
Il professor St. Peter si rifiuta di abbandonare la vecchia casa in cui ha abitato con la moglie e le figlie, e dove ha dato forma al suo capolavoro di studioso, un saggio storico sulle spedizioni dei conquistadores in America. Ma è anche la casa dove ha accolto Tom Outland, il suo allievo più stravagante e geniale, morto durante la Prima Guerra Mondiale, che ha avviato agli studi e a un futuro brillante ma breve di scienziato e ricercatore. A poco più di cinquant'anni, il professore è vittima di uno scoramento che ha radici in un'insoddisfazione che il successo accademico e il benessere, anziché mitigare, rendono ancora più bruciante. L'arrivismo sociale della moglie, della figlia maggiore Rosamond e di suo marito Louie gli è estraneo e lo avvilisce. A rendere più dolorosi l'inquietudine e l'amarezza che affliggono Godfrey St. Peter è proprio il ricordo di Outland, la cui amicizia gli ha aperto una finestra sulla vita libera e appassionata che il giovane Godfrey "l'altro ragazzo" - ha solo vagheggiato nell'adolescenza. Durante una lunga estate solitaria, mentre lavora ad annotare il diario di Tom, il professore si trova a fare i conti con la propria vita. Inserito al centro della narrazione, come la tavola centrale di un trittico, il racconto di Tom Outland della scoperta della Città di roccia, sulla mesa che si alza in apparenza inaccessibile nella pianura del New Mexico, è il centro da cui si irradia l'energia che muove i passi del giovane eroe e soccorre il professore.
È un pomeriggio d'estate a Bombay nel quartiere malfamato di Kennedy Bridge. A partire dalle prime ore del pomeriggio, i marciapiedi davanti ai bordelli e ai ritrovi per soli uomini si riempiono di sguardi equivoci e indiscreti. Proprio nei pressi dei bordelli, in fondo alla strada, vive Dhondutai, la grande musicista, l'allieva di Bhurji Khan, il figlio di Alladiya Khan, il leggendario fondatore del gharana di Jaipur, una delle più antiche scuole di musica classica indiana, e di Kesarbai, la cantante celebre per essere stata una donna senza peli sulla lingua, ma che quando intonava un raga di straordinaria bellezza dietro l'altro trascendeva davvero la sua natura mortale. Sono le cinque, quando Namita e sua madre arrivano a casa di Dhondutai. Namita ha dieci anni e un solo desiderio: fare sua la divina arte dei raga. La sua futura insegnante la accoglie con un sorriso angelico. Alta più o meno un metro e mezzo, porta una sari bianca, stirata e inamidata con cura. Ha i capelli neri cosparsi da un'abbondante dose di olio e un aspetto sorprendentemente giovanile. La fa subito entrare nella stanza della musica: una cameretta angusta, con due lucidi tanpura appoggiati alla parete, i muri spogli, a parte una fotografia ingiallita dei genitori, un Ganesh in technicolor, ritagliato dal vecchio calendario di un'industria farmaceutica, e il ritratto di Kesarbai Kerkar, con il capo coperto da una sari bianca, i capelli con la riga da una parte e un filo di perle al collo.
Damian Baxter ha fatto davvero fortuna. Il suo nome compare spesso sul Sunday Times, nelle pagine della finanza. Con tutta la sua ingente fortuna, Baxter, però, non può nulla contro la malattia che lo sta consumando. Cancro al pancreas inoperabile, tre mesi di vita o giù di lì: è la sentenza accolta con britannico aplomb. L'unica cosa che gli rimane, nel poco tempo a disposizione, è esaudire un desiderio che si è fatto strada nella sua mente molti anni dopo l'arrivo di una lettera anonima: sapere se esiste da qualche parte un altro Baxter, un giovanotto cui lasciare il suo patrimonio, cinquecento milioni di sterline al netto delle imposte di successione. Quando si è sposato non ha tardato a scoprire la sua sterilità, conseguenza di una parotite che si era beccato durante un avventuroso viaggio giovanile in Portogallo. Ma prima della sfortunata malattia? Del resto, stando alla lettera a firma "La matta" che gli era arrivata, proprio una cosa simile potrebbe essere accaduta. Perché dunque non appurare la verità? Chiedendo l'aiuto magari del vecchio amico di Cambridge, lo scrittore non-troppo-famoso che sta con un'agente immobiliare irlandese? Certo, ci ha litigato con lo scrittore, durante un'esplosione di giovanile e incontrollata collera, acuita poi a bella posta dal desiderio di bruciarsi i ponti alle spalle. Ma chi altri potrebbe dargli una mano, visto che Damian Baxter non ha amici, poiché l'amicizia è sempre stata per lui un "tipo di rapporto incomprensibile"?
