
Un ufficiale di cavalleria sempre pronto all'azione, un esploratore brillante, nonché scienziato, una vocazione ostinatamente ricercata, un'anima assetata di solitudine e di assoluto aperta all'universale, un eminente esperto del mondo tuareg, un prete dal sacerdozio atipico, desideroso di fraternità, ardente di fuoco missionario... Tanti aspetti si sovrappongono, si mescolano, si completano in Charles de Foucauld. Questa biografia esaustiva, costruita a partire dai suoi scritti e dalle ricerche più recenti della causa di canonizzazione, restituisce gli avvenimenti di un'esistenza fuori dal comune. Ricca di dettagli inediti, fedele alle fonti, traccia un ritratto di questa personalità stupenda. L'autore, per la sua conoscenza intima e ineguagliata dei documenti originali, ci consegna un'opera per scoprire il vero Charles de Foucauld.
L'esistenza di Charles de Foucauld (Strasburgo, 1858 - Tamanrasset, Algeria, 1916) ha trovato il suo compimento nella scelta di vivere tra i tuareg musulmani dell'Algeria del Sud l'ideale della vita nascosta di Gesù a Nazareth. Come il suo «beneamato Signore e Fratello Gesù», ha fatto di tutto per essere vicino a quella popolazione, per essere per loro il «fratello universale». Charles de Foucauld, con la sua singolare esperienza vocazionale e di missione, ha costruito e realizzato un progetto apostolico innovativo per la Chiesa, e questo progetto rimane totalmente attuale per il nostro tempo di scristianizzazione, indifferenza e globalizzazione. In questo libro l'autore sottolinea la verità, l'autenticità e la semplicità evangelica di Foucauld. Sviluppa gli elementi essenziali della sua spiritualità, i temi preferiti dell'eremita-missionario e i consigli che ne possiamo trarre per realizzare una Chiesa-fraternità e ispirare i cristiani attivi nell'evangelizzazione. «Egli andò orientando il suo ideale di una dedizione totale a Dio verso un'identificazione con gli ultimi, abbandonati nel profondo del deserto africano. In quel contesto esprimeva la sua aspirazione a sentire qualunque essere umano come un fratello [...]. Voleva essere, in definitiva, «il fratello universale». Ma solo identificandosi con gli ultimi arrivò ad essere fratello di tutti. Che Dio ispiri questo ideale in ognuno di noi». Papa Francesco, Fratelli tutti, n. 287. Prefazione Claude Rault.
"Tutti nascono originali. Molti muoiono fotocopie". Parole di Carlo Acutis (Londra 3 maggio 1991 - Monza 12 ottobre 2006), morto a quindici anni in concetto di santità, dichiarato venerabile il 5 luglio 2018. Un ragazzo pieno di vita e di interessi, appassionato di informatica. Con il cuore pieno di Dio. È sepolto nel Santuario della Spogliazione, che ad Assisi ricorda il giovane Francesco che si spogliò di tutti i beni, fino alla nudità, per seguire Gesù e vivere secondo il Vangelo. Due storie tanto originali. Lontane nel tempo. Ma un filo rosso le unisce. Incontro di luci per i giovani del nostro tempo.
In un tempo di profonda crisi del sistema etico-sociale, la rilettura del pensiero di Giuseppe Toniolo si rivela sempre significativa e attuale. Una visione in cui la famiglia, fondamento dell'ordine sociale, e il lavoro, suo motore qualificante, costituiscono due elementi senza i quali la società stessa non sussisterebbe. Attingendo alle pagine del Trattato di economia sociale di Toniolo, si svela la sua capacità di coniugare nel quotidiano i diversi ordini della vita, in una dimensione di sintesi per la costruzione di una società più giusta e più umana.
Giuseppe Toniolo (1845-1918), docente di Economia all'Università di Pisa, coniugò la serietà dell'impegno scientifico con un'intensa sensibilità religiosa e sociale. Fu tra gli uomini che prepararono il clima della Rerum Novarum e si adoperò per tradurre in pratica gli orientamenti di Leone XIII, affermandosi come uno dei leader più lungimiranti del movimento cattolico. Domenico Sorrentino disegna con nitidezza l'uomo, lo studioso, il cristiano che seppe conservare, nel mezzo di un appassionante impegno nella storia, lo spirito di contemplazione e un'intima unione con Dio. Nella sua esperienza spirituale, qui riletta con metodo teologico, non emerge solo il valore di una grande figura di laico, ma il senso della Chiesa stessa che, in questo orizzonte di santità, manifesta il suo volto e la sua missione.
