
Sullo sfondo delle miniere del Galles, una storia umanissima di grandi, fondamentali conflitti sociali, civili e sentimentali. Nel cuore dei protagonisti divampa la lotta per ottenere più giustizia, libertà e realizzare finalmente un ideale e un progetto di vita più felice. Molti sono i contrasti e i conflitti che Cronin ritrae con sottile e attenta psicologia, dando ai personaggi una profondità autentica, che si può riscontrare solo nei ritratti dei grandi e affermati romanzieri. Il soffio della vita vissuta è presente in tutto il libro ed è la caratteristica che ha fatto conoscere Cronin.
Tra le tante cose che una mamma non vorrebbe scoprire sul proprio figlio adolescente ce n’è una un po’ imbarazzante... a dire il vero molto imbarazzante. E non aiuta il fatto di venirla a sapere dalla vicina di casa pettegola, che una mattina ti fa trovare nella buca delle lettere un video accompagnato da un biglietto. Lynn non riesce a crederci: è suo figlio Mark quello in copertina. Il film ha un titolo non proprio edificante ed è vietato ai minori. Sì, insomma, Mark a quanto pare ha un talento nascosto, insospettato. E l’ha messo a frutto cimentandosi come pornostar.
Come si affronta una novità del genere? Lynn deve dirlo a Dave, suo marito, e insieme dovranno parlarne con il ragazzo... forse da oggi nella loro famiglia niente sarà più come prima. O no? Ma se ci fosse un modo per prendere una cosa del genere per il verso giusto, anziché per quello sbagliato?
Alex Cleave è un celebre autore di teatro, amato dal pubblico e dalla critica, ma in profonda crisi esistenziale per aver smarrito il senso della propria realtà individuale: sempre più estraneo a tutto e a sé, sempre più isolato in un mondo che non comprende, sempre più incapace di entrare in rapporto con gli altri, durante una recita subisce una drammatica crisi che lo allontana dalle scene. Per ritrovarsi Alex si rifugia da solo nella vecchia casa dei genitori, lasciandosi alle spalle tanto la moglie quanto la figlia vittima di un oscuro disagio psichico. Le vecchie stanze ospitano memorie lontane e silenziose presenze di fantasmi. Ma si tratta di ricordi materializzati, di proiezioni del subconscio o di incerti presagi?
È una fredda giornata di aprile del 1854 alla stazione King's Cross di Londra quando Effie Gray, moglie di John Ruskin, il celebre critico d'arte, prende posto sul treno diretto in Scozia, a Bowerswell, la casa dei suoi. La giovane donna stringe tra le mani una busta in cui vi sono la sua fede nuziale e alcuni biglietti indirizzati agli amici, brevi righe che annunciano la decisione che desterà scandalo e scalpore nella buona società londinese: la sua separazione da John Ruskin, un gesto rovinoso per la reputazione di un uomo al culmine della sua fama. John Ruskin non è, infatti, un critico d'arte qualsiasi. Dall'estate del 1843, quando è uscito il suo tributo a Turner in Pittori moderni, è diventato il critico d'arte per eccellenza, un uomo amato e ammirato nei salotti letterari londinesi. Dopo averlo letto, Charlotte Bronté ha esclamato: "È come se finora avessi camminato bendata: questo libro mi ha restituito la vista!" Ispirato, brillante, Ruskin è invitato ai ricevimenti più esclusivi, dove è corteggiato dalle donne più avvenenti e adulato dagli uomini più in vista. La sola idea che qualcuno possa scappare da lui sgomenta. Figuriamoci il doloroso segreto che Effie Gray si appresta a svelare al mondo: che John Ruskin, cioè, l'astro nascente della Londra vittoriana, non ha mai consumato il suo matrimonio...
Emma Woodhouse è una giovane ricca e sfrontata, con una sola passione: combinare matrimoni. Dopo aver trovato marito alla governante che le ha fatto da madre, si dedica con grande determinazione a Harriet Smith, una ragazza povera e ingenua, che spera di poter spingere tra le braccia del reverendo Elton. Anche se il tentativo si rivela fallimentare, Emma continua a intrecciare flirt con l'indipendenza di chi non teme i sentimenti, finendo però per cadere lei stessa vittima delle proprie manovre. Con "Emma" Jane Austen crea un'eroina che, secondo le parole della stessa autrice, non poteva piacere ad altri che a lei: una protagonista ben consapevole della propria bellezza e intelligenza, presuntuosa e pungente, ma di uno spessore umano complesso e sfaccettato, capace d'incantare i lettori d'ogni epoca.