In un angolo del continente nordamericano c'è Crosby, nel Maine: un luogo senza importanza che tuttavia, grazie alla sottile lama dello sguardo della Strout, diviene lo specchio di un mondo più ampio. Perché in questo piccolo villaggio affacciato sull'Oceano Atlantico c'è una donna che regge i fili delle storie, e delle vite, di tutti i suoi concittadini. È Olive Kitteridge, un'insegnante in pensione che, con implacabile intelligenza critica, osserva i segni del tempo moltipllcarsi intorno a lei, tanto che poco o nulla le sfugge dell'animo di chi le sta accanto: un vecchio studente che ha smarrito il desiderio di vivere; Christopher, il figlio, tirannizzato dalla sua sensibilità spietata; un marito, Henry, che nella sua stessa fedeltà al matrimonio scopre una benedizione, e una croce. E ancora, le due sorelle Julie e Winnie: la prima, abbandonata sull'altare ma non rassegnata a una vita di rinuncia, sul punto di fuggire ricorderà le parole illuminanti della sua ex insegnante: "Non abbiate paura della vostra fame. Se ne avrete paura, sarete soltanto degli sciocchi qualsiasi". Con dolore, e con disarmante onestà, in "Olive Kitteridge" si accampano i vari accenti e declinazioni della condizione umana - e i conflitti necessari per fronteggiarli entrambi. E il fragile, sottile miracolo di un'alta pagina di storia della letteratura, regalataci da una delle protagoniste della narrativa americana contemporanea, vincitrice, grazie a questo "romanzo in racconti", del Premio Pulitzer 2009.
Sorano di Efeso fu uno dei più grandi medici dell'antichità, autore di un fondamentale trattato di ginecologia ricomparso solo nell'Ottocento. Fondendo lo studio di questo documento con la sua impareggiabile competenza di storico della medicina e con il talento del narratore, Forleo racconta in chiave romanzesca la vita di Sorano: dall'infanzia in Asia Minore all'apprendistato presso la scuola di Alessandria, fino all'approdo nella Roma imperiale di Traiano e Adriano, dove, tra brucianti passioni amorose, esercitò con successo una professione volta a migliorare le tecniche del parto. Entro una cornice storicamente realistica si inquadrano – come nei romanzi di V.M. Manfredi – vicende e personaggi immaginari, che risucchiano il lettore in un passato dal fascino irresistibile.
Con David Michaels.
Sono l'avanguardia top-secret delle Forze Speciali americane.
Li chiamano i Fantasmi. Sono veloci. Silenziosi.
E soprattutto letali.
Esiste un corpo speciale dell’esercito degli Stati Uniti addestrato ad agire e poi svanire nel nulla; un’unità militare d’élite che entra in azione solo nelle situazioni estreme, ed è in grado di servirsi delle tecnologie più avanzate e segrete. Li chiamano i Fantasmi: la loro specialità è la “guerra invisibile”, lo scenario delle loro azioni l’intero globo terrestre. Sono proprio i Fantasmi a scendere in campo quando, alla vigilia delle Olimpiadi di Pechino, una temutissima organizzazione sovversiva cinese – le micidiali Tigri di Primavera – minaccia di scatenare un conflitto di por tata mondiale, sfruttando abilmente la rivalità tra Cina e Stati Uniti. A fronteggiare le Tigri, nel cuore della regione dello Xiamen, viene inviata la squadra di Scott Mitchell, il più esperto capitano delle Forze Speciali americane. Ma tra le Tigri si nasconde anche un altro pericolo, l’ombra che da tempo infesta gli incubi di Mitchell: Fang Zhi, ex capitano delle forze di supporto taiwanesi che anni prima, nelle Filippine, aveva tradito il capitano provocando la morte di nove dei suoi uomini. Un passato di sangue che Mitchell non può dimenticare e con il quale è chiamato finalmente a fare i conti, mentre la minaccia delle Tigri si fa sempre più incombente.
Dal popolarissimo videogioco Ubisoft ideato da Tom Clancy, il primo, avvincente thriller della nuova serie Ghost Recon: un romanzo ad alta tensione che mescola realtà e fantapolitica, disegnando i confini di un mondo ogni giorno meno sicuro.
