
Il vangelo di Giovanni, da molti considerato il più bello, da altri il più complesso e profondo, letto, spiegato e commentato passo dopo passo da papa Francesco. Cos'è, cosa rappresenta per noi la Luce che viene nel mondo, che scende a rischiarare le tenebre? Come dobbiamo fare per riconoscere ogni giorno il Verbo negli altri uomini, negli ultimi, in tutta la creazione? Francesco riflette sul grande mistero che sta al cuore della fede e, con semplicità, ne attualizza il significato per le nostre vite, in un'epoca in cui è apparentemente difficile trovare le tracce del divino nel mondo. Il papa esorta a mettere le Scritture, e in primo luogo la Parola di Gesù, al centro del cammino spirituale di ogni cristiano e le propone alla ricerca del senso di una società in crisi, esortando ognuno a non scoraggiarsi e a cercare, con gioia, lo spirito di Dio in tutte le cose.
Leggere il vangelo insieme al papa. Il vangelo di Matteo, il primo dei sinottici nell'ordine canonico, commentato da papa Francesco, passo dopo passo, ripercorrendo gran parte dei momenti della vita e della predicazione di Gesù. Il commento del papa fa emergere il significato dei brani evangelici per gli uomini del nostro tempo, alla luce del messaggio di misericordia e di apertura alle periferie sociali ed esistenziali che caratterizza questo pontificato. Il vangelo diviene così concreto strumento di ausilio per la pratica della lectio divina, guida quotidiana per i momenti bui, dono di gioia per gli attimi più lieti, e soprattutto sentiero per quella santità della vita quotidiana dischiusa dall'ascolto della Parola. Con la curatela dell'esegeta, esperto del vangelo di Matteo, professor don Santi Grasso. Selezione dei testi a cura di Alessandra Peri.
La tragica storia del teologo protestante Dietrich Bonhoeffer, oppositore senza compromessi del regime hitleriano e pastore instancabile dei cristiani che rifiutavano il connubio tra religione e nazionalsocialismo. Attraverso una ricostruzione minuziosa degli avvenimenti, l'autore, storico del diritto ed esperto della Germania nazista, descrive i momenti decisivi che portarono alla condanna a morte di Bonhoeffer nel campo di concentramento di Flossenbürg. Il testo non si ferma all'esecuzione del teologo, ma segue anche le sorti del suo accusatore e del suo giudice, che sconteranno solo condanne minime o verranno addirittura assolti. Il libro di Schminck-Gustavus è il racconto della grandezza umana e morale di uno degli avversari più coraggiosi della follia nazista e la denuncia di un'ignobile mancata giustizia. Un richiamo prezioso e deciso alla necessità di mantenere viva la memoria storica e di proseguire nella ricerca della verità.
Dorothy Day e Simone Weil: due donne che responsabilmente, e senza sotterfugi, si sono assunte il compito di dare senso alla loro esistenza e hanno concepito la vita come un servizio della giustizia. In entrambe, l'esperienza cristiana è profonda, vibrante, originale. Teresa Forcades la racconta, seguendo con attenzione e curiosità i loro diversi itinerari esistenziali: dall'infanzia critica nei confronti delle istituzioni ecclesiastiche alla lotta matura in favore dei diseredati e della classe operaia. Al cuore della loro spiritualità, il lavoro umano. Il libro ci restituisce così il ritratto di due donne d'eccezione, testimoni altissime di impegno civile e giustizia sociale.
Comprendere Francesco è mettere in luce la forza della sua azione rinnovatrice, che in pochi anni ha impresso una svolta epocale all’operare della Chiesa, ma anche non nasconderne le difficoltà, i punti di debolezza, le criticità attraverso uno sguardo che percorre l’intera sua attività: la teologia, l’etica, l’ecumenismo, il rapporto con la società, la politica contemporanea e le altre fedi religiose. Essenziale è, allora, la sua idea di popolo e ciò che lega il popolo alla sua guida: Francesco è populista? Pier Francesco Stagi risponde a questo interrogativo indagando le pieghe semantiche della sua teologia e facendo ricorso alle ricerche dell’etica contemporanea, per scoprire in che modo il sentire del popolo diventa normativo per l’azione della Chiesa. La comprensione di questo nesso permette di superare la contrapposizione tra destra/ sinistra, conservatori/progressisti, per introdursi a un nuovo modo di pensare la Chiesa e la sua azione nella società contemporanea.
