
Dal computer alle reti, dal ciberspazio all'arte elettronica e agli ipertesti, dalla realtà virtuale all'intelligenza artificiale, dalla televisione all'uso delle nuove tecnologie nella didattica, ai risvolti sociali, economici e politici della rivoluzione digitale. Gli autori di questo libro, esperti di educazione all'uso delle nuove tecnologie in particolare nel campo delle scienze umane, affrontano tutti gli aspetti della multimedialità e spiegano come prepararsi al futuro.
Il campo della psicoterapia è caratterizzato da una pluralità di proposte teoriche e metodologiche che si concretizza nell'esistenza di molteplici indirizzi psicoterapeutici. In questo libro, otto esponenti italiani di altrettanti indirizzi psicoterapeutici (psicoanalitico, cognitivo-comportamentale, cognitivo-costruttivista, sistemico-relazionale, analitico transazionale, centrato sul cliente, gestaltico, corporeo-funzionale) espongono il proprio modello clinico utilizzando una griglia comune, proposta loro dal curatore, che rende ogni contributo direttamente confrontabile con gli altri.
La scuola può essere il centro di una grande rete di contatti, ponte con il territorio e palestra di sguardo solidale. Si impara davvero quando apprendimento e servizio degli altri si incontrano, non quando il sapere diventa autoreferenziale o, peggio, si isola dal contesto e non incontra chi vive ai margini. Il service learning è una proposta pedagogica che permette di inserire nella prassi ordinaria l'attenzione al servizio progettandolo, monitorandolo e valutando le competenze apprese. Sì, perché servire insegna, anzi insegna più del lavoro in aula. Invitare a sperimentare gli apprendimenti in contesti reali, creando le condizioni per vere «prove esperte», è una grande opportunità educativa e culturale, oltre che di solidarietà. Già ampiamente diffuso nel mondo, da qualche anno il service learning - grazie al lavoro dei docenti e dei formatori della scuola di Alta Formazione Educare all'Incontro e alla Solidarietà (EIS) della LUMSA, che hanno collaborato anche a questo testo - sta trovando un suo spazio anche in Italia. Le scuole salesiane delle Figlie di Maria Ausiliatrice hanno individuato in questa proposta dei chiari punti di contatto con il loro stile educativo, il sistema preventivo di don Bosco: un modo per coniugare la loro tradizione pedagogica con uno strumento che permette di portare nella didattica ordinaria - dalla progettazione alla valutazione - alcune accortezze tipiche del loro carisma. Nasce così questo volume, che nelle prime due parti mette a confronto la pedagogia salesiana nella sua essenza con la proposta del service learning. La terza parte, infine, presenta alcuni progetti realizzati in scuole FMA di ogni ordine e grado, per diffondere e proseguire questo interessante connubio.
La comunicazione e la vita quotidiana: due territori centrali nella moderna riflessione delLe scienze umane, il cui profondo nesso viene indagato dal volume, che intende offrire una ricognizione teorica dei più importanti studi e ricerche compiuti nell'ambito della sociologia delLa comunicazione a questo riguardo. Partendo da un approfondimento del concetto di "vita quotidiana", nella duplice ottica di scenario teorico di riferimento e di specifico obiettivo dell'indagine sociologica, vengono elaborate alcune linee interpretative, in grado di esplicitarne i legami con l'idea di comunicazione, in una prospettiva transdisciplinare. Le scienze della comunicazione, del resto, da sempre si sono orientate allo studio del loro oggetto elettivo da differenti punti di vista, che, nel libro, sono affrontati seguendo un approccio "ecologico", il quale si concretizza in quattro concezioni principali. Le dimensioni che definiscono la comunicazione come tecnica, relazione, cultura e habitus offrono, in questo senso, lo spunto teorico per un'analisi e un approfondimento suLla storia e l'evoluzione dei media studies.
