
Una sintetica biografia di Giulia Salzano, l’unica figura di Fondatrice che sposti la sua attenzione sul versante della catechesi, attraverso un’opera infaticabile e capillare. Il suo è un carisma originale e profetico. Uno strumento adatto soprattutto agli operatori pastorali, ai catechisti e a tutti i credenti.
Nunzio D’Elia è nato nel 1945. Sacerdote dal 1972, è presidente delegato del Tribunale Ecclesiastico Regionale Campano dal 1989. Dal 1995 è parroco della parrocchia di San Paolo in Casoria.
La storia di Nunzio Sulprizio sembra tratta da un romanzo di Dickens: un'esistenza tragica e commovente, umile, pura, straordinaria. In soli 19 anni egli, passando attraverso tremende sofferenze fisiche e morali, riesce a realizzare e a santificare la sua vita, diventando un modello da imitare per conservare l'amore anche nelle avversità della vita e per desiderare la santità.
Incontrare una figura in cui si fanno visibili la relazione profonda con Dio e l’aiuto alle persone in difficoltà è realmente una grazia della vita spirituale. E’ come trovare una stella che orienta il cammino. Leggere queste pagine ci fa scoprire un piccolo gigante! La sua vita continua a lasciare una traccia di devozione profonda e silenziosa nelle persone che lo hanno incontrato e ancora oggi sostano presso il suo confessionale.
La consapevolezza profonda della bontà del Signore animava il Beato Domenico Lentini, il quale nella sua predicazione itinerante non si stancava di proporre l'invito alla conversione e al ritorno a Dio. Per questo la sua attività apostolica era accompagnata dall'assiduo ministero del confessionale. Sapeva bene, infatti, che nella celebrazione del sacramento della Penitenza il sacerdote diviene dispensatore della misericordia divina e testimone della nuova vita che nasce grazie al pentimento del penitente ed al perdono del Signore. Sacerdote dal cuore indiviso, seppe coniugare la fedeltà a Dio con la fedeltà all'uomo. Con ardente carità si rivolse in particolare ai giovani, che educava ad essere saldi nella fede, ed ai poveri, ai quali offriva tutto ciò di cui disponeva con un'assoluta fiducia nella Divina Provvidenza.
Itala Mela nasce il 28 agosto 1904 a La Spezia. Nel 1915 riceve la Prima Comunione e la Cresima. Dopo aver conseguito la licenza liceale, Itala si iscrive alla facoltà di lettere dell'università di Genova. L'11 novembre 1922 si trasferisce nel capoluogo ligure. Entra in contatto con la FUCI e intraprende un serio cammino di conversione. Nell'estate del 1924 mentre prega nella chiesa di Nostra Signora della Salute, ha come un'ispirazione interiore che la spinge alla vita religiosa: nel giugno 1925, Itala fa voto di verginità. Nel novembre 1926 si laurea con il massimo dei voti. Inizia l'insegnamento in un istituto tecnico di Pontremoli (MS). Nella primavera dell'anno successivo Itala ha la sua prima intensa esperienza mistica: comincia un cammino di intimo rapporto con Dio in cui scopre (3 agosto 1928) la sua personale vocazione di far conoscere il mistero dell'Inabitazione della Santissima Trinità. Itala ottiene una cattedra d'insegnamento a Milano. Gravi problemi di salute in quel periodo la costringono a desistere dal suo sogno di entrare in monastero. La sua situazione di salute andrà sempre più peggiorando, compromettendo anche il suo insegnamento. Nel 1931 Itala diventa oblata benedettina. Deve ritornare nella sua famiglia a La Spezia. Continua con molta difficoltà a insegnare, ma a settembre del 1938 deve rinunciare all'insegnamento. Durante la guerra, insieme a suo padre, si trasferisce a Barbarasco, frazione di Tresana (MS). I Mela tornano definitivamente a casa a La Spezia il 31 agosto 1945. Itala, nonostante la salute precaria, entra a far parte del Movimento dei Laureati Cattolici. Muore il 29 aprile 1957.
