
Un uomo e una donna, una visita inattesa, un viaggio: brevi, fatidici incontri, temuti o cercati, che sommuovono vite senza passioni, che incriminano armature di orgoglio e vanità. Come nell'indimenticabile "Amore cieco", è da scabre situazioni narrative che nascono i racconti perfetti di Pritchett. Piccoli capolavori di una prosa limpida e tagliente, "La donna del Guatemala" e "Una gita al mare" sono orchestrazioni essenziali come ballate, in cui l'amara commedia dell'ordinario si trasforma in un'epifania fulminea e ineluttabile.
Michael Brock è uno degli avvocati più in vista dello studio Drake & Sweeney, a Washington, dove lavorano ottocento legali. Un giorno irrompe nello studio uno homeless che si barrica in una stanza tenendo Brock e altri otto avvocati in ostaggio. Non si sa che cosa voglia, ma l'uccisione di quell'uomo da parte della polizia lascia Michael sconvolto. Comincia così a indagare fino a scoprire qualcosa di molto segreto...
In circa duemila titoli, il "Dizionario" intende guidare il lettore attraverso la tradizione letteraria italiana - una tradizione in cui i testi minori non hanno un'importanza storica (e, in alcuni casi, artistica) inferiore a quella dei grandi classici. Un'estesa carta geografica, al servizio del viaggiatore intelligente e curioso.
Osman Lins nacque a Vitória do Santo Antão (Brasile) nel 1924. Trasferitosi a Recife per seguire i corsi universitari di Scienze economiche, scoprì ben presto la sua vocazione letteraria. A partire dal 1952 si dedicò completamente alla letteratura, con una vasta produzione che va dai racconti ai romanzi, ai testi teatrali, ai saggi. Dal 1970 in poi insegnò letteratura brasiliana nelle scuole secondarie di San Paolo. Morì in questa città nel 1978.
Nel 1987 è stata pubblicata presso Il Quadrante la traduzione italiana del suo romanzo Avalovara.
La protagonista di questa vicenda ha cinquantacinque anni, vive nell'Italia di questi anni e si è separata di recente dal marito che, dal canto suo, ha appena avuto una figlia da una giovane donna. La fase critica che sta attraversando le impone, con tensione ineludibile, di affrontare la prospettiva dell'invecchiamento, che lei sperimenta nel volto e nel corpo, ma anche nella memoria e nei sogni. La narrazione del suo percorso si snoda nello spazio di un anno, con il suo simbolico trascorrere delle stagioni.
Da qualunque cosa fuggisse, Andrea Severi, e qualunque cosa andasse a cercare in Grecia, adesso che, nell'ovattato, inquietante silenzio di una clinica svizzera passa le notti a scrivere, tentando con una sorta di accanimento febbrile di ricostruire il racconto di quel viaggio per poter ritrovare in esso un filo logico e rassicurante, gli eventi di quelle settimane gli appaiono, a mano a mano che procede nella narrazione, come un'oscura sequenza di segni il cui senso rimane del tutto indecifrabile. Attraverso il suo racconto il lettore scoprirà come quello che gli era sembrato all'inizio un piacevole incontro con una donna bella e le sue tre figlie, si sia trasformato in una sorta di incubo, in una trappola.
Un'isola livida e crudele della Nuova Scozia sul finire dell'Ottocento, un giovane accordatore di pianoforti, una tredicenne libanese. I due si amano, e per sposarsi non esitano a fuggire. La loro passione sarà breve e bruciante, immani le conseguenze: giacché sulle loro figlie si abbatterà un destino di colpe indicibili e occulte menzogne che finirà per distruggerle.

