
Inverno 2016: un'altra stagione piovosa a Londra, seguita da un'umida estate. Ma questa volta succede qualcosa di molto diverso. La diga che regge le acque del Tamigi crolla, trasformando tutta la città in un immenso acquitrino. Quando l'acqua si ritira, sembra riprendere il normale corso degli eventi. Ma il livello del mare comincia ad alzarsi a una velocità spaventosa, minacciando di sommergere completamente le città costiere in meno di due anni. L'intera umanità è nel panico, i punti di riferimento svaniscono, le cose materiali perdono valore. Attraverso Lily, Helen, Gary e Piers viviamo l'esperienza di una vera alluvione e il tentativo di sopravviverle.
Louise vorrebbe dire ad Adele tutta la verità, anche se si sono appena conosciute. Anche se Adele le sembra una donna così fragile, tormentata com'è dall'insonnia e dalla solitudine. Louise vorrebbe dirle che quella sera, al bar, quando è entrato quell'uomo, lei ha provato qualcosa che, nella sua vita di madre single, non provava da tempo. Vorrebbe dire ad Adele che le dispiace di averlo baciato. E che non poteva sapere che quell'uomo era suo marito. Anche Adele ha i suoi segreti. Non fa parola della nuova amica con David. E nasconde a Louise ciò che accade quando, nella loro splendida casa nel cuore di Londra, lei e il marito sono finalmente soli dietro porte chiuse. Così come ogni giorno, da anni, Adele nasconde a tutti quello che accade nella sua mente. Là dove nessuno può spiarla. Perché tante bugie, si chiede Louise? Divisa tra il suo fascinoso amante e la nuova, bellissima amica, soffocata dal castello di menzogne che lei stessa ha costruito, Louise dovrà trovare il coraggio di guardare dentro il matrimonio di Adele e David. Sapendo che le verità più spaventose si annidano nella mente, dietro quegli occhi che Adele, insonne, non chiude mai.
Dieci persone, ospiti di una villa su un'isola, cominciano a morire una dopo l'altra, uccise da un misterioso, implacabile assassino che si trova fra loro. Un "classico" della Christie (1891-1976) tradotto in tutte le lingue.
Dieci persone estranee l'una all'altra sono state invitate a soggiornare in una splendida villa a Nigger Island, senza sapere il nome del generoso ospite. Eppure, chi per curiosità, chi per bisogno, chi per opportunità, hanno accettato l'invito. E ora sono lì, su quell'isola che sorge dal mare, simile a una gigantesca testa, che fa rabbrividire soltanto a vederla. Non hanno trovato il padrone di casa ad aspettarli. Ma hanno trovato una poesia incorniciata e appesa sopra il caminetto di ciascuna camera. E una voce inumana e penetrante che li accusa di essere tutti assassini. Per gli ospiti intrappolati è l'inizio di un interminabile incubo. Con "Dieci piccoli indiani", scritto nel 1939, Agatha Christie ha sfidato se stessa: dieci assassini, isolati, vittime a loro volta di un assassino invisibile. Età di lettura: da 11 anni.
C'era stato un tempo in cui Cicerone teneva in pugno Giulio Cesare. Ma ora è quest'ultimo ad avere il comando e Cicerone, il più grande oratore dell'Impero romano, è un uomo distrutto. Destituito da ogni potere, privato di tutti i suoi beni, separato dalla moglie e dai figli, si trova in esilio con il fidato segretario Tirone, tormentato dalla consapevolezza di aver sacrificato il potere per salvaguardare i suoi principi. Ma quando tutto sembra perduto, Cicerone decide coraggiosamente di far ritorno a Roma e per un breve e glorioso periodo riconquista il Senato, tornando a essere la figura politica dominante. Ma nessun uomo di Stato, per quanto abile e scaltro, può proteggersi dall'ambizione e dalla corruzione. "Dictator" è il terzo e ultimo romanzo della trilogia dedicata da Robert Harris alla figura di Cicerone, dopo "Imperium" e "Conspirata", e abbraccia alcuni deli eventi più epici della storia dell'umanità, dalla caduta di Roma all'assassinio di Pompeo e di Giulio Cesare.
Quattro sorelle legatissime, un matrimonio imminente e un terribile segreto che qualcuno ha sussurrato. Che fare? Rivelarlo e mandare tutto all'aria o tacere e rendersi complici di un misfatto? Un nobile dilemma, si direbbe. Ma siamo poi sicuri? Chi non ha incontrato, ad esempio, qualcuno che volendo fare del bene ha seminato disastri? In un turbinio di pettegolezzi, sospetti, vendette e tradimenti, presto la farsa si colora della sinistra ossessività di un thriller. Dietro ogni quinta si svela un'altra quinta, e la scena si affolla di colori e perfidie.
Anna non avrebbe mai dovuto nascere. Insieme a tutte le Eccedenze come lei, è costretta a vivere in un apposito istituto, per diventare Risorsa Utilizzabile e poter pagare in questo modo il suo "Peccato di Esistenza". Non conosce il Mondo Esterno e non ricorda il proprio passato, è come se fosse nata lì dentro, prigioniera in una Casa d'Eccedenza. Finché in quel luogo spietato e grigio non arriva un ragazzo strano, che non tiene lo sguardo a terra ma guarda tutto e tutti con occhi penetranti e curiosi. E che racconta ad Anna una storia diversa... Nel suo audace debutto narrativo Gemma Malley ci costringe a riconsiderare alcuni miti dominanti nella nostra società, come quelli della bellezza e della giovinezza, e getta una luce inquietante su grandi temi ecologici e politici, quali la sovrappopolazione e la limitatezza delle risorse del nostro pianeta, creando un potente dramma futuristico. Ma "La Dichiarazione" è anche qualcosa in più: il manifesto che l'esistenza ha già in sé e per sé la propria giustificazione e che l'essere utile non ha un valore consumistico ma è all'interno della logica dell'amore.
