
Padre Cappello, sacerdote gesuita, è stato per quarant'anni un eccezionale confessore, che soccorreva con la medicina della misericordia chi era rimasto ferito nelle battaglie della vita. Padre Pio ai romani che andavano da lui diceva: «Perché venite da me, quando a Roma avete padre Cappello?». Tutti coloro che lo hanno conosciuto lo ricordano come un uomo buono, mite, sorridente, sapiente e umile. Chi si rivolgeva a lui restava colpito dal suo sguardo: non si soffermava sui limiti e sui peccati, che appartenevano al passato, ma su ciò che il Signore poteva fare con ognuno. Leggendo queste pagine, anche noi possiamo incontrare un vero uomo di Dio, per lasciarci afferrare dal suo sorriso rassicurante e dalla sua illuminante saggezza.
E' la biografia di Padre Fedele da Fanna, della storia delle origini e dello sviluppo dell'edizione dell'Opera omnia di Bonaventura e della fondazione del Collegio di Quaracchi, e offre uno spaccato vivissimo della storia dei frati minori nel XIX secolo.
"Insomma, sebbene mi trovi, per usare una qualifica ormai desueta, in zona laica, non mi sposto di un capello dal mio asse evangelico. Più che di una transizione alla laicità [...] si tratta di una immersione della laicità nella profezia, di una iscrizione della razionalità comune dentro il cerchio di un orizzonte che ha misure ben più vaste di quello della ragione; è lo stesso orizzonte dell'uomo possibile, su cui batte la stessa luce che, nei momenti di preghiera, illumina il mio occhio contemplativo. La mia è, dunque, per usare l'espressione di un Padre greco, una fuga immobile!" (Padre Ernesto Balducci) La complessità degli avvenimenti che videro padre Balducci fra i protagonisti della seconda metà del Novecento nel nostro Paese non può esaurirsi in una biografia dalle connotazioni di sintesi come l'attuale. Queste note rappresentano piuttosto la testimonianza di chi visse accanto al padre scolopio per lunghi anni, condividendone la quotidianità nell'amicizia e nella collaborazione. Si tratta dunque di uno spaccato biografico per certi versi inusuale, perché teso a valorizzare soprattutto la dimensione amicale e spirituale di padre Balducci.
Un libro che raccoglie testi scritti e predicazioni svolte in varie occasioni da padre cappuccino Filippo Braghini (padre Emmanuel) e che compongono un ricco commento ai temi dell'anno liturgico. Cappuccino del convento di viale Piave a Milano, collaborò con don Giussani alle origini di Gioventù Studentesca e poi di CL. è stato una guida spirituale per molti e di grande testimonianza di fede per quanti lo hanno conosciuto.
Settembre 1954. Un prete entra in un convento dei frati cappuccini a Milano e chiede di confessarsi. In quel momento è presente solo un "padrino", da poco ordinato sacerdote. I due si ritrovano poco dopo sul tram. Inizia così l'amicizia tra don Luigi Giussani e padre Emmanuel. «Un semplice incontro, una "storia particolare" è diventata la chiave di volta di tutta la sua esistenza. La sua vocazione si è identificata sempre più con l'avventura di don Giussani tra i giovani di Milano che ha segnato l'inizio della storia del movimento» (don Carrón). Questo volume ci offre un ritratto di padre Emmanuel, «cappuccino intenso e creativo» (mons. Scola), «condito di profonda letizia» (padre Bertani), «uomo e frate profondamente amante della vita» (mons. Martinelli), costantemente teso a obbedire a Dio attraverso la circostanza. Così è diventato fedele e appassionato compagno di strada di quanti lo hanno incontrato e suscitatore di tante vocazioni, perché lui per primo viveva la vita come vocazione.
Daniele Hekic (1926-2009), sacerdote francescano, malato di SLA, dal 1981 confessore instancabile nel convento di Saccolongo (PD). Una vita espressione di amore e sofferenza, di preghiera in intima unione con Dio e di attenzione generosa verso il prossimo. Non una biografia ufficiale, ma la testimonianza dell'autrice che l'ha conosciuto.
L'Autore racconta di Padre Cirillo della Madre di Dio, suo concittadino. Riutilizzando il libro di fra Benedetto Maria, ne rinfresca il linguaggio, permettendo una conoscenza più scorrevole di una testimonianza apostolica che, conducendo Padre Cirillo fino in India, bruciò in poco tempo la sua robusta tempra di uomo e di carmelitano.
Si chiamava Padre Angelo Paoli, ma era conosciuto dalla gente come «Padre Carità». Un uomo che ha tradotto la propria consacrazione religiosa nel Carmelo e la propria vocazione al presbiterato nel servizio ai più poveri, agli ammalati, ai carcerati. Un uomo che ha fatto della propria esistenza un dono, fi no anche a togliersi la camicia per rivestire un fratello senza abiti, che non temeva di compiere gesti di penitenza, oggi per noi inconsueti e lontani, ma non faceva mancare nulla a chi era malato nel corpo e nello spirito. Un uomo capace di sollecitare i ricchi e i potenti a donare non solo denaro e beni materiali, ma anche tempo e disponibilità personale per nutrire e assistere chi ne aveva bisogno.
Questo libro racconta la figura del Servo di Dio padre Candido Amantini da una prospettiva che lo introduce a pieno titolo tra le grandi figure della spiritualità contemporanea: un sacerdote che ha fatto della misericordia il Leitmotiv della sua vita e del suo ministero. Il suo confessionale e la sagrestia nella quale riceveva per gli esorcismi sono stati per tantissimi anni una specie di porto per le anime. Tanti erano quelli che andavano, che assiduamente lo frequentavano. Padre Candido era sempre lì. Di quella sua amabile delicatezza, di quell’umiltà semplicissima, di quella straordinaria fiducia nell’infinita misericordia di Dio sono testimoni quanti lo conobbero in vita. Come dice nella Prefazione madre Annamaria Valli, «il pregio assoluto di queste pagine sta nell’aiutare il lettore a situare in modo corretto il problema della lotta con il male, che si insidia nella persona e la deturpa in maniera impressionante, e dell’aiuto per conseguire la vittoria che vi porta la Chiesa, in genere attraverso il ministero pastorale di alcuni suoi sacerdoti». WW
Sacerdote Passionista, esorcista, confessore e direttore spirituale (1914-1992). Coed. Elledici - Velar.
Francescano, Fra Bernardo del Cuore di Gesù (1843-1917) fu asceta instancabile, predicatore e testimone di carità.