
Dalla Spagna alla Svezia, dal Sud America alla Svizzera, da Medjugorje all'Italia, il volume ripercorre gli itinerari del sacerdote tramite cui lo Spirito Santo ha operato guarigioni ed altre azioni straordinarie.
Nella Ferrara del 1938, le leggi razziali sconvolgono un amore nato sui banchi di scuola e l'amicizia tra una ragazza ebrea e due giovani, uno ebreo, l'altro no. Lo scoppio della guerra spezza brutalmente i loro sogni e ne intreccia e allontana in modo imprevedibile i destini: mentre i due giovani ebrei conoscono le persecuzioni, i bombardamenti, la fame, l'esilio e il movimento antifascista, il gentile si arruola e finisce ben presto prigioniero in Palestina, dove impara a conoscere il piccolo e nuovo mondo del kibbutz?
Il testo di padre De Ascaniis, curato dal padre Sergio Ticozzi suo confratello e autore di numerosi saggi storici sulla storia del PIME, ci rende edotti sulle difficoltà che questi missionari dovettero affrontare in terra cinese, in un periodo in cui la lotta fra comunisti, nazionalisti e giapponesi travagliava le popolazioni e le esponeva a grandi rischi per la propria vita. Ma anche in quelle temperie, padre De Ascaniis seppe tener fede alla sua missione, come quando (lo leggerete nel libro) dovette mettere in guardia alcuni suoi fedeli dai rischi del comunismo, pur sapendo che stava rischiando di essere denunciato ed incarcerato. La verità va annunziata interamente, per come è, non abbandonando una sana prudenza che non deve mai divenire codardia. Il missionario è colui che abbandona tutto per qualcosa di più grande, quindi la sua prospettiva non può mai essere quella che si esaurisce a viste umane.
Nel centenario della nascita di Suor Dolores offriamo a tutti la possibilità di conoscere le meraviglie del Signore. Sono pagine schiette e vive, che cercano di offrire alle persone assettate di grazie la condivisione, con un’anima eletta, di momenti della sua vita, ordinari ma illuminati da eventi soprannaturali a volte strabilianti. Suor Dolores era in costante comunione con la Fonte stessa della Grazia e Misericordia, la Madre di Dio.
In occasione del quinto anniversario della morte di madre María Josefa del Cuore di Gesù, carmelitana scalza del Cerro de los Ángeles (Spagna), esce in Italia questa biografia, semplice ma intensa.
Di famiglia facoltosa – la madre apparteneva a un’illustre famiglia carlista –, fu educata alle virtù cristiane fin da giovanissima e presto maturò la vocazione claustrale e una devozione particolarissima per la Vergine.
Scrive mons. Francisco Javier Froján Madero nella postfazione al testo: «Nella solitudine e nel silenzio della clausura, Madre Maria Josefa, mossa della divina grazia, ha saputo vivere fedelmente i tre consigli evangelici e ha esercitato le virtù teologali e cardinali sempre con animo pronto e generoso. La sua ferma fedeltà alla Chiesa, al Papa e alle Costituzioni carmelitane, la sua umiltà e povertà, ma specialmente la sua carità verso tutti era incentrata nell’amore supremo al Cuore di Gesù, confidando sempre nella divina Providenza, per portare tutti a Dio».
Un testo semplice, appunto, come semplice è stata la vita di questa grande donna e cristiana, per cui inizia questo autunno il processo di beatificazione.
Punti forti
La figura di una grande religiosa, carmelitana, molto conosciuta e amata nel suo Paese d’origine, la Spagna.
Una lettura avvincente e una prosa piacevole.
Destinatari
Per chi si interessa di spiritualità carmelitana.
Radicalismo sociale non vuole dire ateismo, il cristianesimo comporta interesse profondo per le sorti del mondo. Questa sembra la lezione che ci ha lasciato la statunitense Dorothy Day (1897-1980), una delle grandi protagoniste del cattolicesimo sociale del Novecento. Fondatrice del giornale "The Catholic Worker" e dell'omonimo movimento che creò case di ospitalità soprattutto per gli emarginati in città e in campagna, conciliò un mestiere moderno come il giornalismo con una fede intensamente vissuta.
I brani antologici presentati, tratti dalle autobiografie e dal giornale, ripercorrono le tappe della sua vita, compresa tra lo "scrivere" e il "fare". Educò con la sua azione generazioni di giovani americani al senso della comunità, della giustizia, della democrazia e della solidarietà sociale e a un profondo pacifismo.