Pozzomaggiore (SS): Edvige Carboni nasce il 2 maggio 1880 da piissimi genitori. Cresce buona e ubbidiente. Nel tempo vissuto nel suo paese d'origine dimostra membro vivo della comunità parrocchiale, assidua alle adunanze e ai Sacramenti, ottima catechista, insegnando il vangelo più con i fatti che con le parole. È una donna laboriosa, piena di premure e di affetto per tutti, apprezzata soprattutto per la sua modestia e umiltà. Edvige vive vari fenomeni mistici e beneficia di numerosi doni soprannaturali: estasi, levitazioni, incendi d'amore, spirito di profezia, bilocazione, animazione di sacre immagini, visite di angeli e santi; il 14 luglio 1911 riceve dal Signore le stimmate. Roma: nel novembre del 1929, per tener compagnia alla sorella Paolina e al papà, Edvige lascia il suo paese natale per trasferirsi nel Lazio. In questa regione, dopo essere state provvisoriamente a Marcellina Scalo, poi ad Agosta, Serrone, La Forma, Albano, Quadrato, Edvige e Paolina si stabiliscono a Roma, nel 1938. La carità di Edvige nell'assistenza ai malati, alle persone sole, agli anziani, ai bisognosi è straordinaria: la gioia di dare tutto a tutti è sempre in lei più forte e più grande di ogni rinuncia. Dopo una vita così particolare, vissuta "più in cielo che in terra", Edvige il 17 febbraio 1952 rende la sua anima a Dio pronunciando il nome di Gesù.
Elisabetta Canori nasce a Roma nel 1774, da una famiglia agiata. Nel 1796 sposa Cristoforo Mora, il quale ben presto si dimostra infedele e immaturo. Elisabetta sopporta tutto, raggiungendo altissime vette spirituali, sperimentando estasi ed altri fenomeni mistici. Per tutta la vita cercherà di riportare il marito sulla retta via, con tenerezza e pazienza.
Santi non si nasce, ma è il percorso di vita che porta alla santità. È questo l'insegnamento che ci viene dalla lettura del volumetto sulla vita, la spiritualità e le opere di Enrichetta Beltrame Quattrocchi, che ha fatto cose straordinarie, agli occhi del Signore, vivendo e agendo comunque nella ordinarietà. Una vita semplice ma intensamente vissuta alla luce del Vangelo, testimoniando l'amore tenero di Cristo per i più deboli, gli ammalati, i giovani.
Raffaele Mennella è un giovane religioso, morto all'età di ventun anni, quando aveva appena iniziato i suoi studi di teologia. La sua vita non è ricca di eventi straordinari, né presenta caratteri sensazionali. Egli è come uno di noi, con una nota distintiva: straordinario nell'ordinario.
Può un ragazzo quindicenne insegnare a degli educatori? Non solo può, ma deve. Carlo Acutis ci provoca con la sua normalità e, al tempo stesso, con la sua straordinaria originalità. Ci invita a guardare il Cielo, sapendo che ogni ragazzo della sua età nasconde un desiderio di infinito. Un agile strumento per la preghiera e la meditazione degli educatori che hanno soprattutto a che fare con i preadolescenti e gli adolescenti. Dieci appuntamenti ispirati alla spiritualità del santo adolescente: per accompagnare gli educatori a riflettere sul proprio servizio; per lasciarsi provocare dalla sua testimonianza di vita; per affrontare domande reali, quelle che educatori e ragazzi si pongono ogni giorno, forse senza troppe differenze fra loro; per assumere impegni concreti alla scuola di Carlo Acutis: "non io ma Dio".
Aveva tutte le caratteristiche per essere una damina settecentesca: era molto bella, bionda, con i classici occhi azzurri, e apparteneva alla nobiltà patrizia di Arezzo. Ma in casa dominava la devozione al Sacro Cuore di Gesù. Così, quando Anna Maria Redi, in religione Teresa Margherita del Sacro Cuore di Gesù, oltrepassò la soglia della clausura e abbracciò le sue sorelle, anche vecchie e malate, sapeva chi voleva abbracciare. La sua vita religiosa fu quella di una contemplativa sempre in cammino nei corridoi del monastero a soccorrere le sue malate. E proprio questa grazia aveva chiesto a Dio: "morire infermiera". Il suo corpo è ancora oggi incorrotto.
Questi Pensieri presentano in modo diretto gli elementi più belli e caratteristici della spiritualità di Mariam di Gesù Crocifisso: i fiori dei suoi profondi pensieri, del suo ardente amore di Dio e del prossimo, della sua meravigliosa semplicità e umiltà, avvolti nelle affascinanti immagini della sua psicologia orientale e nel forte profumo biblico della Terra Santa, alla quale apparteneva.

