
L’arte della vita consiste nell’abbandonarsi al processo di trasformazione interiore dell’esistenza. In quest’arte ogni giorno possiamo esercitarci. Sono importanti il corpo e l’anima, i rapporti interpersonali, ma anche le domande sul senso della vita. Lo sguardo alla terza età si limita ad acuire gli interrogativi che, in realtà, valgono per l’intera esistenza.
La vita è adesso. E, in fondo, non viviamo per restare giovani, ma per diventare vecchi.
«Nell’espressione “diventare vecchi” è descritto qualcosa di importante, qualcosa di positivo: l’invecchiare è un movimento. C’è ancora qualcosa in divenire nell’essere umano. C’è qualcosa che cresce. Ogni persona ha bisogno di una sensibilità per ciò che può essere realizzato specificamente nella fase dell’esistenza che sta attraversando» (Anselm Grün).
l pastore e teologo evangelico Jörg Zink e il sacerdote e monaco cattolico Anselm Grün si sono seduti a un tavolo e hanno chiesto l’uno all’altro cosa effettivamente li unisce, quali differenze esistono tra di loro a causa dell’appartenenza a due diverse confessioni e che cosa, forse, potrebbe davvero dividerli. Ne è nato un dialogo vivace tra i due scrittori cristiani più influenti degli ultimi decenni, in Germania e ben oltre i suoi confini. Indica delle prospettive per una convivenza riuscita di tutti i cristiani fra di loro e con gli uomini di buona volontà.
«È scandaloso che, a cinquecento anni dalla Riforma, protestanti e cattolici continuino a vivere in chiese separate. Qui non ci importano le rivendicazioni e le ragioni degli uni o degli altri, ma l’amore per la chiesa una, universale, apostolica, quella chiesa di Cristo che è oltre la chiesa romana e quella luterana o riformata. Nutriamo la speranza che l’unità delle chiese sia possibile già oggi e non soltanto in un lontano futuro» (Anselm Grün).
Trasformare significa far sì che l’autentico si apra una breccia nell’inautentico, la verità nell’apparenza. Ed è Dio a operare questi essenziali mutamenti in noi, a trasformare le nostre piaghe e ferite, le nostre debolezze e conflittualità. In un modo tanto dolce quanto efficace.
«La vita spirituale non è una prestazione che dobbiamo realizzare, bensì un sentiero interiore che vuole trasformarci sempre di più».
Il padre benedettino Anselm Grün incita le sue lettrici e i suoi lettori ad aver fiducia nella trasformazione. Chi accetta quest’invito riconosce che tutto ha un senso e che basta affidarsi a Dio. Egli «vuole sviluppare in me, attraverso molte metamorfosi, la sua vita divina».
In queste brevi pagine l'autore ripenza alla propria vita, come se gli rimanesse un'ultima possibilita di fare e dire qualcosa, di dare e decidere ancora qualcosa.
Pasqua e la festa della gioia. Aiuta la nostra vita quotidiana ad essere piu ricca di luce e di gioia. Eppure siamo piu abituati alla via Crucis che alla via Resurrectionis. Provocazioni e meditazioni su un momento centrale per il cristiano
Meditazione sulle quattordici stazioni che scandiscono il cammino di Gesu verso la Risurrezione.
Un aiuto preziosissimo per accogliere nella quotidianità il mistero della Passione, del dolore che si fa vita nuova, autentica, risorta.
Dalla quarta di copertina:
Quali sono i passi da compiere per vivere la Pasqua, per prepararsi a fare festa nella chiesa con Gesù risorto?
Anselm Grün si fa nostra guida spirituale nel cammino verso la Pasqua: un cammino quaresimale per tornare a legare il nostro cuore a Dio in modo consapevole; per guardare alle nostre ferite e sollevarle a Dio perché divengano benedizione e salvezza; per ritrovare la strada giusta, sulla quale realizzare l'immagine unica che Dio ha preparato per noi...
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Riflessioni su uno dei sentimenti che maggiormente nobilita l'essere umano e ne illumina l'esistenza.
Grun ci insegna a non disperdere nel rumore della nostra epoca il nostro nome e il nome di Dio.
Gli angeli ci mettono in contatto con l'anima. Grun ci incoraggia ad affidarci alle forze che possono dare ali alla nostra vita.
Grun riprende i detti dei primi monaci per far si che essi tornino a parlare ai nostri cuori.
Un aiuto per molti a vincere la paura della morte.

