
In una villetta della campagna francese, un uomo uccide moglie e figli. Poi trucida gli anziani genitori ed il loro cane. Quindi prova ad uccidere l'amante e infine dà fuoco alla casa dove ancora giacciono i cadaveri dei suoi. Dietro questi orrori gli inquirenti scoprono un'altra mostruosità: la famigliola felice, le amicizie, la posizione economica di Jean-Claude Romand poggiavano sul nulla delle bugie. Lui non possedeva una laurea in medicina, non lavorava per l'Oms, non aveva un tumore, come invece diceva. Carrère narra una storia realmente accaduta in Francia, cercando di scandagliare la doppia identità dell'uomo che non esisteva.
L'antichità era un mondo in movimento. Molto prima dell'epoca di Cristoforo Colombo, i popoli del Mediterraneo si sono avventurati nel Sahara e in Siberia, hanno navigato nel tempestoso Mar Glaciale Artico e hanno raggiunto l'India e la Cina via terra e via mare. Lo storico Raimund Schulz - che padroneggia splendidamente una mole immensa di fonti e letterature antiche - segue le loro orme, descrive l'incontro con le culture straniere e si chiede come sia accaduto che antichi marinai abbiano deciso di circumnavigare l'Africa o affrontare l'Atlantico; racconta l'avvincente storia di avventurieri grandi e piccoli, di esploratori e pensatori, i loro obiettivi e le loro speranze. È solo grazie a queste incursioni nell'ignoto che sono avvenuti i progressi della tecnologia, della geografia, della cosmologia e della filosofia nella cultura europea, progressi che hanno permesso l'espansione della prima era moderna. Quella proposta da Schulz non è solo una storia globale di viaggi e scoperte ma anche un grande affresco storico dell'antichità.
Due grandi conoscitori di mare e letteratura hanno raccolto scritti memorialistici e documentari, sempre autobiografici, fin che è possibile divertenti, che costituiscono una sorta di storia del mare. L'accento cade più sull'avventura, sulla passione per il mare e sul fascino per la testimonianza diretta, per le vicissitudini singolarissime di questi protagonisti del mare. Gli impavidi Vichinghi; Francis Frake, il più grande corsaro inglese; il naufrago che ispirò il Robinson Crusoe a Defoe; la prima attraversata atlantica di Melville; il giro del mondo in solitario di Slocum. Una galleria di personaggi a tutte le latitudini, un'antologia di storie vere, diari marinari, giornali di bordo, relazioni e memorie.
Appena si entra in un romanzo di Lernet-Holenia il mondo sembra diventare più leggero – e anche un po’ più pericoloso. O, almeno, più ricco di trappole. E tale percezione si fa più che mai intensa mentre ci lasciamo irretire da questa commedia dei travestimenti e degli equivoci che ha come sfondo le terre di Polonia dove si affrontano gli eserciti degli Imperi centrali e le armate dello zar. Braccato dai cosacchi, il giovane sottotenente Keller si trasforma nella bella Kasia, prima vaccaia e poi cameriera al servizio delle damigelle Łubieński. Ma sarebbe indelicato nei confronti del lettore anticipare le sue peripezie, impertinenti e sottilmente perverse. Basti dire che il sottotenente dovrà non solo sfuggire alla feroce caccia all’uomo scatenata dai cosacchi, ma anche, e soprattutto, rintuzzare gli assalti erotici di truci ufficiali zaristi e zotici mungitori ruteni – e dar quindi prova di virtù insieme militare e muliebre, con accrescimento simultaneo dell’eros e dell’avventurosità. E, infine, che intorno a Keller-Kasia si agita una turbolenta folla di comprimari: fanciulle astute e sensuali, traditori russi candidati al capestro e spiantati cacciatori di dote polacchi, tutti perfetti, come in un film di Lubitsch (con qualche elemento di von Stroheim).
Le avventure di un giovane ufficiale in Polonia, uscito per la prima volta a Berlino nel 1931, ha conosciuto varie trasposizioni, fra cui il film girato a Vienna nel 1935 da Gustav Fröhlich.
