
Suor Apolline Andriveau, suora dell’ordine delle Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli, fu oggetto di apparizioni di Nostro Signore che le ispirarono la devozione dello Scapolare della Passione e dei Sacri Cuori di Gesù e Maria.
Un viaggio dall’abisso dell’infelicità alla salvezza della fede, grazie anche all’incontro con la straordinaria testimonianza di Gloria Polo: è la storia vera di una conversione, raccontata in questo libro dalla protagonista, nella speranza che possa aprire altri cuori bisognosi.
Un libro che racconta 7 storie di perdono cristiano. Un libro ricco di foto e di testimonianze, consigliato per la lettura personale e per un percorso di catechesi.
Questo libro racconta la vita di Eleonora Cantamessa, dottoressa ginecologa di Trescore Balneario (Bg), uccisa dopo essersi fermata a soccorrere un uomo ferito per strada. Un libro sulla carità e il perdono.
Maria di Magdala è la donna che, il mattino di Pasqua, trovato il sepolcro vuoto, si mette alla ricerca, del corpo del Cristo (che l'aveva liberata da sette demoni). Un uomo, che ella scambia per il giardiniere, pronuncia semplicemente il suo nome - "Maria" - e lei d'improvviso lo riconosce: è il Cristo risorto. Subito egli le affida l'incarico di annunciare la notizia ai discepoli. Ma costoro stentano a crederle. Un libro che unisce il racconto dell'esperienza di Maria di Magdala e il percorso spirituale che ciascuno può fare seguendo le vicende di questo personaggio del Vangelo. Così Maria di Magdala sarebbe divenuta, al contempo, testimone e messaggera del fenomeno, umanamente inconcepibile e nondimeno reale, della risurrezione. Georges Haldas è nato nel 1917 da padre greco e madre franco-svizzera. Origini che gli faranno una volta esclamare: "La mia patria non è interamente né qui né lì a sud [la Grecia]. La mia patria è la relazione". Indissociabile dal senso dell'alterità: ne è testimonianza l'intera sua opera (composizioni liriche, cronache, libelli sullo "Stato di Poesia")
Filippo Meda (1869-1939), avvocato, giornalista, politico, ebbe un ruolo pari o di poco inferiore a quello di Luigi Sturzo nel portare i cattolici italiani alla partecipazione alla vita pubblica italiana. Seguace di don Albertario, cercò di realizzare un partito di ispirazione cattolica, autonomo e aconfessionale, ancora prima di Sturzo. Fu deputato e, nel 1916, il primo cattolico a divenire ministro del regno d'Italia. Nel dopoguerra fu tra i fondatori dell'Università cattolica. Aderì al partito popolare, pur mantenendo sempre una sua posizione particolare. Ministro ancora con Giolitti, rifiuto più volte di divenire presidente del consiglio. Di fronte al fascismo consigliò dapprima una posizione cauta attesa e si ritirò poi nel silenzio quando il regime fece tacere la sua rivista "Civitas", uscendone solo nel 1927 per difendere in tribunale Alcide De Gasperi.
<<Se l'amato è povero, l'amante si studia di farsi povero, se è disprezzato, si studia di farsi disprezzare>>.
Don Nicola Mazza (Verona 1790-1865) segue il progresso che si viene realizzando nella sua città e nel mondo in seguito alla Rivoluzione francese. Mentre apprezza l’applicazione di nuove tecnologie, analizza criticamente i difetti e i ritardi della società. Come membro della società decide di assumersi la sua parte per eliminare errori e disuguaglianze. Come membro della Chiesa, esige da se stesso e dai collaboratori unione e fedeltà. Si trovano in queste pagine la sua visione positiva sul prestito del denaro, il suo impegno per la città e l’avvio di un progetto di sviluppo e di evangelizzazione in Africa Centrale. Come educatore insegna a ragazzi e ragazze come formarsi a servire la Chiesa e la società.
L'autore Nicola Mazza (Verona, 10 marzo 1790 Verona, 2 agosto 1865) è stato un religioso italiano. Discepolo di padre Antonio Cesari e amico di altri fondatori veronesi dell’800 fra i quali Gaspare Bertoni, matura la sua vocazione sacerdotale prendendo coscienza delle necessità dei più poveri. Muore a Verona il 2 agosto 1865. In suo onore, nella città scaligera è stata fondata una scuola, dove giace il suo corpo
Giovanni Bosco è uno dei santi più popolari e più amati, specialmente dai giovani. Questa biografia cerca di spiegare le ragioni di tale fascino, che perdura anche a distanza di oltre un secolo dalla sua morte.L'autore infatti da una parte ripercorre le vicende più importanti della sua vita, sottolineando le molte opere nate dalla sua creatività evangelica; e dall'altra evidenzia lo spirito che animò il suo agire: intendendo con questo sia l'ispirazione profonda che lo guidò, sia lo Spirito come voce di Dio che, in modi anche miracolosi, gli si svelava. Il racconto è arricchito dalle testimonianze di molti che con don Bosco vissero e collaborarono o da lui trovarono aiuto e sostegno in diversi modi.Il volume è completato, oltre che da significative illustrazioni, da una scelta di scritti del santo e da un piccolo Lessico che può essere molto utile per la ricerca anche scolastica.
Destinatari
L'opera è scritta per ragazzi delle medie. Lo stile semplice e immediato e la completezza delle informazioni lo rendono utile anche per un più vasto pubblico di adulti.
Autore
MARIO VITO FABBIAN, sacerdote salesiano, è stato direttore di centri giovanili della sua congregazione in Liguria e in Toscana e animatore di attività sportive e musicali. Attualmente è direttore e parroco dell'Opera salesiana di Vallecrosia (Imperia). Tra le sue pubblicazioni: Con Maria. Sussidi per celebrazioni mariane; Adiutor gaudii vestri. Messa per coro a 4 voci a cappella in onore di san Domenico Savio.

