
"Essere e tempo" di Heidegger è all'origine di alcuni dei più significativi sviluppi della cultura del Novecento. E non solo di quella filosofica, poiché quest'opera ha lasciato tracce profonde nella teologia, nella letteratura, nella psichiatria. Di per sé, tuttavia, "Essere e tempo" si presenta come un'elaborazione originale e innovativa di una delle domande filosofiche fondamentali, la domanda sul senso di ciò che diciamo "essere". A tale interrogativo Heidegger risponde, in esplicita polemica con la tradizione filosofica precedente, mettendo in evidenza quella costitutiva temporalità che è propria dell'essere in generale e individuando il terreno privilegiato dell'indagine in un ente particolare: in noi stessi.
Il secolo scorso ci ha abituati a credere che il mondo sia una nostra costruzione, una specie di "allucinazione collettiva", mediata tramite la storia dello sviluppo culturale dell'umanità. Inserendosi in un dibattito inaugurato in Italia da Maurizio Ferraris. Markus Gabriel uno fra i più brillanti filosofi dell'ultima generazione apparsi sulla scena internazionale argomenta contro questo orientamento in favore di un nuovo realismo, una sorta di ritorno alla verità, in cui i fatti esistono, senza che con ciò si sia fissato fin dal principio in cosa essi consistano.
La domanda su Dio non si è mai limitata ad essere una questione esclusivamente teoretica: nell'interrogarsi dell'uomo è sempre stata coinvolta la sua stessa dimensione esistenziale. Non è possibile, infatti, separare la domanda su Dio da quella sull'origine radicale e sul senso definitivo della vita umana. Nel presente volume l'argomento viene affrontato con contributi di diversi Autori tra i quali Poupard, Torrance, Romera, Polo.
Pratica Filosofica è una delle formule per indicare varie, innovative, attività filosofiche per non specialisti (Café Philo, "vacanze" e "ritiri" filosofici, seminari e conversazioni, "consulenza filosofica") che, negli ultimi anni, hanno cercato di rispondere al crescente interesse che la filosofia ha suscitato nell'opinione pubblica. Ma qual è il futuro di queste "pratiche"? Per rispondere è necessario capire quale sia, parafrasando Nietzsche, l'utilità e il danno della filosofia per la vita, ma anche in che misura la filosofia, proprio per la sua inattualità, si faccia sempre più necessaria nel mondo di oggi. Temi che vengono qui affrontati, con leggerezza e ironia, in due saggi e un divertito dialogo, nei quali vengono descritti alcuni dei tratti meno ovvi della filosofia ed è messa in luce la sua spesso trascurata importanza per la vita quotidiana degli uomini. Di tutti gli uomini, anche e soprattutto di quelli "non specialisti" in filosofia ai quali la Pratica Filosofica e questo stesso libro si rivolgono.
Da venticinque anni, a partire dalla Germania, si è diffusa nel mondo la phìlosophische praxis: un tentativo di valorizzare, con modalità nuove, la dimensione pratica che ogni filosofia ha da sempre implicato. Il movimento ha aperto prospettive, suscitato polemiche, prodotto iniziative. In occasione del III convegno mondiale, a Firenze nell'estate del 2008, alcuni dei maggiori protagonisti italiani hanno raccolto in questo volume collettivo la sintesi dei loro contributi di ricerca e di esperienza: per raccontare con chiarezza e concretezza (anche, in lingua inglese , ai colleghi stranieri) come da alcuni di loro sono state, negli ultimi dieci anni, capite e sperimentate la consulenza filosofìca e altre pratiche fìlosofiche.