
In quest'opera Paolo Grossi individua la dimensione più autentica del diritto, non quella dei solenni atti legislativi, quanto quella di tessuto invisibile che rende ordinata la nostra esperienza, consentendo la convivenza pacifica delle reciproche libertà. Il criterio metodologico che guida il suo percorso di rigorosa sintesi è quello di comparare e distinguere, sulla base delle dissonanze che registriamo nel tempo, le diverse esperienze giuridiche espresse da tre civiltà storiche ben distinte. Non un itinerario filato e continuo, ma piuttosto tre momenti di forte discontinuità, tre maturità di tempi da contemplare e decifrare nel pieno rispetto delle loro autonome fondazioni. Il libro, per qualità, importanza e valore, è un evento unico nel panorama librario europeo.
L'origine delle parole e la loro storia suscitano grande interesse anche al di fuori della ristretta cerchia dei linguisti, sebbene raramente i non specialisti si mostrino consapevoli di quanto sia complesso ripercorrere le vicende delle parole nel tempo. Ai fondamenti dell'etimologia scientifica è dedicato questo volume, in cui si presentano i problemi, i metodi e gli strumenti della moderna ricerca etimologica con l'ausilio di un gran numero di storie di parole italiane.
La democrazia è qualcosa di meno astratto e storicamente più determinato e variegato di quanto si pensi. La tesi di Martin Conway è che un ordine democratico sia nato in Europa occidentale soltanto dopo la Seconda guerra mondiale, a seguito della lezione impartita dalle crisi e dai fallimenti degli anni Trenta. Lasciandosi alle spalle i radicalismi e le violenze dei decenni precedenti, i sistemi democratici post-bellici riuscirono a garantire inaspettatamente stabilità e prosperità grazie a politiche di compromesso sociale e sviluppo economico. Classi dirigenti spesso segnate dalle eredità del passato costruirono un inedito modello di governo, che però conservava gerarchie di genere, razza e classe, limitando al tempo stesso la partecipazione politica delle masse. Soltanto con la decolonizzazione e la contestazione giovanile e con le trasformazioni culturali e i conflitti sociali che ne derivarono tra gli anni Sessanta e Settanta, la democrazia europea è entrata in una nuova fase che giunge fino a oggi.
«I modelli economici sono fondamentalmente storie sul funzionamento del mondo» e l'economia è «una serie di racconti su ciò che le persone fanno», scrivono gli autori nella prefazione di questa terza edizione italiana del fortunato "L'essenziale di economia". A partire da questa suggestione Krugman e Wells hanno deciso di costruire un libro di economia basato sulla narrazione, con storie di vita reale a diversi livelli, dal contesto europeo alle questioni internazionali e globali. L'obiettivo di comprendere i concetti economici attraverso lo studio degli eventi attuali e delle questioni più pressanti è perseguito anche attraverso numerose integrazioni al testo principale: una storia vera di grande interesse apre ogni capitolo; i paragrafi Economia in azione applicano al mondo reale i concetti economici appena studiati; le schede Analisi di un caso aziendale mostrano i princìpi chiave dell'economia in situazioni che coinvolgono imprese reali; le schede Confronto globale utilizzano dati e grafici per fornire una prospettiva internazionale e riflettere sui risultati economici differenti nei diversi Paesi; le schede E in Italia... scritte dal curatore di quest'ultima edizione italiana completano il quadro nazionale con informazioni aggiornate. L'apprendimento è affidato anche al rinforzo, con tre strumenti tra loro correlati, da applicare ai concetti studiati: Economia in azione per illustrare i concetti economici attraverso casi esemplificativi; Ripasso rapido per riassumere; Verifica l'apprendimento per mettersi alla prova con domande le cui soluzioni sono online. Un nuovo capitolo dedicato a Povertà, disuguaglianza e stato sociale e la scelta di trattare Il monopolio in un capitolo separato - con l'aggiunta di un approfondimento sulla discriminazione dei prezzi - sono due importanti novità di questa edizione.
In questo nuovo saggio, che è una sorta di summa delle sue opere precedenti, Byung-Chul Han mostra la scomparsa della figura dell'Altro nel mondo dominato dalla comunicazione digitale e dai rapporti neoliberistici di produzione. La singolarità dell'Altro disturba, infatti, l'incessante circolazione di informazioni e capitali, e la sua rimozione lascia il campo al proliferare dell'Uguale, che favorisce la massima velocità e funzionalità dei processi sociali. Ma dove è promossa solo la positività dell'Uguale, la vita s'impoverisce e sorgono nuove patologie: l'inflazione dell'io imprenditore di se stesso genera angoscia e autodistruttività, l'esperienza e la conoscenza sono sostituite dalla mera informazione, le relazioni personali cedono il posto alle connessioni telematiche. Solo l'incontro con l'Altro, destabilizzante e vivificante, può conferire a ciascuno la propria identità e generare reale esperienza. E per questo motivo che il saggio si chiude sottolineando l'urgenza della ricostruzione di una comunità umana fondata sull'ascolto e sull'apertura all'Altro.
Il volume tratta alcune tematiche affrontate nei corsi di Sacra Scrittura, ora cultura biblica, e teologia morale presso la facoltà di Giurisprudenza della LUMSA in dieci anni di insegnamento del padre gesuita Ottavio De Bertolis, cappellano di Sapienza Università di Roma. Non si tratta di testi di teologia classici, ma di argomenti finalizzati alla preparazione di giuristi, che possono dilatare la riflessione sul diritto vigente ai suoi fondamenti, o, per meglio dire, ai suoi presupposti. Ogni ordinamento giuridico, come ogni scienza, del resto poggia su presupposti che non può garantire.
