
Con il motu proprio Mitis Iudex Dominus Iesus e un analogo documento per le Chiese orientali, papa Francesco ha voluto innovare la disciplina del processo canonico per la dichiarazione di nullità del matrimonio in modo che ri-specchiasse la prossimità, la semplicità e la celerità con cui la Chiesa si prende cura della situazione in cui versano tanti suoi figli incerti sulla propria situazione matrimoniale. Molti sono le novità introdotte che peraltro devono essere applicate in contesti differenti e con gli inevitabili aspetti di criticità. Il Gruppo Italiano Docenti di Diritto Canonico ha de-dicato a queste tematiche il suo XLIV Incontro di Studio (2017) e ne pubblica ora gli atti.
Il ciclo di conferenze dell’Arcisodalizio della curia romana, per gli anni 2016 e 2017, è stato dedicato alla recente riforma del processo matrimoniale canonico, introdotta con il Motu Proprio Mitis Iudex Dominus Iesus. Nell’impossibilità di esaudire la trattazione di una così ampia materia nel circoscritto ambito delle riunioni culturali, si è ritenuto opportuno operare una cernita delle principali tematiche, riservando una peculiare attenzione a quelle di maggior rilievo ed interesse per gli operatori di diritto. Proprio da ciò è nato il progetto delle “Quaestiones selectae”, che ha trovato compimento nel presente volume.
Il volume, prendendo in considerazione sistematicamente tutta la parte generale della struttura latina, insiste sugli aspetti microlinguistici frequenzialmente più rilevanti e sulla comparazione tra italiano e latino per quelle parti in cui le interferenze possono pregiudicare la produzione scritta. Obiettivo specifico è di legare l'apprendimento della lingua allo studio dei testi canonistici.
Il testo ha l'intento di dare una risposta puntuale e approfondita a una domanda da sempre presente nella dottrina canonistica: quale ruolo ha la coscienza morale di chi esercita la potestà ecclesiale nel determinare il governo della Chiesa? A tal fine, si fa imprescindibile lo studio della importante norma canonica di carattere universale: il Codex Iuris Canonici del 1983.
L'origine di questo lavoro va ricercata nel desiderio di offrire al lettore una breve spiegazione dei canoni contenuti nel libro III del Codice di diritto canonico. Oggi ancora non esiste uno studio monografico sulla funzione di insegnare della Chiesa, argomento appunto del detto libro III. Quello che nel Codice di diritto canonico del 1917 e nei vecchi manuali di diritto canonico era indicato col titolo De Magisterio, più opportunamente il Codice del 1983 lo intitola "Funzione di insegnare della Chiesa" e gli riserva tutto un libro a se. Questo avviene nella cornice entro la quale è stato strutturato tutto il Codice. L'idea base infatti, che è sottesa alla sua redazione, è stata quella di fare rientrare l'intera legislazione nell'ambito del triplice munus della Chiesa: docendi, sanctificandi, gubernandi.
Nei nostri Paesi i preti stanno diventando rari, almeno in rapporto a un passato ancora recente e, più in generale, a lunghi secoli di vita cristiana. È una realtà che va osservata con coraggio, evitando sia l'illusione di un ritorno a situazioni del passato, quindi con un clero presbiterale più numeroso, sia la fuga verso improbabili soluzioni miracolose.Attraverso un'analisi degli aspetti teologici, canonici e pastorali, l'autore si interroga sull'annuncio del Vangelo nel tempo presente e su come liberare le risorse non ancora valorizzate del popolo che è la Chiesa.
Il volume del Dottor Francesco Salvatore Rea affronta con completezza e fluidità di stile il tema delicato della delibazione delle sentenze di nullità matrimoniale, all'esito del riformato processo canonico come disciplinato dal Motu proprio “Mitis Iudex Dominus Iesus”, partendo dall'esame del rapporto giuridico processuale nella sua declinazione concreta nei giudizi civili e nel giudizio della Chiesa, dando ragione delle peculiarità dell’uno e dell’altro sistema nell'ottica comune del giusto processo. In questo ambito particolare il volume affronta con precisione e con un ricco e puntuale apporto delle fonti più accreditate il complesso rapporto delle misure processuali speciali con il diritto di difesa nell'imprescindibile necessità della sua salvaguardia.
In particolare, l'autore evidenzia l'importanza del processo canonico, anche nella forma “brevior” - introdotta dalla Riforma operata da Papa Francesco dopo i due Sinodi sulla famiglia - come scelta giudiziale con tutte le garanzie tipiche e proprie di tale strumento, imprescindibile complemento della “norma missionis” della Chiesa, pur dando conto della rinnovata attenzione sugli aspetti di un'autentica pastorale giudiziale della famiglia.
Il solido e dettagliato apparato critico e l'originalità delle intuizioni danno al volume il pregio di essere frutto di una ricerca capillare nell'ottica di una comparazione tra i due ordinamenti, civile e canonico, che dà ragione di un'arricchente vicendevole complementarietà e rende la lettura assolutamente consigliata per chi, anche non esperto di diritto canonico, si trovi a operare nel crinale tra i due sistemi proprio sul terreno del riconoscimento degli effetti civili alle pronunce giudiziarie.
