
"Tre uomini in barca (per non parlar del cane)", celebre racconto di J.K. Jerome, nasce da un malinteso; l'autore, originariamente, aveva scritto un'opera che doveva intitolarsi "La storia del Tamigi", ricca di notizie storico-letterarie adatte ad una guida turistica. L'editore della rivista sulla quale essa venne pubblicata pensò di tagliare le digressioni storico-culturali e di salvare le gag umoristiche, facendola diventare un romanzo originale ed unico nel suo genere. Il testo è costellato da una serie di situazioni comiche sulle gioie e sui dolori della vita in barca, che coinvolgono tre amici e il fedele cane Montmorency, condite dal caratteristico humour inglese.
Questo volume presenta, in una nuova traduzione e con un apparato di note esplicative, uno dei saggi più rivoluzionari di Virginia Woolf. Il saggio, che ha avuto circolazione autonoma e ha subito diverse revisioni tratta il tema della malattia. L'autrice lamenta che la letteratura non abbia rivolto alla malattia fisica altrettanta attenzione che alle attività della mente. Opponendosi a un pensiero e a una sensibilità secolari, rivendica le opportunità della malattia e mostra, con una serie di immagini originali, come senza malattia certe verità rimarrebbero per sempre escluse alla conoscenza umana. Il libro include un'introduzione storico-letteraria al saggio e una discussione più generale del complesso rapporto tra malattia e letteratura.
Sullo sfondo della Grande Guerra, che scardina le famiglie allontanandone i componenti e che divide le coscienze alla luce del nuovo disordine mondiale, il caso fa incontrare nuovamente, dopo molti anni, una nobile signora inglese ed un conte tedesco, ferito e prigioniero del Paese divenuto nemico. Incontro dopo incontro, quel rapporto, dapprima superficiale, si approfondisce sempre di più; un rapporto strano, fatto di attrazione e repulsione insieme, che il lettore vede scorrere nella sua ambivalenza fino allo scioglimento finale, determinato dal ritorno dalla guerra del marito di lei.
"Mi chiamo Karim Amir e sono un vero inglese, più o meno." Comincià così "Il Budda delle periferie", romanzo con il quale Hanif Kureishi esordiva nella narrativa nel 1990, dopo aver scritto le sceneggiature di "My beautiful Laundrette" e "Sammy and Rosie Get Laid" e dopo aver scritto e diretto "London Kills Me". Il libro è un racconto di formazione che narra le peripezie sentimentali e le avventure di vita di Karim, adolescente metà inglese e metà indiano nella periferia londinese degli anni Settanta.
Un uomo e una donna, una visita inattesa, un viaggio: brevi, fatidici incontri, temuti o cercati, che sommuovono vite senza passioni, che incriminano armature di orgoglio e vanità. Come nell'indimenticabile "Amore cieco", è da scabre situazioni narrative che nascono i racconti perfetti di Pritchett. Piccoli capolavori di una prosa limpida e tagliente, "La donna del Guatemala" e "Una gita al mare" sono orchestrazioni essenziali come ballate, in cui l'amara commedia dell'ordinario si trasforma in un'epifania fulminea e ineluttabile.
Ultimo libro pubblicato da Chatwin, questo romanzo fu subito salutato come "una gemma squisita, compatta, luccicante, riccamente sfaccettata".
Trovarsi la casa svaligiata dai ladri è senza dubbio un evento sinistro. Ma se spariscono anche la moquette, il rotolo della carta igienica, il forno e l'arrosto che attendeva lo scatto del timer, è palese che non può trattarsi di un semplice furto. E l'allibita vittima, un avvocato londinese agiato e pedante, ha tutto il diritto di pensare a una beffa del destino, o a una nuova formula di candid camera. Travolti da una realtà truce e idiota, l'avvocato e la sua spenta consorte si trovano ad affrontare un rompicapo di comica suspense, dal quale schizzano fuori colpi di scena turbinosi, mentre il lettore viene guidato verso un'esilarante catarsi di rara crudeltà.
Costa Azzurra, 1938. Vittima di un banale scambio di rullini Josef Vadassy, un timido insegnante di origine ungherese e incerta cittadinanza, viene arrestato con l'accusa di spionaggio. In realtà la polizia francese sa benissimo che Vadassy è innocente, ma sa anche che non è in condizione di trattare: quindi, o entro 3 giorni scoprirà chi, fra gli ospiti del suo stesso alberghetto, è il vero agente nemico, o si vedrà revocare l'indispensabile permesso di soggiorno. Per imparare il mestiere di spia 3 giorni possono essere pochissimi, specie se i tuoi compagni di villeggiatura provengono da ogni parte d'Europa e appaiono nel giro di una stessa conversazione l'innocenza stessa o la perfidia incarnata...
Una cerchia di anziani signori e signore londinesi, tutti agiati membri della migliore società, riceve successivamente una telefonata misteriosa con il seguente messaggio: Ricorda che devi morire. Questo segnale che all'inizio appare come un fastidioso disturbo, poi come una scandalosa beffa, alla fine risulterà essere il primo artificio di una vendetta sottilmente escogitata. A poco a poco, l'anonima minaccia rivela una rete di rapporti alquanto sordidi e perversi.
Robert Halliday è uno scrittore di biografie a pagamento che si trova, per un concorso di circostanze, ad affrontare un nemico particolarmente insidioso. Si tratta di un Emirato del Golfo, noto solo con il suo soprannome - il Principe - che, dal fondo di una miniera inaccessibile, progetta di compiere attentati devastanti sfruttando armi chimiche come il gas nervino. Comparso per la prima volta nel 1981, questo romanzo rispondeva alla necessità dell'autore di dar vita a vicende di puro intrattenimento, che dalla realtà più concreta si trasformassero in voli della più adrenalinica fantasia.
In "Acque morte", è un medico drogato, radiato dall'Albo, a suo agio "solo nella futilità", a guidare per piccoli tocchi, fingendo di assistervi impassibile, una vicenda di amore, di fuga e di morte che lascia spossati come una febbre tropicale. Ed è lui a farci attraversare questo monsone romanzesco, avvolgendoci nei fumi del suo stesso oppio finché fatti e moventi sino a un attimo prima oscuri non diventano d'improvviso "chiari come i disegni geometrici del quaderno di un bimbo, quadrati, rettangoli, cerchi, triangoli".