Pubblicato anonimo nel 1816, "Emma" appartiene agli scritti cosiddetti "della maturità" di Jane Austen. Tema centrale nel romanzo è il fraintendimento in amore. Emma, la protagonista, rimasta padrona assoluta della casa dove vive dopo il matrimonio della sorella, si trova a gestire il piccolo mondo che le ruota intorno con una buona volontà alquanto presuntuosa. Accolta in casa una giovane ragazza, Henriette Smith, Emma cerca di maritarla adeguatamente. Tra i possibili pretendenti sceglie per lei Elton, il vicario del paese, inducendola a rifiutare al con tempo l'offerta di Martin, un rispettabile agricoltore del luogo. Ma ogni piano salta quando in realtà si scopre che Elton, in fondo un arrampicatore sociale, voleva invece sposare Emma. Fra i tanti personaggi che la circondano, l'unico in grado di dire la verità a Emma, e di farle notare i suoi difetti e le sue debolezze, è l' amico Knightley, suo vicino e fratello maggiore del cognato. Alla fine sarà proprio lui a sposarla, mentre Henriette convolerà a nozze con il giovane Martin, precedentemente respinto. Anche in questo romanzo Jane Austen pone al centro della sua narrazione le atmosfere, i desideri e i vissuti della gentry inglese di inizio Ottocento, riuscendone a restituire gli odori e le dinamiche più profonde.
La prima parte di "Enrico IV" lascia un'impressione di vitalità esuberante, di ardimento individuale (nei personaggi) e creativo (nell'autore). Tutt'altra impressione suscita la "Parte Seconda", che ha la stessa lunghezza di quella precedente, lo stesso numero di scene e la stessa struttura animata dagli stessi protagonisti. La differenza è che è rimasto un solo giovane, Hal, assente dal campo di battaglia, e i padri che si sono rattrappiti. Inoltre Shakespeare introduce altri due personaggi entrambi in là con gli anni: il Primo Giudice e il giudice di campagna Robert Shallow.
Costa Azzurra, 1938. Vittima di un banale scambio di rullini Josef Vadassy, un timido insegnante di origine ungherese e incerta cittadinanza, viene arrestato con l'accusa di spionaggio. In realtà la polizia francese sa benissimo che Vadassy è innocente, ma sa anche che non è in condizione di trattare: quindi, o entro 3 giorni scoprirà chi, fra gli ospiti del suo stesso alberghetto, è il vero agente nemico, o si vedrà revocare l'indispensabile permesso di soggiorno. Per imparare il mestiere di spia 3 giorni possono essere pochissimi, specie se i tuoi compagni di villeggiatura provengono da ogni parte d'Europa e appaiono nel giro di una stessa conversazione l'innocenza stessa o la perfidia incarnata...
Fin da giovanissima, Artemisia Gentileschi si rivela un'artista prodigiosa. Quando ha solo diciassette anni, però, proprio colui che avrebbe dovuto prendersi cura di lei, il suo maestro Agostino Tassi, la stupra. Quando si decide di portare la questione davanti a un tribunale, Orazio Gentileschi, il padre di Artemisia, acconsente a esami medici invasivi perché si accerti che la ragazza stia dicendo la verità. Tassi viene dichiarato colpevole ma il Papa lo perdona. E la reputazione di Artemisia è rovinata. Nonostante venga pubblicamente considerata alla stregua di una prostituta, costretta a sposare un pittore mediocre per sfuggire alle dicerie di Roma, Artemisia non dimentica Caravaggio, colui che ha creduto nel suo giovane talento. E così sfida i suoi detrattori fino a diventare la prima donna ammessa all'Accademia di Arte del Disegno di Firenze, e a ricevere commissioni da Cosimo ii e persino da Carlo I d'Inghilterra. Nel mondo dell'arte interamente dominato dagli uomini, la coraggiosa Artemisia è una stella destinata a brillare. Geniale, ma osteggiata. Ferita, ma vittoriosa.
Unico plausibile parallelo a Jane Austen, Ivy Compton-Burnett (1892-1969) passò una vita in apparenza priva di eventi, a Londra, mentre intorno a lei si accumulavano le catastrofi della storia. Ma non di esse parlano i suoi romanzi, che sono tutti contrappunti su un altro genere di catastrofi: quelle che avvengono ogni giorno in qualsiasi interno borghese. E quale migliore occasione di nefandezze di un'eredità? Soldi, sesso e famiglia: una miscela, la più esplosiva, che non mancherà di agire.