
Il racconto abbraccia due secoli, due sponde dell'Atlantico e cinque generazioni di una dinastia ebraica in cui tutto è smisurato: vitalità, ricchezza, lusso, inclinazione al piacere in ogni sua forma. Ma nessuna grande famiglia è senza macchia, e la macchia dei Gursky si chiama Solomon, rampollo in disgrazia che pare essere stato presente, come Zelig più o meno negli stessi anni, in tutti i momenti cruciali del ventesimo secolo - la Lunga Marcia, l'ultima telefonata di Marilyn, le deposizioni del Watergate, il raid di Entebbe. Solomon rimarrebbe tuttavia un mistero, se della sua fenomenale parabola non decidesse di occuparsi il più improbabile dei biografi, Moses Berger, ex ragazzo prodigio rovinato dal rancore e dall'alcol.
È il 1969 e James Bond, spinto dal desiderio di vendetta, sta per lanciarsi in una pericolosa missione solitaria. 007, ormai veterano dei Servizi Segreti, viene inviato in un piccolo Stato dell'Africa Occidentale, lo Zanzarim, per mettere fine a una guerra civile. Aiutato da una bellissima complice e ostacolato dalla milizia locale, Bond si trova in una situazione lacerante che lo costringe a ignorare gli ordini di M e perseguire una forma di giustizia tutta personale. La diserzione lo porta a Washington, dove svelerà una rete di intrighi geopolitici e assisterà a nuovi orrori. Ma anche se Bond alla fine riesce a vendicarsi, un uomo con due facce continuerà a braccarlo.
Per Adam, agente immobiliare, la casa degli Alexander è solo l'ennesima proprietà da svuotare e vendere al miglior offerente. Ma tra gli scaffali ingombri di oggetti, un vecchio album attira la sua attenzione. Contiene cartoline ingiallite dal tempo e scritte nell'arco di sessant'anni. Incuriosito, Adam inizia a leggerle: sono piene di frasi romantiche e delicate, testimonianza di un amore incondizionato, quello tra Gabe e Pearl Alexander. 1926. Un giorno Pearl si palesa davanti al banco del pesce dove Gabe lavora: una scintilla, qualcosa che esplode dentro e Gabe e Pearl si "riconoscono" immediatamente. Da quel momento, ogni venerdì, sfidando le avversità che la vita ha in serbo per loro, Gabe scrive una cartolina d'amore a quella che chiama la sua "forever girl". 2006. Ancora sofferente per il recente divorzio, cartolina dopo cartolina, Adam mette insieme i pezzi di un vero e proprio romanzo, fatto di passione e devozione: l'unione di Gabe e Pearl è la prova che l'amore, quello vero, può durare una vita intera. Ma qual è il segreto? Esiste una formula magica? È davvero possibile che questa storia sia la chiave per spalancare il futuro di tutte le persone che, come lui, sognano l'amore? Solo una volta nella vita è la storia di un amore unico e indissolubile, quella che tutti vorrebbero vivere. Un romanzo che riempie il cuore di speranza: sì, il grande amore esiste, se solo non...
La luce dell'alba trafigge le finestre socchiuse. È tutta la notte che Alice non dorme, continua a leggere i fogli sparsi di fronte a sé. Due buste, una rossa e una bianca, sono le uniche cose che la sua migliore amica, Camilla, le ha affidato prima di sparire senza lasciare alcuna traccia. Camilla, donna di spettacolo e sceneggiatrice di successo, è sempre stata il punto di riferimento di Alice dal giorno in cui si sono conosciute, ancora ragazzine, sulla battigia dorata di una spiaggia versiliana. Cieli stellati, confidenze sussurrate, risate liberatorie, lacrime asciugate da dolci consigli le hanno accompagnate in tutti questi anni insieme. E ora Alice, madre single che non ha mai avuto il coraggio di vivere e scoprire l'amore, si sente impaurita dal mare di solitudine che l'assenza di Camilla le spalanca di fronte agli occhi. Ma l'amica non l'ha lasciata completamente sola, perché nelle buste si nascondono piccoli indizi che svelano la verità sulla sua scomparsa. Indizi che la conducono a ripercorrere a ritroso tutte le storie passate di Camilla. Uomo dopo uomo, Alice mette insieme le tessere del mosaico del cuore di Camilla. Fino all'ultimo uomo, colui che, forse, le può svelare la verità. perché Camilla le vuole regalare il dono più grande che un'amica può fare: due ali per volare verso il sole della libertà.
