
Per primi arrivano la tempesta e il fulmine che uccide Domènec, il poeta contadino. Quindi entra in scena Dolceta, che racconta la storia di quattro donne impiccate come streghe. Poi c'è Sio, costretta ad allevare i figli da sola tra i monti di Matavaques. E ancora le "trombe dei morti", i funghi che con il loro cappello nero e succulento celebrano l'immutabilità del ciclo della vita. * Irene Solà ha scritto un romanzo in cui prendono voce donne e uomini - ma anche fantasmi e diavoli, nuvole e piante, cani e uova - che si trovano a convivere nei Pirenei. Una terra di confine sui cui aleggia il ricordo di secoli di lotte per la sopravvivenza, persecuzioni guidate dal fanatismo, guerre fratricide, e tuttavia incarna una bellezza che non ha bisogno di aggettivi. Terreno fertile per liberare il desiderio di raccontare storie. Un posto per immaginare che la morte, come la vita, non è mai qualcosa di definitivo.
Il protagonista di questo romanzo, Cincinnatus C., ha un difetto: è opaco, nel senso che i suoi pensieri e le sue sensazioni non sono trasparenti agli occhi di coloro che lo circondano, perciò produce "un'impressione bizzarra, come di un ostacolo oscuro e solitario in un mondo di anime trasperenti le une alle altre". In quel mondo, che non è un paradiso, come gli altri sarebbero inclini a pensare, ma il suo beffardo capovolgimento, l'opacità non è solo un difetto, ma una grave colpa, forse la più grave: è segno che rivela la "turpitudine gnostica" del singolo. In quel mondo si viene condannati a morte non per ciò che si fa, ma per ciò che si è. Scritto nel 1934 a Berlino un romanzo chiaroveggente che ha per oggetto la società totalitaria.
71 d.C. I giudei sono stati annientati. Gerusalemme e il Tempio sono stati rasi al suolo. I romani ora sono gli incontrastati dominatori della regione, ma da qualche anno si è diffusa una leggenda che minaccia la loro supremazia. Un giudeo di nome Gesù Nazareno sarebbe risorto dopo essere stato crocifisso ai tempi di Ponzio Pilato. Si era spacciato per il Messia, il figlio di Dio fatto uomo, e grazie all'illusione di questa nuova fede, molti ebrei avevano ritrovato la forza di lottare contro l'oppressore. È per questo che a Roma si decide di inviare in Giudea un questore, Giulio Terenzio Varro, con il compito di dimostrare che nessuno, e tanto meno un Nazareno, è mai tornato dall'oltretomba. La realtà che lentamente si dipana di fronte a lui è molto più intricata di quanto avesse potuto immaginare. Varro si troverà a indagare su avvenimenti che risalgono a quasi quarant'anni prima, con la maggior parte dei testimoni morti e i pochi ancora in vita costretti a nascondersi e a mentire. Ma gli ordini di Roma sono chiari: il rapporto che ci si aspetta da lui dovrà demolire le affermazioni di questa setta di fanatici, non solo, se le prove e le testimonianze raccolte dovessero rivelarsi diverse dalle aspettative Varro dovrà inquinarle, utilizzando ogni forma di inganno e di menzogna. Ma qualcosa di straordinario accade, qualcosa che gli renderà molto difficile l'obbedienza alle direttive ricevute.
La storia si svolge a Tel Aviv e ha inizio, come altre opere di Shabtai, con una morte. Il primo di aprile muore il padre di Goldman, uno dei protagonisti, e l'intera vicenda occupa un tempo breve, dalla morte del padre di Goldman al suicidio di quest'ultimo, il primo di gennaio: da un torrido inizio estate a un fangoso inverno. Gli altri due protagonisti, lsrael e Cesar, compaiono all'inizio dell'opera, in pagine grottesche e surreali: inseguono di cimitero in cimitero, alveari brulicanti di folla, il funerale del padre di Goldman e intanto, nella luce accecante, nell'aria arida, sotto il sole cocente di quell'inizio di aprile, pensano al defunto. Perché, per esempio, uccise all'improvviso il cane "Nuit sombre", il cane nero della Kaminskaia?
