
Protagonista del romanzo è un professore di Storia di scuola media dal nome altisonante, Tertuliano Máximo Afonso. Separato dalla moglie senza ricordare né perché si è sposato né perché ha divorziato, ha difficoltà nelle relazioni col prossimo e si può definire un depresso. Conduce una vita solitaria e noiosa, fino al giorno in cui non fa una scoperta sensazionale: dietro consiglio di un collega, noleggia una commedia leggera in videocassetta, ed eccolo faccia a faccia con una comparsa che, ben più che somigliargli, è lui. Un autentico doppio, la cui esistenza sconvolge quella di Tertuliano, che da quel momento fa di tutto per scoprire chi sia quell’attore, cosa faccia, che storia abbia, sprofondando in una realtà parallela. Saramago commenta passo passo la vicenda, accompagna il lettore con ironia, acume e sapienza narrativa in quest’inquietante indagine sull’alter ego, ricca di suspense e di spunti di riflessione sull’identità, nonché di svolte impreviste.
Coventry, anni '40. Dopo la morte del marito Martha Vine deve crescere da sola sette figlie: un'impresa non facile, soprattutto durante la seconda guerra mondiale. Ma quando la più piccola Cassie, ribelle e inquieta, si rifiuta di dare in adozione il figlio nato da una relazione occasionale, Martha vede in quel bimbo un segno del destino e decide che verrà allevato a turno dalle sette sorelle e dalle loro famiglie. Cassie è inoltre convinta che, come tutte loro, anche il piccolo Frank abbia qualcosa di speciale. E sarà durante il soggiorno presso la zia Una che Franck rivelerà il suo dono. Prima annunciando alla zia la nascita di due gemelli (predizione che puntualmente si avvera) e poi intrattenendo un fitto dialogo con «l'uomo dietro il vetro»...
La cabina di vetro di Louis Maloin - ferroviere addetto agli scambi - è l'occhio col quale, notte dopo notte, egli scruta ossessivamente la città e il porto, mettendo a fuoco dettagli minimi, impercettibili. Come l'uomo con l'impermeabile grigio e la sigaretta tra le labbra in attesa sulla banchina. E l'ombra che, dal traghetto, gli lancia una valigetta. Dettagli minimi e fatali: perché l'uomo in grigio sta per uccidere, freddamente, brutalmente, il suo compagno.
Chi era veramente Ferdinando Tartaglia, protagonista dell'esperienza religiosa forse più radicale ed estrema del Novecento? Che cosa ha scritto? Una risposta ci è offerta dal ritratto che a Tartaglia ha dedicato Giulio Cattaneo. Scorrono davanti ai nostri occhi le frequentazioni di Tartaglia; il ventaglio delle sue letture; il contesto socio-politico. Emergono così i nessi tra la vita di Tartaglia e la sua opera, dove si stagliano scritti provocatori come la "Tesi per la fine del problema di Dio" o il "Manifesto" per il Movimento di Religione; o tra quei crepuscoli collinari e una filosofia notturna e cameristica come la sua prosa, rischiarata solo dalle irruzioni di un "azzurro subacqueo".
Pepe Carvalho, detective per lavoro e gourmet a tempo perso, superato il ciglio della mezza età, si trova alle prese con i fantasmi del passato. Charo ritorna, dopo l'esilio andorrano, non più prostituta, ma orgogliosa proprietaria di un centro di cure estetiche, accompagnata da Quimet, un facoltoso notaio, coinvolto in una faccenda di spie e servizi segreti trasversali, dalla quale toccherà proprio a Carvalho salvarlo. L'intrigo infatti minaccia di togliere ai catalani nientemeno che la catalanità! E intanto altri due casi occupano la sua mente: un omicidio e la pioggia di messaggi anonimi che intasa il fax del suo ufficio e che sembrano collegati ad un altro fantasma del passato, la giovane Jessica Stuat-Pedrell.