FRANCESCO SALVATORE REA (1988), Ph.D.- Avvocato. Consegue, con lode e Menzione, la Laurea Magistrale in Giurisprudenza (LMG/01) presso l'Università degli Studi di Napoli “Federico II” con una tesi in “Storia e Sistemi dei Rapporti tra Stato e Chiesa”. Ottiene il Dottorato di Ricerca, 28° Ciclo, presso il medesimo Ateneo, in “Tutela Giurisdizionale dei Diritti nell’Ordinamento Interno ed Internazionale” - Curriculum in Diritto Canonico ed Ecclesiastico. Consegue la Specializzazione, con Lode, in “Ordinamento Giuridico e Finanziario Vaticano” presso la “Libera Università degli Studi Maria Santissima Assunta” (L.UM.S.A.) di Roma. Consegue, con Lode, un Master Degree in Teologia presso la “School of Theology and Religious Studies” della “Catholic University of America”, Washington D.C. (USA) nel 2015. Nel medesimo anno consegue l'attestato in Filosofia e Teologia propedeutico allo studio del diritto canonico presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, Sezione San Tommaso. Dal 2013 è Cultore della materia in Diritto Canonico ed Ecclesiastico presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Collabora con la cattedra di Diritto Ecclesiastico e con la cattedra di Storia e Sistemi dei Rapporti tra Stato e Chiesa della medesima Università. Ha conseguito l'abilitazione all'esercizio della professione forense dinnanzi alla Corte d'Appello di Napoli nel 2014. Nel 2017 ottiene il diploma in “Il nuovo processo matrimoniale e la procedura Super Rato” presso il Tribunale Apostolico della Rota Romana, con votazione “Summa cum Laude”.
Dopo la Costituzione apostolica Veritatis Gaudium che conferma la disciplina già esistente circa la formazione ordinaria dei futuri canonisti, attraverso i gradi di Licenza e di Dottorato, la recente Istruzione emanata dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica si pone nel solco degli indirizzi emersi dalle recenti Assemblee sinodali sulla famiglia, affinché sia facilitato l’accesso agli studi canonistici, potenziando e migliorando così la qualità nella formazione degli operatori dei tribunali ecclesiastici presenti in tutto il mondo. (Dalla Presentazione di Manuel J. Arroba Conde)
Dopo il concilio Vaticano II, la metodologia dello Ius publicum ecclesiasticum externum è stata definitivamente abolita. Ne è risultata una disciplina rinnovata, ispirata all'ecclesiologia della communio e consapevole che la Chiesa è una "società gerarchicamente organizzata". A più di mezzo secolo dall'evento conciliare, il Diritto dei rapporti tra Chiesa e comunità politica ha raggiunto una maturità scientifica sufficiente per offrire al lettore una presentazione sistematica completa di tale branca del diritto canonico che, come indica il titolo, si occupa non solo dei rapporti tra la Chiesa cattolica e gli Stati, bensì delle relazioni tra la Chiesa e la comunità politica nella sua globalità. Il traguardo consiste nel tutelare l'autonomia della Chiesa nell'ambito spirituale (al pari del riconoscimento dell'autonomia delle autorità pubbliche nell'ambito temporale), nonché nella promozione di una sana cooperatio con la comunità politica (cost. Gaudium et spes, n. 76). Sotto il profilo dei diritti umani, la disciplina privilegia sia la libertà religiosa delle persone che la libertà religiosa istituzionale, ossia l'autonomia del Popolo di Dio (dichiar. Dignitatis humanae). Come indica il sottotitolo, il manuale si divide in due parti. In primo luogo una "storia delle dottrine Chiesa-Stato" e della relativa applicazione, dall'impero romano fino ad oggi, compresa una sintesi del magistero cattolico e, in particolare, dei documenti di Vaticano II in materia. La seconda parte, più tecnica, di "profili giuridici attuali" illustra i principi giuridici che reggono la disciplina, i principali sistemi di rapporti tra Stato e chiese, i diritti nativi della Chiesa cattolica (rapportata anche alla giurisprudenza europea sull'autonomia dei gruppi religiosi), lo statuto della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano nel diritto internazionale, senza perdere di vista le classiche tematiche quali la diplomazia pontificia, gli accordi concordatari e trattati multilaterali.
“Al giorno d’oggi l’attitudine al discernimento è diventata particolarmente necessaria” (Francesco, Gaudete et esultate, 167). Si tratta di un dono di Dio affidato alla Chiesa anche per comprendere chi sono i chiamati da Cristo a compiere il ministero presbiterale.
E’ al servizio di questo discernimento che lungo la storia si è sviluppata la disciplina canonica sull’idoneità per ricevere il presbiterato, che viene sinteticamente esposta nei diversi capitoli di questo volume. In questo modo, il presente volume intende offrire un valido contributo alla riflessione su una delle sfide pastorali più urgenti, sulla quale la Chiesa si interrogherà con la prossima Assemblea del Sinodo dei Vescovi su I giovani, la fede e il discernimento vocazionale.
Nuova edizione riveduta e aggiornata del Prontuario del compianto Francesco D'Ostilio, pubblicato nel 1995 e per tanti anni sicura fonte di studio per gli studenti di diritto canonico. Seguendo un rigoroso ordine logico-induttivo, propone lo studio sistematico dei sette libri che compongono il Codice di Diritto Canonico promulgato nel 1983 attraverso tavole schematiche che lo rendono accessibile a studiosi e operatori del diritto ecclesiastico. La redazione delle tavole è finalizzata ad accompagnare il lettore nello spirito teologico e pastorale alla base dei singoli canoni del Codice attraverso una sintetica analisi che ne mette in evidenza le specifiche peculiarità. Inoltre, attraverso i tanti richiami intertestuali, ciascun istituto giuridico è ricompreso alla luce dell'intero corpo normativo, garantendo un'uniforme visione d'insieme. La necessità di riallineare il Prontuario con la vigente normativa della Chiesa ha suggerito di procedere a un aggiornamento, a sette anni dalla prima revisione operata nel 2011, per adeguare il testo alle novità apportate al Codice da papa Benedetto XVi e da papa Francesco.