
Basandosi su esperienze personali, l’autore racconta come nella sua cura pastorale delle persone possedute è possibile quasi sempre constatare la presenza e la protezione della Madonna, che con immensa tenerezza di madre interviene accanto ai suoi figli, lottando per essi e con essi contro Satana.
Punti forti
Testimonianza diretta di un tremendo mistero: la lotta eterna tra Maria e il Serpente antico, affrontata da un autore di fama e credibilità, esorcista della diocesi di Roma.
La prefazione è a cura di don Renzo Lavatori, massimo esperto di demonologia e autore di una monumentale Antologia diabolica, pubblicata da UTET, e il libro esce in concomitanza con il Convengo internazionale degli esorcisti che si tiene a Collevalenza a metà luglio 2010.
Destinatari
Vasto pubblico, molto sensibile sull’argomento.
Autore
Francesco Bamonte, religioso dei Servi del Cuore Immacolato di Maria, è esorcista della diocesi di Roma. Dal 1997 è membro dell’«Associazione Internazionale degli Esorcisti». Come apprezzato relatore riguardo il ministero dell’esorcista, viene invitato a convegni ecclesiali, nazionali e internazionali. Ha pubblicato vari libri, tradotti in diverse lingue. Con le Paoline: "Possessioni diaboliche ed esorcismo. Come riconoscere l’astuto ingannatore" (20062); "Gli angeli ribelli. Il mistero del male nell’esperienza di un esorcista" (2008).
Un faccia a faccia con il mistero del male e con l’azione di Satana, attraverso l’esperienza del più grande esorcista italiano. Da dove nasce tutto questo? Si tratta di una malattia della mente o di un male dell’anima?
Le pagine del volume affrontano temi scottanti quali l’azione e il potere di maghi, fattucchiere, cartomanti; l’efficacia di malefici che provocano malattie e forme acute di depressione.
Don Amorth mette in guardia anche dal rischio di alcune forme associative dietro le quali possono nascondersi vere e proprie sette sataniche, come pure da iniziative ambigue legate a Halloween.Tra i temi affrontati non mancano cenni e sviluppi sul rock satanico, sui rave-party, su trasmissioni televisive e telematiche violente o ispirate al mondo della magia e dello scia- manismo.
Gabriele Amorth, nato a Modena nel 1925, dopo la laurea in Giurisprudenza, è entrato a far parte della Società San Paolo dove è stato ordinato sacerdote nel 1954. Noto esorcista ed esperto in mariologia, è membro della Pontificia Accademia Mariana Internazionale e Presidente onorario dell’Associazione Internazionale degli esorcisti.Tra i suoi più diffusi volumi ricordiamo Un esorcista racconta (Bologna 200319) e Nuovi racconti di un esorcista (Bologna 200211).
Roberto Italo Zanini, è giornalista e lavora presso la redazione romana di Avvenire. Si oc- cupa di politica dei mass media. Ha collaborato con la rivista Popoli e Missione, settimanali diocesani e quotidiani locali.
Per le Edizioni San Paolo ha pubblicato: Bakhita. Inchiesta su una santa per il 2000 (2001; 20053); «Io sono nessuno». Vita e morte di Annalena Tonelli (2004; 20053); Il cuore ci martellava nel petto. Il diario di una schiava divenuta santa (2004); Annalena Tonelli. Un amore più forte di ogni odio (2006); Padre Semeira. destinazione carità (2008).
Le streghe, gli angeli caduti e gli spiriti sovversivi sono l’altra faccia della medaglia del Bene e, come le divinità adorate dagli uomini, vivono in Cielo, in Terra e in ogni altro luogo conosciuto o ancora da scoprire. Il loro potere è fuori discussione, così come la loro capacità di sedurre le creature umane di cui sono nemiche. Tra le armi a loro disposizione, oltre alla bellezza e alla disponibilità di ricchezze favolose, c’è il dono dell’invisibilità: una caratteristica che rende indispensabile un’opera come “Il libro rosso del demonio”. Grazie al lavoro di Carol e Dinah Mack, infatti, tutte le creature diaboliche presenti sulla Terra vengono raccontate in pagine capaci di fondere Storia e Religione, antropologia culturale e leggende popolari. Da Lilith, regina dei “succubi”, fino a Azazel, progenitore di Satana, passando per Asmodeo e Pan, i lupi mannari e le sirene, “Il libro rosso del demonio” compone un affresco in grado di dar voce alle mille sfaccettature del Male offrendo, oltre a tutte le informazioni utili alla sua conoscenza, anche un estratto delle tecniche che, dalla notte dei tempi fino ai giorni nostri, sono state messe a punto per combatterlo.
