
Commentando alcuni passi significativi delle opere di Nietzsche, qui ritradotti, viene proposto un cammino introduttivo, toccando le principali tappe del suo filosofare. I temi della volontà di potenza, dell'oltre-uomo, dell'eterno ritorno sono illustrati secondo una loro interpretazione innovativa, mostrandone la interdipendenza, anche con quelli delle metamorfosi dello spirito e della misteriosità del sé, dell'estasi mistica e dell'interpretazione, del pensiero simbolico e della redenzione dal dolore, del nichilismo contemporaneo e della globalizzazione, della non-violenza di Gesù e della grande politica ecumenica a venire.
Una cavalcata nella storia della filosofia alla ricerca di quei pensatori che, più di altri, hanno spiegato, con le armi della ragione, la loro fede in Dio.
Semplice e immediato, questo libro è pensato per chi cerca un accesso diretto, ma non per questo banale, alla filosofia, in cui le grandi riflessioni si rapportano alla vita quotidiana così da renderle accessibili: se il Demiurgo di Platone è come la Fiat (sì, quella degli Agnelli), Aristotele e Tommaso non fanno che giocare a domino, perché c’è sempre un modo più semplice di spiegare le cose.
Simone Fermi Berto (1986) ha conseguito la laurea specialistica in filosofia presso l’Università Vita- Salute “San Raffaele” di Milano sotto la guida di Roberta De Monticelli e Roberto Mordacci. È studente della Scuola Internazionale di Alti Studi della Fondazione “San Carlo” di Modena, dove sta sviluppando un progetto di ricerca sul pensiero di Albert Schweitzer. Sta conseguendo, presso l’Università degli Studi di Parma, l’abilitazione all’insegnamento della filosofia e della storia nei licei. È docente di religione cattolica nelle scuole della Diocesi di Piacenza- Bobbio.
Il ruolo della religione cristiana nel mondo globalizzato e multiculturale, il suo rapporto con la morale, il complesso e delicato confronto tra verità e libertà e tra relativismo e fede, i pericoli e le tensioni di un mondo dove sembrano riaffacciarsi forme di violenza di matrice religiosa. Attorno a questi temi si sta articolando, ormai da qualche anno, anche il dialogo fra due dei più importanti pensatori viventi: l'antropologo francese René Girard e il filosofo italiano Gianni Vattimo. Partendo da presupposti speculativi differenti (l'antropologia cristiana di Girard e la filosofia heideggeriana di Vattimo), le risposte dei due interlocutori sono non di rado contrapposte, ma rimandano anche alla condivisione di alcuni valori, e a un comune atteggiamento di dialogo. Il testo, a cura di Pierpaolo Antonello, presenta al grande pubblico la trascrizione di tre conferenze che hanno visto i due autori confrontarsi sui punti più radicali del loro pensiero.