
The European Union is more unique than rare. There is no international institution like it in the world. It is less of a sovereign state than a federation, but undoubtedly stronger than its constituent countries. If we were to compare the EU to the United States, we could say that the difference lies in this: the European Union is a union of European states, while the United States is an American union of states. Who is stronger today? Over the past seventy years, the EU has evolved from a simple community of a a few states
Belgium, Luxembourg, and the Netherlands
The nemesis of those events today is the unconscionable anti-European policy of Hungary's Orban, who, just twenty years after that country's acceptance into the European Union and NATO, dares to obstruct Ukraine's accession to NATO and the EU in every way possible.
The new European Union is now threatened precisely in its geographic and political integrity and safety by the aggressor country of Ukraine and the policies of its dictator Putin, wanted by the International Criminal Court in The Hague for the most heinous war crimes: the kidnapping and deportation of thousands of innocent Ukrainian minors since February 24, 2022. This, above all, is the principal global challenge facing the European Union today: peace. Because if so many migrants, from North Africa and Asia, continue to prefer the European Union to other countries, it is because the Union is free, prosperous, and equal democracy and it defends the values and rights of civil coexistence, without any ifs or buts.
Our goal today is to keep it this way. Forever.
Francesco Nicola Maria Petricone is a full professor of Sociology of Political and Legal Phenomena, and a former associate professor of General Sociology. He teaches EU Policies and Global Challenges at LUISS University and LUMSA University in Rome.
Parliamentary Advisor to the Chamber of Deputies a former magistrate and lawyer - he was awarded the honor of Cavaliere della Repubblica Italiana. He lectures and participates in conferences in Italy and abroad, most recently in the United States, Cuba, Eritrea, Iraq, Mexico, Vietnam, and Ukraine. He has published monographs and essays in Italian, English, French, and Spanish on legal, sociological, and political subjects, a a literary work, and a music album. He served as advisor for social policies to the President of the Council of Ministers of the Italian Republic.
A columnist, he collaborates with several national newspapers and radio and television stations.
Il principale contributo della etnomatematica è quello di offrire una visione globale della matematica, riconducendone i concetti astratti al contesto umano delle differenti culture che li hanno generati. In questo libro, partendo da riflessioni su come particolari società strutturano il concetto di tempo, prendono importanti decisioni riguardo al futuro, costruiscono modelli e mappe e stabiliscono relazioni, Marcia Ascher dimostra che le culture tradizionali possiedono concerti matematici molto più sofisticati di quanto in genere non si creda. Alcuni rituali religiosi del Madagascar si basano su complessi algoritmi algebrici e che alcune popolazioni indonesiane, i kodi e i balinesi, usano calendari molto più astratti ed eleganti dei nostri. Ascher ci mostra da un lato che alcuni concetti da noi ritenuti universali - ad esempio: il tempo come una successione di singoli istanti o che nell'idea di eguaglianza si esprima una relazione statica - non lo sono affatto; dall'altro che ulteriori concetti ritenuti di dominio esclusivo della matematica occidentale risultano invece ampiamente condivisi in differenti contesti culturali. Questa esplorazione in terreni matematici "lontani" spazia attraverso diverse aree geografiche: tra i borana e i malgasci dell'Africa, tra gli abitanti delle isole Tonga e Marshall in Oceania, fino ai tamil nel sud dell'India, ai baschi in Europa occidentale, ai balinesi e ai kodi in Indonesia.
Le cosiddette “etiche applicate” riflettono sulle condizioni in cui ci troviamo a vivere in un’epoca dominata dalle tecnologie. Pensiamo alla bioetica, all’etica economica, all’etica ambientale, all’etica della comunicazione, ma anche all’etica dello sport e a quella della cura medica, all’etica del cibo e alla questione dei rifiuti, al tema dei migranti e alla responsabilità per le future generazioni. Il libro affronta questi temi offrendo per ciascuno di essi una trattazione chiara e approfondita.
Questo trattato di Etica sociale, o applicata, si pone l'obiettivo di individuare le implicazioni della vita buona, o felice, nell'insieme delle varie relazioni umane che costituiscono il tessuto della vita quotidiana, ovvero le relazioni famigliari, sociali, professionali e politiche. Al fine di superare le carenze e i limiti dell'etica classica su questi temi, l'autore attinge spesso alla riflessione della filosofia personalista che trae le sue radici nella filosofia kantiana ed è rappresentata da filosofi come Solov'ëv, Guardini, J. de Finance, K. Wojtyla, Spaemann, Taylor, ecc.
In che modo le tecnologie dell'informazione e della comunicazione stanno cambiando la nostra vita? Come possiamo interagire correttamente con i dispositivi che utilizziamo sempre di più? Come possiamo abitare in modo sano i mondi virtuali a cui tali dispositivi danno accesso? Per rispondere a queste domande, il libro approfondisce anzitutto i concetti di fondo che ci permettono di capire le varie tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Discute poi, in prospettiva deontologica ed etica, i problemi legati all'uso dei dispositivi più diffusi: i computer, gli smartphone, i sistemi automatizzati di comunicazione. Esplora infine gli ambienti virtuali a cui le tecnologie dell'informazione e della comunicazione danno accesso, con particolare riferimento a Internet. In sintesi, offre una bussola etica per navigare nel gran mare delle tecnologie comunicative, e per non annegarvi.