Questo romanzo è basato sulla serie di videogame Tom Clancy’s Ghost Recon ®, sviluppata da Ubisoft.
David Michaels è nato in Inghilterra e vive negli Stati Uniti. È autore di romanzi di spionaggio di grande successo, oltre che sceneggiatore cinematografico e sviluppatore di soggetti per videogiochi d’azione.
Una raccolta di tutti i racconti di Flannery O'Connor. Traduzioni di Marisa Caramella e Ida Omboni.
Un volume illustrato che raccoglie in un ritratto a più voci ricordi e testimonianze sull'uomo e lo scrittore Sciascia, firmate da alcuni dei maggiori intellettuali del Novecento. Scritti di Calvino, Pasolini, Vigorelli, Battaglia, Bo, Montanelli, Moravia, Biagi, Bufalino, Siciliano, Rosi, Sgalambro, Riotta, Vàsquez Montalbàn, Ambroise e altri. Nuova edizione con interventi di Umberto Eco, Dacia Marami, Vittorio Sgarbi, Andrea Camilleri, Carlo Lucarelli, Roberto Saviano, Inge Feltrinelli, Oliviero Diliberto, Marta Morazzoni; Conversazioni intorno a Sciascia di Matteo Collura con Toni Servillo; Elisabetta Sgarbi e Mario Andreose su "A futura memoria". Nuovo apparato iconografico. In allegato un CD Audio con "Una Storia Semplice" letto da Toni Servillo.
"Maigret si sentiva meno leggero di quando si era svegliato quel mattino nell'appartamento inondato di sole, o di quando, sulla piattaforma dell'autobus, assaporava le immagini di una Parigi variopinta come le illustrazioni di un libro per bambini. La gente aveva la mania di interrogarlo sui suoi metodi. Alcuni sostenevano addirittura di saperli analizzare, e allora li guardava con una sorta di beffarda curiosità, visto che lui, il più delle volte, improvvisava, basandosi semplicemente sull'istinto".
Una fiction fresca e moderna, arricchita da magistrali disegni, racconta a adulti e bambini la straordinaria storia dei frigoriferi che si mettono in marcia per salvare il Polo Nord, con l'aiuto dei bambini, dando vita a una rivoluzione nonviolenta, fantastica.
Perugia, luglio 1877. L'ispettore Verbasco ha studiato poco, gli costa fatica leggere e scrivere. Ma come poliziotto non lo batte nessuno. Tocca a lui e a Boeris, potente uomo dei Servizi, mandato dalla Capitale, fermare l'assassino di due giovani donne. Sono state trovate dentro la cinta delle mura, nude e sventrate, con le orribili tracce di un supplizio bizzarro. Una storia di "servette e puttane", secondo le autorità locali, ma l'algido Boeris sa che si tratta di un affare di Stato. E ora l'assassino comincia a colpire anche nell'alta società... Intanto entra in città, con grande clamore, il poeta Giosue Carducci, "irresponsabile mazziniano". Anche lui resterà impigliato in un meccanismo antico, potente e inarrestabile. È cominciato un gioco vasto, di cui non si vede la fine.
Si dice che il tempo guarisca ogni ferita. Ma, per Amir, il passato è una bestia dai lunghi artigli, pronta a inseguirlo e a riacciuffarlo quando meno se lo aspetta. Sono trascorsi molti anni dal giorno in cui la vita del suo amico Hassan - il ragazzo dal viso di bambola, il cacciatore di aquiloni - è cambiata per sempre in un vicolo di Kabul. Quel giorno, Amir ha commesso una colpa terribile. Così, quando una telefonata inattesa lo raggiunge nella sua casa di San Francisco, capisce di non avere scelta: deve partire, tornare a casa, per trovare il figlio di Hassan e saldare i conti con i propri errori mai espiati. Ma ad attenderlo, a Kabul, non ci sono solo i fantasmi della sua coscienza. C'è un mondo violento, assurdo e sinistro, dove le donne sono invisibili, la bellezza è fuorilegge e gli aquiloni non volano più. Trent’anni di storia afgana - dalla fine della monarchia all’invasione russa, dal regime dei Talebani fino ai giorni nostri - rivivono in questo romanzo emozionante e pieno d’atmosfera, diventato uno straordinario successo internazionale.

