
Questo libro è un intervento coraggioso di Papa Francesco per invitare tutti i lettori a intraprendere un percorso di crescita, a compiere una “azione collettiva di creazione storica”: il primo passo per diventare “uomini nuovi” che sappiano percorrere la strada della vita avendo ben in mente la mèta. La creatività, infatti, non nasce per Papa Francesco dal nulla, ma è una tensione costante fra novità e continuità. L’utopia allora (ed è una parola centrale nel pensiero di questo Papa) diventa la speranza stessa all’opera, nel vivo della quotidianità. Nel libro sono presenti anche una serie di proposte sul lavoro personale e di gruppo, richiami precisi alla storia e alla tradizione cristiana attraverso il pensiero di Sant’Agostino e le Scritture stesse. Tutto si armonizza intorno a un assunto coraggioso che è poi l’invito essenziale rivoltoci: “Ciò che vedi non è tutto ciò che c’è.” La storia di oggi e di domani siamo noi, e Papa Francesco torna a dircelo con chiarezza e semplicità profetica.
Questo è un libro rivolto ai giovani – e a chi con loro dialoga ogni giorno: i genitori, gli insegnanti – per invitarli ad affrontare le sfide della nostra cultura dominata dall’indifferenza e dalla superficialità causate da una errata visione dello sviluppo tecnico di oggi. Un libro per orientarsi nella vita quotidiana, suggerendo ai giovani, e non solo a loro, nuove possibilità, nuovi valori e nuovi modi di vivere. Le idee di Papa Francesco sono sempre più mirate, precise, e colgono l’essenziale. Qui si parla di speranza, di solidarietà, di tolleranza: non parole vuote, ma realtà di vita intersoggettiva da calare nella pratica educativa, nella preghiera comune e individuale. Per essere, evangelicamente, operatori di pace, bisogna cominciare a rinnovare se stessi, e poi volgersi fuori di sé, alla scoperta dell’altro. Qualunque progetto educativo parte da qui, spiega Papa Francesco. Questa è la sfida del momento. Da raccogliere nello spirito della sequela di Gesù, ossia di colui che osò per tutti.
A inizio 1995 la rivista "Liberal" aveva proposto al Cardinal Martini e a Umberto Eco di aprire un dialogo. Questo libretto aveva poi riportato nel 1996 le lettere che i due si erano scambiati, ed era stato tradotto in seguito in sedici paesi. Anche in ricordo di un protagonista dei tempi nostri l'editore ritiene opportuno ripubblicare questo scambio epistolare che si è svolto in modo cordiale e franco sui problemi di importanza capitale che hanno spesso diviso i credenti da i non credenti, dal senso della storia al problema dell'aborto, dal sacerdozio delle donne alle possibilità di un'etica comune sia a chi crede che a chi non crede.
"La grandezza misericordiosa di questo pontefice si misura nel suo rapporto con gli altri, nella sua ostinazione a continuare a voler fare il prete, di persona, al telefono, in tutti i modi."
"Io ritengo che ciascuno di noi abbia in sé un non credente e un credente, che si parlano dentro, si interrogano a vicenda, si rimandano continuamente interrogazioni pungenti e inquietanti l'uno all'altro. Il non credente che è in me inquieta il credente che è in me e viceversa". Con queste parole Carlo Maria Martini apriva la Prima Cattedra dei non credenti nel 1987. Iniziava così un lungo cammino di dialogo che Martini volle espressamente per dare la parola a non credenti, offrendo loro la possibilità di rendere ragione delle proprie convinzioni, e favorendo nei credenti un atteggiamento di ascolto disponibile e pensoso. Attraverso l'incontro con personaggi di spicco della cultura e del mondo scientifico, nel corso delle dodici edizioni delle Cattedre, fu possibile esplorare che cosa significa credere e non credere in rapporto alla città, ai sentimenti, all'arte e alla letteratura, al dolore, al cosmo e alla storia. "L'importante - commenta Martini - è che impariate a inquietarvi. Se credenti, a inquietarvi della vostra fede. Se non credenti, a inquietarvi della vostra non credenza. Solo allora le vostre posizioni saranno veramente fondate". Questo volume, il primo di una serie di diciotto volumi che raccoglierà l'intera opera di Carlo Maria Martini, presenta al pubblico la versione integrale e completa di tutte le dodici Cattedre, svoltesi a Milano dal 1987 al 2002, con molti interventi inediti. L'opera è realizzata dalla Fondazione Carlo Maria Martini. Prefazione di Papa Francesco.
La ricetta di Francesco per aiutare la Chiesa a guarire dai suoi mali prescrive più interiorità e più apertura. O, per dirlo in modo ancora diverso: più legami con Dio e con gli uomini e le donne di oggi.