I protagonisti di questi memorabili racconti vivono lontano da casa: spesso sono immigrati russi da poco in America, altri in Russia hanno fatto ritorno per trovarvi un paese che a malapena riconoscono. Quasi tutti sperano che l’amore possa dare un senso alle loro vite. E se l’amore non c’è, ci provano lo stesso con una sua pallida imitazione. Anya ha 22 anni e riesce a farsi aiutare dalla legge per proteggersi dalle violenze del marito americano, lui spera nel perdono, ma Anya capisce che un futuro con Ryan sarebbe come ritornare in Russia: un compromesso che sa di sconfitta. Un immigrato georgiano riceve la visita del figlio adolescente e tra i due le tensioni sono feroci e palpabili. Victor cerca di dialogare con la figlia, ormai perfettamente americanizzata, di un suo vecchio amore di quando viveva in Russia. Un uomo torna a Mosca dalla moglie e cerca di applicare sul mercato azionario russo alcuni trucchi che ha imparato a Wall Street... L’eccezionale debutto di una scrittrice che sa quanto nella vita sia necessario fare compromessi e sperare.
Nick, un giovane ricercatore di L'Aquila sfuggito miracolosamente alla terribile scossa di terremoto, torna a vivere nella casa dove è cresciuto, insieme al padre Ivo che ha frequenti vuoti di memoria. Mentre cerca di assorbire il trauma e occuparsi della malattia di Ivo, riceve una richiesta di amicizia su Facebook da parte di un misterioso "Il Ragno", un utente con soli altri quattro amici. Tutti morti. Tranne Nick e Tamara, una spogliarellista di night club. Apparentemente, nessun legame esiste tra gli amici del Ragno, ma quando anche Tamara sparisce, Nick comprende di essere in pericolo di vita. La sua unica speranza è scoprire chi è il Ragno e cosa vuole da lui. Un thriller tra hacker, amori e le rovine di L'Aquila.
Ross ha poco più di quarant'anni, vive a Milano e conduce il programma del mattino in una radio nazionale. La sua vita scorre senza grossi intoppi, tra la diretta quotidiana, il suo migliore amico ossessionato dalle ragazze, le improbabili sedute dall'analista e una storia appena iniziata con Sara. Il tutto vissuto con una buona dose di superficialità. Un giorno riceve una chiamata da sua sorella che lo informa del peggioramento delle condizioni della loro anziana madre, malata da tre anni di demenza senile. Laura gli comunica anche che durante il mese di agosto toccherà a lui occuparsene, senza se e senza ma. Ross cerca di sottrarsi, ma non c'è modo. Parte per la sua città natale, Castellammare di Stabia, pieno di dubbi: come farà a gestire questa situazione? E soprattutto, ne sarà capace? Il ritorno a casa conferma da subito le sue perplessità: la convivenza con sua madre si rivela molto complessa e sofferta, le sue domande incessanti e sconclusionate lo sottopongono a una dura prova, tanto da indurlo a mettere in pratica un'idea bizzarra. Tra colpi di scena, situazioni tragicomiche, momenti di struggente tenerezza e un finale a sorpresa, Ross tenterà di restituire a sua madre un barlume di felicità, rendendosi conto di essere diventato, nel frattempo, una persona migliore.
Massimiliano Boni non è un eroe, se non per un giorno in un anno. Questa è la storia degli altri trecentosessantaquattro. In quel tempo fa due cose: corre e scrive. Poi, certo: lavora, legge, si occupa della famiglia, ricorda, rimpiange, sogna. Ma queste altre cose accadono di lato: al centro, corre e scrive. Si prepara alla maratona e tiene un diario. Non è spavaldo, in nessuna delle due sfide. Sa di non essere più un principiante, ma non ancora un campione. Abbassa la testa, cerca di imparare dai grandi e da chi gli viaggia a fianco. Lo accompagnano, tra gli altri, un amico straniero, la nonna "Baccajella", Murakami Haruki, Cormac McCarthy, la memoria di uno sciatore chiamato Roberto Grigis e la fantasia di un nuovo figlio in arrivo. È uno di noi, uno di voi, una delle migliaia di figure smilze e colorate che vediamo ansimare mentre le superiamo motorizzati, domandandoci: "Chi glielo fa fare?". Porta questo interrogativo a un livello più profondo. Scava dentro le proprie tracce per trovare il solco di un impegno che comprende molto più dell'allenamento per una gara. Ne fa una questione di fede: nelle proprie possibilità, nella legge umana e, infine, in quella divina. Il suo linguaggio si scioglie avanzando verso il traguardo dove la vita è in agguato, come sempre comica e tragica, pronta a dare in modo inatteso e a togliere quel che ci si aspettava. In entrambe le sue sfide Boni è un outsider, ma arriva in fondo. La fatica avvera i desideri.