Il Seicento fu, nella Chiesa italiana, un secolo enfatico e splendente, di fede militante, sovraccarica e sfarzosa. A celebrare e difendere le verità della fede concorsero suore e sante mistiche, dagli slanci ascetici e dai doni sovrannaturali. A denunziare la minaccia di diavoli, eretici e infedeli si moltiplicarono fenomeni impressionanti di possessione, che agitavano donne dal corpo invaso, curate dagli esorcisti con formule a metà tra sacramentali e magiche. Ed era peraltro assai sottile l’arte di distinguere l’invasione del corpo ad opera di angeli o diavoli, la vera dalla falsa o “affettata” santità.
Il libro illustra i sistemi usati per raggiungere l’ascesi, ottenere visioni ed entrare in contatto coll’aldilà, mettendo a confronto i metodi proposti dai gesuiti, fondati sull’immaginazione figurativa, con quelli opposti, “quietisti” – a fine secolo condannati dal Sant’Uffizio – che privilegiavano la contemplazione facendo silenzio nell’anima.
Tra la fine Seicento e l’inizio del secolo successivo, lo stesso Sant’Uffizio pose un freno alle forme troppo vistose di santità e possessione, i cui sintomi si vollero più miti e disciplinati. Alla metà del Settecento, infine, la medicina cominciò a proporre nuove diagnosi dei segni prima interpretati come invasioni di spiriti ultraterreni, spostando l’accento sui disturbi cerebro-nervosi, eredi delle passioni subite dalla sensuale e corporea anima operante nelle estasi barocche.
Elena Brambilla insegna Storia moderna presso l’Università di Milano. Ha studiato storia dell’Inquisizione e della Chiesa, delle donne, delle università e delle professioni. Tra le sue pubblicazioni: La giustizia intollerante. Inquisizioni e tribunali confessionali in Europa dall’Alto Medioevo al XVIII secolo (Carocci 2006) e la cura, con M.L. Betri, di Salotti e ruolo femminile in Italia tra fine Seicento e primo Novecento (Marsilio 2004)
Questo libro è una summa teologica sul demoniaco, opera corposa e faticosa di don Beppino Cò, sacerdote e missionario oggi ai vertici mondiali nella conduzione delle preghiere di liberazione e guarigione, paragonabili a quelle del mondo latino-americano dal quale ha attinto esperienza e carismi alla scuola di padre Emiliano Tardif.
Esiste un’armata di Satana che devi assolutamente evitare chiudendo ermeticamente porte e finestre ed escludendo qualsiasi contatto anche se superficiale.
Esiste un’armata di Cristo, molto più potente, con tutti i mezzi che si riassumono nelle parole del Salvatore: “Scacciate i demoni”.
Molti lo conoscono come il più famoso esorcista al mondo, intervistato dalla stampa internazionale cattolica e laica, invitato in decine di trasmissioni televisive, protagonista di migliaia di pagine sul web. Pochi sanno, però, che prima di diventare sacerdote fece la guerra, fu partigiano e prese una laurea in giurisprudenza. Padre Amorth, sacerdote paolino, fine teologo mariano, è stato inoltre per molti anni direttore della prestigiosa rivista «Madre di Dio». Poi, l’incredibile svolta. Fu il cardinale Ugo Poletti che, a Roma, lo invitò ad affiancare un altro grande esorcista, padre Candido, affidandogli l’incarico ufficiale. Questo invito segnò l’inizio di quella che lui stesso ha definito una “professione”, che lo pone a tu per tu con il demonio ogni giorno.
Attraverso riti e preghiere di liberazione, padre Gabriele cerca di alleviare le pene delle molte persone che, continuamente, si rivolgono a lui dopo un calvario di inutili sedute mediche e psichiatriche. Rivivono in queste memorie una serie impressionante di storie che testimoniano della potenza del Male e del Maligno. E di quanto più potente ancora sia l’attività di quei ministri di Dio che, come padre Amorth, hanno fatto della propria vita una quotidiana lotta per la liberazione delle anime dalle possessioni demoniache.
Il “buonismo” è una nuova visione generale del cristianesimo che erroneamente viene fatto risalire alle dottrine del Concilio Vaticano II. Esso consiste nell’idea che tutti gli uomini – anche i peggiori peccatori – sono buoni, in grazia di Dio, ed orientati ad Esso. Questo in base alla concezione per la quale Dio, a prescindere dal rapporto col mondo, non sia più Dio. È la ripresa della concezione hegeliana per la quale “Dio senza il mondo non è Dio”. Su queste basi metafisiche e teologiche la concezione tradizionale cattolica dell’inferno come luogo nel quale si trovano persone definitivamente in opposizione a Dio perde completamente di comprensibilità. Sennonché chi desidera essere veramente cattolico, fedele alla Sacra Scrittura, alla Tradizione Apostolica, al Magistero della Chiesa e all’insegnamento dei Santi, non può non vedere nell’inferno una verità divinamente rivelata e unica garanzia della nostra libertà e dignità. L’Autore spiega con semplicità le motivazioni di fede e di ragione dell’esistenza dell’inferno. Si è così aiutati ad accogliere serenamente e nella sua integrità la dottrina cattolica, incluso il rischio della dannazione eterna, che, come ogni verità di fede, è la via ordinaria per salvarsi.