Giuseppe Toniolo è un personaggio chiave nella storia del Movimento cattolico italiano. Questa biografia tocca tutti gli aspetti della sua ricchissima esperienza umana e cristiana: la famiglia e l'università, l'impegno politico, sociale ed ecclesiale, la ricerca culturale. La vita di Toniolo è per tanti laici cristiani, che ne attendono la beatificazione, la dimostrazione che è possibile essere contemporaneamente persone fedeli al proprio tempo e al Vangelo
Daniele Hekic (1926-2009), sacerdote francescano, malato di SLA, dal 1981 confessore instancabile nel convento di Saccolongo (PD). Una vita espressione di amore e sofferenza, di preghiera in intima unione con Dio e di attenzione generosa verso il prossimo. Non una biografia ufficiale, ma la testimonianza dell'autrice che l'ha conosciuto.
Il Giordani scrittore, giornalista, politico. Una vita appassionante, che rifugge dalle mezze misure, attraverso gli scritti e i discorsi. "Il tempo è arduo - registra nel suo diario Igino Giordani (1894-1980) mentre le sorti della seconda guerra mondiale volgono al peggio per l'Italia -: non lo si vive che eroicamente o vilmente: la mediocrità non è concessa". E così ha vissuto Giordani. Fuoco vivo. Una vita che rifugge dalle mezze misure, fatta di scelte anche rischiose, condotta sul filo del "sì, sì, no, no". Scrittore, giornalista, parlamentare, membro della Costituente. Giordani è un testimone importante della storia del XX secolo. Fra i primi collaboratori di Sturzo, vive la stagione del popolarismo cattolico, in Parlamento e dalla sede dei quotidiani e delle riviste politiche e culturali che ha diretto. Intensa figura spirituale, è cofondatore del Movimento dei Focolari. Tommaso Sorgi lo incontra a Montecitorio nel 1956. Sulla base della conoscenza personale, e attingendo all'enorme archivio di scritti di Giordani (libri, saggi, articoli, discorsi) e ai numerosi studi e testimonianze su di lui, ne ripercorre la biografia fino al 1946, due anni prima dell'incontro con Chiara Lubich, fondatrice dei Focolari.
Padre Bartolomeo Sorge - teologo e politologo - è ricordato in Italia come lo storico direttore de La Civiltà Cattolica negli anni difficili del post-Concilio e l'animatore culturale della "Primavera di Palermo" negli anni bui dell'attacco mafioso al cuore dello Stato e alla società civile. In questo libro - a cui padre Sorge lavorò considerandolo il suo testamento spirituale - Maria Concetta De Magistris ripercorre, nella prima parte, l'impegno ecclesiale e civile del gesuita nel contesto delle grandi trasformazioni del Paese in cui visse e operò. Dalla puntuale ricerca appare con chiarezza la fedeltà alla lettura profetica del Concilio, compiuta da Paolo VI e oggi rivivificata da papa Francesco. La ricostruzione storica consente perciò - grazie a documenti inediti e autorevoli testimonianze - di fare piena luce anche su alcune vicende ecclesiali degli anni Settanta e Ottanta rimaste finora oscure. La seconda parte contiene invece l'unica raccolta esistente degli appunti spirituali di padre Sorge. Sono pagine vive, che lasciano trasparire un'intensa vita di fede, sperimentata più che narrata. La lettura di questi testi è impreziosita dai racconti personali, resi noti per la prima volta, delle grazie da lui ricevute. Sono pagine umili che, mentre svelano i segreti di una ricca vita interiore, nello stesso tempo documentano l'infaticabile azione in campo culturale, sociale ed ecclesiale. Tutto e sempre nel totale affidamento alla sua Mater Divinae Gratiae.
Uomo di fede profonda ed essenziale, prete di straordinaria preparazione, vescovo di acutissima intelligenza pastorale, da prete e da vescovo Cataldo Naro intuì l’importanza della dimensione culturale della fede, l’imprescindibile rapporto tra studio e spiritualità, la necessaria ricerca per una pastorale efficace.
