
Si dice che ogni assistente sociale - quelli di cinquant'anni fa sicuramente, ma anche quelli di oggi - ha consumato sette paia di scarpe, per comprendere le storie delle persone e delle comunità, per comprendere la sofferenza, il disagio, per riallacciare relazioni, suscitare e orientare risorse capaci di offrire sollievo, per ricostruire il tessuto sociale. Sette paia di scarpe hanno condotto gli assistenti sociali a esplorare ogni miseria fin dall'inizio della storia repubblicana del nostro Paese. Sette paia di scarpe ci sono volute per arrivare a ottenere il riconoscimento della professione, essenziale a chi ha meno, ma spesso ignorata dai potenti che hanno molto. In sette capitoli l'autice ripercorre la sua storia e insieme la storia di tutto il servizio sociale.
"Ci sono frontiere, dove stiamo imparando, e brucia il nostro desiderio di sapere. Sono nelle profondità più minute del tessuto dello spazio, nelle origini del cosmo, nella natura del tempo, nel fato dei buchi neri, e nel funzionamento del nostro stesso pensiero. Qui, sul bordo di quello che sappiamo, a contatto con l'oceano di quanto non sappiamo, brillano il mistero del mondo, la bellezza del mondo, e ci lasciano senza fiato". Tale è il presupposto di queste "brevi lezioni", che ci guidano, con ammirevole trasparenza, attraverso alcune tappe inevitabili della rivoluzione che ha scosso la fisica nel secolo XX e la scuote tuttora: a partire dalla teoria della relatività generale di Einstein e della meccanica quantistica fino alle questioni aperte sulla architettura del cosmo, sulle particelle elementari, sulla gravità quantistica, sulla natura del tempo e della mente.
Lo sviluppo del concetto di servizio pubblico è caratterizzato da una articolata e complessa evoluzione normativa, che ha trasformato radicalmente i sistemi organizzativi e i modelli gestionali nel settore dei servizi pubblici. Il testo si prefigge di ripercorrere le tappe che hanno reso possibile la costruzione di un impianto normativo strutturato al fine di garantire il più possibile tutti i soggetti che si relazionano a vario titolo con un determinato servizio pubblico, percorso che non può prescindere dall'esame dell'ingerenza europea sul quadro giuridico nazionale e del tentativo, dagli anni Novanta in poi, di rispettare i principi europei del libero mercato e della tutela della concorrenza, che mirano alla qualità della prestazione del servizio erogato a tutela dell'utente. Tale percorso si snoda attraverso una ricostruzione del regime tradizionale di organizzazione del servizio pubblico fino alla definizione del quadro generale degli attuali modelli di gestione, con particolare attenzione alle forme di tutela del consumatore e dell'utente. Un approccio non solo teorico ma anche concreto e pratico alla materia è infine consentito dall'esame di significativi e rilevanti settori, sia dal punto di vista economico che da quello giuridico, come quelli dei servizi pubblici locali e delle telecomunicazioni.
Educare è atto politico e poetico: una scelta quotidiana di trasformazione. Questo libro è un atto di cura. Cura per una pedagogia che desidera rimettere al centro l'esperienza, la relazione, l'interconnessione tra i saperi e tra le persone. Il service-learning, che rappresenta il fulcro di questo volume, non è soltanto una metodologia o una tecnica didattica: è un orizzonte educativo, un invito ad abitare l'educazione come spazio etico, civico e trasformativo. Questo lavoro nasce dall'ascolto di molte voci: quelle delle studentesse e degli studenti, delle comunità educanti, dei docenti, delle realtà del territorio che ogni giorno si impegnano per generare legami, solidarietà, conoscenza viva. Nasce anche dalla necessità di offrire un quadro teorico e metodologico solido e accessibile per chi vole integrare I service-learning nella propria pratica didattica, gestendone tutta la complessità. In un tempo segnato da frammentazioni, l'educazione può ancora essere spazio generativo. Ma per esserlo davvero, ha bisogno di strumenti, visioni e alleanze. Questo libro è un contributo in questa direzione. È un invito a mettersi in cammino, con consapevolezza e coraggio, verso un'educazione che non solo insegna, ma accompagna, interroga, costruisce comunità.
