
Un testo con le considerazioni del Professor Gabrio Lombardi sul rapporto tra cristianesimo e liberta. Ripubblicare questo libro non e solo un atto di omaggio ad un uomo che ha rappresentato una concezione alta di cristiano impegnato nella societa in difesa di valori auttentici, ma anche perche contiene in modo semplice, chiaro ed efficace, una sintesi di riflessioni su un tema centrale per lo sviluppo della nostra societa, quello del rapporto tra cristianesimo e liberta, portando fra l'altro ad esempio quattro grandi testimonianze di vita: Tommaso Moro, Federico Ozanam, Contardo Ferrini, Giuseppe Capograssi". "
L'opera ha vinto il Premio Capri San Michele 2006 per la sezione Giovani. Cosa lega Socrate a Franz Jägerstädter, umile e anonimo contadino austriaco giustiziato perché rifiutò di prestare servizio militare nell'esercito di Hitler? Cosa hanno in comune Tommaso Moro e gli studenti della 'Rosa Bianca', che pagarono con la vita la ferrea opposizione al regime nazista? Perché Antigone, personaggio tragico nato dal genio di Sofocle, può essere paragonata a San Massimiliano, un obiettore di coscienza nella Roma antica? Che importanza può avere infine Pavel Florenskij, teologo ortodosso che nella prigionia del gulag scoprì la pienezza della prospettiva cattolica?L'Autore ci accompagna in un viaggio coinvolgente attraverso documenti, notizie, pagine di letteratura, alla scoperta di 12 figure esemplari, accomunate dalla fedeltà alle ragioni della coscienza, non negoziabili e più importanti di quelle della sopravvivenza.
Le pagine del volume sono costruite a dittico. La prima sezione presenta una "Galleria di ritratti": una quarantina di quadri biografici di figure dai lineamenti spirituali abbozzati con finezza e incisività. Il secondo quadro è affidato ai "Padri della Chiesa" dei quali viene offerta una selezione di pagine provenienti dalle Chiese d'Oriente e d'Occidente. C'è, poi, la voce del "Magistero ecclesiale", sia dei Papi che della Chiesa italiana. Spesso le nostre orecchie sono ostruite da chiacchiere e banalità che ci invitano a volgere lo sguardo altrove rispetto alle "periferie" umane. Questi scritti ci aiutano a squarciare questa cortina grigia di indifferenza nella consapevolezza che "c'è più gioia nel dare che nel ricevere" (dalla prefazione del Card. Ravasi).
«Sono stato un testimone privilegiato della vita e della morte di tante persone che si sono presentate a me come uno spettacolo di altissima dignità e di spaventosa fragilità: “Che cosa è l’uomo perché te ne ricordi e il figlio dell’uomo perché te ne curi?”. Ho visto l’umano e il divino. Quello che ho visto ha combattuto dentro di me. Mi ha ferito. E ha scatenato un dialogo con il Mistero di Dio.»
Ignacio Carbajosa
Un prete non deve temere chi uccide il corpo, ma gli assassini di anime. A Don Puglisi, prete di frontiera, non per motivi politici, ma perché testimone di Cristo tolsero la vita. Ma lui l’aveva già offerta per la sua gente, che voleva formare alla verità che sola rende liberi.
Volume fondamentale per il dialogo interreligioso, meglio, per la reciproca comprensione. Per i cristiani Ë il modo di sperimentare come l'entrare nella compagnia con Cristo Salvatore aiuta la comprensione dell'altro e dell'altra esperienza religiosa. Un cristianesimo perciÚ non timoroso del diverso, aperto a tutta la vastit‡ del disegno di Dio. Nel rapporto con l'Islam si tratta della percezione di un cuore islamico che non ha nulla a che vedere con forme di fondamentalismo che dall'Islam non derivano, anzi lo sovvertono.
Jean-Mohammed Abd-el-Jalil (1904-1979) unisce gi‡ nel suo nome proprio il nome del grande apostolo cristiano Giovanni e quello di Maometto. Non Ë ovviamente un caso, Ë la scelta di un musulmano convertito al cristianesimo e fattosi francescano che non solo non ha voluto "cancellare" líesperienza religiosa islamica della sua giovinezza, ma ha scelto di essere un ponte tra il mondo cristiano e quello islamico. Scelta rara se ci si fermasse allo sguardo della sociologia. Gi‡ Talcott Parsons considerava come il convertito da un gruppo ad un altro rompe, dimentica, dialettizza, contrasta con il gruppo di provenienza.
Per Jean-Mohammed líincontro con Cristo Salvatore abbraccia e rivela la verit‡ di ogni altro processo umano e perciÚ religioso.
Padrino di Battesimo per Jean-Mohammed sar‡ Louis Massignon, forse la figura pi˘ evidente della condivisione cristiana del mondo musulmano. Il lavoro di Padre Jean-Mohammed allo Institut Catholique di Parigi sar‡ far comprendere líesperienza religiosa e le aspirazioni spirituali dei musulmani e del Corano in cui sono radicati. Uomo del suo tempo, Padre Jean-Mohammed d‡ un apporto essenziale a comprendere gli eventi che hanno caratterizzato il secolo scorso, da quelli politici, come il tentativo dei Paesi non-allineati, la Palestina, alla grande stagione conciliare.