È la comune esperienza della conversione ad avvicinare John Henry Newman a Paolo di Tarso, a cui il religioso anglicano dedica i quattro sermoni qui raccolti. La conversione di san Paolo risale al 1831, quando Newman è ancora attivo nel Movimento di
Oxford; lo schema su san Paolo missionario è del 1851, mentre Il dono caratteristico di san Paolo e Il dono della simpatia di san Paolo sono tenuti a Dublino nel 1857. L’appassionata riflessione di Newman sul rapporto fra la natura umana e la grazia divina che alimenta la santità è ancora più significativa oggi, quando egli stesso è destinato ad essere proclamato Santo.
John Henry Newman
(Londra, 1801 – Birmingham, 1890) Scrittore molto prolifico in teologia, filosofia, storia, ma anche predicatore affascinante, poeta e romanziere raffinato, polemista arguto, Newman fu figura prestigiosa dell’Università di Oxford e della Chiesa Anglicana, prima di essere ricevuto nella Chiesa Cattolica (1845), all’interno della quale sarà sacerdote (1847) e cardinale (1879), oltre che padre invisibile del Concilio Vaticano II. Tra le sue opere vanno ricordati gli studi sulle origini del Cristianesimo; i Sermoni Universitari (1843); i discorsi e le conferenze che accompagnarono la nascita dell’Università Cattolica in Irlanda; l’autobiografia spirituale Apologia pro vita sua (1864); e soprattutto la Grammatica dell’assenso (1870), vera e propria fenomenologia dell’atto di fede come esercizio della ragione, e la Lettera al Duca di Norfolk (1875), che fa di Newman il “Dottore della coscienza”.
Nel febbraio del 1928, all'inizio della sua formazione pastorale, Dietrich Bonhoeffer si rivolge ai fedeli della comunità tedesca di Barcellona con un'articolata riflessione sull'essenza di un'etica cristiana. L'eccezionalità umana e storica di Gesù, la sua vicinanza agli ultimi e agli esclusi della società, la radicalità dei suoi insegnamenti determinano l'unicità del messaggio cristiano. Essere etici, per i cristiani, significa rifiutare la morale corrente e i princìpi tramandati storicamente, per abbandonarsi in piena libertà all'evento della croce e al mistero della grazia. Con il rigore del teologo e la passione del credente, Bonhoeffer non si limita a gettare le basi teoriche di un'etica cristiana, ma si confronta con le scelte concrete e spesso drammatiche che sfidano la coerenza dei comandamenti biblici. In queste profonde considerazioni giovanili, che già contengono i semi della successiva ricerca filosofica, Bonhoeffer esorta il cristiano a trovare il coraggio di riconoscere le manifestazioni della bontà divina anche nei fenomeni del maligno e della sofferenza esistenziale.
Nell'estate del 1932, a pochi mesi dall'ascesa al potere di Hitler, il ventiseienne Dietrich Bonhoeffer tiene un corso universitario sull'essenza della Chiesa. Sviluppate dal punto di vista della teologia protestante, le riflessioni di Bonhoeffer si concentrano sul rapporto tra l'istituzione ecclesiastica, espressione di Dio nel mondo, e la società che la circonda. Con un'analisi lucida e schietta, il giovane teologo riconosce le difficoltà della Chiesa di rappresentare adeguatamente nel mondo la realtà divina, indicando allo stesso tempo la necessità di continuare a trasmettere ai fedeli il significato dell'appartenenza a una comunità spirituale. Per non perdere il contatto con il mondo, in cui è storicamente collocata, la Chiesa deve recuperare l'autenticità e la passione delle origini, deve cioè ritornare ad essere il "luogo" di Dio in Terra. La presente edizione è arricchita da due lettere inedite scritte nel 1936 dal seminario clandestino di Finkenwalde, in cui Bonhoeffer prosegue la sua riflessione sulla vera natura dell'istituto ecclesiastico.
La devastazione ambientale e l'estensione di questa Terza Guerra Mondiale a pezzi, i terrorismi e il nuovo trend illiberale, una pandemia che toglie vite e sembra esasperare razzismo e paura dell'altro: ecco le grandi sfide del nostro tempo. L'unica alternativa possibile a odio e disprezzo, secondo il vaticanista Riccardo Cristiano, è papa Francesco. L'accordo provvisorio con la Cina e il Documento sulla fratellanza umana, firmato ad Abu Dhabi, sono i segnali di una Chiesa che sfida globalizzazione uniformante e identitarismi, mentre l'importante sinodo sull'Amazzonia ha unito il tutto nel concetto di ecologia umana integrale. "Bergoglio o barbarie", in un dialogo aperto con il lettore, ci propone un'attenta riflessione su come Francesco, con il suo pontificato, porti la Chiesa ad essere non più succube del clericalismo, ma Chiesa dei battezzati, amica di un mondo plurale, alleata del Vangelo e non del potere politico. Bergoglio, con la sua innovativa "teologia dei popoli", è l'unica scelta possibile, il leader morale del mondo. Prefazione di Marco Impagliazzo.