Un romanzo scritto e ambientato durante la Seconda guerra mondiale: un panorama degli eventi bellici, i cui protagonisti sono gli ufficiali tedeschi, esecutori dei progetti nazisti di conquista e di terrore. L'evoluzione spirituale di uno dei protagonisti verso la fede cattolica illustra la tesi di Dobraczynski sulle possibilità di una rinascita morale e religiosa del popolo tedesco, depravato dall'ideologia atea del nazismo.
L'universo creato da Javier Marías per accogliere le vicende del suo narrare, in particolare del recente e fondamentale romanzo in tre volumi "li tuo volto domani", ospita spesso le attività di servizi segreti, la cui peculiarità più inquietante è saper interpretare le vite dei soggetti che ricadono sotto la loro attenzione, famosi o sconosciuti che siano. Qui sono riuniti tre di quei ritratti, che consentono di cogliere come le tecniche d'interpretazione siano diverse, ma lo scopo finale - conoscere, giudicare, prevedere per controllare e semmai coartare - sia pur sempre unico: un esercizio di stile che fa cogliere grandezze e miserie di tre personaggi molto noti come Silvio Berlusconi, Michael Caine e Lady Diana.
In un non meglio identificato Paese, allo scoccare della mezzanotte di un 31 dicembre, s'instaura l'eternità, perché nessuno muore più. L'avvenimento suscita a tutta prima sentimenti di giubilo e felicità, ma crea anche scompiglio in ogni strato sociale: dal governo alle compagnie di assicurazione, dalle agenzie di pompe funebri alle case di riposo e, soprattutto, nella chiesa, la cui voce di protesta si leva alta e forte: senza morte non c'è più resurrezione, e senza resurrezione non c'è più chiesa... Dopo sette mesi di "tregua unilaterale", con una missiva indirizzata ai mezzi di comunicazione, la morte dichiara di interrompere quel suo "sciopero" e di riprendere il proprio impegno con l'umanità.
In un non meglio identificato Paese, allo scoccare della mezzanotte di un 31 dicembre, s'instaura l'eternità, perché nessuno muore più. L'avvenimento suscita a tutta prima sentimenti di giubilo e felicità, ma crea anche scompiglio in ogni strato sociale: dal governo alle compagnie di assicurazione, dalle agenzie di pompe funebri alle case di riposo e, soprattutto, nella chiesa, la cui voce di protesta si leva alta e forte: senza morte non c'è più resurrezione, e senza resurrezione non c'è più chiesa... Dopo sette mesi di " tregua unilaterale", con una missiva indirizzata ai mezzi di comunicazione, la morte dichiara di interrompere quel suo "sciopero" e di riprendere il proprio impegno con l'umanità.
"Ricordò il mappamondo di cartone che c'era a scuola. Una sfera così grande che a malapena si reggeva sul supporto di legno. A guardarla era facile sapere dove si trovava la piana, perché le dita di varie generazioni di bambini avevano consumato la superficie, anno dopo anno, fino a cancellare il paese intero e il mare che lo circondava". Rannicchiato sul fondo di un nascondiglio, un bambino ascolta le grida degli uomini che lo cercano. Quando se ne vanno, davanti a lui si apre una pianura sconfinata e arida, che dovrà attraversare se vorrà allontanarsi una volta per tutte da ciò che lo ha indotto a fuggire. Una notte il suo cammino incrocia quello di un vecchio capraio e da quel momento per entrambi nulla sarà più lo stesso. Un bambino, un capraio, un ufficiale di giustizia: è tutto così scarno e essenziale in questo romanzo da assumere una dimensione mitica; una storia commovente che è solo la superficie di un oceano profondo, oscuro e carico di suggestioni, al cui centro si staglia la figura di un bambino in fuga. Un racconto senza tempo, ambientato in un luogo legato alle radici mediterranee e alla memoria di tutti noi, che fa tornare il lettore bambino.
Asako è una studentessa di 17 anni silenziosa e assorta. Un giorno Asako decide di cambiare vita, si fa da parte, esce di scena: abbandona la scuola e si nasconde in casa senza che la madre se ne accorga. Liberata la sua stanza da tutti gli oggetti, gettati i vestiti, i giochi, il computer, Asako si accinge a sparire, quando incontra un bambino di dieci anni che cambierà la sua esistenza. Grazie a quel computer prima abbandonato, poi recuperato, i due si immergono nel mondo impersonale delle chat-line, e avviano una rete di incontri erotici che è al tempo stesso un vero e proprio lavoro e un teatro delle ombre, in cui annullare la propria identità e scoprirsi diversi.