Questo romanzo è la storia di un progressivo inoltrarsi nel sogno di un silenzio assoluto, che il giovane narratore compie con ritmi e colpi di scena. Chi è quest'uomo anonimo, che potrebbe essere chiunque e decide di ricercare un silenzio totale, a cui il mondo esterno si rivolta aumentando il suo fragore immorale e malefico? La lotta contro il frastuono per la conquista del silenzio assoluto è la saga di un uomo normale, sposato con una donna che non ama, dalla vita semplice e borghese.
Da quattro mesi i marciapiedi di Parigi riservano una sorpresa apparentemente innocua: grandi cerchi blu tracciati con il gesso, e al centro una serie di oggetti stravaganti: un trombone, una pinzetta, un vasetto di yogurt, una candela... I giornalisti indagano per sfamare l'interesse dei lettori e gli psicologi si dividono tra chi grida al maniaco, e chi ipotizza la burla. Adamsberg, però, non trova nulla di divertente nell'escalation dei cerchi: la sua fine psicologia di conoscitore del male gli lascia intuire che dietro l'apparente stramberia si nasconde qualcosa di morboso. E ben presto i fatti gli danno ragione: un'altra alba e un altro cerchio su un marciapiede, ma stavolta, al centro esatto, un corpo di donna. Parte così una corsa contro il tempo per fermare un assassino del quale si ignora letteralmente tutto.
Da quattro mesi i marciapiedi di Parigi riservano una sorpresa apparentemente innocua: grandi cerchi blu tracciati con il gesso, e al centro una serie di oggetti stravaganti: un trombone, una pinzetta, un vasetto di yogurt, una candela... I giornalisti indagano per sfamare l'interesse dei lettori e gli psicologi si dividono tra chi grida al maniaco, e chi ipotizza la burla. Adamsberg, però, non trova nulla di divertente nell'escalation dei cerchi: la sua fine psicologia di conoscitore del male gli lascia intuire che dietro l'apparente stramberia si nasconde qualcosa di morboso. E ben presto i fatti gli danno ragione: un'altra alba e un altro cerchio su un marciapiede, ma stavolta, al centro esatto, un corpo di donna. Parte così una corsa contro il tempo per fermare un assassino del quale si ignora letteralmente tutto.
Parigi 1761: il giovane commissario Nicolas Le Floch, che ha da poco superato il suo difficile apprendistato di investigatore, si trova alle prese con un'inchiesta spinosa e delicata per la Corona: la strana morte del figlio di un cortigiano assai prossimo al Delfino di Francia lo porta infatti ad indagare in ambienti molto vicini alla famiglia reale e, in particolare, a Mme de Pompadour...
Un pirotecnico romanzo che attraversa quarant'anni di storia: fotografie e illustrazioni d'epoca, descrizioni di luoghi e monumenti, resoconti di momenti storici, canzoni di film, articoli di giornale documentano la prima metà del Novecento. Il tutto condito dal gusto del comico, garantito da Dimitri, protagonista involontario e confusionario dei grandi eventi.
Cinquant'anni con i libri, sui libri, nei libri. Cinquant'anni per i libri. Romano Montroni è nato in una casa in cui non si leggeva, ma da ragazzo è stato assunto per caso come fattorino alla libreria Rizzoli di Bologna ed è stata la cosa più bella che potesse capitargli: diventato libraio, ha conosciuto moltissimi scrittori e lettori e poi ha lavorato tutta la vita per formare nuove generazioni di librai che amino i libri quanto li ama lui, librai capaci di accendere entusiasmi, nutrire sogni e «sussurrare ai lettori» i libri giusti, quelli che riempiono la vita e a volte la cambiano. In queste pagine Montroni tira le somme della sua esperienza come presidente del Centro per il libro e la lettura e lo fa guardando al futuro: parla di giovani lettori, di scuola, di lettura ad alta voce, di librerie, di biblioteche e naturalmente di librai, di come formarli e come appassionarli. Una testimonianza che ha il fascino di una storia vera e il profumo dei libri nuovi, un'entusiasmante dichiarazione d'amore e di fiducia nella straordinaria potenzialità dei libri e nella infinita felicità dei loro fortunati lettori.