La sua attività di studioso, di storico, si ancorò fortemente alla vita della sua Chiesa locale di Caltanissetta, ne studiò i fondamenti, gli eventi, i linguaggi, il cammino, i problemi. E gradualmente il suo orizzonte ecclesiale si ampliò, si arricchì. La sua ecclesiologia diventerà passione, lirismo, donazione senza limiti. Ebbe chiarissimo che lo specifico del cristiano e della Chiesa è la santità coniugata con tutti gli stati di vita, le età, le estrazioni sociali, tutti i tempi. Studioso, docente, preside di Facoltà, vescovo, impegnato nell’educare al pensare e al pensare insieme, coniugando fede e ragione, scienze umane e scienze teologiche. Attento osservatore dei mutamenti della società e della Chiesa, vigile sentinella dell’autenticità del messaggio, esigente con se stesso e con gli altri, austero e sobrio, contemplativo e operoso.
L'autore
Vincenzo Sorce è Fondatore e Presidente dell’Associazione Casa Famiglia Rosetta, dell’Associazione Terra Promessa, della Fondazione Alessia - Istituto Euromediterraneo di Caltanissetta. È stato direttore dell’Ufficio Catechistico Diocesano e dell’Istituto di Scienze Religiose. Ha insegnato nella Facoltà Teologica di Sicilia e, attualmente, è docente nell’Istituto Teologico di Caltanissetta. È membro del Comitato Scientifico delle Settimane Sociali dei Cattolici
e membro del Consiglio Nazionale dell’A.R.I.S. È direttore della rivista scientifica Solidarietà. Tra le sue pubblicazioni: Il coraggio di osare, Inculturazione e fede, Oltre la disabilità, Guarire le ferite, Prete per sempre.
l testo è la testimonianza dell'autore, un sacerdote siciliano, che ha attraversato gli abissi dell'emarginazione, della sofferenza, ma anche della speranza. Sono esperienze sofferte e condivise con le persone incontrate sul ciglio della strada per le vie del mondo e testimoniano la sua sfida di accogliere nella propria vita il grido dei disperati, l'urlo degli emarginati, la domanda di aiuto dei malati. Queste situazioni di emarginazione, legate a droga, malattia, disabilità, povertà, criminalità, hanno generato in lui la decisione di aprire in Europa, Africa, America Latina oasi di ricostruzione delle persone ferite, laboratori di bellezza per la dignità perduta. L'autore riporta, con vivacità di comunicazione, fatti e vicende della sua vita, dalla giovinezza alla maturità, relativi ai suoi incontri, alle sue attività di assistenza e di recupero dei diseredati in molte parti del mondo, in particolare Brasile e Tanzania. Il libro diventa una provocazione per vivere la cultura del dono, uno stimolo per partecipare alla costruzione di una Chiesa povera, ricca di compassione e di misericordia. E vuole essere un atto d'amore verso i giovani che vivono all'interno della Chiesa e sentono la fatica di un deficit di Vangelo, perché lottino con forza contro un cristianesimo salottiero. E vuole anche rappresentare una mano tesa ricca di simpatia per quelli che si sentono estranei alla logica delle beatitudini, affinché grazie a una testimonianza convinta si sentano contagiati dall'amore.
Arrestato per la sua attività di resistenza al nazismo e per aver creato una rete di ospitalità agli ebrei fuggiaschi, il gesuita francese Jacques Sommet ricostruisce, in due testi scritti subito dopo la guerra, gli anni trascorsi nel campo di concentramento di Dachau, aperto dai nazisti nel 1933 e servito da modello per tutti i successivi. Il primo dei due articoli - entrambi finora inediti in italiano - si intitola «La condizione disumana» e venne pubblicato sulla rivista «Études» nel 1945; il secondo, dal titolo «Conquista della libertà», venne redatto su richiesta di padre Henri-Marie de Lubac e vide la luce l'anno successivo nei «Cahiers du monde nouveau». Nati dalla necessità di testimoniare una delle pagine più brutali del Novecento, i testi di Sommet raccontano le condizioni di vita in un campo di concentramento dall'osservatorio di un uomo di fede che si sforza di ricavare anche dalla tragedia del secolo una lezione per il futuro dell'uomo.