- Diritti degli azionisti di società quotate, valore delle azioni e ambito di applicazione della relativa disciplina (N. Ciocca)
- La convocazione dell’assemblea (L. Marchegiani)
- L’informazione dei soci in occasione dell’assemblea (N. Ciocca)
- La definizione dei temi della riunione assembleare (F. Martino)
- L’informazione postassembleare (F. Martino)
- La legittimazione all’esercizio del voto in assemblea (L. Furgiuele)
- Nuove modalità di intervento e di voto in assemblea (M. Nicolai)
- La maggiorazione del dividendo (di E. Marchisio)
- La “maggiorazione del voto” (E. Marchisio e Maras)
- Le deleghe di voto (F. Accettella)
- Bibliografia
- Giurisprudenza
Che cosa significa essere "uomini" e "donne"? Da più parti si sostiene che occorre "ripensare la differenza". Questo volume intende stimolare tale ripensamento, a partire da un ambito molto concreto, quello delle soft skills: quando ci mettiamo in relazione con gli altri, quando comunichiamo e lavoriamo in gruppo, l'essere uomini e donne entra in gioco o è irrilevante? Il volume tenta di dare una risposta a questa domanda, offrendo un panorama ricco e variegato di voci, raccolte all'interno delle attività formative organizzate nei collegi universitari della Fondazione Rui. I contributi filosofici e psico-pedagogici, insieme alle testimonianze tratte da esperienze personali e professionali, forniscono spunti di riflessione al lettore per tessere nuove trame in cui ripensarsi, ritrovarsi e collaborare per una società sempre più a misura di uomo e di donna.
La parola creatività ha due radici: una latina, creo, che significa "fare, creare", l'altra greca, kraino, che indica l'azione di "compiere, realizzare". Il presente volume vuole dimostrare che per essere creativi non sono sufficienti doti individuali, come l'immaginazione, l'ingegno e il talento, ma occorre anche la capacità di mettere in pratica le proprie idee, di produrre qualcosa di nuovo e utile per sé e per gli altri, restituendo così un senso etico e relazionale all'agire creativo. Della creatività di solito si percepisce la parte più vistosa, cioè l'estro, la fantasia, la provocazione, e la si ritiene limitata a determinati ambiti, come le arti, la moda, il marketing. Tuttavia la creatività è essenziale anche in altri settori ed è una capacità che, almeno a livello potenziale, tutte le persone hanno, come ha dimostrato un vasto dibattito scientifico sviluppatosi nel corso degli ultimi sessant'anni. La creatività è un metodo, uno stile di vita, un 'abito' da acquisire: per questo si può anche insegnare. L'agire creativo consente di produrre 'intersezioni' tra saperi diversi ed entrare in contatto con esperienze, attività e culture 'altre', rafforzando la propria identità e aprendola a prospettive multiple.
Quella di Sorokin è una delle storie più singolari della sociologia. Egli ha contribuito alla fondazione della sociologia nordamericana e di essa è stato un controverso protagonista per oltre un trentennio. Ha organizzato e diretto per quindici anni il Dipartimento di Sociologia di Harvard ed è stato presidente dell'American Sociological Association. Tuttavia, forse a motivo del taglio originale e a tratti eccentrico della sua opera, sembra essere scattata nei suoi riguardi una sorta di rimozione collettiva. Straniero e pariah della sociologia, Sorokin è entrato a far parte nella paradossale categoria dei "classici dimenticati". La sua si pone come una figura immensa e scomoda, geniale e spiazzante. Eppure il suo pensiero, a una rilettura attenta e lontana dalle polemiche accademiche dell'epoca, appare ancora oggi utile alla riflessione sulla società attuale e sulle sue traiettorie di sviluppo.
Nonostante le molte trasformazioni nei rapporti tra i sessi e nonostante gli sforzi operati sul piano della repressione e della sensibilizzazione, la violenza contro le donne continua ad assumere proporzioni inquietanti. Si tratta di un fenomeno ampio e trasversale, che conosce molteplici fisionomie ed incrocia dimensioni eterogenee: contesto culturale e ruoli sociali, rappresentazioni simboliche e potere, vissuti individuali e tratti psicologici. Il volume si interroga su quali siano e quali possano essere oggi - in una fase di ridisegno profondo del welfare - le politiche di contrasto e prevenzione. L'ipotesi che guida il lavoro è che quelle contro la violenza proprio perché operanti in un ambito sui generis - siano politiche ad alto contenuto di innovazione: esse richiedono, congiuntamente, un lavoro sul sistema e sulla persona; favoriscono interventi flessibili e integrati; promuovono azioni di tipo preventivo e non meramente riparative. Il volume ripercorre gli esiti di una ricerca nazionale Prin (Lumsa, Università di Milano-Bicocca, Università di Pavia, Università della Calabria, Università di Palermo) e descrive lo stato in Italia delle politiche e dei servizi in argomento. Nel sottolineare le specificità e le buone prassi dei contesti considerati, evidenzia le criticità comuni e individua alcune raccomandazioni per l'azione politica.