Padre Giovanni Cavalcoli, nato a Ravenna nel 1941, dopo essersi laureato in filosofia all’Università di Bologna nel 1970, si è fatto sacerdote domenicano nel 1976. Attualmente è docente di metafisica nello Studio Filosofico Domenicano di Bologna e di teologia sistematica nella Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna (FTER). Officiale della Segreteria di Stato dal 1982 al 1990, è Accademico pontificio dal 1992 . Da dodici anni svolge corsi per catechisti a Radio Maria. Ha coltivato e pubblicato studi di mistica e di demonologia. Studioso del pensiero di S. Tommaso d’Aquino, ha partecipato a congressi tomistici internazionali, ha pubblicato molti articoli su riviste specializzate ed alcuni libri, soprattutto di cristologia: La gloria di Cristo (2001); Il mistero dell’Incarnazione (2003); Il mistero della Redenzione (2004). È postulatore nella causa di beatificazione del teologo domenicano Tomas Tyn, sul quale ha pubblicato, con l’editore Fede & Cultura: Padre Tomas Tyn, un tradizionalista postconciliare (2007); La liberazione della libertà (2008); Siate santi! (2008), Metafisica della sostanza (2009) e Karl Rahner - Il concilio tradito (2009).
Una merciaia francese del Seicento inventa la Messa nera. Un ministro delle Finanze inglese del Settecento amministra regolarmente l’eucarestia a un babbuino. Autorevoli esponenti cattolici dell’Ottocento si convincono che Satana appare nelle logge massoniche in forma di coccodrillo e suona il pianoforte. Un noto scienziato americano del Novecento si convince di essere l’Anticristo e salta in aria nell’esplosione del suo laboratorio. Tre ragazze italiane nel 2000 sacrificano una suora a Satana. Su questi e molti altri episodi in cui si articola la storia del satanismo – interrogando archivi dimenticati per il passato, e gli stessi protagonisti per il presente – Massimo Introvigne ha indagato per oltre trent’anni. Oggi può riassumere i suoi studi nell’opera di una vita, rispondendo finalmente in modo attendibile a domande che molti si pongono ma che spesso non trovano risposte. Chi sono i satanisti? Quanti sono? Quali riti celebrano? Sono pericolosi? Che cosa fare per allontanare i giovani dal satanismo? Dalla corte del Re Sole alla California della Chiesa di Satana, dalla Francia del secolo XIX ai culti satanici contemporanei di Torino e di New York, dagli Hell-Fire Club alle Bestie di Satana, Introvigne ricostruisce con dovizia di particolari – e con un rigoroso esame di fonti e documenti – la storia del satanismo dal Seicento ai giorni nostri. Come pendant – non meno interessante – alle vicende dei satanisti si disegna un’altra storia: quella delle reazioni sproporzionate che amplificano la realtà del satanismo e ne fanno un incubo collettivo delle nostre notti più oscure, dove in pieno secolo XXI Satana continua a tormentarci con la sua inquietante presenza.
Al culmine di una carriera professionale coronata di successo e ricchezza, la ricerca di nuove esperienze porta Michela a incontrare un gruppo esoterico, che le promette emozioni e felicità.
Dall’esoterismo all’ingresso in una setta satanica il passo è breve.
È l’inizio di un’esperienza sconvolgente, che la porta – ammette lei – a fare di tutto, tranne l’omicidio: messe nere, riti di iniziazione, sacrifici a Satana si susseguono in un vortice di pratiche diaboliche in cui, costantemente sotto l’effetto di stupefacenti, il contatto con la realtà si perde a poco a poco. Saliti a uno a uno i gradini della gerarchia interna alla setta, si trova infine incaricata di eliminare la fondatrice dell’Associazione “Nuovi Orizzonti”. È a quel punto che capisce che non può andare oltre e, aggrappandosi alle ultime forze della volontà, decide di fuggire, trovando riparo proprio in una comunità di accoglienza di “Nuovi Orizzonti”. Sconvolgenti sono le testimonianze di questo periodo: dal parlare lingue sconosciute al trovarsi in possesso di una forza sovrumana, dal non sentire alcun dolore fisico fino al camminare su pareti e soffitti. Tutti segni della presenza diabolica che la possiede. Fino a quando, dopo un intenso periodo di accompagnamento psicologico-spirituale e di esorcismi viene finalmente liberata dal maligno.
A condizione di mantenere l’anonimato per non essere identificata – il nome fittizio di Michela è un omaggio a San Michele Arcangelo – ha accettato di raccontare tutta la sua storia. Affinché nessuno possa rivivere la sua terribile esperienza.
Perché Satana esiste e lei lo ha incontrato.