Il presente volume, realizzato sotto la direzione di padre Maurice Borrmans del Pontificio Istituto di Studi Arabi e díIslamistica (PISAI) Ë molto di pi˘ di una biografia, Ë líaccompagnamento del percorso spirituale e dellíimpegno culturale e cristiano di Padre Jean-Mohammed, con i suoi testi e con il suo insegnamento.
A cent'anni dalla nascita di Tullio Vinay, la figlia Paola ne ripercorre la vita e la straordinaria vicenda dell'impegno, insieme religioso e sociale, a favore degli oppressi e dei perseguitati.
Fondatore del Centro ecumenico Agàpe nelle Valli valdesi del Piemonte e del Servizio Cristiano di Riesi, nel cuore di una Sicilia gravata da pesanti servitù sociali e culturali, strenuo difensore dei prigionieri politici nel Sud Vietnam, senatore della Repubblica da indipendente di sinistra, nel 1981 Vinay ricevette l'onorificenza di "Giusto delle Nazioni" dallo Stato di Israele per aver salvato numerosi ebrei dalla deportazione.
La biografia di Tullio Vinay scritta da sua figlia Paola rende giustizia a un personaggio essenziale nella storia del nostro paese lungo il Novecento.
In fin dei conti, anche Gesù è stato un maestro e un educatore: Voi mi chiamate il Maestro e dite bene scandì ai suoi discepoli.
In queste pagine uno scrittore, al contempo insegnante con una passione viva per l'educazione, percorre Roma alla ricerca di grandi educatori d'un tempo e del recente passato: da san Paolo a san Filippo Neri, da sant'Ignazio di Loyola a Maria Montessori, da sant'Agostino ad Alberto Manzi. Una singolare mappa della Città eterna nella quale si dipana la storia di uomini e donne che hanno sentito una vocazione impellente: Ogni epoca, scrive Affinati, ha bisogno di alcune persone che si assumono il compito di facilitare il passaggio generazionale.
Il viaggio che Affinati compie, e nel quale accompagna il lettore, è la scoperta di figure note e meno note unite da un impeto umano di bene, di generosità radicale verso l'altro, di ricerca di cambiamento delle sorti di chi è stato più sfortunato nella vita tramite il sapere, la scuola, l'insegnamento di un mestiere. Nei quartier degli straccioni del Cinquecento come nelle borgate del sottoproletariato novecentesco incontriamo questi indomiti seminatori di futuro.
Che hanno messo in gioco se stessi con testa, cuore e mani, per il domani dei più giovani.
La storia della scoperta di Dio amore, una folgorazione che rivoluziona la vita di Ignazio Spatola, contadino del siracusano.
Con narrazione avvincente, il libretto sintetizza il volto e lo spirito di un uomo di cultura, generoso alpino e protagonista del movimento cattolico del Novecento. Uno splendido esemipo di come un fedele laico sia riuscito a esercitare il proprio compito profetico e a testimoniare il Vangelo nel fluire della vita quotidiana (1916-1945).
Il 3 febbraio 2018, a Vigevano, è avvenuta la beatificazione di Teresio Olivelli. La Chiesa lo indica così come modello da imitare, come persona che, nel sacrificio supremo in un lager tedesco, ha compiuto il senso della propria esistenza, immolandosi per gli altri. L’attiva partecipazione alla vita dell’Azione cattolica e della Fuci non gli ha impedito di aderire al fascismo, fino ad arruolarsi volontario per combattere sul fronte russo, dove però ha potuto constatare di persona la devastazione materiale, morale e umana causata dalla folle politica fascista. Tornato in patria, Olivelli ha aderito alla Resistenza, diventando “ribelle per amore”, fino all’offerta completa di sé nel famigerato lager di Hersbruck.
Il libro ricostruisce in modo corretto e completo la vicenda biografica di colui che don Mazzolari ha definito «lo spirito più cristiano del nostro secondo Risorgimento».
La concomitanza di due eventi: la beatificazione di Teresio Olivelli, martire della Resistenza (3 febbraio 2018, Diocesi di Vigevano) e la commemorazione del centenario della nascita del filosofo Alberto Caracciolo (San Pietro di Morubio - VR, suo paese natale, 21 gennaio 2018) ha riportato alla luce una vicenda lontana nel tempo, ma tuttora densa di significati e degna di essere ricordata. La forza morale, l'intensità di vita, l'alto senso di carità che illuminano la vicenda terrena di Teresio Olivelli possono infatti essere di aiuto come esempio capace di orientare in modo più profondo l'esistenza degli uomini d'oggi, certamente più sfiduciati e forse più inclini a una prospettiva laica, ma pur sempre alla ricerca di un senso fondamentale del vivere.

