Con il nome di "Madre Teresa di Calcutta", l'albanese Agnes Bojaxhiu è la donna più conosciuta del mondo. Mistica e pratica, ascetica e manageriale, è diventata protagonista universale della carità cristiana. Ha lasciato le comodità e la protezione del convento per indossare il sari delle indiane di infima casta e soccorrere i più poveri dei poveri. Sulle strade e dentro i bassifondi scopre il volto di Cristo negli esseri umani soli e disperati. Attraverso una serie di testimonianze dirette e con l'immediatezza dell'inchiesta giornalistica, F. Zambonini ricostruisce la singolare vicenda controcorrente di Madre Teresa, una matita con la quale Dio continua a scrivere la propria debolezza d'amore per l'umanità del nostro tempo.
Madre Teresa di Calcutta ha raccolto in questo libro 365 pensieri, brevi parabole e riflessioni sulla fede, l'amore per il prossimo e per Dio.
Piccoli libri per tutti in cui brevi pensieri di Autori di ogni tempo e Paese si alternano a immagini significative e simboliche. Adatti ad ogni occasione speciale, ne fanno un momento di riflessione e meditazione sul tema prescelto.
Missionarie della Carità. La congregazione, approvata il 7 ottobre 1950, ha la casa-madre a Calcutta, in India. Ne fanno parte oltre 4.000 Sorelle ed è presente, con più di 600 case, in circa 120 nazioni. Nel 1976 si è aggiunto il "ramo" delle Contemplative. Oltre ai voti di castità, povertà e obbedienza, ha quello del "servizio, di tutto cuore e gratuitamente, ai poveri più poveri". Dal 1963 esistono anche i Fratelli e, dal 1984, i Padri. Al fianco dei gruppi di malati e di cooperatori, nel 1987 è infine sorta l'associazione di laici Missionari Secolari della Carità. Agnes Bojaxhiu questo il vero nome di Madre Teresa di Calcutta - è nata a Skopje (ex-Jugoslavia) il 27 agosto 1910. Entrata, nel 1929, fra le Suore di Nostra Signora di Loreto, cambiò il nome in Teresa, come la santa di Lisieux. Il 10 settembre 1946 percepì la chiamata al servizio dei poveri, che si concretizzò - dopo i necessari permessi vaticani - con la fondazione delle Sorelle Missionarie della Carità. Fra i moltissimi premi che ha ricevuto, ci sono il Templeton (1973), il Balzan (1978) e il Nobel per la pace (1979).
Madre Teresa di Calcutta (nome di battesimo Agnese Gonxha), figlia di un droghiere albanese, è nata nel 1910 nella cittadina macedone di Skopje, tuttavia - ella scrive - «mi sento indiana fin nel più profondo dell’anima». Ha fondato le Missionarie della Carità, le quali dall’India si sono ormai diffuse in tutto il mondo. Come Madre Teresa, vestono un sari bordato d’azzurro e calzano sandali. Vivono povere tra i poveri, tra i malati, tra i moribondi. Nel 1979 ha ricevuto il Premio Nobel per la pace, per la sua dedizione ai poveri. È morta a Calcutta nel 1997.
Nel suo libro scrive: «Alcune persone vennero a trovarmi a Calcutta e, prima di partire, mi pregarono:
- Ci dica qualcosa che ci aiuti a vivere meglio.
E io dissi loro:
- Sorridete gli uni agli altri: sorridete a vostra moglie, a vostro marito, ai vostri figli, sorridetevi a vicenda; poco importa chi sia quello a cui sorridete; e questo vi aiuterà a crescere nell’amore reciproco.
Allora uno di quelli mi domandò:
- Lei è sposata?
- Sì - risposi - e qualche volta trovo difficile sorridere a Lui!
Ed è vero. Anche Gesù può essere molto esigente, ed è proprio quando egli è così esigente che è molto bello rispondergli con un gran sorriso».
L'opuscolo, illustrato con foto, raccoglie preghiere di Madre Teresa.