei credenti e in chi è in cerca della verità il gusto di nutrirsi con l’ascolto quotidiano delle Sante Scritture. È così che i credenti sapranno “far risplendere con la loro stessa esistenza nel mondo la Parola di verità che il Signore Gesù ci ha lasciato” (Benedetto XVI).
L'autore, Vincenzo Paglia, arcivescovo, è presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia.
"La Parola di Dio ogni giorno 2014" si colloca sulla scia dell'anno della fede che papa Francesco ha chiuso con una straordinaria esortazione ad un nuovo slancio missionario della chiesa a partire da una rinnovata predicazione del Vangelo. Lui stesso ne offre un esempio scegliendo di commentare ogni giorno il Vangelo della messa. Questo esempio del papa ha spinto mons. Vincenzo Paglia a seguirlo offrendo in questo anno brevi riflessioni sul Vangelo della Messa quotidiana. "La Parola di Dio ogni giorno 2014" vuole così aiutarci ad ascoltare con frutto il Signore che quotidianamente ci parla. I brevi commenti che vengono presentati, mentre ci aiutano a comprendere il senso letterale del testo evangelico, vogliono far emergere il senso spirituale delle parole che ci sono annunciate perché, accogliendole, ci commuovano e ci illuminino il cammino. Il volume, come è avvenuto anche nelle edizioni precedenti, scandisce i giorni secondo l'anno liturgico della chiesa latina che chiama i suoi figli a vivere, per l'intero anno, il mistero di Gesù.
Il volume "La Parola di Dio ogni giorno 2015" si apre con l'icona di san Giovanni XXIII. Vuole essere un piccolo segno di gratitudine per questo santo pastore a cinquanta anni dalla chiusura del Concilio Vaticano II. Da quell'evento - com'è noto - si sprigionò una stagione nuova per la Chiesa, una nuova primavera che ha segnato la vita di tanti. Anche questo volume si lega alle indicazioni conciliari sulla riforma della Liturgia e sulla centralità della Sacra Scrittura per la vita della Chiesa e di ciascun credente. "La Parola di Dio ogni giorno 2015" vuole iscriversi nella lunga scia dei discepoli che si affidano alla Parola di Dio per camminare ogni giorno alla sua luce. Accoglierla nel cuore, meditarla e metterla in pratica è il modo di essere discepoli del Signore Gesù.
A cinquant'anni dal Concilio Vaticano II, una diocesi nel cuore d'Italia, la diocesi di Terni Narni Amelia, rilegge se stessa per il tramite degli spazi edificati ed arredati, con le chiese e i progetti di chiese dove edifici e dipinti concorrono a definire il vissuto liturgico della vita e il cammino nella storia di una comunità di fedeli che si scoprono pietre vive. Dal Grande Giubileo del 2000 con san Giovanni Paolo II, a papa Benedetto XVI e a papa Francesco: nella memoria presente di san Giovanni XXIII e del beato PaoloVI, il volume, presentato dal vescovo della diocesi, P. Giuseppe Piemontese, e curato da Mariano Apa, documenta il vissuto spirituale e pastorale, culturale e artistico, nella testimonianza di mons. Vincenzo Paglia che della diocesi di Terni Narni Amelia è stato vescovo dal 2000 al 2012.
"La parola di Dio ogni giorno 2016" si apre con l'icona dell'arcivescovo Oscar Arnulfo Romero, beatificato il 23 maggio del 2015. E stato un evento che lo ha mostrato come l'immagine del pastore che offre la sua vita per le pecore, particolarmente per quelle oppresse. La beatificazione di Romero getta un raggio di luce in questo anno che papa Francesco ha voluto che fosse un "anno di misericordia". Nella Bolla di indizione dell'anno santo della misericordia, Misericordiae Vultus, papa Francesco scrive: "Ci sono momenti nei quali in modo ancora più forte siamo chiamati a tenere fisso lo sguardo sulla misericordia per diventare noi stessi segno efficace dell'agire del Padre. E per questo che ho indetto un Giubileo Straordinario della Misericordia come tempo favorevole per la Chiesa, perché renda più forte ed efficace la testimonianza dei credenti". Il libro, con umiltà e semplicità, si iscrive in questo tempo della misericordia per aiutare a viverlo nell'ascolto della Parola di Dio. E nella pratica continuata dell'ascolto che si coglie il mistero dell'amore di Dio che rinnova i cuori e la storia.