
L'Autrice di questa multibiografia corale è stata spinta dal desiderio di far conoscere la vita dei meravigliosi coniugi Beretta e dei loro figli, una famiglia di autentica "santità" evangelica: una figlia, Gianna, medico pediatra, giovane sportiva, innamoratissima del marito, morta dopo aver dato alla luce la sua quarta figlia, è già stata innalzata agli onori degli altari; un figlio, Padre Alberto, medico, cappuccino missionario in Brasile, è incamminato nel processo di beatificazione; un'altra figlia, la primogenita Amalia, è morta giovanissima di tubercolosi, dando testimonianza di gioiosa offerta al Signore delle sue sofferenze. Vite vissute da tutti i membri di questa straordinaria famiglia - dai nonni, ai genitori, ai figli - in profonda comunione con Dio, nella Messa quotidiana, nella preghiera comune della sera, nella genuina carità reciproca e verso il prossimo, in maniera allegra, bella, dinamica, coerente, senza devozionismi, senza bigotteria.
L'esperienza personale della guerra, mai rinnegata dal futuro Papa, lo portò in seguito a ripensare il rapporto tra fede e guerra ?no a ridimensionare, dopo Hiroshima, la ragionevolezza della tradizionale dottrina della "guerra giusta". L'esperienza del cappellano Roncalli in guerra fu decisiva nell'elaborazione di una delle encicliche più famose e conosciute.
Nel suo "essere predicatore", come è ben ricordato dalla presente biografia, c'è un tratto distintivo del- la persona di padre Maurizio di Gesù Bambino OCD, non tanto legato, fattualmente, solo al lavoro della predicazione, quanto piuttosto, e in modo ben più significativo, a quell'urgenza interiore di "far vedere" in ogni modo (qui sta l'essenza del- la predicazione) l'opera di Dio, aiutare altri a riconoscerla, mostrarla nelle proprie scelte personali e allo stesso tempo mettersi al suo servizio perché la fantasia di questa volontà di Dio di incontrare ciascun uomo e ciascuna donna perché la loro vita sia salva, potesse dispiegarsi nel modo più ampio possibile.
Il teologo gesuita Karl Rahner (1904-1984), perito del Concilio Ecumenico Vaticano II, nell'immediato postconcilio si procurò la fama di uno dei più grandi teologi cattolici e interpreti. Tuttavia la sua interpretazione del si pone in rottura e non in continuità rispetto alla Tradizione cattolica, e la sua visione si distacca dalla dottrina dogmaticamente definita: Rahner è infatti uno dei principali responsabili della riduzione della teologia ad antropologia, come conseguenza dell’assunzione della modernità come categoria filosofica di riferimento.
La vita di un santo domenicano morto nel 1990. Puo' un tradizionalista cattolico vivere l'atmosfera del postconcilio? Forse a molti questo sembra piuttosto difficile. Eppure il vero cattolico sa conciliare la Tradizione con il progresso e il rinnovamento. E' questo il caso del Servo di Dio, il Domenicano Padre Tomas Tyn, della Repubblica Ceca (1950-1990), il quale insegno' nello Studio Teologico Domenicano presso l'Arca di San Domenico a Bologna. Egli ha realizzato in maniera esemplare quell'aspetto essenziale dell'ideale domenicano, che consiste nella congiunzione della teologia con la santita'. Padre Tomas Tyn, di origine cecoslovacca, dopo essersi fatto domenicano in Germania, trasferitosi nel 1973 a Bologna, e' stato docente di teologia nello STAB dal 1978 fino alla morte.
Biografia illustrata della nobildonna, figlia del re d'Ungheria (1207-1231) che alla morte del marito si iscrisse al terz'ordine francescano e dedicò il resto della sua esistenza agli ultimi e ai malati.
La mafia ha "rispettato" la Chiesa nella misura in cui essa non ha messo in discussione il suo controllo del territorio ed il prete si è fatto "affiziu ru parrinu" (l'ufficio del prete) tutto casa e chiesa, promotore di processioni, che "campa e fa campari". Ma don Pino è venuto allo scoperto, ha scelto di uscire dalla sagrestia e di vivere fino in fondo i problemi, i rischi, le speranze della sua gente. Alle spalle di ogni cadavere vittima di mafia si cercano giustamente gli esecutori materiali e i mandanti. Ma ogni delitto di mafia ha una terza categoria di colpevoli: i mandanti inconsapevoli, una categoria sociologica fatta da tutte le persone che per non correre rischi personali preferiscono vivere nel "puzzo del compromesso". Scrivono due testimoni che hanno conosciuto don Pino: uno studioso del fenomeno mafioso e un teologo cattolico provano, in una sorta di dittico, a rileggere il "caso Puglisi" soprattutto in prospettiva costruttiva: cosa possono fare le agenzie educative - in particolare la Chiesa cattolica - per contribuire a disarmare il sistema di dominio mafioso e a svelarne definitivamente le radici culturali ed etiche.
«Sono sempre stato con i tossici, sono cresciuto e invecchiato con loro, non sono mai andato da nessun’altra parte, è più quello che ho ricevuto di quello che ho dato, mi hanno insegnato tutto loro, guai a chi me li porta via…
Sono essi l’imprevisto della mia vita, l’imprevisto, un’eccedenza della realtà, una sovrabbondanza di grazia che ci viene incontro avvolgendoci di meraviglia.
Anche il male e il dolore – in un certo senso – sono una sovrabbondanza, uno straripante bisogno d’amore.
Nel dolore e nella sofferenza vive un mistero da guardare, di fronte al quale inginocchiarsi e chinare il capo».
Silvio Cattarina
Introduzione di Gianfranco Sabbatini
Postfazione di Giorgio Vittadini
Stefano Nehmé nacque nel 1889 nel villaggio di Léhféd-Jbeil, in Libano. Nel 1905 entrò nel noviziato dell’Ordine Libanese Maronita, presso il monastero dei Santi Cipriano e Giustina di Kfifan. Morto nel 1938, fu sepolto nel monastero di Kfifan, dove il suo corpo si conserva incorrotto. È stato beatificato il 27 giugno 2010. Dopo i santi Charbel, Rafqa e Nimatullah, è il quarto monaco dell’Ordine Libanese Maronita a essere proclamato beato.
Note sull'autore
Patrizia Cattaneo è scrittrice di spiritualità di fama internazionale. Ha pubblicato numerosi libri, tra cui per le Edizioni Segno “Sono qui per guarirti, Charbel il santo amico”, “Guariscimi ti prego!”, “San Ciriaco. Culto, miracoli, esorcismi”, “Fratel Cosimo e la forza della preghiera”, “Il diavolo in ginocchio”, “Padre Michele Bianco e il carisma di guarire” e “Preghiera e novena di liberazione e guarigione a San Ciriaco”.
Il mistero del corpo intatto di san Charbel Makhlouf, monaco eremita libanese (1828-1898), non smette di suscitare curiosità e stupore. Per 67 anni dopo la sua morte è rimasto morbido e flessibile, trasudando una quantità impressionante di liquido rossastro dalle proprietà taumaturgiche, che sfida le leggi della scienza. Studi recenti hanno svelato la composizione e stimato il volume dell'essudato in decine di tonnellate! In questo libro sveliamo i fenomeni mistici, le indagini teologiche e le perizie medico-legali, insieme alle testimonianze di coloro che hanno toccato il corpo del santo, costantemente inumidito dal fluido misterioso per quasi settant’anni. Scopri con noi l’eccezionale mistero del corpo di san Charbel!