Dorothy Day era una radicale americana, una donna destinata a essere citata nelle cronache degli Stati Uniti tra le voci in opposizione a una società che, nonostante tante chances, macina l'umanità della gente e riduce troppi uomini alla miseria materiale e civile. Oggi Dorothy fa parte della storia americana come una delle figure più capaci di costruzione che il suo Paese abbia avuto. Con la conversione al cattolicesimo, ha trasformato il suo sdegno per l'ingiustizia in una lunga e ininterrotta missione di sostegno ai diseredati. Con Peter Maurin ha fondato le «case di ospitalità», una ospitalità che consisteva nel permettere la ripresa di una vita più umana per chi era ai margini della società civi-le. Maurin e Dorothy diedero vita a un vero e proprio movimento e a un settimanale, divenuto celebre, che esce ancora oggi: il «Catholic Worker». L'annuncio cristiano di Dorothy si è svolto in situazioni dif-ficili, ma non per questo ritenute impossibili per riproporre l'invito di Cristo. Il movimento del Catholic Worker è costantemente intervenuto a sostenere i bisogni e i diritti della gente meno difesa: un'azione non violenta, ma decisa a ottenere tutto il possibile. Dorothy Day, pur immersa in una missione così coinvolgente, si è sempre mostrata capace di solidarietà con la sofferenza di altri popoli e Paesi. Introduzione di Robert Coles.
Autobiografia di Dorothy Day, celebre attivista e pacifista americana, che racconta come sia passata dall'ateismo fino ad abbracciare convintamente la fede cattolica. Il libro è anche uno spaccato del mondo culturale e sociale dell'America del primo Novecento, pervasa da movimenti sociali di rivendicazione dei diritti umani universali.
La piccola Nennolina ci rende un’autentica testimonianza di fede e ci insegna che l’Amore, quello vero, non conosce limiti di età e si esprime e si consuma nei modi più diversi, a volte incomprensibili a chi li osserva in modo superficiale. La vita della bambina, breve ma intensa, è stata una piccola Via Crucis, intessuta di colloqui affettuosi con il Cielo e di visioni mistiche, di sofferenza e di offerta, di preghiera e di attesa. Ancora oggi, a distanza di tanti anni dal suo ingresso in Cielo, è bello ascoltare la storia di Nennolina e trarne un insegnamento utile per il nostro cammino personale.
Tra le pubblicazioni su Fatima, Lucia e i pastorelli questo libro si distingue per lo sguardo particolare su Lucia, testimone privilegiata che divenne protagonista di una missione importante: pregare per la conversione del mondo e per la fine della guerra. La biografia non ripete il racconto minuzioso delle sei apparizioni mariane ai tre pastorelli ma racconta come le apparizioni avvenute nei vent'anni seguenti a suor Lucia si collegano a Fatima e ne sono il vero compimento. Il libro illustra così anche il "messaggio" di Fatima, con la sua richiesta di conversione e preghiera-riparazione. Non ci sono dubbi sul fatto che il messaggio di Fatima, trasmesso e testimoniato da Lucia e dai suoi cugini, continua a essere attuale, poiché è sempre più necessario parlare di Dio in un tempo e a una società che si è dimenticata di Dio. Prefazione del Card. José Saraiva Martins.
L'arcivescovo Gianni Danzi, prelato di Loreto, trascinatore nella fede, uomo più di parola che di scrittura, tenne migliaia di ore di lezione, diresse innumerevoli campi giovanili, si lasciò coinvolgere in conversazioni concitate e appassionate, pronunciò centinaia di omelie. La sua capacità contagiosa di persuasione fu spesso registrata su nastro, trascritta dai suoi studenti e dai suoi fedeli e ricopiata. Era un pastore da catturare al volo per fermarlo sulla carta. Intorno all'arcivescovo Danzi si è costruita una trama di memorie per raccontare i tratti della sua vita, le tappe della sua attività di seminatore come sacerdote, parroco, educatore, alto funzionario e prelato vaticano,Vescovo e Arcivescovo, soprattutto nella parole di chi lo ha conosciuto e si è giovato della sua lezione continua, personalissima, ma anche rigorosa e umile. È passato tra noi un vescovo buono e fermo. Qui ne diamo testimonianza in esperienza e parola.