Questo volume rappresenta la sintesi delle novità psicoforensi in seguito alla riforma Cartabia che ha introdotto significativi cambiamenti nel diritto di famiglia. L'ascolto della persona minorenne nei procedimenti di separazione, divorzio e affidamento diventa una prerogativa del Giudice, il quale avrà maggiori responsabilità nel prendere provvedimenti a tutela dei figli. La riforma, per la prima volta, introduce il tema del rifiuto del figlio di incontrare un genitore. Un tema molto dibattuto che si è sviluppato nel corso degli ultimi anni intorno alla teoria controversa dell'alienazione parentale, che nel libro viene affrontato alla luce delle novità normative. Il volume esamina, tra l'altro, l'ambito della consulenza tecnica d'ufficio con l'introduzione della previsione dell'esame di personalità dei genitori in alcuni casi specifici e di particolari tutele nei casi di allegazioni di denunce. Ampio spazio viene dato anche al tema della valutazione della capacità di discernimento, della coordinazione genitoriale, dell'intervento sulla famiglia divisa da parte dei Servizi Sociali o del Servizio Sanitario Nazionale, con un'ampia finestra dedicata ai trattamenti psicologici imposti dal Tribunale ai genitori separati e agli incontri vigilati tra genitori e figli. Per il suo taglio pratico, è questo un testo di riferimento fondamentale per psicologi, neuropsichiatri infantili, avvocati, assistenti sociali e magistrati.
Nell'età dell'adolescenza, l'infrazione delle regole può essere semplicemente l'espressione di una crisi legata al processo di crescita, quando si fa più impellente l'esigenza di assumere un ruolo e un comportamento autonomi ed efficaci. In alcuni giovani, tuttavia, questa fisiologica tendenza alla trasgressione si orienta in una direzione antisociale, che può minare sia l'equilibrio del processo di sviluppo sia l'acquisizione di un'identità matura. Chi sono questi ragazzi senza paura e, a volte, senza pietà? Sono malati? O sono semplicemente "cattivi"? In realtà - rispondono gli autori sono prima di tutto adolescenti in difficoltà, giovani uomini e donne incapaci di trovare altri modi di percepire se stessi come persone di valore, dotate di un futuro e della possibilità di agire nel mondo senza doversi necessariamente imporre con la prevaricazione. Oggi sappiamo come aiutarli a crescere e a sviluppare una positiva identità sociale. Questo volume integra in una prospettiva evolutiva i più recenti orientamenti su antisocialità e psicopatia minorile, propone strumenti per la valutazione e indica metodi di intervento in psicoterapia, in comunità di accoglienza e in ambito penale - anche attraverso esemplificazioni cliniche tratte dall'ampia esperienza degli autori.
Dopo il '45 è sembrato che l'Europa riuscisse a mettere fuori gioco la guerra, sconfessando così gran parte del suo stesso passato. Ora però essa è nuovamente circondata da una conflittualità minacciosa, e per le nostre democrazie si sta forse annunciando un appuntamento fatale con la storia: un appuntamento nel quale mille indizi sembrano indicare che la guerra possa tornare d'attualità. Ma l'Europa saprà ritrovarne le categorie culturali, prima ancora che le armi? Provenienti dal mondo della storia, della geopolitica, della filosofia e della letteratura, quattro autorevoli voci fanno i conti con l'evoluzione dell'atteggiamento europeo sulla guerra: Massimo Cacciari; Lucio Caracciolo, Ernesto Galli della Loggia, Elisabetta Rasy.
Il tema dell'empatia chiama a un confronto con l'esperienza vissuta, a un approfondimento delle emozioni, delle reazioni corporee, degli atti mentali che intervengono nei rapporti con gli altri. Chiama soprattutto a un passaggio dalla filosofia a una delle realtà più importanti per la vita di ognuno: la scoperta dell'esistenza dell'altro. Restituire all'empatia la sua specificità di atto che sta alla base delle svariate forme dell'entrare in relazione è un modo per rendere più concreto il vivere insieme agli altri e per rispondere a un bisogno confuso, ma non per questo meno urgente, di quest'epoca.
Nel mondo della galassia elettrica ed elettronica le competenze comunicative sono richieste in un numero crescente di professioni e, per di più, le conoscenze sui processi psicologici, sociologici e semiologici, si sono fatte sempre più raffinate. In questo contesto ben si colloca il volume di Dario E. Viganò "I sentieri della comunicazione. Storia e teorie", un testo in cui egli aduna, con competenza e chiarezza, una mole notevole di materiali. Il risultato è un libro agile, documentato, prezioso per avere una visione d'insieme della problematica connessa alla comunicazione, ma anche utile per ampliare prospettive ed esplorare orizzonti.

