
Quale può essere oggi, dopo Nietzsche e Freud, il significato della parola "religione"? Se questa parola ha ancora un contenuto di verità al di là del dogma e degli assetti istituzionali, al di là di ogni distinzione tra politeismi e monoteismi, al di là dei riti e del sentimentalismo, questo contenuto sta nel gesto dell'adorazione. L'adorazione è la parola rivolta a qualcuno o a qualcosa, la parola rivolta a ciò che oltrepassa la significazione, l'appello trasversale che eccede il concetto e il culto e che ritroviamo nella fede, nell'amore, nella poesia, nella comunicazione mondana. Quello che questo secondo volume della decostruzione del cristianesimo cerca di pensare è una maniera, un'andatura, un contegno dello spirito in grado di rispondere alle questioni aperte da questo nostro tempo in cui lo "spirituale" sembra così lontano, prosciugato, abusato.
Stich prende le mosse dagli studi fatti dagli psicologi cognitivisti sul ragionamento e sottopone a critica quegli autori che ritengono l'irrazionalità biologicamente o concettualmente impossibile. Poi esplora la natura della razionalità e dell'irrazionalità: che cosa distingue un buon ragionamento da uno cattivo? Stich respinge le risposte che vengono generalmente date a questa domanda, le quali collegano la razionalità alla verità, all'equilibrio riflessivo, o all'analisi concettuale. L'alternativa proposta da Stich proviene dalla tradizione pragmatista, in cui il ragionamento è considerato uno strumento cognitivo. Nel suo pragmatismo la connessione tra razionalità e verità non è più pertinente.
Questo volume riunisce alcuni fra i più importanti studiosi dell'eta' dei Lumi ad approfondire tre grandi percorsi di ricerca: le scienze; la mente, il corpo, la medicina; la politica e il potere. Un volume teso a esplorare alcuni degli aspetti che in modo più rilevante hanno segnato quella grande stagione del pensiero e dell'operare umano.
Hans Georg Gadamer (Marburgo 1900), allievo di Natorp prima e di Heidegger poi, docente di filosofia a Lipsia, a Francoforte e infine a Heidelberg, è autore di numerosissime pubblicazioni ora raccolte nei Gesammelte Werke presso l'editore Mohr di Tübingen.
la competizione di supremazia tra fede e ragione trova nella supremazia semandica del linguaggio una risposta, che la ragione esperta non puo`disconoscere. In questo saggio si ripercorre l itinerario ideale della crisi scientista proponendo gli esiti piu`coerenti. La competizione di supremazia tra ragione e fede, che conosce una lunga storia filosofica, trova indirettamente, nella vicenda del positivismo logico del secolo appena concluso, un esito largamente favorevole alla ripresa del discorso religioso. I neopositivisti, forti di un criterio assoluto di discriminazione di senso, quale credevano che fosse il principio di verificazione, importato supinamente dalle scienze della natura, avevano rigettato come insensato il discorso metafisico e quello religios
IL libro è un'introduzione alla vita e al pensiero del filosofo tedesco (1575-1624), mistico e pensatore che influenzò nell'800 Fichte, Schelling e nel '900 Solov'ev e Berdiaev, oggi tornato al centro degli studi filosofici, teologici e letterari.