"Martini è stato per molti di noi che hanno ascoltato le sue parole o hanno letto i suoi testi un maestro nel far conoscere e apprezzare la Bibbia [...] Egli ha messo a frutto il contributo specifico che gli Esercizi forniscono alla Lectio divino: discernere il desiderio più autentico [...] in modo che l'ascolto non rimanga in sospeso, ma incida sulla pratica e trasformi la vita." Con queste parole nella prefazione alle "Cattedre dei non credenti" Papa Francesco ha voluto sottolineare lo strettissimo e originale legame tra Bibbia ed Esercizi ignaziani nell'opera di Carlo Maria Martini. In questo volume vengono raccolti i corsi di esercizi dedicati ai quattro Vangeli Marco, Luca, Matteo e Giovanni - tenuti dal Cardinale in diverse occasioni e con diversi destinatari, e con una scelta di metodo innovativa: "Per la prima volta mi sono trovato a impostare gli Esercizi non partendo direttamente dal testo di sant'Ignazio - come ho fatto per molti anni, seguendolo in maniera rigorosa e fedele - ma piuttosto prendendo un singolo Vangelo". I testi qui raccolti sono commenti ai singoli Vangeli nella loro totalità e contemporaneamente veri e propri percorsi "spirituali" nella tradizione gesuitica degli Esercizi di sant'Ignazio, un'esperienza forte di conversione, da vivere con qualcuno che faccia da guida, per ascoltare, discernere e decidere. I Vangeli è il secondo volume dell'opera omnia del Cardinale, la cui pubblicazione è stata avviata da Bompiani con "Le cattedre dei non credenti".
Il volume raccoglie le lettere, i messaggi, gli articoli, gli interventi, le omelie, i colloqui del cardinale Carlo Maria Martini che hanno avuto per oggetto la città, i temi della convivenza sociale e della formazione politica, i problemi del lavoro, dell'assistenza, dell'amministrazione, della corruzione e della giustizia, interpretati sempre alla luce dell'etica comunitaria, con le sue problematiche trasformazioni. Le parole alla città del cardinale hanno sempre rappresentato un appuntamento cruciale a cui hanno guardato con attenzione non solo i cittadini ma anche e soprattutto il mondo del lavoro e della politica. Si tratta di un ricco patrimonio di riflessioni attraverso cui leggere l'evoluzione storica di una città, Milano, e di una nazione, l'Italia, e delle sfide epocali che hanno dovuto affrontare: dal terrorismo alla globalizzazione, dalle guerre internazionali alle tematiche bioetiche, passando per lo sfaldamento del sistema politico italiano, la fine del sistema bipolare della guerra fredda e la configurazione di una nuova aggregazione europea. Si è voluto organizzare questo copioso materiale - che copre gli anni dal 1980 al 2002 - in ordine cronologico, in modo da poterne valorizzare lo sviluppo, sottolineando al tempo stesso la coerenza della visione etica e teoretica e la sensibilità alle novità del processo storico.
"L'ombra e la grazia" è una raccolta di pensieri, aforismi, sentenze e meditazioni che Simone Weill definì "investigazioni spirituali". Il libro nasce come scelta dalle pagine del "diario intimo" che l'autrice tenne tra il 1940 e il 1942. Vive, in ogni suo pensiero, un profondo "senso universale" illuminato da una luce che trae origine dall'eternità, dall'assoluto, dalla certezza che soltanto l'amore sovrannaturale sia libero, lecito e naturale. In Simone Weil, "la giovane ebrea che insegnava filosofia", la fede cristiana fu una tentazione perenne, ma anche lacerazione interiore, ansia protesa verso una verità superiore raggiungibile soltanto con la rinuncia, il distacco, il sacrificio.
Le meditazioni raccolte nel volume sono tratte dalla vita di tutti i giorni di Madre Teresa di Calcutta, che per decenni ha svolto sulle strade dell'India la sua missione d'amore a favore dei lebbrosi, dei vecchi, dei fanciulli abbandonati. Esse provengono da molte fonti e sono state riadattate per adeguarle al calendario liturgico, tenendo nel contempo presenti i vari temi della vita spirituale, così che il volume si propone come strumento di riflessione quotidiana e anche di preghiera.
"Il "Breviario" di Madre Teresa è un adattamento degli insegnamenti dottrinali delle Madre alla sue religiose e religiosi per un pubblico generale. È particolarmente dedicato ai fanciulli e a tutti coloro che accettando di amare fino a soffrire si sono fatti come bambini per entrare nel segreto del regno dei cieli che è dentro di noi." (dall'Introduzione di Angelo Devananda Scolozzi)
"Io non sono che una piccola matita nelle mani di Dio". Tale si riteneva Madre Teresa di Calcutta, l'umile religiosa che con la sua vita di intensa preghiera e instancabile attività ha soccorso i "poveri più poveri" portando loro l'amore di Dio: in loro Madre Teresa scorgeva lo stesso Gesù Cristo sofferente, povero, abbandonato. In questa speciale autobiografia Madre Teresa svela la vita interiore e l'itinerario che hanno caratterizzato il suo spirito e la sua azione. Dalla vocazione alla fondazione delle Missionarie della Carità; dallo spirito di povertà al Premio Nobel per la pace. Con le sue stesse parole semplici e intense, riportate con fedeltà dai curatori, ci viene tramandata la vicenda umana e spirituale di una piccola grande donna.