L'"Etica nicomachea" pone, in modo organico, i problemi fondamentali della riflessione morale di ogni tempo: il bene in generale e il bene per l'uomo, la felicità, la libertà, la virtù, la legge morale, il dovere, il fine ultimo. Aristotele riprende alcuni concetti tipicamente ellenici e li colloca in una visione di grande equilibrio: alla felicità dell'uomo, cioè alla sua piena e totale realizzazione, contribuiscono in vario modo anche i beni esteriori e quelli del corpo. Ma la vera felicità consiste nel possesso della virtù, e raggiunge il suo culmine nella contemplazione, cioè nell'attività pura del pensiero che ha per oggetto il divino, l'eterno.
Dopo una prima parte critica verso una visione filosofica che ci ha portati dalla ricerca di una morale provvisoria alla provvisorietà della morale, il presente lavoro analizza il problema dei valori morali sociali cercando di arrivare a una morale sociale condivisa. Si scoprono così una serie di presupposti irrinunciabili - come il lavoro, la persona, la responsabilità, il pluralismo, l'etica del conflitto, il diritto alla verità, il senso del limite, la fiducia sociale, la cittadinanza, la fratellanza e loro corollari: libertà, dignità, eguaglianza, giustizia, solidarietà, e altri ancora - che costituiscono i cardini di una vita sociale nella quale tutti possono realizzare le proprie più legittime aspirazioni. Tali valori sociali, in un clima di crescente sicurezza, consentono lo sviluppo dell'intelligenza e l'accrescimento della cultura, aspirazioni caratterizzanti della natura umana. Il libro si chiude con un brevissimo itinerario per un'analisi storica, canovaccio per ulteriori ricerche, nell'intento di sottolineare come, nonostante alcune ricorrenti visioni pessimistiche, il cammino dell'umanità sia costellato da un costante sforzo di miglioramento, anche se questo viene, a volte, infranto da frustranti e pericolose fasi di anormalità politica.
Questo breve libro è una vera 'miniera' per gli economisti, i filosofi e gli studiosi di scienze politiche interessati ai rapporti tra l'economia contemporanea e la filosofia morale. Scrivendo in uno stile chiaro e stimolante, il professor Amartya Sen presenta qualcosa di più di una limpida sintesi della letteratura importante in campo etico ed economico. Amartya K. Sen è Premio Nobel 1998 per l'economia.
La sterminata ragnatela telematica che avvolge il mondo dell'economia e che penetra ogni ambiente di lavoro e della vita civile ci ha introdotto in una nuova società, quella dell'informazione, ricca di nuovi servizi e opportunità. Nel contempo però la vita di ognuno, come lavoratore e cittadino, lascia un'infinità di tracce digitali incontrollabili, si viene adescati col phishing, la criminalità informatica crea più danni delle tradizionali rapine in banca, la pornografia telematica è uno dei business più fiorenti, cresce la minaccia del cyber terrorismo e nascono nuove povertà "digitali". In questo quadro diventa necessaria una maggiore consapevolezza professionale e culturale della dimensione sociale e soprattutto delle implicazioni etiche delle nuove tecnologie dell'informazione e comunicazione. Quest'opera, composta di due volumi, vuole dare una risposta a tali esigenze fornendo uno stato dell'arte ragionevolmente completo e interdisciplinare delle più importanti problematiche etiche e sociali suscitate dalla pervasiva diffusione delle nuove tecnologie dell'informazione. I temi affrontati da questo secondo volume riguardano le implicazioni organizzative e lavorative dell'ICT, il governo e la democrazia "elettronica" e relative implicazioni per i cittadini, l'etica in e della rete e la governance di Internet.
La sterminata ragnatela telematica che avvolge il mondo dell'economia e che penetra ogni ambiente di lavoro e della vita civile ci ha introdotto in una nuova società, quella dell'informazione, ricca di nuovi servizi e opportunità. Nel contempo però la vita di ognuno, come lavoratore e cittadino, lascia un'infinità di tracce digitali incontrollabili, si viene adescati col phishing, la criminalità informatica crea più danni delle tradizionali rapine in banca, la pornografia telematica è uno dei business più fiorenti, cresce la minaccia del cyber terrorismo e nascono nuove povertà "digitali". In questo quadro diventa necessaria una maggiore consapevolezza professionale e culturale della dimensione sociale e soprattutto delle implicazioni etiche delle nuove tecnologie dell'informazione e comunicazione. Quest'opera, composta di due volumi, vuole dare una risposta a tali esigenze fornendo uno stato dell'arte ragionevolmente completo e interdisciplinare delle più importanti problematiche etiche e sociali suscitate dalla pervasiva diffusione delle nuove tecnologie dell'informazione. I temi affrontati da questo primo volume riguardano le tendenze e caratteristiche della società dell'informazione, la computer ethics (con particolare attenzione al fenomeno del software libero), la deontologia professionale, la privacy e la criminalità informatica.

