
La Bibbia non è un testo facile: in quanto "parola dell'uomo" va inserita nel suo contesto storico-culturale, e nel lento processo di redazione e trasmissione del testo fino alla costituzione dell'elenco ufficiale, o cànone, dei libri biblici; in quanto "parola di Dio", libro sacro dell'ebraismo e del cristianesimo, impone seri approfondimenti per adeguare il suo messaggio perenne alla sensibilità dell'uomo d'oggi. L'autore di questo Breve corso introduttivo, docente di teologia presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, intende offrire una solida base per la conoscenza della Bibbia e rispondere, in modo ordinato e completo, ai numerosi interrogativi del lettore moderno
La ricerca educativa, i suoi paradigmi e metodi, sono oggetto continuo e problematico di riflessione. L’educazione è un compito primario e complesso della società di oggi; le scienze dell’educazione sono sollecitate con forza a considerare in modo critico i propri fondamenti, gli strumenti teorici e metodologici da esse impiegati, le prospettive pratiche e operative a cui si orientano. Il discorso pedagogico e quello sperimentale appaiono antitetici, se si accostano in modo superficiale. Il primo intende infatti avvalorare l’originalità e l’unità dinamica e differenziata della persona; il secondo cerca invece di cogliere le regolarità e i principi generali sottesi alla varietà delle condotte e delle relazioni umane. È compito della ricerca educativa superare tale dicotomia con uno sforzo incessante di sintesi, per evitare che la scienza dell’educazione si riduca, da un lato, a un discorso su modelli formativi astratti e, dall’altro, a un empirismo di pratiche disordinate. Il volume accoglie siffatto obiettivo e propone l’idea di una scienza non dell’educazione bensì per l’educazione, luogo di dialogo evolutivo e non di contrapposizione fra arte, ragione, tecnica, scienza, filosofia, sapienza. La ricerca è in esso presentata come domanda di senso prima ancora che di conoscenza, e come processo ininterrotto per tradurre nel linguaggio dei metodi e degli strumenti, storicamente e culturalmente determinati, aspirazioni e ideali metastorici e metaculturali. La metodologia della ricerca educativa, anche nei suoi ambiti più specifici e tecnici, va intesa, impiegata e costruita in tale prospettiva.
Renata Viganò è professore ordinario di Pedagogia all’Università Cattolica del Sacro Cuore. Ha svolto attività di ricerca e di insegnamento all’Università di Lovanio. Oltre a temi di pedagogia generale, ha approfondito in particolare le problematiche della metodologia della ricerca in campo educativo; in questo settore ha pubblicato il volume Metodi quantitativi nella ricerca educativa (Vita e Pensiero, Milano 1999).
La Gran Bretagna ha interpretato nella storia degli ultimi due secoli un ruolo da protagonista assoluta. Presa spesso a modello, invidiata, temuta, a lungo la maggior potenza mondiale, oggi conosce forti contrasti.Il libro ne ripercorre la storia fino ai giorni nostri in una sintesi che prende in esame i suoi aspetti economici, sociali, politici e culturali.
La formulazione psicoanalitica, che differisce dalla diagnosi in senso stretto, implica un maggior impegno da parte del clinico, che deve valutare le difese, le identificazioni, l'autostima ecc. A ognuno di questi argomenti l'autrice dedica un capitolo, non tralasciando di chiarire i rapporti tra formulazione di un caso, primi colloqui e terapia vera e propria. Il volume è un manuale per lo studente e una guida per il professionista, impegnati nella pratica o nella formazione in psicoterapia.
Investire nell'apprendimento è oggi una sfida per un numero sempre più elevato di persone: coltivare l'appredimento nell'intero arco della vita può dunque diventare un esercizio molto vantaggioso. Questo libro lo dimostra con chiarezza e mette a disposizione gli strumenti per far fronte a questo compito, aiutandoci a disciplinare il nostro apprendere. Si rivolge a tutti i formatori e, più in generale, a chi si occupa di processi educativi o a chi voglia semplicemente raccogliere la sfida di diventare formatore di se stesso.