Emilio Renzi, docente argentino di Letteratura inglese, viene invitato a trascorrere un semestre nella Taylor University, vicino a New York. Lì conosce studenti brillanti, cattedratici impegnati in bizzarre ricerche, clochard che sembrano vecchi saggi e soprattutto Ida, un'insegnante che diventerà la sua amante. Fin dal principio, il suo soggiorno nel campus è disseminato di strani fatti inquietanti e quando Ida muore in un incidente stradale - in circostanze simili ad altri incidenti recenti - la polizia parla di un gruppo terrorista. Ma chi era Ida, allora? E chi c'è dietro gli incidenti? Ispirato alle vicende di Unabomber, "Per Ida Brown" è un romanzo d'autore con la struttura di un noir. C'è un cadavere, un mistero e la ricerca della verità, ma ci sono anche la letteratura e la feroce critica al divenire degli Stati Uniti.
Jacopo Reali, diciottenne livornese, racconta una delicata e appassionata storia d'amore con una scrittura spontanea e semplice. Il romanzo fa parte di una nuova collana, "Bill-Dung-Sroman", dedicata a un periodo particolare della vita dell'uomo: l'adolescenza. Metafora delle grandi e faticose trasformazioni che il mondo sta vivendo, oggi il momento esistenziale dell'adolescenza si è dilatato fino a occupare gran parte della vita di tante persone. E poiché l'adolescenza è ormai tracimata ben oltre l'età anagrafica, dilatandosi fino a trent'anni e oltre, la collana non presenta solo romanzi scritti da giovani ragazzi, ma anche da autori più adulti che raccontano questo periodo della vita, la formazione e la crescita.
Somalia, 1994. Murayo, una bambina gravemente malata, viene lasciata in un ospedale militare italiano per essere curata. Il padre va a visitarla una volta e poi sparisce. La piccola diventa la mascotte dell'accampamento fino al momento del ritiro del contingente. Ma il militare che avrebbe dovuto accompagnarla all'orfanotrofio di Mogadiscio non se la sente di abbandonarla, le vuole bene e decide di portarla con sé. Murayo arriva in Sicilia e diventa il centro di una nuova famiglia. È convinta di aver perso tutti i suoi cari e la Somalia resta per lei solo un lontano ricordo. Fino a quando, quattordici anni dopo, una puntata della trasmissione Chi l'ha visto? rimescola di nuovo le carte e accade quello che nessuno avrebbe mai immaginato: Murayo riconosce suo padre in un campo di rifugiati in Kenya. "Solo le montagne non si incontrano" mai è l'incredibile storia di una ragazza che intraprende il viaggio più importante della vita per ritrovare la sua famiglia. Una vicenda segnata da situazioni imprevedibili e coincidenze fatali che travolgono anche tutte le persone a lei vicine. L'aiuta in questa impresa una donna determinata come Laura Boldrini, da anni impegnata nella difesa dei diritti dei rifugiati, che racconta con grande coinvolgimento come una perdita può trasformarsi in una conquista. Perché oggi Murayo non è più divisa tra due padri ma unita a tutti e due.
Svetlana Aleksievic, nota al mondo per i suoi libri sulla seconda guerra mondiale, su Cernobyl?, sulla guerra in Afghanistan, si apre in questa intervista a una dimensione più intima e ci parla dell'amore fra uomo e donna, della ricerca della felicità, del legame che unisce ogni essere vivente, del suo interesse per la gente comune. Con una passione sconfinata per il dettaglio, per i piccoli angoli della storia, Svetlana crea un mosaico di bellezza. Le grandi utopie hanno cancellato interrogazioni più intime e profonde, come ad esempio la domanda sull'amore. Che succede quando l'amore entra nella vita di una persona? È la vita che viene prima di ogni altro pensiero. Perché allora, della vita, si parla così poco?