Due amici, un prete cattolico, Rocco D’Ambrosio, e un giornalista agnostico, Riccardo Cristiano, si scrivono scambiandosi le loro impressioni sull’enciclica Fratelli tutti di papa Francesco. È un dialogo serrato e sincero in cui, esprimendo dubbi e apprezzamenti e restituendo la propria formazione e storia personale, i due autori affrontano i temi della lettera apostolica: il significato della fratellanza oggi, il pluralismo, la funzione sociale della proprietà, il globalismo e il localismo, l’economia che crea scarti e ingiustizie, la politica e il populismo, il ruolo delle religioni, l’uso corretto e costruttivo dei mezzi di comunicazione sociale e il “grande tema” del lavoro. Un dialogo a 360 gradi: come suggerisce lo stesso papa Francesco, «il futuro non è monocromatico».
RICCARDO CRISTIANO
Giornalista e vaticanista, dopo essersi occupato a lungo di politica estera ha lavorato al Giornale Radio Rai coordinando l’informazione religiosa. Collabora con «La Stampa», «Reset», «Formiche». Si occupa di dialogo interreligioso ed è presidente dell’Associazione giornalisti amici di padre Dall’Oglio. Ha pubblicato: Tra lo scià e Khomeini (2015); Paolo Dall’Oglio. La profezia messa a tacere (2017); con Castelvecchi, tra gli altri, Siria. L’ultimo genocidio (2017) e Bergoglio o barbarie (2020).
ROCCO D’AMBROSIO
Ordinario di Filosofia Politica presso la facoltà di Filosofia della Pontificia Università Gregoriana a Roma, insegna Etica della Pubblica Amministrazione presso il Ministero dell’Interno. È presidente dell’Associazione Cercasi un fine, che si occupa di formazione politica. Tra i suoi saggi ricordiamo: Ce la farà Francesco? La sfida della riforma ecclesiale (2016; tradotto in inglese, spagnolo e portoghese), e Formare alla politica. L’esperienza di Cercasi un fine (2020).
Il valore politico e (inter)religioso del primo viaggio apostolico del papa in un Paese a maggioranza sciita: l'Iraq.
Il dialogo è l'altro percorso, meno facile rispetto all'autostrada dell'odio e dei suprematismi. L'impegno, le scelte e i viaggi di papa Bergoglio, in particolare quelli decisi e voluti nei Paesi arabi, hanno portato, sin dalla stesura della Evangelii Gaudium, alla definizione di un pontificato fondato sul dialogo, e poi alla proposta di una "Nuova Santa Alleanza" per il Mediterraneo. Riccardo Cristiano, ripercorrendo la storia dell’islam e contestualizzando i difficili rapporti tra i popoli e le diverse religioni, ricostruisce il percorso che conduce al primo Documento congiunto sulla Fratellanza umana firmato da papa Francesco e dall’imam Ahmad al-Tayyib, e fa emergere come quello scritto fondi una nuova visione e rinnovi la speranza di conciliazione tra sunniti e sciiti, per superare la guerra che ormai li oppone da più di quarant’anni. Figli dello stesso mare racconta il magistero di Francesco fino al recente ed epocale viaggio in Iraq, che ci spiega il cammino di Abramo come cura plurale e cosmopolita del più ampio malessere islamico e delle chiusure cristiane. Il Mediterraneo, nella speranza di Francesco, richiede unità e fratellanza per affrontare l'urgenza dell’altra pandemia: il virus della violenza apocalittica. RICCARDO CRISTIANO Giornalista e vaticanista, dopo essersi occupato a lungo di politica estera ha lavorato al Giornale Radio Rai coordinando l’informazione religiosa. Collabora con "Reset", "Formiche" e "SettimanaNews". Si occupa di dialogo interreligioso ed è presidente dell'Associazione Giornalisti amici di padre Dall’Oglio. Con Castelvecchi ha pubblicato: Bergoglio o barbarie. Francesco davanti al disordine mondiale; Dall’Oglio. Il sequestro che non deve finire, e, con Rocco D’Ambrosio, "Siamo tutti della stessa carne". Dialogo su Fratelli tutti tra un cattolico e un agnostico.