Una carovana che attraversa le colline desertiche della Giudea si lascia alle spalle un mercante moribondo, Musa. Nella tenda di Musa agonizzante entra un viandante, venuto in quelle zone inospitali per compiere il suo periodo di digiuno. E' Gesù, e il suo tocco guarirà il mercante. Con lui, ad affrontare il digiuno, vi sono altre quattro persone: un vecchio ammalato di cancro, un giovane Gentile, una donna che vorrebbe guarire dalla sterilità e un pastore rozzo e ignorante. Sono le vittime predestinate del mercante, che appena ripresosi ritorna alla sua occupazione preferita: curare i propri interessi. Egli riesce ad asservire i quattro al proprio volere, ma il suo fine ultimo è quello di riaccostare Gesù.
"Improvvisamente il cielo diventa nero ... e subito dopo la tempesta aggredisce con violenza terrorizzante la carovana. Enormi vortici di sabbia mista a sassi sono sollevati in aria e turbinando colpiscono uomini e bestie. L'oscurità aumenta e strani schianti risuonano fra i ruggiti e gli ululati della bufera ... è un fenomeno che sembra lo scatenarsi dell'inferno". Il deserto del Taklamakan, nel Turkestan cinese, è ancora oggi una meta sconsigliata dalle agenzie turistiche, e per secoli, dal graduale abbandono della Via della Seta in poi, è rimasto uno dei luoghi meno attraversati del pianeta. Finché all'inizio del Novecento, quasi all'improvviso, alcuni fra i migliori - e più visionari - studiosi di cose antiche hanno deciso, tutti insieme, di partire alla scoperta delle civiltà che si dicevano sepolte, e intatte, sotto la sabbia. In questo libro, Peter Hopkirk racconta la storia, ancora una volta semisconosciuta ed emozionante, di come un gruppo di uomini quasi troppo adatti alla parte - per rendersene conto, basta guardare i ritratti di Le Coq, di Aurel Stein o di Paul Pelliot che corredano il volume abbiano sfidato e sconfitto il caldo rovente, il gelo mortale, le tribù ostili, e persino i demoni che la leggenda voleva a guardia dei tesori disseminati sulla Via della Seta. Il risultato è una cronaca accurata e fedele che trasuda, quasi involontariamente, romanzesco ed esotismo.
Venezia 1604. Una gondola fende l'acqua nera come il petrolio. La lanterna dell'imbarcazione illumina fiocamente il volto pensieroso di Paul Pindar, mercante dell'onorevole Compagnia del Levante. L'uomo si trova ormai a Venezia da diversi mesi e consuma le sue notti e il suo denaro tra gioco d'azzardo e cortigiane. Ma niente riesce a fargli dimenticare Celia, la sua promessa sposa, rapita dai turchi per la pelle di luna e i biondi capelli. La sua bellezza l'ha resa una delle favorite del sultano. Ma ora il suo destino è sconosciuto. Nessuno sa se sia ancora rinchiusa tra i cancelli dorati dell'harem di Costantinopoli, un mondo proibito e impenetrabile, o se sia scomparsa per sempre.
Eppure, proprio quando Paul ha quasi perso la speranza di reincontrarla, ecco che fra i vicoli veneziani inizia a serpeggiare una voce sempre più insistente. Si dice che in città sia nascosta una misteriosa pietra, L'Azzurro del sultano, un diamante blu dal valore inestimabile appartenuto al sovrano di Costantinopoli. Pindar non ha dubbi: deve imposessarsene a tutti i costi. È convinto che il gioiello lo ricondurrà in qualche modo a Celia. Ma la strada è irta di pericoli. Perché molti altri sono disposti a uccidere pur di averlo.
L'unica in grado di aiutarlo è Annetta, una monaca che si trova in un convento di clausura nella laguna veneziana. La ragazza non è una suora come tutte le altre. Il suo è un passato oscuro, indissolubilmente legato all'harem. Pindar deve incontrarla e parlarle, almeno una volta. Niente è come sembra tra gli intricati corridoi del convento e dietro le grate delle celle monacali, che nascondono pericoli, trame silenziose e lotte di potere. E mentre l'ossessione del mercante per il misterioso diamante aumenta sempre più, diventa chiaro che ci sono altre forze segrete in gioco. Il diamante è reale, o si tratta solo di un tranello per trascinarlo verso la rovina?
"La bellezza è una forma di genio", "So resistere a tutto, tranne che alle tentazioni", "O si è un'opera d'arte, o la si indossa"... Una raccolta, organizzata secondo i temi che definiscono la vita e l'opera di Wilde l'arte, il piacere, la morale, la ricchezza - dei suoi celebri aforismi, ancora oggi ripetuti, usati, "commercializzati"; una lettura seducente, vitale, sgarbata, impertinente, affascinante dall'autore che fu definito da James Joyce "il più arguto parlatore del nostro secolo" e che fece dire a W.B. Yeats: "Non avevo mai sentito prima un uomo parlare con frasi perfette, come se le avesse tutte scritte faticosamente durante la notte, e tuttavia tutte spontanee".