
Dire la fede dei cristiani in modo semplice ed essenziale, a credenti e non credenti. Con questo intento l’autore, forse il teologo italiano più noto in tutto il mondo, segue lo sviluppo degli articoli del Simbolo Apostolico offrendo al lettore un conciso commento teologico e spirituale. Il risultato è una riflessione che abbraccia tutti i grandi temi dell’esperienza umana.
Bruno Forte è uno dei teologi più conosciuti in Italia e nel mondo. Nel 1996 egli ha portato a compimento la sua summa, la Simbolica ecclesiale in 8 volumi, una tra le poche opere sistematiche del dopo concilio. Nominato recentemente Arci vescovo di Chieti – Vasto, ha pubblicato numerosi volumi tra i quali ricordiamo: Il mendicante del cielo (2004), Seguendo te luce della vita (2004). Per le Edizioni San Paolo ha pubblicato il trattato Simbolica Ecclesiale in 8 volumi.
La teologia cristiana vuol testimoniare il valore della concezione dell'uomo, che la tradizione biblica offre alla storia. Il volume considera anzitutto il soggetto storico nelle sue strutture cognitive e nei suoi dinamismi di chiusura ed apertura all'Eterno, per evocare infine il paradosso del tempo accolto nell'eternità.
6ª edizione dicembre 2011
Collana MODELLO E PRESENZA
Formato 12,5 x 20 cm - BROSSURA
Numero pagine 132
Don Tonino Bello è passato come una meteora nel cielo della Chiesa italiana, stroncato da un male incurabile, esploso al ritorno da un viaggio a Lourdes, dove don Tonino aveva predicato un corso di esercizi spirituali a un gruppo di sacerdoti anziani e malati: si tratta di un dialogo appassionato intorno al tema che gli era più caro, quello di sentirsi "servi solleciti e lieti del popolo di Dio", ora recuperato dalla registrazione magnetica e pubblicata nel volume "Cirenei della gioia".
Fondi segreti, aste truccate, tangenti sottobanco, corruttele di potere, falsità nella dichiarazione dei redditi, rapporto predatorio col denaro pubblico, processi che si insabbiano, concorsi pubblici che si manovrano... Il nostro mondo è fatto così: assetato di profitto e di potere. Perché nasca un nuovo ordine di giustizia e di pace dobbiamo, a parere dell'autore, accendere, con quella della pietà, la lampada della politica, intesa come maniera esigente di vivere l'impegno umano e cristiano al servizio degli altri. Una politica sottratta alla lussuria del dominio, preservata dall'adulterio con i corrotti, inossidabile alle esposizioni lusingatrici del denaro, restituita finalmente alla simpatia della gente.