L'esperienza del sociale è l'esperienza di camminare insieme lungo un percorso tracciato dallo spirito del tempo, dalle caratteristiche strutturali del contesto, dalle modalità dì incontro con l'altro e dal significato attribuito all'alterità. É quindi espressione della dimensione dinamica dello stare insieme in un orizzonte di tempo e di senso. Negli scenari della contemporaneità questo cammino di condivisione sembra costretto tra tendenze opposte che mettono a rischio la capacità-necessità della persona di collocarsi al centro dell'esperienza e mediare i condizionamenti del contesto con la scelta responsabile di azione, relazione, comunicazione. Affrontando questa problematica, il libro propone la rivisitazione di alcuni autori, ì quali osservano le contraddizioni della modernizzazione ed esprimono un'idea di vita intersoggettiva come complessa interdipendenza fra persona e struttura e quindi corre problema dell'uomo, della società, della cultura. Le differenze sono molteplici e riguardano sia i particolari ambiti indagati, sia le preoccupazioni guida, sia le premesse epistemologiche. Ciascuno però offre - a nostro avviso - una prospettiva utile a ricomporre il mosaico della vita collettiva e a rappresentare la multidimensionalità dell'esperienza del sociale. La stravagante varietà di elementi che emerge dalle loro analisi invita a riflettere su problematiche dei nostri contesti che testimoniano l'emergenza persona, offrendosi. come terreno fertile per molteplici aree di ricerca. Su questa base è possibile rifondare una teoria dello stare insieme come superamento della spaccatura azionesistema che fa evaporare ìl senso stesso dell'esperienza.
Pensato sia per i clinici in formazione sia per i professionisti più esperti, L'esame diagnostico con il DSM-5-TR è uno strumento pratico ideato per agevolare i colloqui diagnostici e al tempo stesso favorire la creazione di un'alleanza terapeutica, elemento fondamentale di qualsiasi trattamento psichiatrico. Il volume offre un breve riassunto dei disturbi del DSM-5-TR, l'esame dello stato mentale, un glossario psichiatrico, suggerimenti per la pianificazione del trattamento e una rassegna dei sistemi diagnostici tradizionali e alternativi, degli strumenti e delle scale di valutazione presenti nel manuale. Inoltre fornisce una procedura per effettuare una diagnosi differenziale basata su un approccio in sei fasi, che aiuterà i clinici ad affinare le valutazioni e a prendere in considerazione le numerose e interconnesse cause dei disturbi mentali. Infine, indica come condurre un colloquio in maniera ottimale e in tempi congrui, proponendo le domande di screening e follow up adeguate.
Il manuale si pone come un utile strumento di studio per la preparazione di quanti devono affrontare l'esame di Stato di abilitazione alla professione di assistente sociale e di assistente sociale specialista. I contenuti, riconducibili sia alla teoria che alle prassi operative, rappresentano un valido orientamento nei diversi contesti lavorativi di assistenza. Questa terza edizione del volume, in particolare, è aggiornata alle novità intervenute in materia di accertamento dell'invalidità civile e dell'handicap (a tal proposito, si riportano le nuove Linee guida diffuse sull'argomento dall'INPS). In appendice, inoltre, si riporta il nuovo Codice deontologico degli Assistenti Sociali (in vigore dal luglio 2009).
«Antonio Damasio è un pensatore profondo e uno scrittore raffinato ... "L'errore di Cartesio" è un'esplorazione affascinante della biologia della ragione e del suo legame inscindibile con le emozioni». (Oliver Sacks)
Il volume sostiene la tesi che la società occidentale viva oggi nell'era del narcisismo, assumendo tale concetto in termini metaforici. Si tratta di un'epoca dalla fisionomia alternativa rispetto a quella dell'umanesimo moderno che l'ha preceduta. Il narcisismo definisce l'identità diffusa, tipica peraltro non esclusiva - dell'uomo e della donna contemporanei. Un'identità autoreferenziale e frammentata, assorbita nel presente e pertanto carente di coscienza storica. Questa deriva identitaria del narcisismo, nel passato fenomeno circoscritto a singoli individui, si configura sempre più anche come fenomeno dalle implicazioni rilevanti per la vita collettiva per effetto della sua crescente espansione. Esso dà infatti luogo a una gamma di atteggiamenti, orientamenti e comportamenti sostanzialmente inediti nella storia delle società occidentali. L'originalità del testo sta nella proposta di leggere il narcisismo in chiave sociologica, cioè alla luce dei cambiamenti strutturali e culturali verificatisi negli ultimi decenni. Tale deriva non è tuttavia un destino ineludibile: sono documentabili alcune recenti controtendenze che fanno sperare, in un futuro, nel superamento dell'era del narcisismo.
I servizi di psichiatria vedono crescere il numero di giovani che accusano forme di disagio psichico. Un fatto allarmante, che più che il segnale di un aumento delle patologie, è il sintomo di un malessere generale che permea la società. Un fenomeno che costringe a interrogarci su che cosa si basi la nostra società, su quali siano le cause delle paure che ci portano a rinchiuderci in noi stessi. I problemi dei più giovani sono il segno visibile della crisi della cultura occidentale fondata sulla promessa del futuro come redenzione laica. Si continua a educarli come se questa crisi non ci fosse, ma la fede nel progresso è sostituita dal futuro cupo, dalla brutalità che identifica la libertà con il dominio di sé, del proprio ambiente, degli altri.