«Do not enter the room! Animale pericoloso!»: armati di questo minaccioso cartello partono per le vacanze Paola Capriolo e suo marito. Sì, perché insieme a loro, sempre, gira il mondo anche Ela, gatto dal pelo fulvo e dall'indole carismatica con il quale i due padroni intrattengono un rapporto silenzioso e profondissimo che non può esser messo a repentaglio dalla sventatezza di una cameriera che lasci la porta spalancata per dare aria alla camera... «Avventure di un gatto viaggiatore» è il racconto dell'estate di una coppia di intellettuali con il loro inseparabile micio e insieme una meditazione sulla misteriosa natura dei nostri compagni felini e sul fascino sornione con cui da sempre ci incantano.
"Benché questo libro sia stato concepito soprattutto per ragazzi e ragazze, spero non verrà disdegnato da uomini e donne, giacché parte del mio intento è di ricordare agli adulti ciò che essi furono, e come sentivano e pensavano e parlavano un tempo, e in quali strampalate imprese essi stessi si misero qualche volta." Allegro, scaltro, sognatore, Tom Sawyer è una delle figure più amate da giovani e adulti di ogni generazione, e le avventure vissute insieme a Huckleberry Finn continuano a far parte dell'immaginario di tutti noi: in un susseguirsi di peripezie costantemente in bilico tra realtà e fantasia, Tom e i suoi amici diventano pirati, banditi, cacciatori di tesori, sovvertendo con la loro imprevedibilità le regole e le costrizioni della "società dei grandi". E mentre sullo sfondo prendono vita miti e luoghi dell'America di metà Ottocento, dalle pagine del romanzo emerge quell'unione irripetibile di sogni e libertà che rende l'infanzia la stagione più magica della vita. Età di lettura: da 10 anni.
Un successo immediato accolse fin dalla prima edizione "Le straordinarie e sorprendenti avventure di Robinson Crusoe". Nei quasi trent'anni trascorsi lontano da ogni forma di civiltà, Robinson costruisce, coltiva, caccia, assegna nomi, ripercorrendo in sostanza la storia del genere umano. La forza di suggestione di quelle pagine è tale da aver oscurato tutto il resto, e forse pochi saprebbero dire, a dispetto della notorietà della vicenda, che cosa avvenne prima e dopo il fatidico naufragio. Dall'universo letterario Robinson Crusoe è passato rapidamente a quello del mito, e tuttavia questo non esaurisce il progetto dell'opera. Robinson, infatti, protagonista di una biografia in due tempi, fa ritorno nelle "Ulteriori avventure" alla sua isola di Speranza, di cui fu già king and lord. Qui ricomposto, il grande affresco di Robinson si arricchisce per la prima volta anche della traduzione italiana delle "Serie riflessioni", in cui lo stesso personaggio rievoca e commenta in chiave morale alcuni episodi del libro.
Dopo aver combattuto con valore nella prima crociata per liberare Gerusalemme dagli infedeli, il conte Raniero di Pontremoli è entrato nella leggenda aggiungendo ai suoi titoli quello di cavaliere del Santo Sepolcro. Ed è sulla via del ritornoche incontriamo per la prima volta il nostro eroe. Affamato e stanco per il lungo viaggio, Raniero chiede ospitalità nella modesta locanda di un villaggio nella Lunigiana. Qui il locandiere gli rivela che due giorni prima una banda di spietati briganti ha rapito le donne più giovani e più belle della pacifica comunità, strappandole ai suoi indifesi abitanti. Mosso a compassione dallo sconforto del locandiere, nonché turbato dalla sua inspiegabile arrendevolezza, Raniero lo esorta a una reazione consona alla gravità degli eventi. E si offre di mettersi alla testa di un manipolo di uomini del villaggio, non usi alle armi né al combattimento, per raggiungere i briganti prima che questi possano trarre profitto dal loro prezioso bottino. Il cammino è lungo e disseminato di incontri: prima i frati di un accogliente monastero, poi una scaltra tribù di nomadi e una compagnia di teatranti, infine un'avvenente nobile fanciulla di nome Maddalena, figlia del duca Carlo di Sarzana. Tra Maddalena e Raniero è amore a prima vista, nasce una passione intensa che sconvolgerà la vita di entrambi.
Edizione di pregio de "Le avventure di Pinocchio" contenente le 90 tavole, in bianco e nero, realizzate da Jacovitti per la prima edizione del 1945. Il testo è normato sull'edizione critica e comprende due saggi di Pietro Gibellini e Dino Aloi.

